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Maria Simma risponde a questa chiamata delle anime del Purgatorio

 

PREFAZIONE

 

Caro lettore,

quello che ora tieni fra le mani è un libro estremamente interessante. L'aldilà parla. Dà consigli, chiede aiuto e dà risposte. E’ una realtà che esiste e che parla della vita, la nostra vita qui sulla terra, e delle possibili conseguenze che dipendono da come l'abbiamo vissuta. Ci dice che c'è una differenza fra essere umili, caritatevoli, buoni, misericordiosi, leali ed onesti, ed essere orgogliosi, freddi, cattivi, crudeli, traditori e disonesti. Al momento della morte il nostro comportamento non è dimenticato, ma piuttosto ricordato con totale chiarezza. In questo libro non si parla solo di pena o forse è meglio dire "purificazione", ma anche della sua durata e di molte altre cose ancora.

 

Ti chiederai: tutto ciò è possibile?

 

Nella Chiesa cattolica si parla di uno stato transitorio che fino ad ora si è chiamato Purgatorio e che, nonostante esistano differenti teorie, si èsempre considerato con serietà. Questo stato è necessario all'uomo, che può presentarsi davanti a Dio solo se purificato e puro.

 

E' inoltre riconosciuto nell' ambito della tradizione mistica cattolica che alcuni mistici hanno avuto esperienze con le anime del Purgatorio simili a quelle di Maria Simma. Non si tratta, quindi, di un fenomeno completamente sconosciuto, anche se è spesso difficile parlarne e cre­dervi, specialmente ai nostri giorni in cui trionfa una razionalità eccessi­va e in cui si rischia di credere solo a quello che è misurabile e com­prensibile attraverso unità e leggi fisiche. Se poi a questa mentalità che vuole misurare tutto si aggiunge l'ateismo, cioè la negazione completa dell'aldilà, è sempre più chiaro che abbiamo a che fare con un libro estre­mamente interessante, dal contenuto assai ricco. Se, in più, scopriamo le espressioni e le immagini vivacissime e la fervida immaginazione nel por­re le domande, tipiche dell'autore, sarà un vero piacere leggere quest'opera.

 

Nonostante mi siano sorte, come teologo, diverse domande da porre in merito ad alcune risposte, queste si sono volatilizzate quando ho cono­sciuto ed ho avuto modo di parlare con Maria Simma. Lei è sincera. I suoi occhi e le espressioni del suo viso risvegliano un profondo rispetto ed una sana fiducia. Lei si è purificata attraverso le sue stesse sofferenze che, quando richieste dall'aldilà, accetta sempre liberamente, vivendo in un clima di pace profonda.

 

La voce di Maria, come la pioggia primaverile, fa germogliare i prati, fa nascere una spinta indescrivibile che fa subito crescere l'intimo desi­derio di lavorare con lei e di aiutare quelli che soffrono. Dopo averle par­lato, mi sono sentito come un giovane con tante domande e nessuna risposta. Consigliato da Maria, ho pregato e dopo aver pregato, ho detto:

"Non ho più nessuna domanda assillante, anche se non ho ricevuto nes­suna risposta: pace e gioia sono nel mio cuore".

 

Caro lettore.

Il mio desiderio è che, attraverso la lettura di questo libro, tu ti apra al mondo dell'aldilà, e che tu sia consapevole di poter aiutare quei fratelli e quelle sorelle sofferenti. Deciditi ora per quell'amore che non conosce fine e che fa di questo aiuto il nostro dovere. Che tu ci creda o no, alla fine scoprirai che la vita diventa veramente degna di essere vissuta solo se si ama e, in virtù di questo amore, si serve.

 

Padre Slavko Barbaric, O.FM.Medjugorje, Bosnia-Erzegovina. 1° luglio 1993.

 

INTRODUZIONE

 

Maria Simma è una di quelle pochissime persone dotate di un dono più unico che raro. Non ha mai vacillato nella sua determinazione né mai tremato nella sua comprensione del mistero, nonostante le mille opposi­zioni mossele nel corso della sua esistenza. Il suo campo seminato in soli­tudine ha reso una messe così abbondante che può essere solo compresa attraverso il velo che ci separa dall'eternità. Maria ha vissuto la sua espe­rienza come un dono; non l'ha deliberatamente cercata. Invece per mol­ti di noi in questo cammino il tirocinio spirituale attraverso il quale pro­grediamo, esige che ascoltiamo, osserviamo e bussiamo con grande atten­zione e vigilanza. Sono queste le regole dettate da Nostro Signore Gesù Cristo che troviamo in Matteo 7, 7.

 

Per molti di noi oggi la preghiera, se vi è preghiera, consiste in poche frettolose parole e poi via. Ma se volutamente ci sediamo tranquilli ed ascoltiamo, registrando i pensieri, se osserviamo, registrando le immagi­ni, allora entreremo nella totalità del mondo vero e partiremo con il van­taggio di conoscere quello che l'amabile Signore e Padrone si propone per la nostra giornata. Dio è il costruttore ed il suo libretto d'istruzioni è ricolmo di amore. Mentre noi lo esploriamo con fede, ci accorgiamo che c'è un incommensurabile mondo di eternità che gira intorno a noi.

 

Maria è stata resa consapevole del bisogno disperato di tutte le anime sofferenti che vagano, lamentando il loro stato di cammino incompiuto, di opportunità perse e di peccato commesso in vita. Non sono ancora riuscite ad arrivare in Paradiso e quindi tampinano, visitano, si intromet­tono, opprimono e causano malattie e disordini nei vivi nel tentativo, spesso vano, d'indurli a pregare ed a sacrificarsi per loro. La medicina e le terapie possono sopprimere i sintomi, alleviare il dolore, ma per una gamma non indifferente dei nostri problemi quest'area di controllo ance­strale o di altro tipo è spesso alla radice ed è presente all'insorgere della malattia. Mentre questo approccio terapeutico, assolutamente innovati­vo, si è rivelato corretto non solo per la pace ottenuta grazie ai consigli di Maria, ma anche agli occhi di molti esperti religiosi e laici, al contempo ha svelato quanto la scienza medica abbia finora solo usato una cortina di flimo. Con questo approccio non ci sono rischi od effetti collaterali od un mucchio di parcelle da pagare. Se crediamo a quanto si afferma in questo libro, allora faremo ciò che Maria ci indica: andremo alla S. Mes­sa, faremo la S. Comunione o ciò che, in altri termini, è chiamato lo spez­zare del pane. Là, potremo intercedere per le anime sante, poiché se accetteremo il dono del perdono, otterremo per noi e per loro la guari­gione ed affretteremo quindi il loro stesso cammino di liberazione.

 

Il passo in questo cammino è spedito quando si tratta di bambini dimenticati, mentre è più lento, per gli adulti, richiedendosi ripetuti interventi poiché essi hanno bisogno di molta più purificazione ed espia­zione. Dovremmo anche rivolgerci agli Angeli che attendono le nostre indicazioni perché intercedano anch'essi per loro. Come le nostre con­fessioni sono più efficaci in termini di guarigione se espresse a voce alta, così lo sono le confessioni, che noi mettiamo per iscritto, dei peccati dei nostri antenati. In questo modo noi che soffriamo della cosiddetta "Sin­drome di Possessione", possiamo dissociarci da chi ci opprime. Quanto a chi debba fare questa indagine, alle regole per gestirla, il tempo ed il luogo, Nostro Signore non ha dato alcuna indicazione. Egli disse soltan­to: "Fate questo in memoria di me". La parola operativa e memoria - un rinnovamento o riunificazione, riunificazione di Me.

 

Con grande devozione e travaglio d'amore, l'autore ha operato per il bene di tutta l'umanità, proponendoci questo suo dialogo con Maria Simma. Esso ci offre innumerevoli opportunità di portare la guarigione ed è per questo motivo che vogliamo lodare e ringraziare Nostro Signo­re Gesù Cristo.

DrKenneth McAll Specialista in Psichiatria, Ministero di guarigione dell'albero genealogico, Brook Lyndhurst, Hampshire, Inghilterra. luglio, 1993.

 

1- DOMENICA IN AUSTRIA

 

Uscendo dalla Galleria di Arlberg, giro in direzione ovest e m'immet­to in un'altra autostrada, quella per Feldkirch nella Provincia più occi­dentale dell'Austria, quella del Vorarlberg. Se dovessi attraversarla tutta, mi troverei alle frontiere della Svizzera e del Principato del Liechten­stein. Esco, invece, poco prima di Bludenz, avendo visto il cartello con le indicazioni per la Grosswalser Valle e mi dirigo verso nord lungo una stra­da di montagna.

La strada che si fa presto ripida, stretta e con molti tornanti, percorre tutto il lato occidentale di una bella valle alpina. Snodandosi, curva dopo curva, fra le abetaie, essa presenta qua e là, appena al di sopra del bordo, alcune paravalanghe. Ad ogni curva importante o slargo, ecco le caratte­ristiche vasche contenenti lo 'splitt', un misto di sale e sabbia che mi fan­no pensare ai durissimi inverni che, a queste altezze, devono affrontare i contadini del posto. E l'inizio di primavera e la neve si è sciolta da poco:

si vedono ovunque le erosioni scavate nel terreno dall'acqua in quest'ul­time settimane.

Ogni villaggio che attraverso ha nel suo centro una chiesa ed un cam­panile. Il campanile di alcune chiese ha la guglia a forma di piramide alta e sottile, quello di altre a forma di cipolla e allora essa è di color rosso rug­gine. Su entrambi i lati della valle pascolano mucche della razza pezzata; alcune portano i caratteristici campanacci. Si stagliano sui fianchi dei pen­dii erbosi, intente a brucare la prima tenera erbetta. Man mano che salgo, mi addentro sempre più fra le montagne. (La gente di città dice che quas­sù gli abitanti hanno difficoltà a camminare sul terreno piatto perché han­no una gamba molto più lunga dell'altra). Lungo il percorso gli ultimi crocus bianchi e viola hanno l'aria stanca dopo essersi fatti strada nella coltre di rametti secchi. Lassù, in lontananza, spicca il verde-lichene degli ultimi pascoli incoronati da una catena di picchi granitici e calcarei nei cui cre­pacci in ombra si sono formati dei piccoli ghiacciai. Man mano che salgo, mi godo questa strada così ben progettata dagli ingegneri austriaci.

 

Vedo bambini uscire a gruppetti da una scuola con l'aria di essere tut­ti imparentati fra loro con quelle loro guanciotte rosse come mele. Anco­ra un altro villaggio poi, il cartello di 'Sonntag'. Questa è 'Domenica', Austria.

Giro a sinistra, in direzione della chiesa. La curva è a gomito e la stra­da così ripida che devo innestare la prima marcia e così stretta che se incontro qualcuno in senso contrario, sono guai. In cima si snoda intorno al cimitero e poi punta verso una collina nei cui fianchi vedo come inse­rita una piccola casa del tipo chalèt. Questa è 'casa' per Maria Simma.

Suono il campanello. Mi risponde una voce un po' roca, ma calorosa e gentile: "Sì, venga su1.". M'inerpico per una ripida scala in pietra che mi conduce ad un porticato che si trova allo stesso livello del campanile del­la chiesa.

Maria è piccola e rotondetta. Porta un foulard vivace, annodato stret­to sotto il mento. Dietro le lenti, la limpidezza cristallina e la profondità di quegli occhi celesti che sembrano dirti che hanno visto molte cose nei loro ottant'anni. Sopra la porta d'ingresso pende un'insegna in legno su cui è scolpita la scritta: "Wer bei mir Kritik und Korrektur betreiben will betrete meine Wohnung nicht, denn jeder hat in seinem Leben, auf sich selber acht zu geben". (Chiunque sia propenso a criticare od a corregge­re, non varchi questa soglia. Nella vita ognuno ha da pensare per se stes­so). Rientrando dal suo balcone assolato, mi conduce lungo un corridoio stretto ed affollato di cose, fino alla sua stanza sul retro. Mi indica di acco­modarmi su di una seggiola traballante e poi mi si siede di fronte con un lieve sospiro.

Ovunque poso lo sguardo, vedo immagini o statue della Madonna, di S. Michele e di S. Giuseppe ed almeno un crocefisso in ogni spazio. Men­tre chiacchieriamo del tempo splendido e di tutte quelle piantine di fio­ri e di erbe aromatiche che avevo scorto nel portico e che Maria coltiva per vendere, preparo il mio registratore. C'è un leggero odore familiare di cucina e di galline che avevo sentito chiocciare nello scantinato quand'ero sceso dalla macchina. Sistemato il registratore e messo il pic­colo microfono fra noi due, le chiedo se è d'accordo che registri tutto.

Ma certamente. Se non le spiace, mentre parliamo, vorrei tener le mani occupate.

 

Si inchina e tira fuori da sotto il tavolo due scatole e le mette sopra il tavolo. Nelle scatole ci sono delle piume.

 

Certo! Faccia pure! Mi dica, piuttosto, che cosa sta facendo?

Queste sono piume d'anatra e questo è il piumino che ne ricavo. Vede, quando ne ho abbastanza, lo vendo ad una fabbrica di piumini, qui nella valle. I contadini mi portano la loro selvaggina; io la spiumo e la pulisco, trattenendomi le piume e le frattaglie. E' un lavoretto che posso fare comodamente seduta mentre ascolto le persone e, da quanto lei mi dice, questa nostra conversazione potrebbe andare per le lunghe.

 

Eh sì, ho molte domande da farle. Potremmo continuare finché non saremo stanchi. Cosa ne dice?

Va bene.

 

Prima di tutto vorrei ringraziarla per il tempo che mi concede. Sono sicuro che molti, prima di me, l'hanno interrogata e che questo si protrarrà da molto tempo.

Sì, è vero! Ma rispondo volentieri perché so che molte persone si sono riavvicinate a Dio per le mie parole. Quindi, proceda pure. Cercherò di risponderle nel modo migliore possibile.

 

Nota dell'autore:

Quanto segue è il risultato di oltre trentacinque conversazioni avute dall'autore con Maria Simma, oggi ottantaduenne, nel corso di altrettante visite a Sonntag negli ultimi cinque anni).

 

2- LA STORIA DI MARIA SIMMA

 

Per favore, mi potrebbe raccontare qualcosa della sua infanzia e della sua giovinezza?

Certamente! Per ben tre volte ho cercato di entrare in convento. Già da bambina dicevo a mia madre che non mi sarei mai sposata, e lei mi rispondeva: "Aspetta fino a quando avrai vent' anni, poi si vedrà". "No, mamma, non sarà così. Ho come una certezza dentro di me. Od entrerò in convento o troverò lavoro ovunque ci sia da aiutare gli altri".

Mia madre ha sempre avuto un'attenzione particolare per le anime del Purgatorio ed anch'io, fin dai primi anni di scuola, ho fatto molto per loro. Più tardi decisi che per loro avrei fatto qualsiasi cosa, così quando terminai la scuola pensai: "Bene, andrò in convento. Forse Dio vuole questo da me". Così, a diciassette anni, entrai nel Convento del Sacro Cuore di Gesù ad Hall in Tirolo, ma dopo appena sei mesi mi dissero: "Per essere sinceri, sei troppo delicata di salute per restare con noi". Vede, ad otto anni ebbi la pleurite e la polmonite e per questo ero ancora gracile. Dopo un anno, quindi, dovetti andarmene. Ma la madre superiora, nel congedarmi, mi disse: "Sono sicura che tu sia chiamata alla vita religiosa. Aspetta ancora qualche anno finché non ti sarai rinforzata e poi cerca un ordine religioso meno severo, forse uno di clausura". Da quel giorno mi sono detta: "O clausura o niente. No, non aspetterò, ci voglio andare subito".

Il secondo convento che provai fu quello delle Domenicane di Thalbach vicino a Bregenz. Dopo solo otto giorni mi dissero: "Sei troppo debole fisicamente per noi, non puoi restare". Ritornai a casa. Dopo qualche tempo sentii parlare delle Suore Missionarie. Pensai: "La missione: ecco quello che desidero! Ora capisco perché gli altri due ordini non andavano bene". Così chiesi di essere ammessa all'Istituto delle Suore Francescane di Gossau in Svizzera. "Sì, puoi venire" fu la risposta.

All'atto di entrare dovetti dire che ero già stata in altri due ordini e che ero stata respinta. Il risultato fu che mi diedero sempre i lavori più duri da svolgere. Le altre candidate mi dicevano: "Perché fai tutto da sola? Noi ci rifiuteremmo". "State a vedere!" rispondevo. "Il Signore mi aiuterà. Va bene così. Farò tutto quello che mi sarà chiesto". Poi, un giorno, le suore mi dissero: "Oggi puoi stare qui a fare un lavoro meno faticoso". Allora pensai: "Questo significa che o me ne devo andare o che hanno visto che posso farcela". Ma quando vidi la maestra delle candidate scendere le scale e guardarmi con molta compassione, allora capii immediatamente: Oh oh, devo tornarmene a casa. Infatti, mi si avvicinò e mi disse: "Devo parlarti". "Sì, lo so, devo andarmene, vero?". Chi te lo ha detto?". "Oh, l'ho capito guardandola". "Sì, sei troppo delicata per noi.

Finalmente capii: se non potevo stare lì, non sarei potuta stare in nessun altro convento, perché non era, evidentemente, il volere di Dio. Devo dire che da quel momento la mia anima iniziò a soffrire molto. Ero impaziente e dicevo a Dio: "Ehi Dio, sarà tutta colpa Tua se non faccio la Tua volontà!". Non sapevo, però, che non dobbiamo pretendere miracoli da Lui. Ero ancora molto giovane. Pensavo spesso che Dio cercasse di mostrarmi quello che voleva che io facessi, ma io non ero capace di capirlo. Mi aspettavo sempre di trovare una nota scritta a mano, nascosta sotto un mucchio di fieno.

 

Maria, lei ha detto che sua madre si prendeva molto a cuore le anime povere del Purgatorio; chi sono e cosa vuol dire prendersele a cuore?

Le anime povere del Purgatorio sono le anime di persone decedute, che non sono ancora andate in Paradiso, sono anime che si trovano ancora in Purgatorio. Sono anche chiamate, altrove, anime sante od anime elette, termini biblicamente più corretti di anime povere anche se, in qualche modo, definirle 'povere' è corretto perché dipendono da noi al cento per cento: i poveri, infatti, dipendono completamente dagli altri.

Mia madre pregava molto per loro, dedicava loro molte azioni fatte con amore, portandole sempre nel cuore. Diceva spesso a noi bambini che se mai avessimo avuto bisogno di un qualsiasi aiuto, avremmo dovuto chiederlo alle anime del Purgatorio, perché sono coloro che ci aiutano di più, per un profondo senso di gratitudine nei nostri confronti. Mia madre era anche molto devota a P. Vianney, il Curato d'Ars e spesso andava ad Ars in pellegrinaggio. Sono quasi sicura che anche mia madre, in qualche modo, abbia incontrato le anime del Purgatorio, ma che non l'abbia mai voluto confidare a noi bambini.

E così, quando queste mie esperienze iniziarono nel 1940, capii subito che era questo ciò che Dio voleva che facessi. La prima anima venne da me quando avevo venticinque anni. Fino a quel momento il Signore mi aveva fatto attendere.

 

Lei mi sta dicendo che l'anima di un defunto venne da lei. Significa forse che venne a farle visita nella sua stanza?

Sì, e così continua ad accadere da quella data in poi. Ovvero, dal 1940, quando ebbero inizio questi fenomeni, fino al 1953 venivano solo due o tre anime all'anno e per lo più nel mese di novembre. In quegli anni lavoravo in casa o con bambini; feci anche la domestica in una fattoria in Germania e successivamente, in un villaggio qui vicino. Poi, durante l'Anno Mariano del 1954, ogni notte mi si presentava un'anima diversa.

Devo ammettere, e di questo sono grata a Dio, che con questo impegno la mia salute è migliorata nel complesso, anche se qualche volta ne risento. Se capita che stiano succedendo troppe cose, rallento un poco, ma in generale sono sempre stata bene. Quante volte ho ringraziato il Signore per non avermi fatto entrare in convento! Dio ci dà sempre quello che ci occorre per fare la Sua volontà.

Da diversi anni viaggio e tengo conferenze. Una signora le organizza e mi porta in giro con la sua macchina. Mi telefona e mi dice: "Ti va bene in questo o quel giorno, in questa o quella città?". La prima volta, a dire il vero, mi sono confusa e non sono potuta andare perché avevo preso un appuntamento con alcune persone che venivano qui da me lo stesso giorno fissato per la conferenza. Queste conferenze sono bene accolte nel complesso, ma ho qualche problema con i sacerdoti d'impostazione moderna. I credenti d'una certa età e, per lo più, i sacerdoti più anziani credono a tutto quello che dico.

 

Allora perché pensa che questo sia accaduto proprio a lei?

Non posso veramente saperlo con esattezza. Come ho detto, ho sempre voluto donare la mia vita al Signore e quindi la preghiera è diventata molto importante; ho pregato molto e fatto molte altre cose per le anime del Purgatorio. Ho anche fatto un voto alla Madonna per essere un'anima che si offre in modo particolare per loro. Sì, sicuramente tutto ciò ha un'attinenza.

 

Mi può dire con esattezza che tipo di scuola ha fatto e per quanti anni?

Ho finito la scuola d'obbligo, quella richiesta in quegli anni dalla legge. Noi eravamo poveri.

 

Quindi a che età è entrata per l'ultima volta in una scuola?

Mi faccia pensare. Avevo undici anni. No, dodici. Sì, ora ricordo bene. Quando smisi definitivamente di andare a scuola avevo dodici anni.

 

Di quanti figli è composta la sua famiglia?

Ero la seconda di otto figli, quindi non potevamo certamente permetterci di continuare a studiare dopo le elementari. Mi ricordo che molto spesso il nostro pranzo e la nostra cena consistevano solo in pane e minestra.

 

Le ho chiesto della scuola perché per me è importante farmi un'idea della natura delle sue risposte. Se vengono, cioè, dalle anime che la visitano e quindi sono di origine soprannaturale, oppure se ci sono delle opinioni che derivano dalla sua istruzione, dalla sua esperienza, e, infine, ovviamente dall'influenza di chi le vive vicino. Mi può dire con chiarezza da dove vengono queste risposte?

Sì, capisco. La mia vita intera ruota intorno a questa esperienza, ma la sua preoccupazione è comprensibile. Se dico:

"Le anime del Purgatorio hanno detto...", allora è chiaro. Se non inizio così, lei può pensare che si tratti di una mia opinione. Per favore, mi aiuti anche lei quando non è del tutto chiaro. A volte, infatti, potrei dimenticarmi di fare questa introduzione perché ora incontro le anime circa tre volte la settimana. Questo è il mio ritmo più regolare. E’ raro che durante la settimana io parli così a lungo con una persona in carne ed ossa, fatta eccezione per i miei pochi vicini, qui ed in chiesa, e per il mio sacerdote. Qui vivo sola e la maggior parte degli ospiti che mi portano nomi, domande o situazioni che hanno bisogno di preghiera o di un altro tipo di aiuto, normalmente vengono da lontano.

 

Dovrei allora presumere che per la sua istruzione piuttosto limitata e per la vita pressoché ritirata, umile e semplice che conduce in questo luogo, ciò che lei mi dice è, per la maggior parte, basato su quello che le anime le hanno riferito?

Sì, è proprio così.

 

3- IL PURGATORIO

 

Grazie! E ora mi dica: che cos'è esattamente il Purgatorio?

Il Purgatorio è un luogo ed una condizione che ogni anima vive quando ha ancora bisogno di espiare e riparare i peccati che ha commesso durante la sua vita, prima che essa possa raggiungere Gesù in Paradiso. Oggi si insegna molto poco sul Purgatorio; e l'ignoranza che ne consegue può portare molte persone ad essere curiose e, in quanto sole e prive di una guida spirituale, a scivolare molto facilmente in pratiche occulte.

Di solito si dice che il Purgatorio è solo una condizione. Ciò è vero solo a metà perché è decisamente anche un luogo. E' anche un tempo di attesa in cui le anime anelano a Dio, e questo desiderio inappagato è la loro sofferenza maggiore. Tutte le anime, a qualsiasi livello si trovino, fanno questa esperienza.

In Purgatorio ci sono tre livelli principali, ma io incontro le anime che necessitano relativamente di poco per essere liberate ed andare in Paradiso. Sono certa di questo per due ragioni.

La prima ragione è data dall'esperienza che ebbi andando in una casa dove succedevano cose strane durante la notte. Vi ero stata chiamata dal proprietario che aveva perso da poco sua moglie. Pronta a passare la notte in casa sua per vedere se potevo essere d'aiuto, non dovetti aspettare molto: nell'ingresso si incominciarono a sentire dei colpi e tonfi forti e rumorosi. Alla mia solita domanda: "Cosa posso fare per te?" il rumore si fece ancora più forte, quand'ecco apparve improvvisamente una bestia enorme, mai vista prima e subito dopo un grande serpente che velocemente la divorava. Poi la scena si dissolse. Dovevo aver avuto molta paura perché sudai dall'inizio alla fine. Più tardi descrissi quello che avevo visto ad una persona esperta di queste situazioni e fu lei ad identificare la prima bestia. Si trattava di un ippopotamo, simbolo della durezza di cuore. Ciò non significava che quella donna fosse in Purgatorio sotto le spoglie di un ippopotamo; era solo un modo perché io capissi meglio le cose. Dopo aver parlato a lungo con il vedovo, pian piano emerse che sua moglie, per circa trent'anni, aveva continuato ad essere ostile ad un' altra donna che, invece, desiderava fare pace. Questo suo rifiuto di perdonare fece sì che lei andasse nel più profondo livello del Purgatorio dal quale non potevo ancora liberarla.

La seconda ragione che mi fa pensare d'incontrare le anime del più alto livello del Purgatorio, è data da un libro scritto da una principessa tedesca e dal suo sacerdote negli anni venti. Questa donna ha incontrato per molti anni le anime dei livelli più profondi, e molte sue descrizioni sono sicuramente mostruose e molto più dolorose rispetto a ciò che ho visto.

 

Che altre differenze ci potrebbero essere tra i livelli più alti e quelli più bassi del Purgatorio?

Nei più bassi Satana può ancora attaccare le anime, cosa che non può più fare nei livelli più alti. E' vero che noi siamo provati qui sulla terra e che la prova cessa con la nostra morte, tuttavia le anime della terza parte del Purgatorio, quella più profonda, devono soffrire per i peccati che hanno commesso, prima di trarre beneficio dalle nostre preghiere, dalle nostre Messe e dalle nostre buone azioni. Ed il continuo attacco di Satana fa parte di queste sofferenze.

I vari livelli del Purgatorio sono tanto differenti quanto le nostre malattie sulla terra, che possono andare da una semplice infiammazione di un'unghia fino ad alcune che possono consumare il corpo intero come il fuoco. Questo fuoco esiste solo nei livelli più bassi del Purgatorio e non in quelli più alti.

 

Le nostre preghiere possono bloccare gli attacchi di Satana nei confronti delle anime dei livelli più bassi del Purgatorio?

Sì, specialmente quando lo chiediamo direttamente a S. Michele Arcangelo ed agli Angeli minori.

 

Tra questi livelli più importanti, ve ne sono altri?

Sì, ce ne sono moltissimi, perché ogni anima è individualmente diversa da un'altra quando arriva là. Ci sono sofferenze maggiori e minori e tra i due estremi vi è ogni grado di sofferenza. Probabilmente tanti sono i livelli, quante sono le anime, perché non esistono due persone e, quindi, due anime identiche.

 

Se da una parte le anime del Purgatorio soffrono, dall'altra possono provare in qualche modo sentimenti di gioia e di speranza?

Sì. Nessun'anima desidera mai ritornare qui sulla terra perché essa ha una visione di Dio molto più chiara della nostra. Non desiderano mai tornare nelle tenebre in cui viviamo quaggiù.

 

Così Dio vi colloca le anime perché si purifichino dai loro peccati non ancora espiati e riparati?

No. Si tende ad insegnare questa concezione errata con il risultato che la gente si allontana da Dio. Non è Dio che vi colloca le anime. Sono le anime stesse a giudicarsi e a collocarsi al livello appropriato. Sono LORO che desiderano purificarsi prima di giungere a Dio. E’ molto importante che noi comprendiamo questa verità specifica sull'amore di Dio per noi!

 

Allora siamo noi a decidere che non siamo puri e dunque bisognosi del Purgatorio?

Sì, è così.

 

Non si ribellano mai le anime alla loro condizione? Sono pazienti o qualcuna non accetta la condizione in cui si trova?

Sono pazienti e vogliono soffrire perché sanno che così possono espiare e riparare tutto. Si purificano per arrivare totalmente luminose davanti a Dio; più espiano e riparano, più diventano radiose.

 

Le sofferenze del Purgatorio sono maggiori di quelle che noi viviamo su questa terra?

Generalmente parlando, le loro sofferenze sono più gravi, a volte molto più gravi delle nostre, soprattutto nel terzo livello che è il più basso. La loro sofferenza spirituale è più intensa della nostra. Quando ho chiesto ad un'anima quale fosse la sua sofferenza, mi ha risposto che era molto particolare. E si è spiegata così: Un padre che per indolenza si fosse sottratto al lavoro, facendo soffrire la propria famiglia, giunto in Purgatorio si sarebbe trovato a dover lavorare moltissimo. E le sofferenze che ne sarebbero derivate sarebbero state più forti di quelle che avrebbe avuto se avesse lavorato sulla terra. E’ bene sottolineare, comunque, che le nostre sofferenze in vita, anche se meno rigorose, valgono molto di più di quelle del Purgatorio in termini di riparazione.

 

Se il Purgatorio è anche luogo, è possibile che per luogo si intendano luoghi particolari sulla terra in cui le anime trascorrono il loro tempo?

Sì, sembra che si riuniscano per lo più attorno agli altari e nel luogo dove sono morte. Una signora del Liechtenstein che conosco le ha viste solo intorno all'altare e quando non c'erano più, ha capito che erano andate in Paradiso. Le anime non vengono da me o da noi dal Purgatorio, ma con il Purgatorio. Non si tratta di un luogo, ma di molti luoghi differenti, non di una condizione, ma di molte condizioni differenti.

 

Se il Purgatorio è un grande spazio, o tanti luoghi differenti, anche il Paradiso e l'Inferno allora sono luoghi?

Sì, il mio direttore spirituale me lo ha fatto chiedere e la risposta è stata: "Non è giusto quello che molti teologi oggi insegnano, affermando che Paradiso, Purgatorio ed Inferno sono solo delle condizioni. Tutte e tre sono anche dei luoghi".

 

Quanto varia il tempo che le anime devono passare in Purgatorio prima che possano andare in Paradiso?

Oh, varia molto. Alcune anime stanno soltanto una mezz'ora ed altre per il resto del tempo, fino all'ultimo giorno. Le anime dicono che la durata media è di circa quarant'anni.

 

Così ci sarà un ultimo giorno?

Sì.

 

Le anime del Purgatorio possono vedere e comunicare con le altre anime vicine?

Sono sempre consapevoli della presenza di altre anime e sanno che non erano sole quando in molte hanno agito insieme per qualcosa.

 

Maria, possono leggere?

Sì, leggono spiritualmente. Lo so, perché quando vengono da me non devo leggere i nomi o le domande che ho per loro: le deducono semplicemente dalla pagina.

 

Quanto sanno delle loro famiglie?

Direi quasi tutto. Ci vedono sempre. Sentono ogni parola che diciamo su di loro e conoscono le nostre sofferenze. Ma non conoscono i nostri pensieri. Seguono i loro funerali e sanno chi è presente per pregare per loro e chi lo è solo per farsi vedere dagli altri.

 

Le anime sanno ciò che avviene nel mondo?

Sì, in parte, non tutto. Mi hanno detto che qualcosa di molto grosso è già alle porte, appena davanti a noi. Per molti anni hanno detto che questa cosa era nelle vicinanze, ma dal maggio 1993 hanno incominciato ad usare l'espressione "alle porte". Questa cosa servirà per la conversione dell'umanità. In altre occasioni mi hanno anticipato di poco eventi futuri meno importanti di questo. Nell'estate del 1954 mi parlarono dell'alluvione che fece molti danni in questa zona; una volta mi avvertirono che c'erano delle persone ancora vive sotto la neve dopo una valanga, così i soccorritori continuarono le ricerche più del previsto. Due giorni dopo le mie preghiere, esse furono ritrovate e salvate.

 

Si dice che dopo questa vita non esista più il tempo. Lei, tuttavia, afferma che il Purgatorio è un tempo in cui si anela a Dio. Mi può spiegare questa contraddizione?

E' corretto affermare che dopo questa vita il tempo non esiste più. Quando, però, ci viene detto che un'anima deve soffrire per un dato periodo di tempo in Purgatorio, è solo perché noi non siamo in grado di comprendere l'entità di una pena se questa non è espressa in termini di tempo. Le anime possono dire che devono soffrire di più, che non sono ancora libere oppure che le loro sofferenze sono diminuite. Quando parlano di tempo o quando indicano il numero di S. Messe, è in realtà per indicare l'intensità e la quantità della loro sofferenza.

 

Le anime del Purgatorio hanno un corpo come il nostro oppure un corpo, diciamo, spirituale?

Dicono che non si accorgono di non avere il loro corpo. Hanno un corpo trasfigurato che si può presentare guarito e vestito.

 

Le anime si dolgono per le cose fatte male quando erano in vita. Si dolgono anche per ciò che non hanno fatto del tutto, sulla terra?

Sì, molto. Rimpiangono le possibilità che hanno perso di fare del bene per Dio ed al prossimo, e possono anche vedere i frutti che queste azioni avrebbero dato. Quando moriamo non possiamo più fare del bene, e le anime in Purgatorio non possono più guadagnarsi dei meriti. Si dice che gli Angeli ci invidino per il bene che possiamo fare per Dio dato che loro non possono compiere buone azioni per Lui, guadagnandosi così dei meriti (risata).

 

Cosa succede quando una persona, pur credendo all'esistenza del Purgatorio, continua a peccare, ritenendo che non sarà poi così brutto?

Si pentirà molto amaramente, molto di più di chi commette lo stesso peccato ignorando l'esistenza del Purgatorio.

 

Qual è lo scopo più recondito della sua esperienza?

Dio l'ha permessa affinché con il mio apostolato altre persone possano chiaramente comprendere che la nostra vita sulla terra ci serve SOLO per guadagnarci il Paradiso. Lo scopo della nostra vita è di essere buoni gli uni con gli altri e così facendo, di entrare in unione con Dio, sia ora sulla terra, sia dopo nell'eternità. In quest'ottica la vita diventa sempre più preziosa per ognuno di noi come diventa sempre più assurdo ciò che della vita fa un gran numero di persone. In quest'ottica comprendiamo quanto sia immenso l'amore di Dio e quanto possa diventare incredibilmente bella la vita quando lavoriamo al Suo fianco. Ciò che vedo, allora, dovrebbe e potrebbe fornire alle persone un chiaro e definitivo orientamento nel loro percorso, se desiderano far parte della Volontà Divina e della bellezza che ne deriva.

 

In una parola, che cosa ha imparato in questi anni da questa sua singolarissima esperienza?

Ad amare Dio con tutta la mia forza!

 

4- ALCUNE ESPERIENZE DI MARIA SIMMA

 

Maria, che cosa è successo la prima volta che un'anima le ha fatto visita?

La prima volta mi svegliai perché qualcuno stava camminando su e giù per la mia stanza. Non mi sono mai spaventata facilmente, a meno che qualcuno non mi fosse saltato addosso. Così pensai: "Chi sarà?". Era uno sconosciuto che camminava impazientemente avanti ed indietro. Dissi: "Ehi! Chi sei?". Nessuna risposta. Allora saltai fuori dal letto, corsi verso di lui e cercai di afferrarlo, dicendo: "Vediamo se adesso non esci di qua!".

Vattene! Non c'è niente qui che ti appartenga!". Ma mi trovai con nulla in mano. Allora pensai: "Non stavo sognando. L’ho visto e l'ho sentito". Appena tornata a letto, eccolo di nuovo, lo stesso di prima, che cammina su e giù. Ancora una volta dissi: "Adesso mi dici chi sei e poi fai in modo d'andartene!". Ma lui continuò come se non mi avesse sentita. Per un po' rimasi ad osservarlo, pensando tra me: "Purché non si avvicini!".

Mi alzai ancora una volta e camminando in punta di piedi verso di lui, pensai: "Adesso provo ad immobilizzarlo". Ma, per la seconda volta, mi ritrovai con niente in mano. Non capivo più nulla ed ero molto turbata. Stavo forse diventando matta? Ritornai a coricarmi, ma non riuscivo a prendere sonno: proprio non riuscii più a dormire quella notte.

Il giorno dopo, corsi dal mio sacerdote e gli raccontai l'accaduto. "Non so che cosa mi sia capitato la notte scorsa. Sto forse diventando matta?". Mi rispose: «Perché dovresti? Se ti dovesse capitare di nuovo, non chiedere: "Chi sei?", ma piuttosto:

"Che cosa vuoi da me?" Potrebbe essere un'anima del Purgatorio"». Gli risposi: "Se viene da me, dev'essere un mio parente". "No", disse il sacerdote, "non dovrebbe essere il tuo caso, e questo perché hai sempre pregato molto per loro".

La notte dopo, eccolo di nuovo! Questa volta gli chiesi: "Che cosa vuoi da me?". L'uomo allora si fermò, si girò e mi guardò, dicendo: "Fai celebrare tre Messe per me, poi sarò libero". E scomparve all'istante. Allora compresi che era un'anima del Purgatorio. Riferii l'accaduto al mio sacerdote che mi disse:

"Bene, se ti succede ancora, mi raccomando, dimmelo!".

 

Ha mai avuto paura?

No, mai. Neanche prima. No, non ho mai avuto paura nemmeno quando andavo a scuola. La mamma era solita dire:

"Sei una bambina fuori del comune. I tuoi fratelli si spaventano spesso". Quando lei diceva che c'era qualcuno fuori al buio, saltavo sempre su io, dicendole: "Dammi la pila che vado a vedere chi è".

 

Maria, oggi sei abbastanza conosciuta nell'ambiente delle persone di preghiera, ma nei primi anni sei vissuta nell'isolamento. Come si è arrivati a riconoscere come autentiche le tue esperienze soprannaturali?

Per prima cosa perché ciò che dicevo risultava essere giusto e poi perché ciò che dicevo era conosciuto solo dai familiari, quindi attraverso delle conferme.

 

Mi perdoni la domanda indiscreta, ma è mai stata visitata da medici e da psicologi?

Sì. Molti anni fa un professore di teologia richiese che io lo fossi e così mi feci visitare. I risultati sono contenuti in un rapporto medico di sei pagine, redatto da uno psicologo di Innsbruck e di cui si può prendere visione. Una copia è finita nell'archivio dell'editore di un piccolo libro che parla della mia esperienza, uscito circa venticinque anni fa. Era stato scritto da un mio vecchio amico e direttore spirituale, P. Alphons Matt .

 

La Chiesa ha espresso un giudizio ufficiale in merito alla sua particolare esperienza?

Obbedisco al mio sacerdote, che è il mio direttore spirituale, ed ai miei vescovi che affermano che fino a quando tutto è teologicamente corretto, come lo è stato fino ad ora, posso continuare il mio apostolato.

Agli inizi il mio Vescovo, S.E. Mons. Wechnet; si era preoccupato per il fatto che io fossi in grado di ottenere delle risposte per terzi. Mi telefonò per incontrarci e mi chiese da dove venissero queste risposte. Gli raccontai come l'avevo scoperto, quando tutto questo incominciò. Sempre agli inizi chiesi ad un'anima da dove prendesse le informazioni. Pensavo che essa tornasse in Purgatorio per chiedere all'altra anima cosa le occorresse per essere liberata. Ma quell'anima che mi si parava dinanzi, mi rispose invece: "No, tutte le informazioni che ti portiamo provengono dalla Madre di Misericordia e ti sono date con il Suo permesso". Quando mi sentì dire così, il buon Vescovo rispose: "D'accordo, in questo caso non posso e non voglio dire nulla di contrario".

 

Cosa significa 'Madre di Misericordia'?

Oh, 'Madre di Misericordia' è uno dei tanti titoli dati alla Vergine Maria, Madre di Gesù e quindi Madre di tutti noi.

 

Madre di tutti noi?

Oh sì! Dovrebbe essere il modello di madre e di guida di ognuno. Ed in qualità di Madre di Gesù, Lei è anche nostra Madre.

 

Dai suoi esordi ad oggi, quanti vescovi si sono succeduti? L'hanno tutti sostenuta allo stesso modo? Si ricorda i loro nomi?

Sinora sono stati tre: Tschann, Wechnet; Kùng. Il Vescovo Tschann mi ha approvata silenziosamente, dicendo soltanto che sapeva che P. Matt non era un sognatore e che quindi tutto doveva essere regolare. Il Vescovo Wechner mi ha attivamente appoggiata e di questo sono molto grata a Dio. Il mio attuale Vescovo, il Vescovo Kùng non si è ancora espresso al riguardo.

 

All'inizio tutto ciò dev'esser stato sconcertante per lei. Chi l'ha aiutata di più in quei primi anni?

Oh, senza alcun dubbio fu il mio caro amico P. Alphons Matt. Dal 1938 fino al 1978 fu parroco qui a Sonntag. Al suo funerale, a cui parteciparono quaranta sacerdoti ed un migliaio di persone, il Vescovo Wechner di Feldkirch disse, tra l'altro: "La cosa più bella che si possa dire di un sacerdote è che è stato tutto di Dio. Tale è stato il nostro P. Alphons Matt, un sacerdote profondamente buono e santo. Possa egli riposare in pace! Dubito molto che avrei potuto fare la volontà di Dio, come ho potuto farla, senza il suo amore ed il suo appoggio durante i primi anni del mio apostolato per le anime del Purgatorio.

 

Avrebbe mai immaginato che la sua esperienza sarebbe continuata così a lungo?

No, ma dopo qualche anno mi resi conto che P. Matt si aspettava davvero che continuasse.

 

È sempre felice di avere simili esperienze oppure la cosa a volte le è difficile e dolorosa?

Non la trovo difficile perché non aiuto solo le anime del Purgatorio, ma anche i vivi a ritornare alla fede od a trovarla. E' questo che mi dà tanta gioia.

 

Quando vede le anime, che aspetto hanno?

Vengono esattamente con lo stesso aspetto che ebbero qui sulla terra. Lo posso confermare perché sono venute molte anime che avevo conosciuto bene. Sì, indossano gli stessi abiti, quelli da lavoro, per sottolineare che il nostro dovere è la cosa più importante. Si presentano sempre con i loro vestiti da lavoro e non con un accappatoio o con il vestito della festa. Il nostro lavoro quotidiano è la nostra missione.

 

Quanti anni hanno quando le compaiono dinanzi? Mi spiego: se uno muore a vent'anni e poi, diciamo le appare dieci anni dopo, ha l'aspetto di un ventenne odi un trentenne?

Ancora di un ventenne. Dimostrano sempre la stessa età che avevano quando sono morti.

 

Qual è esattamente la differenza tra la sua esperienza e quella degli spiritisti e dei cosiddetti medium?

La differenza è molto semplice e molto chiara, e noi DOBBIAMO attenerci ad essa con estrema SERIETÀ’. Se si dovesse credere ad un sola cosa che dico, vorrei che fosse questa. Quello che avviene è che gli spiritisti PENSANO di chiamare le anime dei defunti ma, se si verifica una risposta alla loro chiamata, si tratta SOLO e senza eccezione della risposta di SATANA e di chi lo rappresenta. Quello che gli spiritisti fanno è molto, molto pericoloso sia per loro stessi, sia per le persone che vanno da loro per essere aiutate. Si tratta solo di un'enorme quantità di bugie. Noi NON abbiamo il permesso di evocare i morti! E SEVERAMENTE PROIBITO!

Nel mio caso, MAI li ho chiamati, MAI li chiamo e MAI li chiamerò. Gesù ha permesso questa mia esperienza attraverso Sua Madre.

Naturalmente Satana può imitare e simulare, e lo fa regolarmente, qualsiasi cosa e tutto ciò che proviene da Dio. Scimmiotta Dio e scimmiotta tutto ciò che Dio compie. Può imitare le voci delle anime ed il loro aspetto. Ma ripeto: qualsiasi sia la reazione, essa viene SEMPRE dal demonio! Non dimenticate che Satana può anche guarire, ma queste guarigioni sono solo momentanee.

 

Maria, quando incontra qualcuno, come capisce che si tratta di un'anima del Purgatorio e non di una persona in carne ed ossa?

Quando un'anima purgante viene di notte la riconosco immediatamente per la sua luce. Le loro figure sono illuminate come lo siamo noi di giorno. Poiché non sono la sorgente di questa luce, ogni cosa intorno a loro resta al buio, però loro sono illuminate. Così ho modo di riconoscerle immediatamente come anime del Purgatorio.

 

Vengono anche di giorno?

Sì, ma quando vengono di giorno, capisco che sono anime del Purgatorio solo quando scompaiono. Fino a quel momento non posso essere sicura. In entrambi i casi, di notte e di giorno, se cercassi di allungare la mano per prenderle, non troverei nulla.

 

Le è mai successo che un 'anima venisse nella sua abitazione di giorno? In tal caso com'è possibile riconoscerla?

Non bussa alla porta come farebbe lei, e, naturalmente, non dà la mano. Sono due segni che mi fanno capire che si tratta di un'anima del Purgatorio.

 

Ve n'è stata qualcuna recentemente?

Sì, e in quell'occasione accadde una cosa strana. Ero seduta alla mia scrivania, intenta a scrivere, quando alzai gli occhi e vidi una di loro seduta esattamente lì, su quella sedia. Non era mai accaduto prima e devo dire che mi ha presa un po' di sorpresa.

 

Quante sono le anime del Purgatorio che vengono di notte rispetto a quelle che le fanno visita di giorno?

All'inizio venivano solo di notte, ma con l'anno mariano del 1954 iniziarono a venire anche durante il giorno. Oggi direi che durante il giorno ne vengono quasi quante durante la notte.

 

Maria, mi può raccontare di un altro caso oltre al suo, in cui le anime dei defunti siano state viste in pieno giorno?

Sì, succede spesso. Due uomini della nostra valle stavano conducendo un carro pieno di legna, tirato da cavalli; per qualche motivo i cavalli si imbizzarrirono, facendo cadere molta legna sulla strada sterrata. Mentre gli uomini stavano ricaricando la legna, uno di loro esclamò: "Santo Cielo, come vorrei che qualcuno arrivasse ad aiutarci, così non fermeremmo più il traffico!". Improvvisamente apparvero due uomini che iniziarono ad aiutarli. In pochi istanti tutto venne tolto di mezzo, caricato sul carro e fissato.

Terminato il lavoro, i primi due ringraziarono gli aiutanti che si allontanarono. Poco dopo quell'episodio uno degli aiutanti mi apparve per dirmi che, se i proprietari della legna avessero detto "Grazie a Dio!" invece di un semplice "Grazie", lui ed il suo compagno sarebbero immediatamente andati in Paradiso. Allora dovetti pregare un po' per loro perché fossero liberati.

Come lei sa, l'amore sulla terra si rivela molto spesso attraverso le azioni, i gesti, le parole più umili. Questo è vero anche nei riguardi delle anime del Purgatorio. Anche solo un gesto come quello di lavare il pavimento della cucina quando veramente non se ne ha voglia, fatto per amore delle anime purganti in generale o, in particolare, per una di loro, le aiuterà molto a progredire verso la luce. Il pulire il pavimento della cucina, per esempio, aiuterà molto chi in vita non ha tenuto in ordine la casa per la sua famiglia.

 

Quando un'anima del Purgatorio le fa visita, si rende conto di quanto la circonda, oppure è solo cosciente della sua presenza? C'è qualche prova che essa sa di essere in una stanza con degli oggetti?

Sì, deve saperlo, perché cammina per la camera, non passa attraverso il tavolo. Deve anche sapere dell'esistenza delle sedie, se ci sono, perché, come le ho già detto poco fa, una si è seduta su quella seggiola.

 

Quando le appaiono le anime, la prima cosa che fanno è camminare verso di lei, attraverso il muro?

No, appaiono e basta oppure entrano chiudendo la porta dietro di loro. Dipende. Normalmente mi svegliano, bussando e chiamandomi e quando mi sveglio, le trovo ai piedi del letto. Di solito è cosi.

 

Quanto restano con lei?

Appena qualche secondo. Appaiono e in un attimo sono già andate via. Di solito, quando una di loro viene, io dico solo: "Cosa posso fare per te?". E quella può rispondere, per esempio: "Ho bisogno di cinque S. Messe" e poi scompare. Se, tuttavia, resta dov'è, questo è un segnale che posso farle delle domande o riferirle i nomi per i quali sono state chieste delle notizie. Per questo ci vogliono due o tre minuti; è raro, poi, che risponda subito. Se ne va e devo aspettare settimane o anche mesi prima che altre vengano e rispondano alle richieste precedenti. In qualche rara occasione, però, capita che l'anima risponda immediatamente.

 

Ha mai permesso che qualcuno fosse presente quando le anime del Purgatorio le facevano visita di sera?

Molti me l'hanno chiesto, ma le anime mi hanno detto che non dovremmo essere curiosi al riguardo, quindi, in realtà, non lo gradiscono. Una volta, però, mi trovavo in una cittadina da una signora che aveva la casa piena di turisti e che mi aveva chiesto se potevano essere presenti alla visita, per vedere o per ascoltare. Le avevo risposto: "D'accordo, forse sentirete qualcosa, ma dubito molto che riuscirete a vedere qualcosa". Mi assicurai che non vi fossero persone malate di cuore. Ce n'erano, per cui mi rifiutai. E possibile, infatti, che ad un cardiopatico, messo di fronte ad una visione o voce del genere, possa venire un attacco di cuore. Poiché ero ospite di quella stessa signora quella notte, lei mi pregò di lasciare aperta la porta della mia camera. Acconsentii, pensando che se le anime non l'avessero gradito, non si sarebbero mostrate. Ciò nonostante, una mi si presentò e mi chiese di pregare il 'Padre Nostro' con lei. E così feci, ma in silenzio; era dunque impossibile che qualcuno mi avesse sentito. L'anima, però, la recitò a voce alta, poi scomparve. Il giorno dopo quella signora si comportava in modo strano tant'è che le domandai:

"Va tutto bene?". "Si, ma permettimi una domanda: un'anima del Purgatorio ha pregato un 'Padre Nostro' con te, la notte scorsa?". "Perché me lo chiedi?" replicai. "Perché la notte scorsa ho sentito pregare un 'Padre Nostro' e sembrava che la voce provenisse dal più profondo di una caverna. Ero molto spaventata e sudavo tutta". Allora dovetti dirle che lei era la prima persona che, per quanto mi riguardava, avesse mai sentito qualche cosa.

 

Lei disse poco fa: "Se le anime del Purgatorio non l'avessero gradito...".

Sì, sì, ma è solo un modo di dire, perché il farsi vedere o meno dipende dalla Madre di Misericordia che ha il permesso di Gesù.

 

Le è mai capitato che un'anima si sia presentata mentre lei si trovava in compagnia di persone viventi?

Sì. Una volta mentre una suora e suo fratello erano con me apparve improvvisamente un'anima. Le chiesi sottovoce, in modo che nessuno se ne accorgesse, di cosa avesse bisogno. Mi rispose e poi scomparve. La suora mi domandò allora: "Ha appena avuto una visita, nevvero?". "Perché me lo chiede?". "Ma, mi era sembrato che per un momento lei fosse lontana da noi". "Sì, un minuto fa mi è apparsa un'anima e ho fatto il possibile per non farlo notare". "Oh, sì, ma l'ho sentito lo stesso", disse la suora.

 

Ora che l'ho conosciuta, aumenterà la possibilità che i miei defunti le facciano visita?

No. Solo le sue preghiere, i suoi sforzi ed il suo amore attivo per loro faranno aumentare le possibilità che Dio permetta loro di avvicinarsi a lei o a me. Le anime vengono da me SOLTANTO se Dio lo permette. Nulla di ciò che uno possa fare su questa terra può minimamente influenzare la loro venuta da me o da qualsiasi altra persona.

 

Qualcuno ha mai pensato di registrare le sue comunicazioni con le anime del Purgatorio?

Una volta a Vienna qualcuno nascose un registratore nella mia camera. Quando lo trovammo ed ascoltammo la registrazione, sentimmo solo il bussare che mi aveva svegliata e le mie domande. Ma le risposte date, e quella notte erano tante, non erano incise.

 

Hanno mai provato a spiarla?

Si, tanti anni fa, di notte, alcuni ragazzi salirono su una scala a pioli per osservarmi e spiarmi. Erano rimasti un po' scioccati perché mi avevano visto prendere appunti e sentito fare quelle domande all'anima. Avevo inoltre, in quei momenti, un aspetto molto sofferente e la cosa li aveva colpiti ancora di più, ma non sentirono né videro l'anima che era con me in quella occasione. Quando seppi di essere stata osservata e che i ragazzi non avevano visto o sentito niente, chiesi ad un'anima il perché. Ecco la conversazione che ne seguì: "I ragazzi sono ancora vivi". D'accordo, ma anch'io, dopotutto, sono viva eppure vi vedo e vi sento". "Tu sei dei nostri. Noi siamo nel buio. La strada verso di te è una strada di luce". "E se io non vi accogliessi?". "Per la Misericordia di Dio ci è concesso di chiedertelo perché sei dei nostri". "Cosa vuol dire "sei dei nostri?". "Con il tuo voto ti sei donata in modo speciale alla Madre di Misericordia. Lei, a sua volta, ti ha donata a noi. Ecco perché la strada verso di te è una strada di luce per molte anime. Fai bene ad accoglierci con l'amore e con l'offerta, perché così ci libererai più rapidamente, soffrirai di meno, ti saranno date più grazie e più meriti e potrai sapere di più sulle anime delle quali ci chiedi".

 

"La strada verso dite è una strada di luce". Come spiega queste parole?

Con il mio voto alla Madre di Misericordia; il velo, come alcuni lo chiamano, è stato sollevato perché io possa sentire chiaramente le anime e perché loro possano venire da me per ricevere aiuto.

 

Ha potuto vedere tutte le anime di cui aveva chiesto?

No, perché quando viene un'anima, mi dà fino a venti risposte alla volta. In realtà, ho visto solo una minima parte di tutte le anime di cui ho domandato.

 

Ha mai avuto l'impressione che le anime abbiano il senso dell'umorismo?

Si, una volta. Si trattava di un maestro. Quando me lo vidi davanti, gli chiesi: "Dove abitavi?". Mi rispose: "In una casa". Quando riferii la risposta al mio sacerdote, mi disse: "Vedi, non dovresti essere troppo curiosa". Ma tranne che per questo caso, non penso abbiano il senso dell'umorismo. Non le ho mai viste ridere; tendono ad avere un aspetto paziente e sofferto.

 

Le è mai capitato di vivere dei momenti divertenti in presenza di altre persone che non potevano immaginare la sua esperienza? Se ne ricorda qualcuno?

Sì, mi è capitato di tanto in tanto. Una volta una mia conoscente venne a trovarmi e trovò il portone aperto per cui lo spinse un pochino senza bussare e sbirciò dentro. Quando alzai lo sguardo, abituata com'ero ai miei visitatori, intravidi solo un viso che guardava dentro ed esclamai: "Cosa posso fare per te?". La donna si mise subito a gridare: "Non sono un'anima del Purgatorio, non sono un'anima del Purgatorio1. " (risata).

 

Tranne quella prima volta, non ha mai cercato di toccame una?

Veramente no, anche se una volta è successo, ma dovevo essere profondamente addormentata. Fui svegliata da una mano che mi sfiorava il viso e pensai: "Che cos'è?". Quando mi svegliai del tutto, vidi che era un'anima del Purgatorio. L'ho veramente sentita, ma quando cerco di toccarne una, non sento nulla o al massimo provo una sensazione di freddo.

 

Appaiono da sole oppure in gruppo?

In qualche rara occasione anche in gruppo, ma in questo caso hanno tutte bisogno della stessa cosa per essere liberate.

 

Qualche volta è stata visitata da anime che non fossero dell'Europa centrale, dell'Austria, della Svizzera e della Germania? Se le è successo, come ha fatto a capirlo?

Oh, mi è successo molte, molte volte. Sono stata visitata da africani ed asiatici che mi parlavano in tedesco, anche se a volte in un tedesco un po' stentato. Ad esempio, mi si presentava un giapponese con la tipica faccia del giapponese, ma mi parlava in tedesco. Sì, mi hanno fatto visita anche americani, ungheresi, polacchi e molti altri.

 

In questi casi i parenti, diciamo del giapponese, erano venuti da lei con i nomi?

No, alla maggior parte delle anime di paesi molto distanti, è stato concesso di venire direttamente, senza richiesta della famiglia. Naturalmente molti stranieri sono stati qui, ma non quelli provenienti dall'Africa e dall'Asia. Comunque, recentemente è arrivato un pullman di pellegrini della Polinesia, che è certamente molto lontana1.

 

Maria, si può prevedere quando le anime del Purgatorio verranno da lei? Sa sempre prima se una verrà, per esempio, martedì o giovedì?

No, normalmente non c'è modo per me di saperlo. Ma posso essere sicura che ne verrà una il primo venerdì ed il primo sabato di ogni mese.

 

Con che frequenza le hanno fatto visita ultimamente?

Più o meno tre volte la settimana, ma nel mese di novembre, come durante la Quaresima e l'Avvento, le visite si intensificano ulteriormente.

 

Se intendiamo pregare per le anime del Purgatorio e poi chiedere loro qualcosa, è diverso se la nostra richiesta viene fatta da noi stessi oppure tramite lei?

No. La sola differenza è che quando sono io a domandare, posso sapere con precisione di cosa hanno bisogno le anime per essere liberate. Questo è un modo sicuro per saperlo. Ma se si prega e si chiede con regolarità, non dovrebbero reagire in modo diverso se è lei o se sono io che chiedo per lei. Dipende dalla sua fede e dalla sua fiducia ed anche dalla sua capacità di osservare e ascoltare.

 

E quando chiediamo di assisterci, basta semplicemente pensare alla richiesta o è bene formularla a voce alta?

Non sanno leggere il nostro pensiero, ma conoscono le nostre sofferenze e quindi molti dei nostri reali bisogni: di conseguenza interverranno per noi. Parlare a voce alta garantisce che sentano la richiesta, ma sicuramente un bisbiglio è sufficiente. Sono sempre intorno a noi, ma le consiglio di non cominciare a parlare con loro in pubblico. E, naturalmente, Gesù conosce i nostri pensieri, quindi la Madre di Misericordia porterà loro le nostre richieste formulate nella mente.

 

Se qualcuno le manda un nome, e per lungo tempo, diciamo da otto mesi ad un anno, non riceve alcuna risposta, che cosa preferirebbe che il mittente pensasse?

Se la risposta non arriva più, può significare che l'anima è persa ed è all'Inferno, ma una lunga attesa non significa necessariamente questo. Non posso iniziare a scrivere lettere per spiegare che per questo o quel motivo non ho ricevuto una risposta. E anche possibile che un'anima sia già in Paradiso quando un parente od un amico chiede di lei, ed in questo caso lo scoprirei velocemente. Tuttavia sono più che sicura di aver ricevuto risposte per tutte quelle anime che erano in Purgatorio quando è stato chiesto di loro. Ma, per favore, ricordate anche che qualche volta le lettere possono andare perse.

 

Maria, guardandomi intorno vedo tanti piccoli cassetti e mi chiedo se contengano migliaia e migliaia di nomi per i quali lei sta aspettando una risposta.

Oh, no, non proprio. Contengono molte altre cose e molte molte mie carte. Non dimentichi che solo un 25% dei sacerdoti crede nella mia esperienza e nella mia testimonianza. Di conseguenza ci crede un numero ancor minore di cattolici praticanti, senza contare i non credenti e chi non è cristiano. Fino a qualche anno fa c'erano, al massimo, qualche centinaio di nomi. Però, da qualche tempo in qua, le richieste d'informazioni sulle anime hanno superato il migliaio, ma che fossero migliaia non direi proprio.

 

Chiede qualcosa in cambio di quello che fa per la gente?

Mai. L'amore particolare che Dio ha per chi crede in Lui, si prende cura di me.

 

È possibile indirizzare le anime del Purgatorio ad un'altra persona?

No, non lo è. Quante volte avrei voluto avere il permesso di farlo, indirizzandole soprattutto a chi si fa burla di loro e di questo fenomeno!

 

È considerato peccato non credere che le anime dei defunti ci visitino?

No, non è peccato, ma non si dovrebbe neppure scherzare con queste cose. Non è articolo di fede e dunque non è peccato.

 

Quale ritiene sia la differenza tra chi sente le anime del Purgatorio vicino a sé e chi non le sente?

Penso che chi è più sensibile ed osservatore è più portato a notarle di altri.

 

Esiste qualche cosa che possiamo fare per percepirle più chiaramente?

Oh, occorre pregare molto per loro e mantenersi il più possibile ineccepibili. Con ciò voglio dire essere in stato di grazia, mantenendo il nostro corpo libero, per quanto possibile, da tutto ciò che interferisce con la nostra trasparenza. Occorre una dieta sana, bilanciata e moderata e, naturalmente, non dobbiamo assumere droghe e consumare troppi alcolici. Anche il digiuno è importante a questo riguardo.

 

Le anime sante possono fare qualcosa per abbreviare il Purgatorio dei loro parenti ancora vivi?

Sì, possono pregare molto per loro; mi hanno detto che questo avviene spesso.

 

Quali sono i vari modi in cui le anime del Purgatorio si mostrano ai loro parenti ancora vivi?

Il più comune di tutti è quello di bussare. Anche un mio amico li sentiva bussare e contava i colpi per sapere il numero di Messe di cui quella data anima aveva bisogno. Una volta che lui ebbe fatto dire e partecipato a quel numero di Messe, l'anima non si faceva più sentire. Se poi gli succedeva di sentire bussare nuovamente, egli capiva che si trattava di un'altra anima, sia perché il numero dei colpi era diverso, sia perché provenivano da una zona diversa della stanza.

Poi ci chiamano per nome. Alcune persone riconoscono la voce del defunto e questo modo di segnalare la propria presenza serve perché si preghi per lui. Oppure possono essere ancora più attive, dando origine a quel fenomeno che sotto il nome di 'poltergeist'. Ad esempio, potremmo trovare per terra un orologio che la sera prima era appeso al muro, o porte e finestre aperte quando erano state chiuse. Tutto questo, all'unico scopo d'attirare la nostra attenzione e d'indurci a pregare per loro. Queste sono anime che hanno bisogno di molta attenzione, perché si trovano nei livelli più profondi del Purgatorio.

Infine, si sentono spesso anche dei passi in solaio. Possono dare un segno preciso perché li si possa riconoscere all'istante.

 

Si mostrano solo ai componenti della loro famiglia?

Il più delle volte, sì, ma in occasioni più rare si fanno vedere anche da amici molto cari o da persone come me, alle quali Dio ha chiesto di passare moltissimo tempo a pregare per loro e ad aiutarle. So che alcune persone possono raccontare di amici molto cari in gioventù, che dopo morte, sono tornati a visitarli. Di solito vanno da chi si è molto occupato di loro, dai più sensibili, dai più affettuosi e da chi prega di più. Ma conosco dei casi in cui le anime del Purgatorio hanno fatto visita in modi alquanto fastidiosi a persone che non erano loro parenti ed anche a persone incapaci di perdonare.

Un contadino di mia conoscenza voleva ampliare la sua stalla, ma quando arrivava ad una certa altezza del muro che stava costruendo, lo trovava immancabilmente crollato il giorno dopo. Nella sua vita ne aveva costruiti di muri, ma quello gli creava problemi inspiegabili.

Pensando di sbagliare in qualche modo, aveva chiamato alcuni muratori professionisti ad aiutarlo per sentirsi solo dire che, fino a quel punto, il muro era costruito bene. Mi fu chiesto d'incontrarlo ed io acconsentii. Gli feci qualche domanda sulla sua famiglia e sulla fattoria e poi gli chiesi se conosceva qualcuno che avesse bisogno del suo perdono. In un primo momento non riusciva a ricordare, ma scavando in profondità, la sua memoria si schiarì. Anni prima, aveva un vicino di casa che sparlava di sua moglie. Costui morì e si stabilirono nella sua casa altre persone. Il contadino si era assolutamente rifiutato di dare il proprio perdono, sostenendo che quell'uomo si era meritato tutto quello che aveva sofferto e che, per nessuna ragione, avrebbe perdonato tutte quelle cattiverie. Allora gli spiegai con delicatezza che tutti dobbiamo perdonare per avvicinarci a Dio; se non avesse perdonato, non solo avrebbe nuociuto agli altri, ma si sarebbe procurato molte sofferenze in futuro. Mi credette e da quel momento non ebbe più il benché minimo problema con quel muro.

 

In quale altro modo si possono mostrare a noi?

Anche nei sogni, ma raramente; il sogno tende a non essere affidabile a questo riguardo. Chiedono sempre preghiere o qualche altra cosa che apra loro la strada verso la Luce. Se non si comportano in questo modo, allora si tratta di altro.

Un noto medico psichiatra inglese, personaggio un pò controverso ma di fede autentica e di molta preghiera, afferma che le anime del Purgatorio hanno un dato comportamento quando comunicano con la loro famiglia o con degli amici. Usando un linguaggio tecnico, egli dice: "Pensieri estranei, non voluti, entrano nel nostro subconscio. Poiché tutti i pensieri devono avere uno sbocco fisico, essi possono essere espressi verbalmente, mimati od espressi con sintomi di malessere o di disfunzioni degli organi periferici. Allora, invece di far uso di tranquillanti o di sottoporsi ad interminabili terapie, dovremmo chiederci chi sta visitando il nostro subconscio con questi messaggi e scopriremo che non siamo noi i malati, ma piuttosto un altro ad avere bisogno del nostro amore, del nostro perdono e delle nostre preghiere 'per continuare la sua strada verso il Paradiso".

 

   Secondo lei, questa interpretazione è corretta?

Sì, è così, è corretta.

 

Oltre alle persone che lei ha personalmente conosciuto quando erano in vita, sono venute da lei delle anime che ha riconosciuto perché erano state famose?

Alcuni personaggi famosi sono stati liberati perché i loro parenti sono venuti da me per essere aiutati a questo riguardo. Ad esempio, il Maresciallo Hermann Goering implicato nell'infamia nazista, mi apparve perché la sua famiglia mi aveva pregata di aiutarlo. Adesso è in Paradiso. Dio lo ha amato e lo ama tuttora, e noi non dovremmo mai giudicare.

Ci sono altri esempi. Una volta mi si presentò un uomo; capii subito che era importante per il suo portamento e per gli abiti che indossava, anche se non potevo dire da dove venisse e quando avesse vissuto. Quando gli chiesi che cosa desiderasse da me, dopo avermelo detto, egli soggiunse: "Sono Papa Paolo". Sul momento esitai, pensando che fosse un trucco di Satana. "No, non è vero", dissi. "Ho conosciuto Papa Paolo e tu non sei Papa Paolo". Rispose: "Sono Papa Paolo IV, non Papa Paolo VI". Credo che avesse relegato gli Ebrei di Roma nei ghetti, cosa che non era sicuramente nei piani di Dio. In questo caso, però, non sono stati i suoi discendenti a venirmi a chiedere di lui! (risata).

 

Così abbiamo un famoso nazista che è stato in Purgatorio meno tempo di un papa! Qualcuno potrebbe dire che è meglio essere un nazista piuttosto che un prete, un vescovo o addirittura un papa!

Santo cielo, no! Esiste questa differenza tra le due riparazioni necessarie: il Papa aveva una conoscenza delle verità divine maggiore di Goering che, come mi raccontò Padre Matt, era stato calato in quell'orribile realtà con l'inganno e controvoglia, senza possedere gli adeguati strumenti di protezione. L'infinita misericordia di Dio ed il Suo ugualmente infinito senso di giustizia hanno poi compensato le differenze. Ora sono tutti e due in Paradiso con Lui, ma sicuramente non allo stesso livello.

Oh, mi scusi, torno subito! Oggi ho dimenticato di dar da mangiare ai miei polli! Solo due minuti, torno subito.

In sua assenza penso a tutti coloro che, particolarmente bisognosi d'aiuto, credono, sperano ed amano Dio, pregando in cuor mio che le risposte che Maria mi darà possano toccarne il maggior numero possibile.

 

Prima di partire, potrei lasciarle un nome famoso di cui vorrei fosse chiesto?

Si, certamente.

 

Si tratta del Presidente Kennedy che, come lei sa, era molto amato dagli americani e dagli irlandesi, senza contare i milioni di ammiratori in tutto il mondo.

Oh, non è necessario chiedere di lui!

 

Cosa vuol dire?

Poco dopo il suo assassinio, era già in Paradiso. Me lo disse un'anima del Purgatorio sebbene nessun membro della sua famiglia, come per il caso precedente, sia mai venuto da me per lui.

 

Fantastico! Posso chiederle allora di suo fratello Robert, che fu assassinato a sua volta, alcuni anni più tardi?

Naturalmente! Se ricordo bene, morì con un rosario tra le mani, il che vuol dire che la Madonna era con lui; quindi sta bene, ne sono sicura. Mi è stato anche riferito che le sue ultime parole furono: "Si è fatto male qualcuno?". Questo rivela ancora di più quanto amore provasse per il suo prossimo. Comunque, più tardi, lo aggiungeremo all'elenco.

 

Il sedicesimo secolo! Ora che ci penso, ci sono altre persone che hanno sofferto così a lungo e che poi si sono rivolte a lei per essere aiutate?

Sì, mi fu chiesto di aiutare un ufficiale che morì a Kàrnten nel 1660. C'era anche un sacerdote che morì a Colonia nel 555: se non avessi accettato di aiutarlo senza riserve, sarebbe rimasto in Purgatorio fino all'ultimo giorno. Aveva partecipato al martirio dei seguaci di S. Orsola. Ora mi ricordo anche gli anni 1740 e 1810, ma ho dimenticato chi erano le persone.

 

Le anime del Purgatorio le hanno mai detto qualche cosa di specifico sul suo futuro?

Non nei dettagli, ma in diverse occasioni mi hanno detto che qualche cosa di molto grosso è alle porte, adesso, davanti a noi tutti. Come ho detto prima, questa cosa verrà da Dio e sarà per la conversione di ognuno; Dio farà in modo che la Sua esistenza sia chiara a tutti, ma anche allora non tutti i cuori si convertiranno a Lui. Oltre a questo, solo avvertimenti e direttive per altre persone come nel caso delle valanghe, accennato in precedenza.

 

Attraverso di lei, le anime del Purgatorio hanno mai aiutato la polizia a risolvere un crimine?

Che io ricordi, no. Ma in parecchi casi la mia testimonianza fondata su ciò che le anime sante mi avevano detto, ha aiutato a localizzare il male. Non dobbiamo però dimenticare che chi viene da me è quasi sempre profondamente cristiano ed è dunque più propenso a pregare per le persone che ad inseguirle od accusarle.

 

Le anime le hanno mai parlato di durata, di possibili cambiamenti in futuro delle loro visite?

No, non mi hanno mai detto nulla a questo riguardo.

 

Cosa vuol dire precisamente quando loro o lei parlate di conversione? Forse che tutti dovrebbero entrare nella Chiesa Cattolica?

No, conversione non vuol dire questo. La conversione è il cambiamento del cuore, della mente e di tutta la nostra intera vita, che si orientano verso l'esistenza di Dio. Pur essendo vero che tutte le divisioni tra cristiani sono causate dall'uomo e che la Chiesa Cattolica possiede in modo più completo la verità quale insegnata da Gesù, non possiamo aspettarci che tutte queste differenze siano cancellate dagli uomini. Sarà Dio a determinare l'unità delle Chiese: penso che questo accadrà molto presto, durante il Papato di Giovanni Paolo Il. Direi infine che conversione significa un radicale cambiamento della nostra esistenza che diventa vita vicino, sempre più vicino a Dio.

 

Se vi sono persone spiritualmente più sane di altre, possono esserci zone nel mondo più sane spiritualmente di altre? Le anime del Purgatorio le hanno mai parlato di questo?

Sì, esistono. Le anime mi hanno detto che l'Africa progredisce significativamente nel suo cammino di conversione e quindi è nelle condizioni spirituali migliori, mentre l'America e l'Europa Occidentale si trovano nelle condizioni peggiori. Credo che entrambe molto presto andranno incontro a molta espiazione. Per quanto riguarda l'ex-Unione Sovietica, direi che in qualche modo è a metà strada tra queste: quelle popolazioni hanno molto sofferto durante il lungo periodo di persecuzione da parte del regime comunista. Anche il Sud America si trova in una posizione di mezzo. Sono gli Stati Uniti il paese per cui dobbiamo pregare di più. In questo secolo gli americani non hanno subito alcuna guerra, navigano nell'orgoglio, nell'avidità, nell'occultismo, nelle sètte, nell'aborto e nel materialismo, e sono terribilmente viziati. Ciò che è alle porte, come le anime segnalano, colpirà drasticamente gli Stati Uniti.

 

Riguardo alla giustizia di Dio, cosa succede quando muore una persona molto amata, per la quale milioni hanno pregato, rispetto ad una persona sconosciuta che potrebbe aver vissuto una vita molto più santa, ma nel più completo nascondimento?

A questo ci pensa la Madonna che distribuisce altrove, dove sono più necessarie, quelle grazie in più, ricevute da quella persona. Lei non dimentica MAI NESSUNO dei suoi figli.

 

Le anime del Purgatorio le hanno mai parlato dei danni all'ambiente ed alla natura?

Solo quando mi dissero che tutti i danni inferti dall'uomo alla natura sono peccati gravi che, naturalmente, avranno bisogno di riparazione.

 

Gli animali sono sensibili alla presenza delle anime del Purgatorio?

Sì, specialmente i cavalli, i cani e le galline. So di molti casi in cui dei cavalli si erano chiaramente rifiutati di passare davanti ad edifici dove, in seguito, si scoprì che le anime si manifestavano per attirare l'attenzione su di loro.

 

Lei ha nominato i cani. Ebbene le anime del Purgatorio sapranno che i cani sono contenti di eseguire degli ordini. È possibile, allora, che esse diano un ordine ad un cane di andare, per esempio, a cercare il proprio padrone perché il ftenile sta per prendere fuoco?

No, questo non può accadere perché i cani non hanno l'anima. Ma quando Santa Ildegarda di Bingen parla di animali, dice che Satana odia il cane più di ogni altro animale perché è così vicino all'uomo. Una volta tentò di attaccarmi in questo modo. Una sera, nella mia camera, apparve improvvisamente un cane che vi restò per qualche minuto saltellando, abbaiando e dando fastidio fino a quando gli ordinai di andarsene nel nome di Nostro Signore Gesù Cristo.

 

Se le persone desiderassero sapere dove sono i loro cari o di cosa questi hanno bisogno per essere liberati e guadagnare il Paradiso, qual è il modo migliore per mettersi in contatto con lei, Maria, e cosa è necessario spedirle?

E’ molto semplice. E’ sufficiente compilare un elenco dei nomi dei defunti, lasciando due righe fra ognuno. Accanto ad ogni nome vanno indicate, sulla stessa riga, la località di morte nonché le date di nascita e di morte. A mia volta, ricevute le relative risposte dalle anime, le trascriverò nelle righe in bianco, rispondendo ed inviando al mittente lo stesso suo foglio. Le risposte delle anime sono quasi tutte brevi e semplici. Non aspettatele soltanto con curiosità, ma pregate per quei defunti mentre aspettate; questo servirà ad accorciare i tempi di attesa.

 

È mai successo di non ricevere alcuna risposta perché le persone hanno chiesto solo per curiosità?

Sì, molti anni fa venne qualcuno per chiedermi di Hitler e di Stalin, ed io non ci vidi nulla di male ad accogliere la richiesta.

 

Nota: Maria chiede che da oggi in poi le richieste contengano SOLO I NOMI dei deflinti e NON DOMANDE, poiché non ha un traduttore per le richieste scritte in altre lingue. Se vi fossero del­le domande, queste resterebbero INEVASE. La richiesta va compilata come segue:

 

Per GIOVANNI ROSSI:

Marianna Rossi, Bergamo 1918 - t 1976

(spazio per la risposta della Simma)

Giacomo Rossi, Brescia 1911 - t 1972

(spazio per la risposta della Simma)

 

Giuseppina Canevari, Dalmine (BS) 1921 - t 1988 (spazio per la risposta della Simma)

Le risposte di Maria sono solo in lingua tedesca. Si prega di NON INVIARE LETTERE a cui ella non è in grado di rispondere perché sprovvista di un traduttore. Le sue risposte sono brevi. Ad esem­pio: 'Erlòst" significa "Già in Paradiso" e "5 Hl. Messen" significa che per la liberazione di quell'ani­ma occorrono cinque Sante Messe. Per risposte più lunghe sarà necessario rivolgersi a chi conosce il tedesco. Scrivete su un'unica facciata e spedite a:

 

Maria Simma

A-6731 SONNTAG

Vorarlberg

AUSTRIA

 

Non siate impazienti e pregate molto per le anime dei vostri cari defunti nell'attesa della risposta poiché questo servirà a farla giungere più celermente. L'autore, all'insaputa di Maria Simma> si per­mette di chiedere a tutti coloro che le scriveranno> di coprire le spese postali.

 

 

 

Poco tempo dopo arrivò una risposta che diceva così: "Non sarà data nessuna risposta perché chi ha chiesto non ha mai avuto l'intenzione di pregare". Cosa che si rivelò vera, perché la risposta non arrivò mai.

 

A proposito di Hitler; lei pensa che dopotutto, anche lui possa essere arrivato in Paradiso?

So da altre fonti che è all'Inferno, perché si è identificato in persone possedute quando si pregava su di loro.

 

Oh! È mai successo che un'anima sia venuta da lei, ma senza proferir parola?

Si. In questi casi so che ha bisogno di preghiere e che, il più delle volte, ritornerà con il permesso di dirmi di cosa ha ancora bisogno.

 

Ha mai avuto delle risposte sbagliate?

Alcuni anni fa ricevetti una risposta che poi riferii a chi mi aveva fatto la richiesta. Quando gliela consegnai, costui scoppiò a ridere: "Adesso so che lei è un'imbrogliona, perché la persona della quale ho domandato è viva!". Ero così disperata ed arrabbiata che corsi dal mio sacerdote a dirgli che avrei troncato tutto se ricevevo delle risposte false. Lui mi calmò, spiegandomi che era stato il peccato di quell'uomo ad invitare Satana ad interferire.

Ho poi saputo che anche altre persone avevano ricevuto risposte sbagliate perché avevano chiesto notizie di persone ancora vive. Queste, però, non avevano avuto il coraggio di confrontarsi con me. Mentendo così, invitavano Satana. La loro disonestà, infatti, porta ad una maggiore falsità che viene da Satana che la usa per diffamarmi.

Quindi, se le persone vengono da me con intenzioni non rette, alla fine, saranno loro ad essere scoperte. Da quel momento il mio discernimento si è fatto maggiore.

Adesso per essere precisa fino in fondo nel rispondere a chi dubita delle mie risposte, vorrei dire questo: le anime non si sbagliano mai per quanto riguarda qualche cosa che è accaduta in passato o che sta succedendo ora, ma si possono sbagliare per ciò che avverrà in futuro. La ragione è che Dio può, ed ogni tanto lo fa, cambiare la Sua volontà.

Così può accadere che una risposta riguardante il futuro sia diversa da quello che poi si verificò. Significa solo che Dio ha cambiato i suoi piani; in nessun modo si deve pensare, per questo, che le anime si siano sbagliate o che io sia un'imbrogliona.

 

Sa se fra quelle persone che hanno provato ad ingannarla, dimostrando di essere molto insicuri, per non dire dei veri e propri bugiardi, vi fossero dei sacerdoti?

Si, ci sono stati dei sacerdoti, ma, per favore, non pensi che succeda spesso, perché non è così.

 

Può pensare ad un qualsiasi altro personaggio pubblico che, secondo le anime è in Paradiso? Glielo chiedo nella speranza che la sua risposta sottolinei ancora una volta l'insegnamento di Gesù di mai giudicarci a vicenda.

Sì, e questo insegnamento è molto importante se desideriamo essere con Lui il più presto possibile. Le due persone che mi vengono in mente hanno molto sofferto e da giovani hanno avuto, se mai l'abbiano avuta, un'educazione religiosa o spirituale molto limitata.

Circa tre anni fa le anime mi dissero che Norma Jean, il cui nome d'arte era diverso naturalmente, era già in Paradiso. Di recente poi, seppi che anche John Lennon era in Paradiso. Forse l'interesserà sapere che fu assassinato da un uomo che a quel tempo era posseduto e che, in seguito, in prigione, fu liberato da un buon sacerdote che aveva fatto una preghiera di liberazione fuori dal carcere. In ogni modo la misericordia di Gesù verso costoro è stata molto grande, certamente molto di più di quella di molti di noi nei loro confronti. Comunque, in entrambi i casi, un mio amico dovette spiegarmi chi fossero esattamente perché quando mi trovai fra le mani questi nomi ignoravo quanto fossero stati famosi.

 

Ha mai ricevuto dalle anime una risposta che potrebbe aver avuto delle implicazioni pericolose per chi le poneva il quesito?

Sì, mi è capitato qualcosa del genere. Una volta le anime hanno confermato la veridicità di un grave delitto e, per l'incolumità dell'inquirente, avevano raccomandato che egli non ne facesse mai più parola con alcuno.

 

5- LA PREGHIERA ED IL DIGIUNO

 

Lei parla così spesso della preghiera che mi piacerebbe farle delle domande. Perché le dà tanta importanza?

La preghiera è ciò che ci porta più vicino a Dio. Provi a considerarla da questo punto di vista: quando abbiamo un amico, la prima cosa che facciamo è dedicargli del tempo e anche lui ci dedica il suo. Sappiamo che, se trascuriamo di passare del tempo con gli amici, finiamo con il ritrovarci completamente soli e, per alcuni versi, sperduti e al buio. Bene, abbiamo scelto di dargli il nostro tempo e così facendo, compiamo due gesti, quello di parlare e quello di ascoltare. Se poi desideriamo veramente restare amici, scopriamo che l'ascoltare è molto più importante che il parlare. I veri amici, come sa, possono fortificarsi e sostenersi a vicenda anche solo stando vicini in silenzio. La preghiera è spesso semplicemente stare in silenzio con Dio, ascoltandolo, osservandoLo ed assorbendo la Sua presenza. Nessuno è da Lui ignorato. Attraverso la preghiera, dedichiamo tempo al nostro migliore amico, l'Amico che ci donò la vita. Non sarebbe dunque giusto restituirGli appena un po' del tempo che Lui stesso creò e che ci ha donato? Mi pare che fosse S. Agostino a dire che la preghiera è la più grande conquista dell'uomo ed il più grande dono che Dio ha fatto all'uomo.

 

Quale pensa sia l'errore maggiore di chi si avvicina alla preghiera?

Mi sembra che le persone corrano da Dio solo quando hanno dei problemi o pensano di aver bisogno di qualche cosa. Le preghiere di domanda sono buone e, naturalmente, sono sempre ascoltate. Dovremmo, però, essere con Dio per lodarLo e ringraziarLo sempre per tutto ciò che ci ha dato, e per tutto ciò che fa con noi e per noi. Le persone sono molto poco riconoscenti e la società occidentale è giunta al punto di considerare dovute molte cose, permettendo così che l'avidità e l'odio abbino la meglio. L'imperativo implicito nella società occidentale, ed oggi così diffuso, che tutti debbano avere uguali opportunità di conseguire un titolo di studio e di possedere una bella casa e due automobili, non proviene da Dio. Dio dona i Suoi più grandi segreti e le Sue più grandi gioie a coloro che sono i più piccoli tra di noi. Satana promette potere, prestigio e successo. Dio promette pace, gioia e realizzazione. La preghiera più superficiale è: "Dio dammi questo, Dio dammi quello!" quasi Dio fosse sullo stesso piano dell'amico umano. Per quanto ancora Dio vorrà stare con noi se tutto quello che sappiamo dirGli è: "Ho bisogno di questo, ho bisogno di quello?!". I bambini piccoli, nel loro sviluppo sociale, attraversano questo stadio appena scoprono la loro individualità, quando cioè li vediamo dare i secchielli di plastica in testa ad un compagno di giochi, gettare via la paletta e buttar la sabbia negli occhi del compagno. E' a questo stadio che a loro va inculcata la disciplina. Così è con la preghiera. Essa deve comprendere anche "ciao»,"grazie" e "ti amo".

 

La preghiera, dunque, va sviluppata ed imparata?

Sì, sviluppata ed appresa dentro di noi dove poi Dio opera il più grande dei miracoli. Le persone che pregano veramente non prendono niente per scontato e subito vedono, sentono e toccano la grandezza di Dio anche nelle cose più piccole, sia interiori che esteriori. Nella preghiera Gli portiamo tutto quello che è dentro di noi ed intorno a noi. Il bambino impara a comunicare ascoltando, e questa comunicazione dovrebbe essere sviluppata anche tra lui e Dio. Se il bambino impara che Dio gli è sempre vicino, capirà presto di essere amato e protetto. I genitori e gl'insegnanti non possono riuscire appieno in questo compito. Un bambino sensibile, se non è consapevole dell'esistenza di Dio, può essere traumatizzato quando viene a sapere che anche i suoi genitori ed il suo migliore amico commettono degli errori. Il bambino che conosce Dio, invece, trova un equilibrio e si fortificherà molto. Sarà tra coloro che imparano a comunicare in un clima d'amore con tutti e con tutto. Il bambino al quale ènegata la conoscenza di Dio crescerà nella paura che, a sua volta, genera il bisogno di potere, di prestigio sociale e delle cose materiali. In questo modo non godrà mai della pace che Dio vuole per ciascuno di noi. Non possiamo incolpare Dio per le condizioni del mondo d'oggi. Esse sono il frutto del nostro allontanamento da Lui. Tutto ciò che oggi ci preoccupa e ci ferisce deriva dal fatto che Lo abbiamo ignorato. Ritorniamo a Lui nella preghiera e sentiremo immediatamente i risultati. Lui èil nostro unico amico che mai e poi mai cesserà di vegliare su di noi.

 

Se la preghiera dev'essere appresa, dovremmo allora cominciare con d4 piccoli passi, come i bambini?

Sì, sì, proprio così, purché si sia sempre consapevoli del fatto che anche la preghiera non dovrebbe mai essere giudicata. Non esiste chi è grande o chi è piccolo, chi è di serie A o chi è di sené' E Dio rimane Dio; i santi veri sono coloro che si sono umiliati totalmente davanti a Lui. Ecco perché Madre Teresa può e deve onestamente dire: "Io sono una peccatrice molto più grande di te

 

Se non avessi mai pregato e questa sera volessi iniziare a parlare con Dio, cosa mi consiglierebbe di fare?

Spenga la televisione, ignori... anzi, no, stacchi il telefono, vada nella sua stanza e chiuda la porta. La preghiera è l'UNICA cosa al mondo per la quale ci è concesso ed imposto di essere TOTALMENTE EGOISTI. Stia poi in silenzio e dica a Dio che desidera esserGli vicino. Lo faccia regolarmente e non permetta che Satana la distolga con il turbinio di pensieri sul proprio io Impari sempre qualcosa di nuovo di Gesù, della Sua Santa Famiglia e dei Suoi discepoli. Sono piccoli passi concreti fatti da lei alla presenza del Suo Amore totale. Cerchi poi una fotografia di Gesù o della Croce da mettere nell'angolino della sua stanza, là dove ha trovato la prima volta la pace e la quiete. Li Lo sentirà chiaramente. Predisponga il suo cuore in questa direzione.

Durante questo tempo di preghiera dia il Suo cuore a Lui e solo a Lui. Potrebbe cominciare con quindici minuti e poco alla volta arrivare ad un'ora. Se andrà avanti per un mese, sarà sorpreso dalla pace e dalla gioia che avrà, anche se devo avvertirla che ci saranno dei tentativi di distrarla da tutto ciò e da Lui. Li ignori senza preoccupazione e con fermezza e semplicemente continui.

In seguito, se sentirà la necessità di cambiare radicalmente la sua vita - oggi il mondo è pieno di gente così - vada da un bravo sacerdote o pastore e gli dica che si è iscritto alla Scuola di Dio e che vorrebbe continuare in compagnia di altri. Ognuno di noi è a scuola rispetto a Dio. Conversione significa cambiamento del cuore. Conversione significa arrestare ciò che ostacola il nostro cammino verso Gesù.

Trovi poi una Bibbia e porti anche questa nel suo angolino personale. Dia tutto a Dio ed a Sua Madre e si troverà presto immerso nella pace. Non è mai esistito uomo che non abbia sentito il desiderio di pace nel suo cuore. La ragione di questo ènelle parole di Dio: "Ti conoscevo prima che ti formassi nel seno materno". E questa esperienza, quella di sentire che la nostra anima è nella pace di Dio, esiste in ogni anima.

La maestra e la guida più brava e più veloce attraverso la quale raggiungerLo è Sua Madre, Maria, che dopotutto, fu anche la Sua maestra e guida. Se nella chiesa che le hanno segnalato Maria èignorata o se li si afferma che Maria non è necessaria, allora chieda al sacerdote di darLe il posto dovuto oppure cerchi altrove finché non trovi chi la potrà aiutare.

Ci sono, ad esempio, santuari mariani o centri di Medjugorje in quasi tutti i paesi dove, oggi, lei può chiedere i messaggi di Maria e portarli a casa. Li legga con attenzione durante il tempo che dedica a Dio, ma ripeto, non corra troppo. E' più che sufficiente meditare un messaggio ogni tre o quattro giorni. Attraverso le parole di Maria, lei andrà pian piano verso Gesù, proprio come ognuno di noi che cresce un po' per volta. Fatti questi piccoli passi per cambiare la sua vita, capirà, MOLTO presto - glielo prometto con tutto il cuore - quanto estremamente importanti essi siano. Faccia tutto questo con il cuore e non con la mente. Vi sono tanti brillanti teologi che non hanno ancora scoperto che questo è il più semplice e più puro dei modi per trovare Dio.

 

Le anime del Purgatorio si sono espresse in qualche modo quando le loro famiglie si sono convertite?

Oh si! Quando questo avviene, esprimono una grande, grande gioia e, naturalmente, esse stesse aiutano i loro parenti durante il processo di conversione.

 

Maria, per coloro che cercano una chiesa in cui vivere comunitariamente la presenza di Dio, ha qualche consiglio da dare?

Solo consigli che servono ad arrivare più velocemente all'intera verità del Vangelo. Dev' essere evitata una chiesa che non si dichiari apertamente contro l'aborto, come vanno evitate le chiese guidate da un individuo super-preparato e quindi potente, le chiese che attaccano il Vaticano e quelle che inseriscono nelle loro attività intrattenimenti mondani. E' da evitare ad ogni costo anche qualsiasi chiesa che affermi che Satana non esiste. Sono da evitare le "chiese" che propongono esercizi mentali asserendo che questi vi portano più vicino a Dio. E cosa molto pericolosa. Non dobbiamo dimenticarci che Gesù èsempre con noi e che quindi NON abbiamo bisogno di nessun esercizio mentale per raggiungerLo! Cercate una chiesa che creda nel Credo di Nicene od apostolico o, almeno, in una variante molto vicina.

 

Esiste un particolare tipo di preghiera che sia migliore di ogni altra?

No. Dio ci conosce molto meglio di quanto noi conosciamo Lui. Tutti noi siamo formati in modi molto diversi per cui la miglior preghiera consiste nel modo in cui preghiamo meglio. Non dimentichiamoci che Dio sa ciò che è meglio per noi, per gli altri e per il mondo intero, quindi è bene pregare molto perché si compia la volontà di Dio in ogni situazione. Sarebbe di grande aiuto seguire il consiglio di Gesù, che nel Vangelo dice d'iniziare a digiunare oltre che a pregare.

Il digiuno aiuta la nostra vita di preghiera immensamente e la preghiera ci aiuta a digiunare. Ci sono molti buoni libri sul digiuno. Grazie alla combinazione di preghiera e digiuno, arriveremo più rapidamente a Dio ed a Sua Madre in Paradiso. Siate come bambini e gettatevi nelle Loro braccia con fiducia totale. Con Loro troverete la vera pace e la vera gioia in questa vita.

 

Secondo lei, qual è la definizione corretta del digiuno?

Il digiuno, come praticato e tramandato da Gesù che lo affiancava sempre alla preghiera, è una disciplina spirituale che dev'essere raggiunta per quanto riguarda l'assunzione di cibo. La Madonna ci insegna, a questo riguardo, che il digiuno ideale èquello a pane e acqua per almeno un giorno alla settimana, preferibilmente il venerdì, se non per due o tre giorni. Anche questo va fatto gradatamente e mai contro il parere del proprio medico. Va praticato con saggezza e, ripeto, gradatamente, proprio come Dio vorrebbe che fosse.

Digiunare significa anche distaccarsi dalle cose, dalle situazioni, dalle persone o dalle tentazioni, tutti fattori che ci possono facilmente distogliere da ciò che Gesù desidera per noi. Situazioni nelle quali sappiamo che potremmo essere inibiti e potremmo perdere la libertà di fare del bene. Naturalmente l'elenco di queste situazioni non ha fine, a causa della grandissima varietà dei nostri caratteri. Ciò che potrebbe tentare lei, non può tentare me e viceversa. Noi conosciamo noi stessi molto bene per cui dovremmo sempre cercare, con tutte le nostre forze, di essere onesti ed inflessibili quando si tratta di cose di cui non abbiamo, in realtà, bisogno.

Digiunare significa trattenersi fino al punto in cui comprendiamo che Dio sta facendo per noi di più del mondo che ci è intorno. Questa, del digiuno, è un' altra straordinaria via per raggiungerLo, cosa importantissima perché per Lui ogni anima ha molto più valore di quanto possa avere l'intero universo.

Conosco persone che hanno digiunato per sette, otto o nove anni di fila trovandosi, quando smesso, trasformate in un modo miracoloso. Con il digiuno Dio ha operato in loro cambiamenti che non si sarebbero potuti ottenere con nessun metodo o tecnica umana.

Il digiuno facilita molto la preghiera e la preghiera facilita molto il digiuno. Il digiuno per le anime del Purgatorio è un grande aiuto per il quale saranno eternamente grate.

Il digiuno dalla televisione è estremamente necessario ai nostri giorni; chi lo fa aiuterà le anime purganti che hanno trascurato i loro doveri o le loro famiglie. Ed il Purgatorio, io lo so, ne è pieno. Ancora una volta, non ci sono limiti al suo valore. Un piccolo digiuno da qualche cosa porta molto bene, come una piccola preghiera.

 

Mi può dare un esempio di una piccolissima preghiera che ha portato ad un grandissimo risultato?

Si, anche la più piccola preghiera è ascoltata. Mi lasci pensare. Oh sì, si tratta ancora di un' anima del Purgatorio che venne da me alcuni anni fa.

Una notte mi apparve un uomo e dopo avermi detto di cosa aveva bisogno per essere liberato, rimase ai piedi del mio letto e mi chiese: "Mi riconosci?". Dovetti rispondergli di no. Mi ricordò allora che molti anni prima, nel 1932, quando io avevo solo diciassette anni, aveva viaggiato con me per breve tempo nello stesso scompartimento del treno per Hall. Allora l'episodio mi tornò alla mente.

Si era pesantemente lamentato della Chiesa e della religione ed io mi ero sentita in dovere di dirgli che non era una brava persona perché distruggeva quelle cose sante. Questa mia risposta lo aveva sorpreso ed irritato. Mi disse: "Sei troppo giovane per farmi la paternale'.". Io non seppi trattenermi e un po' sfacciatamente rimbeccai: "Sì, ma sono più furba di lei.". La cosa finì lì. Affondò la testa nel giornale e non disse più una parola. Quando arrivò a destinazione e si dispose a scendere, mormorai sottovoce: "Gesù, non permettere che quest'anima si perda". Era dunque tornato da me anche per dirmi che grazie a quella mia piccola preghiera non si era dannato.

 

C'è qualche preghiera che predilige in modo particolare?

Non proprio, ma mi piace osservare cosa succede quando le persone scoprono che cos’è in realtà la preghiera. Più che per altre preghiere, insisto con le persone perché riscoprano Gesù nell'Adorazione al SS. Sacramento. E’ una grazia immensa ed una fonte di guarigione e di miracoli, ma è stata molto trascurata dalla cosiddetta "Chiesa moderna".

L'Adorazione, fatta due o tre volte la settimana, potrebbe portare la pace ad intere regioni del mondo. Ho una predilizione per il Rosario; esso è mezzo di guarigione, specialmente per le famiglie.

Consiglio spesso di recitare le preghiere di S. Brigida. S. Brigida di Svezia ricevette due serie di preghiere da Nostro Signore e un'altra serie dalla Madonna. La prima serie ricevuta da Gesù va recitata per un anno mentre l'altra va recitata per dodici anni. Quella della Madonna è la devozione quotidiana ai Suoi Sette Dolori.

Nostro Signore e Sua Madre fecero grandi promesse attraverso S. Brigida alle anime che avrebbero recitato queste orazioni; dico semplicemente che dovrebbero essere più conosciute di quanto lo siano oggi. Le promesse di Gesù a chi recita la serie di preghiere per dodici anni sono le seguenti:

1) L'anima che le recita non andrà in Purgatorio.

2) L'anima che le recita sarà accettata tra i martiri come se avesse versato il suo sangue per la sua fede.

3) L'anima che le recita può scegliere altre tre persone che Gesù manterrà in uno stato di grazia sufficiente per diventare sante.

4) Nessuno delle quattro generazioni successive all'anima che le recita si dannerà.

5) L'anima che le recita sarà resa edotta della propria morte un mese prima.

Vorrei, tuttavia, ricordare a coloro che si assumono questo impegno, di non pensare di poter continuare a vivere come desiderano e che questo strumento sia il lasciapassare automatico per il Paradiso. Bisogna vivere con Dio in tutta coerenza e sincerità non solo quando si recitano queste preghiere, ma durante tutta la vita. Al contrario, coloro che pensano di farla in barba all' Onnipotente, avranno delle spiacevoli sorprese quando verrà la loro ora.

 

Le anime chiedono ai loro congiunti altre cose che non siano le preghiere?

Ogni tanto sì. Può succedere che un'anima che ha abbreviato la propria vita per aver fumato troppo, venga a chiedere ad un parente di smettere di fumare per un po' di tempo. Il gesto corrisponderebbe ad un digiuno, naturalmente.

 

È cosa buona e utile pregare sugli animali?

Sì, è bene ed è certamente utile pregare sugli animali ammalati perché essi hanno uno spirito, anche se non posseggono un'anima. Possiamo pregare per la loro tranquillità e per la loro salute; dovremmo anche benedirli perché Satana odia chi ci è vicino e ci è d'aiuto.

 

Qual è il significato spirituale o l'importanza di pregare con le mani giunte?

Secondo le anime, se preghiamo con le mani giunte, Dio ci dà più grazie.

 

Quanta preghiera si dovrebbe dedicare agli altri, rispetto a quella dedicata a se stessi?

Oh, si dovrebbe pregare molto di più per gli altri che non per noi stessi. Ancora la regola dice che dovremmo fare il minimo per noi stessi ed il più possibile per gli altri. Questo è quanto Dio vuole da noi.

 

6-IL PARADISO

 

Ci sono giorni in cui più anime del solito sono liberate per il Paradiso?

Sì. E a Natale che il maggior numero di anime è liberato, ma dipende sempre da quanto si è pregato o fatto per loro. E a Natale, perché il Natale è il giorno più importante per ricevere grazie; molte sono liberate anche il Venerdì Santo, il giorno dell'Ascensione e di Ognissanti.

 

Quale consiglio può dare a chi desidera diventare santo qui sulla terra?

Sia umile. Ecco la risposta. Si consideri un niente e non dimentichi neanche per un istante che non è migliore di NESSUN altro. SOLTANTO Gesù e Sua Madre non erano poveri peccatori mentre erano qui tra noi con la loro umanità.

 

Maria, in che modo una qualsiasi persona può sapere se l'anima per la quale ha pregato è stata liberata?

Abbiamo tutti una sensibilità molto diversa, ma spesso accade che le persone provino momenti di gioia profonda mentre pregano per un'anima e questo dà loro la certezza che sia stata liberata. Non dovremmo comunque mai preoccuparci di discernerlo con precisione. Se preghiamo per qualcuno che è già in Paradiso, la Madonna prende queste preghiere e le applica là dove sono estremamente necessarie. Nessuna preghiera va persa, nemmeno la più piccola.

 

Qual è la via più diretta al Paradiso?

Ancora quella di un atteggiamento di profonda umiltà. Allora Satana non potrà mai avvicinarsi. E questa la via più diretta al Paradiso. Poi sono importanti le buone opere fatte per il prossimo e per le anime del Purgatorio. Quindi occorrono atti di carità compiuti con grande umiltà. Guardi la vita di Madre Teresa. Per queste caratteristiche oggi è una delle persone più amate della terra. Ha scelto di lavorare nell'inferno di Calcutta servendo gli ultimi, i più luridi ed i più ammalati e questo la porterà immediatamente a Dio, ne sono sicura.

 

Le anime sono tutte allo stesso livello in Paradiso?

No. I livelli in Paradiso sono molti. Il livello dell'anima dipende da come è vissuta sulla terra. Tutte le anime vivono in una gioia totale; sanno di non meritare di più e quindi non desiderano nulla di più. Alcune sono più gloriose e più luminose di altre: questa bellezza dipende dalle opere buone compiute quand'erano qui sulla terra. Quindi con uno sforzo maggiore qui sulla terra noi possiamo accedere a livelli più alti in Paradiso.

 

In Paradiso esiste un qualsiasi processo di crescita?

Anche la teologia non è in grado di dare una risposta a questa domanda. So che una delle veggenti di Medjugorje ha detto di aver visto diverse volte sua madre con la Madonna e di aver notato che, con gli anni, ella diventava sempre più bella. Per noi resta un mistero fino a quando noi stessi non ne saremo testimoni.

 

Chi non ha mai messo piede in una chiesa va in Paradiso?

Oh, persone così ci vanno sicuramente e sono sicura che siano molte di più di quante pensiamo perché tutti abbiamo in noi un po' di orgoglio che ci impedisce di giudicare con obbiettività. Il loro Purgatorio è più leggero di quello dei fedeli praticanti perché non hanno mai conosciuto la verità. Ma anche il loro livello di santità non sarà lo stesso, perché non hanno ricevuto od accolto le stesse grazie. Una volta mi apparve una donna con un secchio in mano e mi disse: "Questo secchio è stato la mia salvezza". Alla mia richiesta di spiegazioni, rispose: "Non ho quasi mai pregato e non sono mai andata in chiesa, ma una volta, prima di Natale, spontaneamente e gratuitamente pulii la casa di un'anziana signora. E' stato quell'atto d'amore con questo secchio che mi ha salvata". Ancora una volta vediamo quanto valgono gli atti d'amore. Chi non va mai in chiesa e non prega ha la stessa possibilità degli altri di compiere delle azioni secondo la volontà di Dio.

 

Le è mai stato mostrato il Paradiso?

No, ma molti veggenti nella storia delle apparizioni hanno potuto intravvederlo. Alcuni dei ragazzi di Medjugorje hanno visto il Paradiso come il Purgatorio e l'Inferno.

 

Crede a quanto affermano i ragazzi?

Si e con sicurezza. Accanto a loro vi erano sacerdoti attenti e di grande discernimento, che li hanno ascoltati uno ad uno. Secondo questi sacerdoti, non mentivano. Inoltre c'è chi può testimoniare che rimasero assenti per circa venti minuti. Quello che sappiamo del Paradiso è, naturalmente, pochissimo, ma la luce gloriosa, la gioia e la lode a Dio sono elementi che sono sempre messi in risalto da tutti.

 

In Paradiso esistono i koala, le clematidi, i quadri degli Impressionisti ed il "Coro degli Schiavi" dell'opera "Nabucco" di Verdi?

Ah! In Paradiso, mi dicono le anime, ogni più piccolo desiderio è realizzato.

 

7- GLI ANGELI

 

Molti affermano che tutti noi abbiamo un angelo. È vero?

Sì, abbiamo tutti un angelo custode.

 

E quando moriamo, l'angelo avrà un altro incarico, qui sulla terra?

No, no, egli viene con noi in Purgatorio, però alle anime non è concesso vedere sempre il loro angelo custode.

 

Oh, le è mai successo allora di vedere insieme ad un'anima del Purgatorio anche il suo angelo custode?

No, non mi è successo, ma sono sempre presenti.

 

E quando un'anima giunge in Paradiso, cosa farà il suo angelo custode?

Oh, torna in Paradiso con quell'anima. Gli angeli custodi ricevono da Dio un unico compito di accompagnare uno di noi sulla terra.

 

Gli angeli custodi si assomigliano tutti?

No. Un veggente degli angeli, che ritengo persona affidabile, mi ha detto che alcuni sono impetuosi mentre altri sono più tranquilli. Questi ultimi accompagnano le anime che soffrono; sono vestiti in toni di rosso e portano una banda sulla fronte come fosse un diadema. Altri sono vestiti di bianco, sono più allegri ed hanno una corona; servono di più degli altri angeli coloro che proteggono. Gli angeli dei poveri peccatori sono vestiti di rosso scuro, il loro capo è incoronato e tengono le braccia incrociate sul petto con lo sguardo rivolto verso il Paradiso in atteggiamento supplichevole.

 

Qual è il rapporto che intercorre tra un'anima del Purgatorio ed il suo angelo custode?

Qualche volta sono molto vicini. L'anima vede il suo angelo custode e l'angelo custode la consola e la protegge dagli attacchi, oltre a guidarla ed ammaestrarla.

 

È possibile che anche sulla terra le persone vedano e comunichino qualche volta con i propri angeli custodi?

Sì, succede molto più spesso di quanto pensiamo e dev'essere accolto e coltivato come una grazia enorme. Noi tutti, quando preghiamo molto, possiamo arrivare a conoscere il nostro angelo custode.

 

Facciamo l'esempio di chi ha un incidente con la macchina, dove ha avuto la certezza che sia successo qualcosa di straordinario a proprio vantaggio: quasi sempre dice che è stato il suo angelo custode. Io ora le domando: potrebbe, invece essere stata un'anima del Purgatorio? Come si può sapere?

Sì, potrebbe essere stata un'anima del Purgatorio, ma c'è un modo facile per sapere chi era. Se fosse stata un'anima, nel momento cruciale avrebbe in qualche modo chiesto all'individuo di pregare o di fare qualcosa per lei. Vede, con le anime si tratta sempre di comunicare in due sensi. Non così con un angelo. L'angelo non ha bisogno del nostro aiuto, mentre Dio permette che le anime purganti si mostrino solo quando devono chiedere aiuto nel loro peregrinare verso la Luce. Senza questo elemento dunque, ci sono forti probabilità che sia un angelo.

 

Ciò significa, allora, che se si tratta di qualcuno che non prega per le anime del Purgatorio, ci sono forti probabilità che sia un angelo. Se, tuttavia, si vuole essere ancora più protetti, non si dovrebbe pregare per i propri defunti?

Si, sì! E se lo si fa, si può essere certi della loro risposta perché anelano fortemente ad arrivare da Gesù in Paradiso. Un'anima del Purgatorio mi ha detto che se tutti invocassero la protezione delle anime e dell'angelo custode e usassero regolarmente l'acqua benedetta prima di mettersi al volante, l'80% degli incidenti stradali NON succederebbe. L'80%!! Questo farebbe fallire molte società assicurative e diminuirebbero ovunque le spese mediche. Un'uguale percentuale d'incidenti è anche causata dal demonio.

 

Se rivolgiamo un'esplicita richiesta di protezione ad un angelo, questa è più efficace di quella che ci perverrebbe comunque senza essere stata da noi invocata?

La protezione è certamente più efficace se richiesta esplicitamente. Da soli, senza invocare il loro aiuto, non possiamo far fronte agli assalti invisibili.

Dobbiamo chiedere il loro aiuto ed ignorare con fermezza gli insegnamenti che dicono velatamente o chiaramente che gli angeli non esistono. E' stato detto anche questo dalla Chiesa moderna! Oggi, inoltre, circolano pericolose assurdità sugli angeli, molte delle quali provengono dal mondo dell'occulto.

 

Esistono gli angeli neri e, se sì, chi sono?

Sì, esistono. Sono quegli angeli che caddero insieme a Lucifero.

 

Oggi si parla molto degli UFO ed i mezzi di comunicazione di massa danno molto spazio a questo argomento. Si possono confondere gli angeli con gli UFO e viceversa?

No, non penso. Lasci che glielo spieghi così. Un amico mi chiese recentemente di domandare alle anime del Purgatorio se esiste una vita intelligente su altri pianeti. L'anima rispose: "No". Non c'è dunque vita intelligente su altri pianeti. Ma ciò NON vuol dire che tutti quegli avvistamenti e quelle storie di rapimenti non siano vere. Non è nelle intenzioni di così tante persone mentire su questo argomento, ma c'è un'altra spiegazione. Se nell'universo non ci sono altre forme di vita intelligente, e qui vorrei aggiungere che chiunque con una profonda conoscenza e fede nelle Sacre Scritture concluderebbe allo stesso modo, tutti quegli avvistamenti sono opera di Satana.

Satana vorrebbe che fossimo molto curiosi: quale modo migliore ci potrebbe essere, infatti, per condurci fuori strada se non quello di farci rincorrere delle piccole creature verdi nel vuoto dello spazio? La curiosità ha ucciso più di un semplice gatto. E tutti quei film e quegli spettacoli televisivi sulle civiltà extraterrestri possono facilmente far deviare i ragazzi.

 

Abbiamo tutti un solo angelo custode?

No. Il veggente degli angeli mi disse che i sacerdoti e le suore ne hanno uno in più e lo stesso vale per i medici. Se solo i medici invocassero l'aiuto dei loro angeli, molti di noi starebbero molto meglio di salute. Sì, i vescovi ne hanno di più ed anche il Papa.

 

Chi è l'angelo più importante per noi e per le anime del Purgatorio?

S. Michele Arcangelo. E' l'angelo più forte contro ogni forma di male; dovremmo chiedergli spesso di proteggere non solo noi, ma anche le anime del Purgatorio. Dovremmo chiedergli ogni giorno di proteggerci insieme ai membri vivi e defunti delle nostre famiglie. Questi ultimi ne sarebbero così grati!

 

Il suo è un caso di rivelazione privata attraverso le anime del Purgatorio, esatto?

Sì.

 

Ci sono anche casi di rivelazioni private attraverso gli angeli?

Sì, ce ne sono certamente. Uno dei casi più noti è quella di Mamma Bitterlich, qui in Austria, sulle cui esperienze si fonda la Comunità "Opus Angelorum", ovvero Opera degli Angeli, di cui anch'io faccio parte. Anch'essa oggi si trova ad essere molto attaccata, come lo è Medjugorje da alcuni versanti.

Le accuse di violenze psicologiche e di plagio imputate all'Opus Angelorum sono altrettanto assurde quanto quella che a Medjugorje sia un certo sacerdote a scrivere i messaggi e a pagare il Vaticano perché propenda per un giudizio favorevole di quegli avvenimenti. Come sempre accade, le persone che hanno meno pregato, indagato e fatto discernimento sono sempre quelle che parlano più negativamente. L'ultimo insulto contro l'Opus Angelorum è quello di essere ora costretti a ricevere la Comunione in mano! Che il Signore riversi la Sua saggezza su coloro che impongono pratiche simili. Ma la Madonna si prenderà cura di tutto questo.

 

Se qualcuno percepisce e a volte sente e vede il proprio angelo custode, può arrivare a conoscerlo come si fa con altri amici?

Sì, sicuramente. Molte persone oggi conoscono il nome del loro angelo custode e lo chiamano in aiuto ogni giorno per essere protetti e guidati. Nella preghiera possiamo discernere la presenza del nostro angelo e discutere con lui. Lui è entusiasta di aiutarci e non si dimentica mai di noi. E ci può guidare in situazioni molto difficili e pericolose.

 

Oltre a S. Michele, quali sono gli altri angeli importanti?

Nelle S. Scritture si dice che vi sono sette Arcangeli dei quali i più conosciuti sono S. Gabriele e S. Raffaele. S. Gabriele è vestito come un sacerdote. Agisce specialmente per chi prega molto lo Spirito Santo. E l'angelo della Verità e nessun sacerdote dovrebbe lasciare passare un giorno senza chiedere l'assistenza di S. Gabriele.

S. Raffaele è l'angelo della guarigione. Aiuta specialmente i sacerdoti che confessano molto ed i penitenti stessi. Anche le persone sposate non dovrebbero mai dimenticare S. Raffaele. Indossa una specie di gonnellino ed una cintura e nella mano destra tiene qualcosa che assomiglia ad uno scettro.

Dovremmo spesso invocare questi due grandi angeli perché vengano in soccorso di altre persone, tutte le volte che è necessario. Oggi il loro aiuto è necessario più che mai perché il mondo naviga nella menzogna e nella sofferenza per i peccati non confessati.

Ci sono poi i nove Cori che formano tre gerarchie: i Serafini, i Cherubini ed i Troni; le Dominazioni, le Virtù e le Potestà; i Principati, gli Angeli e gli Arcangeli. Non dovremmo mai tralasciare di chiedere la loro intercessione.

 

Esistono angeli neutrali? Cioè, angeli che non sono né cattivi né buoni e che non servono né Dio né Satana?

No, non esistono angeli neutrali. O sono rimasti accanto a Dio per operare il bene per Lui oppure sono caduti con Satana e per lui compiono il male.

 

8- LA SANTA MESSA

 

Che cosa più di ogni altra le chiedono le anime del Purgatorio?

La S. Messa. Più frequentemente le Messe a cui partecipare e da far celebrare. Chiedono anche che si preghi il Rosario, la Via Crucis ed altre preghiere.

 

Lei afferma che le anime hanno bisogno, da parte nostra, di S. Messe. Perché chiedono Messe e non altro?

Perché in ogni Messa si rinnovano le sofferenze di Cristo e la Sua morte in croce. In ogni Messa Egli prega di nuovo per noi e con noi e si offre al Padre per noi. Padre Pio che ha sovente vissuto la Passione di Cristo durante la S. Messa diceva che il mondo potrebbe esistere più facilmente senza il sole che senza la S. Messa. Questa osservazione ci dovrebbe far pensare molto ed è, secondo me, anche profetica. Andando a Messa ci uniamo a Gesù per salvare il mondo dalla distruzione e andando a Gesù salviamo noi stessi. La Messa è la più grande preghiera, il più grande evento del mondo - così misterioso, ma anche così piccolo ed umile. Nel portare le anime a Messa, le aiutiamo in mille modi, modi che capiremo appieno solo in Paradiso, quando saremo tutti insieme accanto a Gesù.

 

Ogni Messa alla quale noi partecipiamo o che facciamo celebrare per le anime del Purgatorio le aiuta in uguale misura?

No. L'aiuto all'anima per la quale è offerta la Messa dipende da quanto essa, se cristiana, abbia amato la Messa durante la sua vita. Tuttavia, se l'anima non fosse stata cristiana e quindi avesse ignorato tutto ciò, il partecipare ad una Messa per lei l'aiuterebbe molto.

 

La Messa partecipata o fatta celebrare per un vivente lo aiuta come aiuta le anime del Purgatorio?

Far celebrare o partecipare ad una Messa per una persona vivente procura un aiuto maggiore della Messa partecipata o fatta celebrare per la stessa persona dopo la sua morte.

 

Perché?

Perché da vivi possiamo ancora ricevere delle grazie, cosa che non sarà più possibile una volta che saremo in Purgatorio. Inoltre, con la persona ancora qui tra noi, attraverso la Messa è possibile anche proteggerla da qualsiasi pericolo.

 

Esiste qualche prova fisica della presenza reale di Cristo nell'Ostia Consacrata?

Certamente, ci sono molte prove. C'è molto da leggere sui miracoli eucaristici avvenuti nella storia della Chiesa.

Qualche esempio. Teresa Neumann di Konnersreuth si nutrì per 36 anni solo delle particole della S. Comunione e di acqua, pur aumentando di peso ed invecchiando. Oggi c'è una donna che vive in una regione a nord di Parigi che si nutre solo dell'Ostia Consacrata da cinquanta o sessant'anni. Un po' di tempo fa il Suo Vescovo la fece rinchiudere per due settimane in una stanza d'ospedale per controllarla. Alla fine ne uscì sana come era entrata. Il Vescovo aveva fatto solo il suo dovere nell'insistere per questo ricovero e la donna il suo, nell'ubbidire. Gesù permette tali miracoli per mostrare all'umanità che è veramente presente nel Pane di Vita. Può anche leggere del Miracolo Eucaristico di Lanciano, in Italia, dove molti secoli fa un'ostia divenne un pezzo di carne e di sangue al momento della Consacrazione. Il fenomeno fu studiato, oltre che nel 1970, anche di recente: si confermò ancora una volta che si tratta di un pezzo fresco di muscolo del cuore umano.

Uno dei miracoli eucaristici che preferisco, accadde a Langewiese, in Germania, quando alcune ostie consacrate furono rubate da una chiesa. Il ladro, nonostante fosse un cristiano, si era lasciato corrompere per pochi soldi perché aiutasse a sottrarre le ostie per atti sacrileghi. All'atto di prenderle, tuttavia, improvvisamente le ostie incominciarono a sanguinare. Per lo shock e per paura della giustizia umana, i complici avvolsero frettolosamente le ostie in un telo e le seppellirono in un bosco vicino a Langewiese. Poco dopo un aristocratico polacco passò di lì su una carrozza tirata da quattro cavalli. Improvvisamente i suoi cavalli si fermarono e si inginocchiarono. Per quanto si sforzasse, non riusciva assolutamente a farli rialzare e ripartire, neppure con la frusta. A quel punto egli incominciò a guardarsi intorno e vide il telo contenente le ostie sanguinanti. La notizia si sparse velocemente nel territorio circostante. Presto giunse sul posto, a guida di una processione, il Parroco di Langewiese, il quale raccolse le ostie e le riportò nella sua chiesa al suono delle campane in festa.

Nei secoli ci sono state migliaia di prove che Gesù sia letteralmente e fisicamente nell'ostia consacrata; quella di Lanciano è solo una delle più famose.

 

Ha conosciuto personalmente Teresa Neumann?

Non la conobbi per sole due settimane, ma andai a visitare la sua tomba. Ero allora piuttosto malandata di salute, tuttavia, dopo quel pellegrinaggio mi sentii subito bene.

 

È possibile che le anime del Purgatorio si radunino maggiormente nelle località dove ci sono più preghiere e Messe piuttosto che in quelle dove si prega di meno?

Sì, sicuramente. Si avvicinano ai loro parenti nel momento in cui essi pregano molto, sperando che una parte di queste preghiere serva anche a loro. I fedeli potrebbero sentirle ed anche vederle. I sacerdoti o coloro che sono in posizione di guida dovrebbero spiegar loro che è normale sentire i loro congiunti o cari amici defunti.

Nel nostro mondo ultrasecolarizzato, quando si parla di "sentire delle voci , si pensa subito ad una malattia mentale. Una tale spiegazione non può che essere suggerita da Satana. E' chiaro che alcune voci sono frutto di malattie mentali, altre ancora sono voci di demòni, ma ve ne sono altre che sono buone, quindi questo fenomeno va visto come un grande dono. L'opinione diffusa che quando "si sentono delle voci" si è in presenza di una malattia mentale è un'esagerazione superficiale che può far tanto male a molte persone buone e sensibili. Per poter aiutare in questi casi occorrono tanto discernimento ed esperienza, cose che mancano alla gran parte dei medici che non conoscono l'argomento. Sono loro che dovrebbero andare a Messa e pregare molto per imparare di più al riguardo di queste manifestazioni concesse da Dio.

 

Secondo lei, le persone sono oggi sufficientemente attive nel partecipare e far celebrare Messe per i propri parenti ed amici defunti che probabilmente sono in Purgatorio?

No, per nulla. Una parte importante del mio apostolato è di pregare insistentemente che le persone facciano molto di più di quello che effettivamente fanno. Molte più Messe dovrebbero essere celebrate e sentite per i defunti. Quest'attività va impostata con una certa regolarità: le Messe siano dette per il loro compleanno, onomastico, anniversario di matrimonio e di morte; e anche quando ci si sorprende a pensare a loro con insistenza. Vi è sempre una ragione per questi pensieri insistenti e si dovrebbe intervenire subito. Dobbiamo fare tutto quello che possiamo per loro; la Messa è il dono più grande che possiamo offrire loro.

 

Che cosa intende per onomastico?

Oh, mi scusi. Alcuni lo chiamano il giorno del loro Santo. E' il giorno che la Chiesa dedica al Santo da cui prendiamo il nome. Il suo, ad esempio, sarebbe il 6 gennaio, la festa di S. Nicola. Se solo si insegnasse ai bambini qualcosa del loro Santo invece di sommergerli di regali per il loro compleanno, non si aiuterebbero molto di più a prepararsi alla vita? Nel giorno del compleanno tutto gira intorno a loro mentre la cosa più bella sarebbe indirizzare la loro attenzione su uno splendido modello di vita. Dovremmo dir loro che questo è un dono che viene da Gesù e da Maria ed anche dal loro Santo che si prende cura di loro in modo speciale. Non sono solo parole, è la pura verità. Questo dovrebbe incuriosirli e renderli desiderosi di saperne di più.

 

Significa forse che il fatto di dare un nome cristiano al bambino lo aiuta mentre il non darlo può nuocergli o piuttosto renderlo più vulnerabile nell'arco della sua esistenza?

Sì, è così in un certo senso. Il Santo dal quale il bambino ha preso il nome, lo aiuterà automaticamente, con molto amore, dandogli forza e protezione. Non succederà se il bambino si chiama, non so, Sandokan! L'amore di Dio per lui non è diminuito naturalmente per questo, ma il bambino ha meno intercessori ed oggi è necessario cercare di avere il maggior numero possibile d'intercessori. Sono sicura che Dio non gradisce che noi neghiamo ad un bambino un forte intercessore. Dobbiamo dare ai nostri figli, in ogni modo possibile, tutto ciò che serve per la loro felicità, la loro illuminazione e la loro realizzazione.

 

Maria, oggi esiste un tipo di Messa chiamata "Messa di guarigione dell'albero genealogico". È consigliata dallo psichiatra inglese che ho nominato in precedenza ed anche da numerosi religiosi e laici che in ogni parte del mondo condividono il suo orientamento. Durante il Rito Penitenziale di questa Messa, a differenza di quello svolto in pochi minuti nella Messa tradizionale, il sacerdote si ferma e permette ad ognuno di confessare al vicino a bassa voce i peccati di un loro defunto. Mi sa dire se le anime del Purgatorio preferiscono questo tipo di Messa a quella tradizionale?

Ciò che conta è che quella preghiera per il defunto sia sincera e profonda. E' molto importante intervenire in modo specifico perché avviene una duplice guarigione: nel defunto e nella persona vivente che compie il gesto. Il perdono dev'essere un percorso a due sensi affinché tutti siano liberi come Gesù ci vuole. Dobbiamo chiedere perdono a Gesù per ciò che le anime si portarono dietro. Chiedendo perdono per loro, facciamo molto di più che chiedere semplicemente perdono per noi stessi. Come possiamo chiedere di essere perdonati se non domandiamo la stessa misericordia per gli altri, vivi o defunti che siano? "Perdona a noi i nostri debiti come noi li perdoniamo ai nostri debitori". Qual è il parente che non ci ha mai ferito? Sono proprio i nostri parenti a cui dobbiamo maggiormente perdonare e per i quali dobbiamo fare di più.

Chiamarle "Messe di guarigione", tuttavia, è un po' pericoloso perché potrebbero attirare persone che vogliono semplicemente vedere un miracolo e che non hanno, in realtà, nessuna intenzione di pregare. Questo timore potrebbe, a sua volta, indurre i fedeli a far celebrare le Messe in segreto, cosa che Gesù non gradirebbe perché NON desidera escludere nessuno. Una precauzione del genere potrebbe essere solo comprensibile quando i fedeli rischiano sofferenze terribili come succedeva nei paesi a regime comunista quando era severamente vietato celebrare e partecipare alla S.Messa. Badi bene che l'offrire Messe per i defunti non è una formula magica come alcuni potrebbero sperare. OGNI singola Messa guarisce in una maniera che NON possiamo neppure immaginare. Ad ogni Messa noi potremmo intercedere, almeno brevemente, per i defunti come facciamo durante il Rito Penitenziale. Ma il vero segreto sta nell'intercedere per loro con il cuore, nella nostra preghiera quotidiana, durante tutto l'anno.

 

Le anime del Purgatorio le hanno mai parlato di qualche cosa che non amano o che le fanno soffnre durante le Messe tradizionali di oggi?

Oh, sì. Quante cose le fanno soffrire! Ad esempio il cosiddetto "segno della pace" ed il darsi la mano durante il 'Padre Nostro'.

Sono momenti che si verificano poco dopo la Consacrazione, quando tutta la nostra attenzione dovrebbe essere rivolta al Signore ed a Lui SOLTANTO. E' proprio allora che Egli ci è più vicino; invece succede che le persone si girano, guardandosi intorno e cercano una mano d'afferrare. Dovremmo, al contrario, non essere interrotti nella preghiera più profonda possibile con Lui e NON con un vicino spesso sconosciuto. Questo è voler introdurre un rituale mondano nella Messa piuttosto che voler portare Gesù più profondamente al Suo popolo.

Ho parlato di "vicino spesso sconosciuto" perché non si abbassi mai la guardia! E proprio nel più santo dei luoghi che si infiltra MAGGIORMENTE chi opera per Satana. Ed il contatto fisico rafforza le maledizioni che costoro offrono. Come sono felici di stringere le mani od anche di abbracciare le persone quando sono state distratte da Gesù! Il pericolo spesso si cela dietro la familiarità falsa e forzata. Se poi a tutto questo aggiungiamo il fatto che le persone non si confessano, queste Messe diventano un ricco terreno di caccia per chi, tra di noi, ha scelto di tormentare il popolo di Cristo. Pregate il 'Padre Nostro' SOLO con Colui che ci ha dato la PIU' GRANDE delle preghiere. Datevi la mano fuori, quando avrete il tempo e la possibilità di capire con chi avete a che fare. Essere veramente persone di preghiera e cauti non significa essere scorbutici ed ipercritici.

Ci sono, poi, gli applausi in chiesa, forse la cosa peggiore. Le chiese sono fatte perché in esse si preghi. Gesù è là, nel tabernacolo, e noi gli rubiamo tempo per applaudire un altro uomo che ha detto o fatto qualche cosa di grande, giusto e bello?! No! Tutto ciò è pericoloso per il sacerdote o per chi abbia parlato poiché gonfia il loro ego invece di aiutarli nella loro missione, da compiersi in umiltà, di portarci a Gesù. E così sbagliato, così in contraddizione con quella devozione che DOBBIAMO inculcare a tutti, specialmente ai nostri giovani! A scuola si prendono tutti per mano ed applaudono, ma dobbiamo insegnar loro che, invece, le chiese esistono soltanto perché loro s'incontrino con Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo e con Maria, per NESSUN altro motivo.

 

Ma furono le anime a dirle che lo scambiarsi il segno di pace ed il darsi la mano durante il 'Padre Nostro' non va bene?

Sì, furono loro.

 

Le anime del Purgatorio le hanno mai parlato dei ministri straordinari dell'Eucarestia?

Sì, in condizioni normali, solo le mani consacrate dei sacerdoti devono distribuire la Comunione. La legge della Chiesa dichiara che questa regola sia rispettata a meno che non si verifichino delle "circostanze straordinarie" come quella del sacerdote costretto a letto. "Straordinario» non significa una situazione in cui si debba aspettare due o dieci minuti in fila per ricevere la Comunione. Dobbiamo sempre prepararci a ricevere Gesù nella preghiera. Chi insiste che tutto sia finito il più presto possibile, non ha capito quale enorme privilegio, sorgente di grazie e protezione sia per noi ricevere Gesù.

Se poi qualcuno vuole una prova che i ministri straordinari dell'Eucarestia, con la disinvoltura con cui si creano oggigiorno, non sono voluti da Dio, ecco un racconto molto significativo.

Non molto tempo fa, in questa regione, mori una signora che distribuiva la Comunione e che aveva persuaso molte altre signore a fare altrettanto. Non la conoscevo molto bene, ma avevo sentito parlare di lei. Prima del funerale, la bara, che era già stata chiusa dopo l'estremo saluto dei familiari ed amici, venne riaperta dietro insistenza di un parente stretto che era giunto in ritardo. Nel sollevare il cofano, tuttavia, grande fu lo stupore dei presenti, tra i quali il sacerdote che officiava il rito funebre, nel constatare che c'era stato un cambiamento rispetto a prima: le mani della donna erano diventate tutte nere. Questo fatto fu per me, come per gli altri, la conferma che Dio volle darci, che mani non consacrate non dovrebbero distribuire Gesù nella comunione.

E poi c'è il cosiddetto "altare dei fedeli", la cui instaurazione piacque molto a Satana. Gesù è nel tabernacolo, che dovrebbe sempre trovarsi al centro della chiesa. Nel voltare l'altare si crearono una serie di ostacoli spirituali. Per prima cosa, il fatto di vedere in volto il sacerdote che si pone tra l'assemblea dei fedeli ed il tabernacolo, spezza quella auspicata concentrazione su Gesù. Il volto di una persona è, come tutti sanno, l'elemento di comunicazione più importante tra le persone. E soltanto durante l'omelia che i fedeli dovrebbero rivolgere la loro attenzione al sacerdote, alle sue parole ed al suo volto. Nel girare l'altare, a Gesù venne dato un posto in fondo, posto che a sua volta venne spostato dilato ed infine, come già si presenta in molte chiese moderne, addirittura collocato in un'ala separata per non dire in un locale attiguo. Esattamente ciò che si prefiggeva Satana, liberarsi di Gesù!

 

Vi sono altri casi di rivelazioni private in cui si è manifestato grave disappunto per questioni di questo genere?

Durante un'apparizione mariana alla quale era presente una persona di mia fiducia, si confermò quanto lamentato dalle anime. La Madonna apparve con la stessa modalità di sempre, durante una Messa, pochi minuti dopo la Consacrazione, ma in quell'occasione non si soffermò a pregare o a parlare con la veggente; benedisse semplicemente l'assemblea dei fedeli e poi scomparve dopo pochi secondi. Quando, più tardi, si domandò alla veggente perché l'apparizione fosse stata così breve, la sua risposta fu: "Perché Gesù era qui", indicando il posto con la mano. Se quindi la Vergine non ritiene giusto parlare con qualcuno mentre Nostro Signore è presente con la Sua carne ed il Suo sangue, come si permette una qualsiasi persona d'interrompere la nostra comunicazione con Lui?!

Ad Akita, in Giappone, ad una suora a cui apparve la Madonna fu dato il quarto ammonimento circa la distribuzione della Comunione in mano. Quando questa notizia giunse alle mie orecchie provai una grande gioia.

 

Secondo lei, con quale frequenza dovremmo partecipare alla SS. Messa?

Tutti i giorni. E sorpreso? Non lo sia! Per avvicinarci a Dio dobbiamo per prima cosa, con un po' di disciplina, TROVARE IL TEMPO PER LUI. Non è stato forse Lui a donarci questa vita e questo tempo? Quindi non mi sembra che ci venga chiesto troppo se dedichiamo un po' della nostra giornata a LUI. Mi rendo perfettamente conto che la società di oggi ha costretto le persone in un ingranaggio vorticoso in cui, con mille scuse, trascurano quella terza parte di loro stesse che è quella spirituale. L'uomo ha bisogno di nutrire il corpo, la mente e lo spirito. Se trascura una qualsiasi di queste parti non potrà mai acquisire il giusto equilibrio e la pienezza di vita, e quindi perderà colpi. Ma Dio non vuole mai che qualcuno resti indietro. Le prometto con tutto il cuore che se darà questo tempo a Gesù, rimarrà sorpreso di come abbia potuto vivere fino a quel momento senza di Lui. Egli ci dona tanta pace, tanta forza e tanta gioia. Gesù non è solo una delle tante stampelle psicologiche. Egli è Dio e quindi il nostro unico e migliore amico.

A proposito di Messa quotidiana, mi viene in mente una donna in Purgatorio che mi fece visita. In risposta alla mia solita domanda, esclamò: "Dica ai miei figli che potrò essere liberata se mi faranno dire settantacinque Messe feriali. Sono in Purgatorio perché non ho insegnato loro il valore della Messa feriale". Convocai la sua famiglia, dicendo di aver ricevuto questa precisa richiesta da parte della mamma. La famiglia non era povera e uno di loro replicò: "Bene, pagheremo per far dire queste settantacinque Messe e così la faccenda è chiusa". “No”, risposi con fermezza. "Non servirà, perché la ragione per cui vostra madre è in Purgatorio è di non avervi insegnato il valore della Messa feriale. Parteciperete tutti insieme a quel numero preciso di Messe, portando nel cuore come unica intenzione il bene della vostra cara mamma. E QUESTO ciò che vuole da voi". Borbottarono un po', poi decisero di seguire il mio consiglio.

Quindi vede che il Signore aveva per loro un Suo progetto che andava ben oltre quel gesto. Oggi, infatti, posso dire che continuano a frequentare la Messa feriale quasi tutti i giorni, pur avendo superato ampiamente le settantacinque Messe loro richieste; ciò che hanno ricevuto valeva dieci volte di più del sapere che la loro mamma era in Paradiso. Hanno fatto anche un affare! (risata).

 

Allora, per giungere ad una nostra piena realizzazione su questa terra èimportante che vi sia un perfetto equilibrio tra quelle tre parti di cui consistiamo?

Sì, è importantissimo. Se il secolarismo afferma che l'elemento spirituale non serve più in una società che si fonda sulla scienza e sulla psicologia, contraddice in pieno i fatti. Come si spiega che migliaia di persone se ne vanno a meditare sulle rive del Gange in India? Come si spiega il successo delle sètte e nuove religioni che riempiono le sedi di congresso in tutti i paesi? L'elemento spirituale nell'individuo va nutrito esattamente come le altre due parti.

Nel momento in cui il mondo secolarizzato si confronta con persone dotate spiritualmente, esso rivela tutta la sua ignoranza e la sua confusione in materia. Non ha alcun problema, invece, quando si confronta con persone dotate fisicamente, che incorona di denaro e di gloria, mitizzandole agli occhi delle giovani generazioni. O quando si tratta di persone con notevoli doti intellettuali che impongono il loro pensiero alle masse. Ma quando si presenta una persona dotata spiritualmente, questo mondo incespica facilmente perché qui si richiedono ancora di più capacità di discernimento e di amore per comprendere se questi doni spirituali provengono da Dio o meno.

In genere, quasi tutti hanno sentito dire, almeno una volta, che i posseduti dal demonio possono manifestare abilità e forza fisica straordinarie. Molti di meno sanno che Satana era il più intelligente degli Angeli e che, pertanto, può intendersela bene con coloro che il mondo considera i suoi campioni più intelligenti. Quando, però, arriva una persona con caratteristiche spirituali fuori dal comune, il più delle volte siamo portati a confinarlo nel recinto dei malati mentali a meno che, naturalmente, non prometta successo, denaro, potere, surrogati dell'amore, ecc. ecc., tutte cose da cui siamo fortemente attratti.

Nel cercare, in queste tre tipologie, le persone più amate e rispettate, ci accorgiamo che si tratta sempre di persone che vivono questi loro doni con grande umiltà, perché hanno riconosciuto che quanto hanno è solo un dono di Dio e che sono quindi solo degli umili trasmettitori della Sua grandezza.

Chi è dotato fisicamente, deve prendersi cura della propria mente e della propria anima; chi è dotato intellettualmente, deve prendersi cura del corpo e dell'anima. Ne consegue che chi è dotato spiritualmente, deve interessarsi attivamente alle altre due parti. Dio desidera che vi sia umiltà ed equilibrio in tutto ciò che facciamo. L'equilibrio è tanto importante. Lo troviamo nella S. Messa dove confluiscono in modo perfetto per noi tutte e tre le parti: la presenza reale di Cristo per l'anima, il Vangelo e gli altri insegnamenti per la mente, ed il pane ed il vino per il corpo.

 

Che cosa succede ed in che modo sono compromesse le persone quando si trascura la parte spirituale?

Se quella parte di loro così vitale resta inattiva, la persona inconsapevolmente cerca un appiglio, una dipendenza che agisca da surrogato. E allora che si diventa facile preda della droga, dell'alcol, del sesso, del denaro, del potere, della posizione sociale, è allora che si diventa seguace di qualche guru che promette pace ed appagamento, ma non dice loro di essere in comunione con gli spiriti del male.

 

È la Messa dunque, ciò che più di ogni altra cosa soddisfa questa esigenza di nutrimento spirituale?

Senza alcun dubbio'. E' per noi il modo più potente per unirci a Dio; è la preghiera più forte dataci da Dio. Il Suo amore per noi, il Suo supremo sacrificio ci perviene attraverso la Messa in modi che non potremo mai misurare.

 

Qual è il gesto più completo che potremmo fare quando offriamo una Messa per un'anima del Purgatorio?

Quello più veloce, meno amorevole e un po' svogliato è di dare la nostra piccola offerta al sacerdote che l'infila nella sua agenda. E invece già molto meglio se si partecipa ad una Messa detta per quella persona. Inoltre ci sono conferme che avvengono guarigioni e liberazioni dal Purgatorio se c’è un parente od un buon amico del defunto che in quell'occasione si confessi. Il gesto migliore è di far scrivere nell'agenda del sacerdote il nome del defunto e poi che vi sia qualcuno pronto ad intercedere per quel defunto in quella Messa. Questo è il gesto più completo, più attento, più puro e più caritatevole di tutti.

Quanto a scrivere il nome nell'agenda della Parrocchia, è bene che questo sia l'unico nome presentato a Gesù in quella Messa. Mi rendo perfettamente conto che a causa della carenza di sacerdoti e quindi di Messe programmate, questo è impossibile. Oggi è molto comune che si accettino tre nomi per Messa. Ma chi le dice che non ne accettino anche trenta nomi per Messa? Specialmente quando, come quasi sempre avviene, hanno bisogno di fondi. Il nome dovrebbe essere uno solo per Messa.

Affido tutte le mie Messe di suffragio al Monastero dei Carmelitani a Fatima perché assicurano un solo suffragio per Messa e perché hanno veramente bisogno di denaro. Se vogliamo essere precisi e fare entrambe le cose, è bene sapere che il tempo e lo spazio non hanno alcuna importanza, quindi non è necessario partecipare proprio a quella Messa per la quale è stato dato quel nominativo. Il saperlo dovrebbe tranquillizzare coloro che hanno problemi di orario o di limiti di altro genere.

Quando si tratta di tempo e di spazio, ricordiamoci che Dio è Dio. Mi è spesso capitato di constatare guarigioni che si erano manifestate ancora prima che si celebrasse la Messa. Voglio dire, non solo vi furono liberazioni d’anime per il Paradiso, ma scomparvero anche le sofferenze di persone vive nel momento in cui si decise che quella Messa andava celebrata. In questi casi Dio sa che l'intenzione è buona e che verrà espletata alla lettera e non vuole MAI che qualcuno abbia a soffrire più del necessario.

 

Mi può raccontare un episodio in cui un anima dimostrò chiaramente che è cosa buona e necessaria per loro che noi partecipiamo a più Messe?

Certamente. Ricordo una giovane donna che desiderava impegnarsi maggiormente per le sante anime. Quando chiese alla sua mamma cosa potesse fare, questa le disse di andare a due Messe alla domenica anziché ad una sola. E così fece per un po di tempo. Poi il sacerdote se ne accorse, le chiese il motivo ed ella gli rispose che lo faceva per le anime del Purgatorio. Il sacerdote, tuttavia, non riusciva ad accettare una cosa del genere ed arrivò al punto di dirle che poiché la seconda Messa non era valida, lei perdeva il suo tempo. Addolorata e confusa, riprese a partecipare ad una sola Messa domenicale. Poi, qualche tempo dopo, quel sacerdote morì ed apparve dal Purgatorio alla giovane, supplicandola di partecipare a tutte le Messe da cui l'aveva tenuta lontana con i suoi pessimi consigli, perché solo così si sarebbe liberato dalla sua condizione di anima purgante. Per aver dato consigli di questo genere, oggi purtroppo un peccato molto frequente, molti un giorno se ne rammaricheranno profondamente.

 

L'altro giorno Lei parlò della scienza... Le anime hanno mai voluto rettificare qualcosa che gli scienziati avessero dato per certo in base alle loro conoscenze?

Al momento mi ricordo di un solo caso. Era stato posto il quesito di quando e dove fosse vissuta Eva. Alcuni scienziati americani ritennero di dover rispondere, dopo ricerche sofisticatissime, che Eva era vissuta circa 250.000 anni fa nel Nord Africa od in Asia Minore. Avevo allora chiesto alle anime se la notizia era attendibile. Mi avevano risposto di no. Quindi i nostri scienziati sappiano che ne hanno ancora di strada da fare.

 

9-I SANTI

 

Tra i Santi, ve n'è qualcuno che riveste un ruolo importante agli occhi delle anime del Purgatorio?

S. Giuseppe ci può molto aiutare ad evitare del tutto il Purgatorio. Inoltre dovremmo spesso chiedere ai nostri Santi preferiti di pregare molto per i nostri cari in Purgatorio. Le preghiere dei Santi sono per loro di grande aiuto e conforto.

A proposito, forse lei non sa che, ufficialmente, il santo patrono delle anime del Purgatorio è S. Nicola da Tolentino.

 

Le anime del Purgatorio le hanno mai parlato dei Santi?

No, finora non me ne hanno mai parlato, ma nominano gli Angeli, specialmente S.Michele che per loro è molto importante.

 

Come risponderebbe ai cristiani che mettono in dubbio l'importanza dei Santi?

Che è una perdita immensa ignorarli. La nostra fede è molto fortificata dalle letture delle loro vite. Le assicuro che molte delle loro storie fanno sembrare patetici gli scritti moderni. Dio ha posto i Santi nella storia dell'uomo per una buona ragione. E pregare per la loro intercessione, per noi e per gli altri, è molto necessario e fruttuoso. Con loro, infatti, abbiamo avvocati molto forti davanti al Trono dell' Onnipotente.

 

Esistono oggi dei santi viventi?

Oh, molti. In questi tempi così pericolosi, mutevoli ed in cui si pecca molto, la grazia di Dio abbonda e si manifesta in molti santi. Sono raramente famosi perché la maggior parte resta sconosciuta fino a quando anch'essa va in Paradiso. Questo perché è la loro umiltà e la loro ubbidienza che li fa santi; l'umile non vorrebbe mai essere visto od ascoltato. Come ben sappiamo, le cattive notizie viaggiano veloci e sono vendute a suon di quattrini. Le buone notizie procedono molto più lentamente e non interessano di tanto ai mezzi di comunicazione di massa. Non fanno vendere.

 

Chi ritiene sia stato santo in questo secolo?

Padre Pio. Papa Giovanni Paolo I che fu assassinato per la sua bontà e per aver riconosciuto Satana tra i Massoni che erano penetrati in Vaticano. Poi Massimiliano Kolbe ed un altro sacerdote di nazionalità polacca. Come si chiamava? Quello che fu torturato, legato con il fil di ferro e gettato con un peso in uno stagno dalla polizia segreta. Popolisko o qualcosa di simile. Egli apparve accanto a Gesù vestito di rosso e di bianco, i colori dei martiri. Potrei nominarne altri ancora, ma so che anche se nascosti e protetti, alcuni dei più grandi sono ancora tra di noi.

Ad esempio, nel Nord Italia vive un sacerdote a causa del quale si dice che le suore abbiano dovuto chiudere le vetrate della chiesa prima delle sue Messe. Sa perché? Perché durante la Consacrazione entrava in un'estasi così profonda ed era così vicino a Gesù che levitava, fluttuando verso l'alto. Le suore non volevano perderlo. Il suo vescovo dovette proibirgli di celebrare in pubblico perché causava un comprensibile scompiglio tra gli astanti. Immagino quanto questo sacerdote debba soffrire qui nel mondo come si presenta oggi. Con quale ridicola etichetta lo schederebbero gli psichiatri atei. Mi piacerebbe saperlo.

Sì, oggi esistono certamente molti santi viventi, ma si comprende come la Chiesa debba essere molto cauta ed aver discernimento nel trattare i loro casi. Comunque la causa di beatificazione può essere avviata solo dopo la loro morte.

 

Quali sono le idee sbagliate più diffuse oggi sui santi?

Idee sbagliate? Ho l'impressione che le persone pensano e dicano che i santi abbiano ricevuto delle grazie che essi non hanno avuto e che quindi non possono essere altrettanto santi. Dire: "Grazie a Dio, non sono stato scelto per diventare santo." È mettere il carro davanti ai buoi ed è una misera scusa. Se chi dice così avesse agito bene quanto la persona santa, anche lui avrebbe ricevuto più grazie. La giustizia di Dio si fonda indiscutibilmente sul fatto che ad ognuno di noi è data la stessa opportunità di diventare santo.

 

I santi si arrabbiano?

Sì, certamente. In particolare quando intuiscono, sentono o vedono azioni che non onorano Dio e l'amore, non importa in quali circostanze. Provare collera ed arrabbiarsi non è un peccato, ma è come ci si comporta in queste circostanze che viene attentamente valutato. La collera giusta, comunque, è sicuramente permessa ed è nella volontà di Dio. Non era forse adirato lo stesso Gesù quando cacciò a frustate i mercanti dal Tempio? Lo era certamente. E lo è ancora oggi quando le persone traggono un utile da un luogo e da una situazione santa.

 

Premesso che ogni santo differisce dall'altro, vi sono caratteristiche di personalità comuni a tutti, a parte quella dell'umiltà?

Si. L'amare ogni persona, chiunque essa sia. Il vedere il lato buono in ogni persona, chiunque essa sia. Il perdonare ad ogni persona, qualsiasi cosa abbia fatto. L'essere disposti a fare tutto prontamente per il Signore e per qualsiasi Suo figlio, per quanto difficile possa sembrare. Vorrei anche aggiungere che i santi sembrano avere profondo rispetto ed amore sia per i molti giovani che per quelli in età molto avanzata.

 

Ha la sensazione di aver incontrato personalmente qualche santo?

Si. Una donna di questa valle, precisamente del paese di Schnifis, lo era. Era stata costretta a letto da molto tempo con le gambe paralizzate e con sofferenze terribili. Ogni volta che le facevo visita, la trovavo raggiante. Un giorno le domandai come facesse ad essere sempre così gioiosa. Mi rispose che sapeva di salvare così molte anime per Dio e che considerava un grande privilegio il fatto di poter far questo per Lui. Penso che fosse una vera santa.

 

Farebbe il nome di alcuni santi viventi che lei conosce?

No, poiché questo causerebbe loro sofferenze non necessarie e metterebbe in pericolo e diminuirebbe la loro umiltà.

 

10- GLI INSEGNAMENTI DELLA CHIESA E LA BIBBIA

 

Nella storia della Chiesa quale, secondo lei, è stata la più autorevole voce di conferma di ciò che lei ci va dicendo sul Purgatorio?

Quella di Gesù. Nel Vangelo di Matteo Gesù ci dice: "Non ne uscirete che quando non avrete pagato fino all'ultima dracma".

Si riferisce naturalmente al peccato. Poi, più avanti, riguardo al peccato contro lo Spirito Santo, Egli ci dice che tale peccato "non sarà perdonato né in questo tempo né nel tempo a venire".

Qui Egli dice chiaramente che ci sono dei peccati che saranno perdonati nell'altro mondo. Siccome l'Inferno è per sempre ed in Paradiso non esiste il peccato o l'effetto del peccato, l'altro mondo, ossia questo mondo di mezzo è ciò che da molto tempo viene chiamato Purgatorio.

Tra gli uomini, in epoca più recente, vorrei ricordare Papa Pio X, un grandissimo papa agli occhi di molti. Ai suoi tempi si tentò di far passare alcune riforme moderne, ma lui si rifiutò di approvarle, tenendo testa a tutti. Ricordo anche S. Agostino, S. Tommaso d'Aquino, S Brigida e molti altri. Dovrei anche nominare Padre Pio, Teresa Neumann, Maria Anna Lindmayr, Anna Caterina Emmerich, il Curato d'Ars ed il Cardinale Journet; e, con un po' di pazienza, lei dovrebbe trovarne molti altri.

 

Esistono altre persone che hanno avuto la sua stessa esperienza?

Sì, ve ne sono diverse, alcune famose, altre non conosciute. Padre Pio ha spesso visto le anime del Purgatorio; può trovare facilmente molti libri sulla sua vita. Poi ancora S. Caterina da Genova, Giovanni Bosco, Cristina del Belgio e di nuovo S. Brigida.

 

Questi sono tutti santi! E' in compagnia di molti Santi. Anche lei è una santa?

Mio Dio, no. E sono molto lontana dall'esserlo. Le anime del Purgatorio mi hanno detto che altri se la sarebbero cavata molto meglio di me. Non sono le esperienze come la mia o qualsiasi genere di rivelazione privata che rendono santi. Al riguardo, ho conosciuto una donna che aveva lo stesso mio carisma, ma la sua anima si è perduta perché nel corso degli anni l'orgoglio aveva preso piede in lei. Abbiamo tutti la stessa possibilità di diventare santi qui sulla terra, compreso anche chi non riceve alcuna rivelazione privata. Poiché mi è stata concessa questa esperienza, per me è molto più difficile diventare santa perché mi è stato dato molto di più che ad altri. Ci provo sempre, ma spesso non riesco, come succede a tutti, del resto.

 

Poco fa lei mi ha detto che le anime sanno leggere. Sarebbe allora un atto di amore ed un gesto buono e premuroso tenere aperta la Bibbia per loro perché leggano, diciamo, il Vangelo di Matteo?

Sì, ma le aiuterà solo perché è un atto d'amore, un gesto buono e premuroso e carico di fede. Dubito molto che, avendo loro stesse già visto la Luce di Dio, possano trarre vantaggio dal leggere la Bibbia. No, il Vangelo è solo per i viventi.

 

Le anime del Purgatorio le hanno mai parlato degli uomini sposati che vogliono diventare sacerdoti? È giusto?

Si. Le anime dicono che è giusto ma solo se la moglie è disposta a vivere questa scelta fino in fondo e con questo intendo dire essere disposta a vivere in sedi separate. Dicono, inoltre, che non è giusto che un sacerdote si sposi e pretenda di continuare a fare il sacerdote.

 

Gesù ha detto che è difficile per il ricco entrare nel Regno di Dio. Che cosa ha imparato dalle anime riguardo a questa verità?

Ho imparato che dipende ancora una volta dal grado con cui amiamo il nostro prossimo. Se i ricchi compiono molte buone azioni per i poveri, naturalmente anche loro andranno in Paradiso e con la stessa rapidità degli altri. Comunque è molto più difficile fare la volontà di Dio quando si è appesantiti da molti beni materiali e dalla conseguente necessità di proteggerli ed amministrarli. Le preoccupazioni di chi è ricco per i propri averi sono maggiori di quelle di chi deve stare sempre attento e dipendere dall'aiuto altrui. Non sono molti i ricchi che vanno in chiesa, questo è assodato. Quando Gesù disse così, intendeva dire il Regno di Dio qui sulla terra, perché il Suo Regno è anche qui. Anche noi possiamo già far parte del Suo Regno qui sulla terra come possiamo far parte dell'Inferno. Egli ci invita ad ascoltarLo anziché ascoltare Cesare o Satana. Desidera immensamente averci con Lui in Paradiso e questo è uno dei Suoi numerosissimi inviti a liberarci di tutto ciò che per noi è zavorra.

 

Cosa fece il buon ladrone per entrare con Gesù in Paradiso?

Rimproverò l'altro ladrone per aver insultato il Salvatore. Disse: "Per noi due è giusto scontare il castigo per ciò che abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male". Accettò semplicemente di fare la volontà di Dio e riconobbe l'innocenza di Gesù.

 

Tra gli insegnamenti della Chiesa di queste ultime generazioni quali sono risultati essere, a suo parere, gli errori più gravi che portarono molti ad abbandonare la Chiesa e a perdere la fede?

Non sono gli insegnamenti della Chiesa ad essere in errore. Piuttosto furono coloro che ne avevano l'autorità e che non seppero insegnare alle nuove generazioni che Gesù è Amore. Parlarono troppo di Dio-Giustiziere e troppo poco di Dio-Amore. Insegnarono poco o nulla dell'immensa bellezza della preghiera e del digiuno. Relegarono in un angolo la Madonna e S. Michele Arcangelo, privandoci dei due massimi nostri intercessori presso Dio, con tutta la confusione che ne derivò. In una parola, venendo a mancare l'amore, la preghiera, il digiuno, la penitenza e la presenza della Madonna e di S. Michele Arcangelo, Satana poté guadagnare terreno su tutti i fronti.

 

C'è un passo nella Bibbia che confermi quanto avviene quando preghiamo per i nostri morti?

Nella Bibbia si trovano molti passi al riguardo. Forse la narrazione della risurrezione di Lazzaro è quello più chiaro e più completo. Quando si dice di pregare per i nostri morti si possono addirittura trovare centinaia di passi che sottolineano la bontà e la necessità di questo tipo di preghiera. Nella Seconda Lettera a Timoteo S. Paolo prega per i defunti. Ed anche nel Vecchio Testamento Giuda Maccabeo invia denaro a Gerusalemme perché vengano offerti olocausti per i peccati degli antenati.

 

 

Ho sentito dire da alcuni cristiani che senza Gesù noi siamo solo spazzatura. Altri dicono che più ci si avvicina a Gesù, più si diventa una Sua marionetta. Come risponderebbe a costoro?

Cristiani, lei mi dice? Hmm.

La prima osservazione potrebbe sembrare un modo un po' eccessivo di esternare il proprio entusiasmo ossia il non capacitarsi come si era potuti vivere fino a quel momento senza essere in comunione con Gesù. In verità non è così. L'uomo, che Dio esista o meno nella sua vita, è ben di più di semplice spazzatura perché l'amore di Dio per lui non muta mai. Il Suo amore per ogni uomo resta sempre infinito. E' sufficiente quell'amore perché ogni essere umano valga infinitamente di più di semplice spazzatura. Padre Pio diceva che Dio considera ogni singola anima molto di più di quanto consideri l'intero universo.

In quanto poi a diventare marionette di Cristo, non vi è nulla di più lontano dalla verità di quest'affermazione. Più le persone si avvicinano a Dio, più diventano libere, e non viceversa. Essere marionette significa perdere la libertà di fare il bene. La nostra libertà di fare il bene è uno dei doni più grandi datici da Dio e può, con il tempo, esserci solo tolta in larga misura da Satana. La possessione è l'essere assoggettati a Satana. Questi cristiani di cui lei parla, dovrebbero pregare di più perché il Signore faccia loro comprendere cosa sia il vero Amore Divino.

 

Le anime le hanno mai espresso il desiderio di un aiuto, diciamo materiale, da parte nostra, in armonia con quanto insegnato dalla Chiesa?

Mi hanno spesso pregato di dire a tutti di fare offerte per le missioni estere. Io non ho mai accettato queste donazioni perché vanno sempre consegnate per quel fine al proprio parroco. E’ così importante diffondere la Parola del Signore in ogni angolo della terra. Questo aiuta anche chi dona poiché cancella molti dei suoi peccati ed accelera il suo cammino verso il Paradiso. Queste offerte, comunque, vanno date senza clamore se si vogliono ricevere tutte le grazie che Dio ha in serbo per costoro, grazie che saranno molto minori se il gesto viene comunicato ai quattro venti.

 

Molti cristiani dicono di essere riusciti a cambiare se stessi, ma di aver difficoltà a cambiare gli altri. Secondo quanto lei afferma, questo è vero solo in parte. Qual è il suo pensiero al riguardo?

Certamente Dio desidera per prima cosa che noi ci sforziamo, giorno per giorno, di entrare in una sempre maggiore intimità con Lui. E così facendo, troviamo subito la Sua giustizia. Quindi tutti noi abbiamo la stessa possibilità di migliorarci. Tuttavia gli strumenti che Dio ci dà non si fermano qui: ci ha donato potenti intercessori in Maria, gli Angeli, i Santi, le anime del Purgatorio e nel prossimo.

E fuori dubbio, quando chiamiamo in causa costoro, che possiamo modificare le circostanze di altri. Queste modifiche avranno sicuramente, come risultato finale, il cambiamento di coloro che ne hanno beneficiato. Anche di questo siamo responsabili. Dimostriamo di amare veramente il nostro prossimo, in modo particolare quando il Signore ci chiede di amare e chiedere intercessioni od intercedere noi stessi per i nostri nemici. Con l'amore possiamo capovolgere il comportamento dei nostri nemici semplicemente riconoscendo la nostra condizione di peccato e chiedendo a Dio e a quelli del Suo Regno di essere Loro stessi ad operare nel loro cuore. Basta aver fede, perseverare nell'amore, invocare gli amici di Dio qui sulla terra e nell'aldilà, e le assicuro che molti di coloro che non conoscono l'amore CAMBIERANNO.

 

È vero che molte cose di cui le anime del Purgatorio si sono rammaricate con lei riguardano le riforme liturgiche volute dal Concilio Vaticano Il? Cosa ne pensa di questo Concilio?

Si, con il Concilio si ebbero molte riforme del tipo cosiddetto 'moderno', ma queste riforme non avevano alcuna attinenza con lo spirito dello stesso Concilio. Alla base del Vaticano II c'era molto di buono poiché grande fu l'attività dello Spirito Santo. Tuttavia, come spesso succede con luoghi, eventi ed individui in cui è forte la presenza di Dio, Satana è sempre in agguato ed attacca, divide e porta scompiglio ovunque sia possibile per cercare di colpirne l'essenza stessa. E, per essere più precisa, aggiungerei che gli inviati di Satana sono molto meglio organizzati e perseveranti di tanti cattolici. Mi è stato detto da almeno tre fonti serie che i Massoni si erano riuniti fin dal lontano 1925 per promuovere la distribuzione della Comunione in mano. Ci è voluto un po' di tempo, ma alla fine ci sono riusciti.

Per quanto concerne tutte quelle riforme moderne che si ritengono erroneamente frutti divini del Concilio, le posso assicurare che NON è così e che i Massoni all'interno del Vaticano le avevano da tempo predisposte con l'unico intento di fortificare la presa di Satana sulla Chiesa. Quando fu chiesto a tutti i vescovi del mondo di votare l'istanza della Comunione in mano, la maggioranza era contraria. Inoltre, in nessun documento di questo Concilio c'è il benché minimo accenno a questa riforma. Lo stesso Papa Paolo VI disse che dopo quel Concilio il fumo nero di Satana aveva penetrato il tempio di Dio allo scopo di soffocare i frutti del Concilio. Come aveva ragione.

Un esempio di una cosa molto buona uscita dal Concilio, ma che poi è diventata troppo moderna è quello del Rinnovamento Carismatico. Agli esordi fu una innovazione splendida; ma quale rinnovamento ci potrà mai essere senza la Madonna. Oggi quel Movimento si è seriamente spezzettato e potrebbe essere solo ricomposto se tutti i suoi leader fossero disposti ad inserire nelle loro attività la devozione alla Santa Madre di Dio. Non dimentichiamoci neppure per un istante che la Vergine era presente nel Cenacolo quando discese lo Spirito Santo.

Il Movimento è diventato troppo moderno ed è per questo motivo che ha dato a Satana la possibilità di creare divisioni al suo interno.

Nel complesso, se guardiamo ai Concilii nel corso della storia, è sorprendente come dopo ognuno di essi ci sia stato un periodo di confusione; e questo Concilio non è forse stato il più importante in tutta la storia della Chiesa? Tutte queste cose, tuttavia, si sistemeranno con il tempo.

 

Fu certamente il più importante, ma per tornare ancora un momento al Rinnovamento Carismatico, ha forse qualche consiglio da dare a coloro che ne fanno parte?

Si. Dovrebbero parlare di meno ed essere più umili e più dediti alla preghiera ed al raccoglimento. Il sensazionale fa a pugni con la fede.

 

Le è mai successo che le anime abbiano dato a lei o, che lei sappia, ad altri, una risposta che abbia in qualche modo travalicato l'interpretazione della teologia tradizionale?

Forse. E gradirei a questo proposito avere il parere di qualche autorevole teologo, se volesse gentilmente concedermelo. Qualcuno domandò se fossero solo gli abortiti, i nati-morti od i piccolissimi ad andare, per mancanza di preghiere, nel Limbo piuttosto che in Purgatorio o direttamente in Paradiso. La risposta di un'anima fu questa: "Fra questi piccoli vi sono anche alcuni adulti".

Francamente devo ammettere che non conosco le circostanze che permetterebbero una cosa simile.

 

E allora i sacerdoti e noi laici dovremmo ogni tanto offrire una Messa o preghiere per questi adulti nel Limbo?

Si. Parrebbe di si, ma basterebbe un minimo sforzo da parte nostra perché Gesù li attiri a sé in Paradiso. Una Messa sarà certamente sufficiente perché molte di queste anime accedano al migliore di tutti i posti.

 

11- I VESCOVI ED IL PAPA

 

Maria, le è mai apparso un Vescovo?

Oh si, più di uno. Mi apparvero un Vescovo italiano ed uno americano dei quali non riuscii mai a sapere il nome. Un'anima, poi, mi parlò del Cardinale Doepfner, che come lei sa, era di queste parti. Mi disse che Doepfner e l'Italiano dovevano restare in Purgatorio fino al giorno in cui si sarebbe proibita la Comunione in mano nelle loro rispettive diocesi e che l'Americano doveva restarci fino a quando non fosse proibita in tutti gli Stati Uniti d'America e si fosse ristabilita la distribuzione della Comunione in bocca. In seguito provai ancora a chiedere i nomi dei primi due Vescovi, ma non arrivò mai alcuna risposta. A proposito del Cardinale Doepfner; seppi da P. Matt che egli disse sul letto di morte di aver commesso un grave errore a diffondere la pratica della Comunione in mano. Come spesso succede, fatti del genere non sono mai divulgati, con tutto il danno che ne consegue. Per molti di loro possiamo alleviare le loro sofferenze, ma non ancora liberarli dalla loro condizione di pena.

 

Le anime le hanno detto altro in merito ai Vescovi?

Si ed in modo particolare in questi tempi in cui molti di loro si sono lasciati prendere dal modernismo.

Devo esortarli, in base a quanto dettomi dalle anime sante, a cambiare il loro orientamento, altrimenti il loro Purgatorio sarà oltremodo doloroso, profondo e lungo. Quella loro corrente che promuove il sacerdozio femminile, appena concesso dalla Chiesa d'Inghilterra, è una delle questioni più spinose di oggi come lo è la corrente che vorrebbe neutralizzare il linguaggio della liturgia per accontentare le femministe all'interno della Chiesa. Devo supplicarli di mettere un freno a tutto questo e di ascoltare il Santo Padre o se ne pentiranno amaramente. Lei probabilmente saprà che il Papa ha espresso tutta la sua sofferta riprovazione al riguardo. E tutte quelle altre correnti dello stesso tipo come quella dei sacerdoti che chiedono di potersi sposare non fanno che segnalare quanto poco tempo essi dedichino alla preghiera e all'ascolto del Signore.

 

Che cosa direbbe alle molte donne di preghiera che dicono in perfetta buona fede di aver diritto anch'esse al sacerdozio ministeriale?

Direi innanzitutto di pregare molto lo Spirito Santo per essere illuminate a questo proposito. E dopo vorrei che rispondessero ad alcuni uomini che in perfetta buona fede potrebbero anch'essi avanzare la pretesa di concepire, portare in grembo, partorire e nutrire ciò che rappresenta uno dei doni immensi di Dio all'umanità, un figlio. Ma entrambe le aspirazioni sono confuse e non rientrano nel piano di Dio. Se Gesù avesse voluto che le donne diventassero sacerdoti, Maria, la più santa tra le donne, sarebbe certamente stata presente all'Ultima Cena, ma non lo fu! Gesù non ha disposto le cose in molti modi diversi. Inoltre Dio sa meglio di noi qual è il nostro vero bene. Tutto ciò che è contrario alle Sue leggi porta confusione e la confusione, si sa, è una delle opere più tipiche di Satana.

 

All'Inferno vi è qualche Cardinale o Vescovo che indusse con l'inganno il Papa ad approvare la pratica della Comunione in mano?

Si, ve ne sono alcuni ma non direi che si sono persi esclusivamente per questo. So che si trattava di altro che, assommato a quel peccato indubbiamente li ha condannati. Ripeto, non posso dire che fu solo quel gesto a portarli alla perdizione.

 

Lei mi ha parlato, poco fa, della presenza di massoni in Vaticano. Quanti tra i cardinali vicini al Papa sono massoni?

Non so dirle il numero esatto, ma so che quando egli fu eletto Papa, i cardinali appartenenti alla Massoneria erano parecchi. Tuttavia, l'attuale Papa ha nominato nel frattempo molti nuovi cardinali che non sono certamente massoni quindi non sono più così numerosi; certo, resta il fatto che n'è rimasto ancora qualcuno.

 

Che cosa dicono le anime dell'attuale Papa?

Mi hanno detto che bisogna pregare molto per lui, perché è in costante grave pericolo. Devo anche dire, però, che molte anime sante lo stanno proteggendo.

Inoltre, egli ha già preso provvedimenti per proteggere le caratteristiche di santità della transizione al papato del suo successore.

 

Maria, l'attuale Papa è al corrente della sua esistenza, delle sue esperienze e del suo apostolato?

Sì, lo è.

 

Conoscendo l'importanza che lei attribuisce all'umiltà e all'obbedienza, più specificamente all'obbedienza ai suoi direttori spirituali ed ai suoi Vescovi, posso desumere che mentre lei continua a svolgere il suo apostolato per le anime del Purgatorio, lei mantenga un atteggiamento costante di stretta obbedienza all'attuale Papa Giovanni Paolo II?

Certamente! Se non lo fossi, sarei una grande ipocrita! Certamente gli obbedisco!

Avendo scorto in lui una forte santità potenziale, la Madonna se lo allevò e se lo scelse. Ed egli ha risposto a questa pioggia di grazie che Ella riversò su di lui con il proclamarLe pubblicamente la sua dedizione mediante il motto 'Totus Tuus'. Provo per lui sentimenti di amore profondo e di rispetto e prego spesso per lui. Ma anche se lo vedessi sotto un'altra luce, non cesserei mai di portargli obbedienza perché è ciò che il Signore vuole da noi; lui e lui solo è il vero successore di S. Pietro, la Pietra su cui Gesù edificò la Sua Chiesa.

 

Quindi lei, le sue esperienze ed il suo apostolato, hanno la benedizione del nostro attuale Pontefice, Papa Giovanni Paolo Il?

Si, ho la sua benedizione.

 

Le hanno fatto visita cardinali, vescovi o noti prelati del Clero romano?

Sì, ebbi il grande privilegio e la grazia di ricevere in tempi recenti le visite di un vescovo e di un arcivescovo. Per non esporli ad inutili attacchi non le faccio i loro nomi. Sappia soltanto che sono molto devoti alla Vergine Maria, credono alle apparizioni di Medjugorje, amano profondamente la Chiesa e sono molto vicini al Santo Padre.

Sono già le due e mezzo. Cosa ne dice di un piccolo intervallo? Una boccata di aria fresca di primavera ci farebbe bene, nevvero?

 

Intervallo

 

Nell'alzarci Maria dice di volermi mostrare il suo orticello ad una settantina di metri sotto casa. "Vede" mi dice, chiudendosi dietro la porta, "un mio vicino mi sta dando qualche problema. Gli avevo chiesto di ripararmi la staccionata dell'orto che avevo trovato tutta rotta".

Scendiamo lungo il suo vialetto ripidissimo, con la chiesa sulla sinistra e il ristorante sulla destra e Maria prosegue: "Lui mi assicura che è stata la neve di quest'inverno a sfondare la staccionata e che lui non c'entra".

Giungiamo ad un piccolo appezzamento di terreno piatto circondato da una vecchia, consunta e traballante staccionata in legno. C'è una vicina che sta rastrellando le foglie morte. Maria mi presenta, si chiacchiera un momentino con la signora, poi Maria dice: "Venga a vedere, Nicky. Le sembra che la neve possa fare tutto questo?" e mi indica una parte della staccionata dove diversi paletti erano stati divelti o presi a calci, il color fresco del legno rotto mostra che il danno non doveva essere stato fatto da molto. Anche i chiodi, tutti storti, sembravano essere saltati fuori da poco, tanto brillavano. Neppure a me sembrava possibile che potesse essere stata la neve a provocare un disastro del genere. Dopo esserci congedati dall'amabile vicina, risaliamo la china verso casa. Maria cammina a fatica e sembra aver male all'anca. Quando arriviamo all'imbocco del vialetto, scuote la testa e bisbiglia: "Ah, che importa! Quel povero vecchio irascibile! Quello che lui non sa è che un'anima mi ha proprio detto che non è stata la neve a rovinarci la staccionata!".

Torniamo allo chalèt e al suo piccolo rifugio accogliente.

 

12- SACERDOTI E SUORE

 

Maria, nell'arco di cinquant'anni di esperienze, quanti sacerdoti hanno creduto alla sua testimonianza?

Forse meno di un quarto di quelli che ho incontrato ci credono e ci credono veramente, mentre i cosiddetti 'sacerdoti moderni' non credono ad una sola parola.

 

Come spiega il fatto che la percentuale sia così esigua?

Le anime del Purgatorio mi hanno detto che mai come ora la Chiesa si è trovata in uno stato così precario. Il peccato di apostasia è dappertutto e di questo saranno ritenuti maggiormente responsabili i sacerdoti. Invece di pregare ed annunciare il Vangelo, corrono di qua e di là a studiare psicologia, l'arte oratoria, le scienze delle finanze e cose di questo genere per poter avvicinare la gente. Sono piuttosto LORO a dover insegnare alla gente come avvicinare Gesù e Maria attraverso la preghiera, invece di preoccuparsi di aggiornarsi e di star al passo di questa società così secolarizzata. Hanno certamente dimenticato che se loro e la loro gente pregassero, Gesù farebbe sì che tutti i problemi abbiano la loro giusta soluzione. Mi presenti una parrocchia in cui si prega veramente e nella quale le cose non vadano per il meglio! Non ci riuscirebbe!

 

 

Quando i sacerdoti dicono che le sue esperienze od esperienze simili alle sue, di altre persone, non possono essere autentiche, perché non sono menzionate nelle Sacre Scritture, lei cosa risponde?

Dio può permettere fenomeni che non sono riportati specificatamente nella Bibbia. Solo perché il suo nome o quella montagna là fuori non sono menzionati nella Bibbia non significa che Egli non l'ami infinitamente e non consideri la sua anima molto di più di quanto consideri l'universo intero, e non significa che quella montagna non rientri nei Suoi progetti.

Gesù stesso ci ha parlato del Purgatorio, e la Bibbia è piena di riferimenti riguardanti la necessità di pregare per i morti. Tutto ciò che è contrario all'amore o che lo scoraggi tra le persone, e tra queste sono compresi anche i morti, non viene da Dio.

 

Ci si sente spesso domandare, anche da sacerdoti e suore, perché ci si dovrebbe rivolgere a Maria od ai Santi quando si può viaggiare "in prima classe", direttamente con Gesù? Come risponderebbe a costoro?

Dio ci ha messi su questa terra per aiutarci gli uni gli altri lungo il percorso e, se qualcuno, con il suo buon esempio, può insegnarci qualcosa sugli innumerevoli modi di procedere con Gesù verso il Paradiso, perché non dovremmo rivolgerci anche a costui? Relegando Maria ed i Santi in un angolo, ben poco hanno guadagnato le altre confessioni, anzi hanno perso i massimi intercessori che potevano trovare per sé dinanzi al Trono dell'Altissimo. Chiunque non ascolti il suo prossimo ed allo stesso tempo non lo aiuti, non è degno di vivere. Questo andare "in prima classe" con Gesù mi sa tanto di malcelato orgoglio. Esattamente come un bambino cresce in questa vita in compagnia dei fratelli e delle sorelle, dei cugini, degli zii e delle zie, così un cristiano cresce se studia e riceve aiuto dai Santi, le cui vite sono ben documentate, e dalle sante persone che lo circondano oggigiorno.

A coloro che osano dire che non hanno alcun bisogno dell'aiuto della Beata Vergine Maria chiedo che cosa disse Gesù stesso, pochi minuti prima di esalare l'ultimo respiro sulla Croce, a Sua Madre ed a S. Giovanni? Egli disse: "Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua madre", Ma Gesù ci lascerà andare "in prima classe" se ignoriamo la madre che Lo generò, Lo allevò e Lo educò? Sfido costoro a dire che Lo conoscono se non danno retta a QUELLE parole che Egli pronunciò in punto di morte per CIASCUNO di loro! Sentire parlar male di Maria mi addolora profondamente. Possiamo dunque immaginarci che effetto debba fare a Gesù! Comunque, proprio ora, in questi tempi, Maria sta ritornando a visitarci in maniera potentissima, in tutte le parti del mondo. Sta riportando a Suo Figlio uno stuolo immenso di persone mediante le Sue apparizioni che sembrano verificarsi in ogni angolo di questo mondo così martoriato.

 

Le anime hanno mai accennato ai cosiddetti 'sacerdoti moderni' ed al loro ruolo e comportamento manifestato in pubblico?

Si. Ciò che le addolora di più è quando si tolgono l'abito talare per confondersi tra la gente. Lo stesso vale per le religiose. Viene così a mancare loro il dovuto rispetto. Hanno fatto voti precisi di servire Cristo e non voti per essere come tutti gli altri.

 

Vi sono sacerdoti in Purgatorio e quale peccato in particolare è maggiormente responsabile per questa loro condizione?

I sacerdoti in Purgatorio sono molti. Naturalmente non le so dire la percentuale esatta o l'ordine di frequenza di determinati peccati, ma quelli che mi vengono in mente per primi sono la disobbedienza al Santo Padre, il poco amore per la Santa Messa, per la preghiera e per il digiuno, la mancata lettura dell'Ufficio e, ancora una volta, la distribuzione della Comunione in mano.

 

Lei saprà certamente meglio di me quanto sia controversa la questione della distribuzione della Comunione in mano? Come mai?

Alla gente non si è mai dato un quadro completo della questione ed essa farebbe bene a richiederlo. La legge della Chiesa afferma che le balaustre intorno all'altare vanno mantenute, almeno in parte, per coloro che desiderano ricevere la

Comunione sulla lingua ed in ginocchio. Queste furono le parole di Papa Paolo VI. Quindi tutte le chiese che non hanno le balaustre sono fuori legge. Le anime sante mi hanno riferito che NON UN SOLO PAPA AD OGGI ha mai voluto una cosa del genere, che è stata fatta passare per motivi politici da un gruppo di cardinali e vescovi. La fascia più anziana dei sacerdoti e dei vescovi lo sa e, nella stragrande maggioranza dei casi, non lo ha voluto rendere noto ai fedeli. Sono costoro, quindi, i maggiori responsabili. Tutti i papi, a loro volta, sapevano benissimo che la pratica della Comunione in mano era lesiva del timore riverenziale del Santissimo. Il nostro attuale Papa distribuisce la Comunione solo in bocca.

Date le circostanze, non è naturalmente peccato per chi si comunica ricevere la Comunione in mano, ma supplico tutti di ascoltare i nostri papi. Questa pratica, inoltre, ha reso più facile il sacrilegio. Ricordiamoci che coloro che organizzano riti satanici sono disposti a sborsare cifre notevoli per attaccare Gesù direttamente attraverso le ostie consacrate, trafugate dalle chiese. Dobbiamo smetterla di rendere così facile l'accesso al Santissimo. Se tutti i sacerdoti pregassero di più lo Spirito Santo ed il Rosario, nessuno di loro si perderebbe in questioni del genere come purtroppo avviene così facilmente e così frequentemente al giorno d'oggi.

Se i vescovi ed i sacerdoti più anziani dovessero chiedere a tutti i loro fedeli, oltre la quarantina, se vogliono ricevere la Comunione in bocca ed in ginocchio, questi probabilmente accetterebbero, dimostrando così che la maggioranza dei fedeli preferisce fare così.

Nessuno può asserire che due generazioni fa si pregava di meno di oggi poiché è vero l'esatto contrario. Con il ritornare ad atteggiamenti di maggiore umiltà e preghiera i giovani imparerebbero presto il valore della posizione umile e penitente dinanzi al Santissimo. Ho persino visto persone scavalcare chi era in ginocchio! Ho anche visto bambini ricevere la Prima Comunione obbligatoriamente in piedi, con grande dispiacere dei genitori e dei nonni. Tutto questo è opera di Satana e mi addolora profondamente. E quando le persone mi dicono di farlo per un senso di amore fraterno, non volendo andare controcorrente, dico di no. Perché se l'amore fraterno è contrario al nostro umile timore riverenziale nei confronti del Santissimo e del Divin Amore di Dio, allora questo permissivismo è solo indice di debolezza e non è da Dio.

Mi ricordo anche che quando i Vescovi tedeschi parteciparono alle manovre per far approvare questa pratica al papa, gli Americani furono i primi ad essere in disaccordo perché, dicevano, egli non la desiderava. Eppure guardi come è andata a finire. Quanti sacerdoti abbiamo perso perché allora non si erano sentiti di andare fino in fondo alla questione? Molti.

Sempre per quanto riguarda l'argomento della Comunione in mano, accadde una cosa strana mentre mi trovavo a Monaco per una delle mie conferenze.

Avevo ad un certo punto affrontato anche questo discorso che provocò una reazione molto vivace in diverse persone. Improvvisamente mi trovai investita da tre persone che mi gridavano contro contemporaneamente. “O Signore, aiutami” dissi tra me. Mentre l'ambiente si surriscaldava sempre di più, si levò in piedi dal fondo della sala, una donna di bell'aspetto, sulla quarantina, vestita con un lungo abito nero, che si rivolse all'assemblea con molta dolcezza, ma anche con estrema autorevolezza, riportando dopo un paio di minuti la calma in sala. Fui molto colpita dalla sua conoscenza dell'argomento e dall'amore con cui lo presentò. Alla fine dell'incontro chiesi agli organizzatori di presentarmi la signora perché la potessi ringraziare per l'aiuto prezioso che mi aveva dato. Credevo facesse parte del comitato che mi aveva invitato a parlare del Purgatorio. Gli organizzatori, invece, mi risposero che pensavano che fosse una mia amica. Ci eravamo sbagliati tutti. La cercammo insieme ovunque. Poiché l'incontro era per invito, andammo all'ingresso per sentirci dire che nessuno che corrispondeva a quella descrizione era mai entrato od uscito dall'ingresso principale e da nessun'altra parte, non essendoci ingressi secondari.

 

Era un'anima del Purgatorio, vero?

Con tutta probabilità. Allora alcuni di noi pregammo per lei.

 

Alcuni affermano che dal momento che Gesù aveva distribuito il pane nelle mani dei Suoi Apostoli durante l'Ultima Cena, è giusto che il sacerdote oggi faccia altrettanto. Cosa ne pensa?

Non è vero'. Caterina Emmerich e Teresa Neumann, forse in assoluto le due più grandi mistiche tedesche, ebbero entrambe il privilegio di vedere quella scena dell'Ultima Cena in cui Gesù poneva il pezzetto di pane in bocca a ciascun Apostolo. La prego, cerchi di capirmi e di credermi. Non sono l'unica a dir questo. E precisamente di questo problema, oltre ad altre questioni relative, che si discute ai massimi livelli della Chiesa, e so che anche questa volta Gesù prevarrà per quanto caotiche debbano ancora diventare le cose.

 

Ma mi perdoni, quanto fu mostrato a Caterina Emmerich e a Teresa Neumann rientra nella condizione di rivelazione privata...

Si, si tratta di rivelazione privata; ed in ogni momento della storia Dio si è servito della rivelazione privata per raddrizzare le cose. Come chiunque può confermare, se guardiamo ai casi più famosi nel corso della storia, i frutti che ne derivarono furono importantissimi, con un numero spropositato di conversioni intorno ad essi. Prendiamo Lourdes, Rue du Bac e Fatima, od il caso di Teresa Neumann per non parlare delle milioni di conversioni che si sono avute negli ultimi quattordici anni attorno agli avvenimenti di quell'umile villaggio al confine della regione più instabile d'Europa. Mi riferisco, naturalmente, a Medjugorje.

 

A proposito di Medjugorje, ecco un altro modo di considerare il problema della Comunione in mano...

Sì. Qual'è?

 

La prego, Maria, mi illustri tutti i diversi punti di vista di cui è a conoscenza perché tante brave persone sono alla ricerca della risposta giusta, ne sono certo.

 

Nei luoghi delle apparizioni come Medjugorje, Schio, Garabandal ed altri dove la Madonna ha scelto di apparire, Ella apparve ed appare anche nel circondario.

Prendiamo per un momento Medjugorje. Li, Ella apparve e continua ad apparire anche su una o l'altra montagna nei pressi del paese. A quelle apparizioni straordinarie sono presenti persone che vanno da un esiguo manipolo in pieno inverno a, diciamo, 15.000 unità nelle grandi feste liturgiche delle stagioni più calde. Senza la minima esitazione tutti, su quelle montagne, con qualsiasi tempo, salgono sgomitando e scivolando nel fango e sulle pietre appuntite, incuranti dei rovi per potersi inginocchiare là dove avviene l'apparizione. Viene spontaneo a tutti di comportarsi così ed è anche giusto che sia così. Ma solo due o tre ore prima, giù in chiesa, mentre si riceve Gesù nell' Ostia consacrata, eccoli tutti in piedi come soldatini. E' questo ciò che desidera la Madonna? Inginocchiarsi dinanzi a Lei e non dinanzi al Suo Divin Figlio'.? NO, NON LO E'!

Le brave pèrsone devono ascoltare e dar retta alla propria coscienza e non fare le cose soltanto perché le fanno gli altri. Ad ulteriore conferma di questo, le voglio raccontare una storia, forse non così scioccante come quella che le avevo narrato della donna che fu trovata con le mani nere quando riaprirono la bara, una storia che penso non ci sia nulla di male a considerare divertente e che è quanto mai convincente.

Conoscevo una bravissima signora di grande preghiera che aveva proprio questo dilemma. Pregò per aver luce e poi chiese a Gesù stesso di darle presto un segno perché finalmente non ci fossero più dubbi. E Lui glielo diede! Quando andò all'altare per ricevere la Comunione, il sacerdote, come era sua abitudine, le mise in mano la particola. Non appena le toccò il palmo, la particola levitò, volò via e si dissolse nell'aria. Ci fu più di un testimone di questo piccolo miracolo.

 

Maria, lei è davvero convincente!

Ancora una cosa. Quando un gruppo di vescovi chiese a Madre Teresa quale fosse, secondo lei, il male peggiore alla base dell'attuale crisi all'interno della Chiesa, rispose: "Il peggior male è l'atteggiamento moderno di ricevere la Comunione".

 

Quando le si presentano sacerdoti che sono in Purgatorio, chi si deve preoccupare di pregare per loro e di fare quant'altro sia necessario perché possano essere liberati?

Sono i sacerdoti che si devono preoccupare di pregare per i loro confratelli defunti, ma se c'è dell'altro, mi offro io.

 

Con quale frequenza dovrebbero i sacerdoti celebrare la S. Messa?

Almeno una volta al giorno, due volte al giorno è il numero massimo concesso dalla legge della Chiesa, se si intende per seconda Messa un rito funebre o una Messa per gli sposi. Ma Dio certamente comprende quando i sacerdoti, in casi straordinari, si trovano a dover celebrare più Messe perché la celebrazione della S. Messa rappresenta il momento centrale della loro attività. E' il loro dovere più grande e dovrebbe essere il loro gesto d'amore più grande verso Dio per il quale hanno preso i voti.

 

Possiamo pensare che vi siano anche delle suore in Purgatorio?

Sì, e per la maggior parte il loro peccato fu la mancanza d'umiltà, di modestia, e la disobbedienza.

 

E cosa dice dei sacerdoti che vanno all'Inferno?

Non molto tempo fa venne a trovarmi un sacerdote che era stato molto malato. Erano decenni che entrava e usciva dagli ospedali ed in tre occasioni era stato in punto di morte. Durante l'ultima sua malattia rasentò la morte e quella volta, durante la sua agonia, ebbe una visione di una miriade di sacerdoti che cadevano nell'Inferno come fiocchi di neve. Questo lo sconvolse al punto che pianse per settimane intere. Ce ne volle parecchio perché si riprendesse da quella spaventosa visione.

 

Posso chiederle perché venne a farle visita?

C'era stato un incontro fugace molti anni fa in cui l'avevo aiutato. Ora tornava per ringraziarmi per quell'aiuto. Fu solo una visita di cortesia, ma per lui aveva una grande importanza.

 

Sono mai venuti da lei parenti od amici di sacerdoti, preoccupati di sapere se si fossero salvati o meno a causa del modo non proprio irreprensibile con cui erano vissuti o perlomeno non perfettamente consono al loro ministero?

Si, accadde un po' di anni fa. Venne a trovarmi una coppia proveniente dall'Alsazia francese per parlarmi di un sacerdote di loro conoscenza. Da tempo il pover'uomo era disturbato e un giorno, preso da raptus, scagliò fuori dalla chiesa una statua del Sacro Cuore di Gesù, mandandola in frantumi. Poco dopo si suicidò. Comprensibilmente preoccupati, volevano sapere dove fosse finito. Seppi che si era salvato, dopo tutto, ma che si trovava nel Purgatorio profondo, ancora da essere liberato.

 

Molti accusano i sacerdoti di vivere fuori dal mondo. Qual è il suo pensiero al riguardo?

A me questo sa tanto di presuntuose affermazioni fatte circolare oggi. Vorrei poter dire a queste persone che la pensano così che gli uomini più preparati e colti di questa terra spesso hanno molto più urgente bisogno di Cristo delle tante persone sprovvedute. L'affermazione che i sacerdoti siano tagliati fuori dal mondo non può essere vera se il sacerdote prega. Se non prega, le grazie scarseggeranno. Ritengo del tutto fuori posto una simile critica. Uno dovrebbe avere un atteggiamento critico nei riguardi della mancanza di preghiera e non perché non si procede al passo degli altri. Tutti noi siamo partecipi della natura peccaminosa e l'ascoltare od il cercare un professore di psicologia o di filosofia, ecc. non cambierà mai questo stato di cose. Semmai si potrebbe dire che il sacerdote moderno che cerca questo tipo di acculturamento, più che essere lontano dagli uomini, è lontano da Gesù.

 

Quanti sacerdoti e vescovi le è stato concesso di liberare dal Purgatorio?

Non saprei dirlo con esattezza, ma sono certa che siano tra i quaranta ed i cinquanta.

 

In quel gruppo tra i quaranta ed i cinquanta, quanti sono in Purgatorio a causa delle riforme liturgiche della S. Messa?

Quasi tutti. E tra questi, la maggioranza si trova in Purgatorio per aver promosso la pratica della Comunione in mano.

 

Se oggi pochissimi sacerdoti credono alla sua testimonianza, è dunque solo una minoranza che cerca aiuto dalle anime purganti?

Si, temo di si. Sono davvero pochi i sacerdoti che lo fanno.

 

Si ricorda di qualche caso in cui un sacerdote fu effettivamente aiutato da loro?

Mi ricordo di un sacerdote in un paese vicino a Budapest, in Ungheria, che recentemente voleva restaurare la sua chiesa e costruirvi vicino un piccolo monastero. Il suo vescovo gli disse di procedere pure, ma che non poteva concedergli alcun aiuto finanziario. Il buon sacerdote allora si mise a pregare, dicendo che contava sull'aiuto della Madonna attraverso le anime sante. Venne dunque da me ed io accettai subito di recarmi nella sua parrocchia come, del resto, anche in quelle della zona, per parlare di questo argomento. Dopo poco meno di due settimane dal mio ritorno a casa, egli ricevette $ 100.000 per la sua chiesa e per il suo monastero. Le anime non avevano perso tempo nel rispondergli.

 

Santo cielo! Quante piume d'anatra ci sono volute per arrivare a quella cifra?

No, no! (risata) Le piume d'anatra non c'entrano! E’ il Signore che non perde tempo a soccorrere coloro che nutrono una profonda fiducia nell'aiuto della Madonna e delle anime del Purgatorio.

 

Immagino che lei sappia più di molti altri del fatto che oggi tanti seminari sono vuoti o semideserti. Quali sono i motivi e cosa si può fare per porvi rimedio?

Il rimedio per questa situazione tristissima sarebbe quello di recuperare con forza lo spirito di preghiera, di penitenza e di sacrificio. Allora gli uomini tornerebbero a riempirli come sciami d'ape. Le anime che si sentono chiamate a servire il Signore in questo modo sanno chiaramente che il loro è un cammino di preghiera e quando questa non è alimentata, allora a che servono i seminari?! Se si tornasse a questo spirito, ci sarebbe una nuova ondata di aspiranti e allora, un pochino più a valle, non sarebbe più necessario permettere che mani non consacrate distribuiscano la Santa Comunione. Basterebbe questo perché nei seminari la fede attiva di ciascuno venisse fortificata e perché Satana fosse tenuto molto più lontano.

 

Lei sottolinea molto l'importanza di confidare che è Maria a portarci a Gesù. Nota allora la differenza tra i sacerdoti mariani e quelli che hanno assunto questi atteggiamenti moderni e che quindi hanno lasciato la Madonna in disparte?

Oh sì! Posso discernere subito un sacerdote mariano. I sacerdoti mariani sono molto più miti, umili, di cuore aperto e protettivo verso il prossimo e dediti alla penitenza. Per la loro umiltà diventano più forti e in questa forza i loro frutti risaltano di più di quelli di coloro che operano senza invocare Maria. I sacerdoti mariani hanno anche meno problemi nel vivere il celibato e con la Madonna al loro fianco, sperimentano le enormi grazie che provengono dal viverlo bene. E’ Lei, la donna vestita di sole che, con il nostro aiuto, schiaccia la testa di Satana. Non si tratta solo di simbolismo, è la realtà. Satana fugge da Lei e dai Suoi sacerdoti. I sacerdoti mariani e l'Armata mariana di laici attorno a loro riusciranno, alla fine, nientedimeno a salvare l'umanità. E questo succederà con il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

 

Allora abbiamo un Papa dichiaratamente mariano ed un'Armata mariana di sacerdoti e di laici. Oltre allo stesso Papa, vi è qualcun altro che sta guidando questa Armata in questo combattimento per il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria?

Si, ed egli ha già incominciato a far proprio questo. Non è molto che le anime mi hanno confidato che si tratta di un Vescovo di cui, ancora una volta, non posso fare il nome; devo proteggere quest'uomo così leale e coraggioso.

 

Lei ha qualche idea del perché la Madonna abbia scelto costui piuttosto che un altro?

Non so molto di questo bravo Vescovo, ma quel poco che so potrebbe essere indicativo. Egli chiese al Signore di poter soffrire per la Chiesa che egli ama tanto, almeno quanto soffrirono i suoi fratelli e le sue sorelle durante i regimi comunisti dell'Europa dell'Est. Chiunque ami così profondamente Gesù e così fedelmente la Sua Chiesa ha tutti i crismi per ricevere una chiara missione da parte del Signore e di Sua Madre.

 

Se qualcuno volesse unirsi al Santo Padre ed a quel Vescovo, qual è il modo migliore per farlo? In che modo si può maggiormente operare per il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria?

Incominciando a pregare, a vivere i messaggi trasmessi dalla Madonna a Medjugorje e consacrandosi insieme alla propria famiglia al Cuore Immacolato di Maria.

 

13 - LE CHIESE

 

Quando le anime le parlarono delle condizioni attuali di grande disagio ella Chiesa, le hanno mai parlato anche della chiesa come edificio?

Si, anche di questo. Molte cose che riguardano le nuove costruzioni moderne sono fonte per le anime di tanta sofferenza. Le chiese sono fatte SOLTANTO per la preghiera e per l'incontro con Gesù e Maria. Le anime non amano le sofisticate apparecchiature elettroniche, la moquette od altro che le rende confortevoli come un salotto. Le chiese sono fatte perché si stia soli con Gesù. Tutte le decorazioni che sono fini a se stesse devono sparire perché distraggono. Molto della cosiddetta arte moderna fa inorridire le anime, brutta com'è ed iconograficamente sbagliata. Ed a Maria, ribadiscono, deve essere assegnato il posto che Le spetta.

Ma, più importante di qualsiasi altra cosa, i tabernacoli DEVONO, ripeto, DEVONO essere collocati nel centro! Nel centro della chiesa e non dilato, per non dire in un altro locale, SOLTANTO al centro. Se Gesù non è più al centro di tutto allora finirà per esser portato fuori. Quello che ci rimane non è altro che un secondo municipio. Mi creda, chiunque rivolga al tabernacolo uno sguardo d'amore, otterrà che Gesù elevi il suo posto in Paradiso.Poi i sacerdoti dovrebbero tornare ad usare i pulpiti. Il portar giù il ministro di Dio allo stesso livello dei parrocchiani fu un altro trabocchetto di Satana. Restando su, nel pulpito, egli incuterebbe molto più rispetto.

Non si dovrebbero mai tenere in chiesa manifestazioni di tipo mondano, ma solo funzioni religiose. E' bene che vi ritornino i Santi, almeno S. Giuseppe, S. Michele Arcangelo ed il Santo Patrono della chiesa. Ho già parlato della balaustra per la Comunione. Tutte queste cose che sono venute a mancare e tutto ciò che si è aggiunto per maggiore comodità in questi decenni ci separa da Gesù e piace molto a Satana. Ho sentito di chiese in cui si serve il caffé, si tiene in grembo il proprio animale domestico e dove s'installa persino il televisore. Ho visto chiese in cui mancava l'acqua benedetta all'ingresso e in cui non esistevano gli inginocchiatoi. Nulla di tutto ciò è giusto e nulla di tutto ciò rispetta il volere di Gesù.

 

In altre parole, a loro, non piacciono le chiese moderne, nevvero?

Non proprio. Ho visto diverse chiese moderne dove tutto era a posto. Ce n'è una, ad esempio, a Lienz nel Tirolo, che pur essendo molto moderna, rientra perfettamente nei canoni richiesti ed è ambiente di preghiera. Quindi l'ambiente brutto, incompleto e di poca preghiera non è necessariamente sinonimo di moderno, mentre moderno è, nella maggioranza dei casi, sinonimo di ambiente brutto, incompleto e di poca preghiera.

 

E cosa mi dice delle funzioni religiose che le chiese moderne sembrano aver dimenticato?

Sì, anche quelle. Esse rimpiangono... Le anime rimpiangono le belle processioni di una volta, che sono poi dei piccoli pellegrinaggi, le processioni dedicate alla Madonna od ai Santi, che erano parte integrante della vita spirituale di un tempo. Si fanno parate per gli astronauti, per le squadre sportive e per i politici. Perché allora non si fanno più processioni in onore di Gesù, Sua Madre ed i Loro Santi? Iniziative di questo genere portano Gesù ed i Suoi Santi fuori, nel mondo, come è auspicato; invece oggi avviene, il più delle volte, il contrario: si porta il mondo, la mondanità, entro le mura di Dio.

Poi, in molte parti del mondo, i sacerdoti non vanno più a benedire le case, nemmeno una volta all'anno. Questa tendenza indebolisce la fede ed allenta quel rapporto di amore e di rispetto che deve esistere tra il clero ed il laicato. Inoltre rende più agevole a Satana ed ai suoi demòni l'accesso alle case.

Il cadere in disuso di queste pratiche religiose manda Satana in visibilio. Si è lasciata perdere, pressoché ovunque, la devozione dei Primi Sabati del mese. Dev'essere assolutamente ripresa! I sacerdoti ci sono stati donati innanzi tutto per cose di questo genere. Noi abbiamo bisogno di loro ed essi hanno bisogno di noi perché ricordiamo loro nuovamente le loro responsabilità.

 

Mi può descrivere come viene celebrata la Messa, nella sua chiesa, qui a Sonntag, e se le anime sono contente di come si svolgono le cose qui?

Sì, sono soddisfatte di come abbiamo preservato le cose in questa chiesa. Non si è tolta la balaustra e la Comunione viene distribuita soltanto in bocca. Non ci sono mai donne intorno all'altare, neppure per le letture ed i chierichetti sono solo maschi. Gesù, nel tabernacolo, è al centro dell'edificio e la Madonna ed i Santi hanno posti di primo piano nei dipinti e nella statuaria. C'è un incontro penitenziale ogni settimana e le persone lo frequentano regolarmente. Sono anche regolari ed assidue le presenze all'ora di Adorazione al S.S. Sacramento e al S. Rosario. Tutti i nostri bambini sono nei primi banchi per tutta la durata della Messa, dove li tengo fermi finché non siano usciti tutti gli adulti. Questo per mantenere l'ordine ed il silenzio e per evitare che si infilino, correndo, tra gli adulti mentre stanno uscendo.

 

14- LA CONFESSIONE

 

Che cosa, se mai ne abbiano parlato, le hanno detto le anime riguardo al Sacramento della Riconciliazione o Confessione?

Oh, si, me ne hanno parlato più volte. Sono molto rattristate per il fatto che questo sacramento è oggi così disatteso, così trascurato. E un dono TALMENTE grande che Dio ha dato all'umanità che SOLO Satana può volerlo distruggere. E, ancora una volta, temo, egli l'ha avuta vinta.

La Confessione, così bisognerebbe chiamarla, è qualcosa per la quale dovremmo correre con gioia e NON, come vorrebbe Satana, qualcosa di cui aver timore. State tranquilli, non vi è nulla che possiate dire ad un buon sacerdote che egli non abbia già udito. Un buon sacerdote sa benissimo, con tutto ciò che ha sentito e provato, di essere un peccatore ben più grande di voi. E motivo di gioia GRANDE per Gesù e tutti gli altri in Paradiso quando Gli portiamo le nostre fratture interiori e le nostre debolezze.

Le anime hanno sottolineato che il 60% delle depressioni di tutto il mondo sparirebbe se si approfittasse di questo grande dono. Se tutti si confessassero regolarmente, manderebbero in fallimento molti medici, case farmaceutiche e rappresentanti. Il Signore può salvare e guarire tutti e tutto a Suo piacimento, se solo le persone Lo invocassero! La Madonna ha detto una volta, credo a Medjugorje, che la Confessione mensile da sola potrebbe guarire l'Occidente.

La Confessione è un sacramento mal compreso dai più. Per la maggioranza delle persone non è difficile distinguere tra il bene ed il male, ma diventa per loro molto più fecondo ed impegnativo quando devono distinguere tra ciò che è bene e ciò che è meglio. La Confessione non esiste solo perché si possa confessare di aver svaligiato una banca, anche perché non sono molti quelli che lo fanno. Esiste perché la maggioranza delle persone l'usino per migliorarsi sempre di più agli occhi di Dio. In questo mese appena trascorso quale gesto avrei potuto compiere, quale situazione avrei potuto affrontare in modo più gradito a Dio, più santo? Ecco cosa ci dobbiamo domandare e sfido chiunque a dire di aver fatto tutto, il mese scorso, come lo avrebbe fatto Gesù. L'umiltà porta con sé le grazie più grandi. Gesù riversa le sue grazie più abbondanti sui piccoli e poveri di spirito. La Confessione ci ricorda ripetutamente di questa piccolezza che Egli desidera per noi PERCHE possa colmarci di grazie immense.

 

Come risponderebbe alle molte persone che dicono, in tutta sincerità, di non aver bisogno, per confessarsi, di un sacerdote? Che non è necessario raccontare le proprie cose ad un'altra persona e che per fare questo ci si può rivolgere direttamente a Dio?

Se ciò fosse vero, ancora una volta, gli psichiatri e gli psicologi non farebbero più gli affari d'oro che fanno. Se andassero dallo stesso sacerdote una persona brillante ed una molto semplice, entrambe sarebbero sorprese allo stesso modo dei frutti e delle grazie derivanti da quell'unico, breve e gratuito incontro con Gesù. Ogni essere umano sente il bisogno di confessare la propria colpa e tutte quelle interminabili, noiosissime e costosissime terapie individuali e di gruppo non sarebbero più necessarie se solo le persone andassero da Gesù! Per di più, le grandi grazie non arrivano da lì, dai medici o da altri laici secolari, vengono da Gesù e da Gesù SOLTANTO! Le persone sono portate molto facilmente a lasciarsi ingannare.

Non ritiene che Colui che ci ha dato la vita sia ANCHE in grado di darci infinitamente di più di questo vaniloquio sul come cavarsela" della maggioranza degli psicologi? Che Dio li benedica! Dal momento che la maggior parte di loro non osa affrontare la realtà del peccato, come è possibile che possa affrontare la realtà del perdono? I loro introiti derivano dalla ripetizione all'infinito delle sedute ed il nostro non servirci della Confessione fa in modo che essi possano contare sulla prossima nuova automobile! S'ingrassano con i nostri peccati mentre Gesù è morto per noi, per poterli distruggere e cancellare per sempre!

 

A chi ribadisce che Gesù non ha mai detto che dobbiamo entrare in un confessionale per confessarci, cosa bisogna rispondere?

Questo è vero. Allora consiglio che egli confessi i suoi peccati ad un sacerdote in pubblico, a voce alta. Quello che conta è che sia a voce alta. In questo modo Gesù prende su di Sé il suo peccato e Satana non ne è più a conoscenza. Non può più attaccarsi a quel peccato od attaccare la persona attraverso quel suo legame spezzato od indebolito con Dio.

 

Ma c'è un prete nel confessionale, non c'è Gesù.

Ne è sicuro?

Una nonna italiana volle portare il nipotino di otto anni da Padre Pio per la sua prima confessione. Ella era, comprensibilmente, molto emozionata quand'arrivò in quella chiesa. Il ragazzino andò a confessarsi e se ne tornò raggiante. La signora sapeva bene che aspetto avesse Padre Pio: era piuttosto piccolo, di corporatura media, un po' pelato, con gli occhi neri e sui sessantacinque anni. Comunque volle chiedere ugualmente al nipote: "Dimmi, com'era?". Il ragazzino rispose tranquillamente e nei particolari: "Oh, era alto e di bell'aspetto, con gli occhi castani, lunghi capelli castani ed aveva circa trent' anni

 

Sta scherzando!

No, cose di questo tipo succedono sovente nei luoghi santi e di grandissima preghiera.

 

Vorrei farle ora una domanda precisa. Prendiamo per ipotesi due famiglie. Entrambe conducono una vita buona e moralmente sana. Una famiglia si confessa regolarmente, l'altra no. Potrebbero esserci ripercussioni diverse nei loro rispettivi discendenti e se vi fossero, quali potrebbero essere?

La prima famiglia stabilirà delle solide fondamenta per avvicinarsi sempre di più a Cristo nel corso delle generazioni future, mentre la seconda famiglia porterà pesi maggiori di quelli che avrebbe portato se la famiglia di partenza si fosse confessata regolarmente. Questi fardelli possono essere malattie o debolezze che si sarebbero potute benissimo evitare. L'atteggiamento costantemente penitente ed equilibrato della prima famiglia si manifesterà nella forza e nella gioia dei suoi discendenti, mentre quelli dell'altra famiglia saranno molto più esposti agli attacchi di Satana.

 

Quindi lei mi sta dicendo che coloro che sono costantemente messi in gardia riguardo alla propria condizione di peccato finiscono per godere di una migliore salute di chi invece non è avvisato nevvero?

Certamente! Attraverso l'umiltà del gesto di confessarsi, la preghiera e l'amore assiduo per il Signore che ne consegue, nascono e crescono una forza ed un equilibrio che formano individui più sani. E per sani intendo individui più sani emotivamente, mentalmente e fisicamente. E questo si riflette anche nelle generazioni future.

 

Allora mediante il nostro amore, la nostra preghiera e la nostra confessione possiamo assicurare una salute migliore ai nostri figli, nipoti e pronipoti!?

Si, proprio così. Troppi, troppi farmaci oggi si limitano a riparare i danni. Se i medici bravi d'oggi, in tutte le branche, dedicassero lo stesso tempo e dispendio d'energia alla prevenzione, la prevenzione come ci viene richiesta con i Dieci Comandamenti, il mondo soffrirebbe solo in minima parte delle malattie da cui oggi è oppresso. La medicina preventiva non ci costa nulla ed in aggiunta arriviamo a comprendere molto meglio l'immensità dell'amore di Dio per ciascuno di noi. Questo non è un gioco per Dio. Egli gioisce quando noi siamo nella pace e nella felicità che ne deriva. Egli desidera SOLTANTO che noi siamo gioiosi, liberi ed in buona salute!

 

Potrebbe allora parlarmi del ruolo della contrizione e del pentimento nell'ora della morte?

Con una buona confessione, accompagnata da una sincera e sentita contrizione, sono condonati i nostri peccati che debbono, tuttavia, ancora essere riparati. Non siamo stati liberati del tutto da quei peccati. Inoltre, per poter ricevere l'assoluzione completa, l'anima dev'essere priva di qualsiasi dipendenza. Se una mamma di molti figli in tenera età fosse condannata a morire, dovrebbe essere così libera interiormente da poter dire sinceramente:

"Signore, Ti offro tutto, sia fatta solo la Tua volontà". Arrivare a questo può essere molto, molto difficile. La libertà mediante il pagamento fino all'ultimo denaro, come dice Gesù, consiste, fra noi e Dio e fra noi e gli altri, nella riparazione e nella totale assenza di dipendenze che non siano dipendenze da Dio stesso.

 

Allora significa che per essere completamente liberi da tutti i peccati, è necessario procedere in tre direzioni?

Si. Prima dobbiamo riparare nei confronti di Dio, poi dobbiamo riparare nei confronti della persona che abbiamo offeso, che è anche la nostra stessa persona, poi dobbiamo compiere atti di riparazione sotto forma di preghiere o di buone azioni. Non è sufficiente che il peccato sia cancellato, occorre anche che sia espiato.

 

Secondo lei, anche chi non è cattolico o non è cristiano dovrebbe confessarsi?

Oh, sì. Nessun bravo sacerdote, desideroso di eseguire quanto richiestogli da Gesù, manderebbe mai via qualcuno. E se ad una persona dovesse capitare una cosa del genere, l'esorterei a perseverare ed a cercare altrove ed a dire una preghiera per quel sacerdote che l'ha respinta. Chi sia il penitente, da dove venga, quale sia la sua istruzione non ha alcuna importanza; ciò che serve è il suo sincero e profondo rincrescimento per il suo errore. Se c'è questo, per volere di Gesù stesso, quel penitente troverà presto un sacerdote pronto a confessarlo. Glielo posso garantire.

 

15-IL ROSARIO

 

Che cosa mi dice del S. Rosario?

Oh, è tanto importante! Si! Il Rosario ha il potere di guarire ed è una grande sorgente di pace, in modo particolare per le famiglie che lo pregano insieme. Proprio per questa ragione, Satana ne ha orrore!

Quanto sto per narrarLe accadde il 16 dicembre 1964. Ora capirà perché rammento quella data così bene. Quel giorno ero tornata a casa molto stanca e avevo notato che mi era arrivata, nel frattempo, molta posta. Decisi di dare una sbirciatina veloce e di rispondere soltanto alle due lettere più urgenti. Le individuai e compresi che quanto occorreva in entrambe le famiglie era la recita del Rosario tutti insieme: solo così avrebbero potuto risolvere i gravi problemi da cui erano afflitte.

Quindi tirai fuori la mia cartelletta con l'occorrente per scrivere, la misi qui, al centro della scrivania, ed estrassi due fogli e due buste. Come mia abitudine incominciai per prima cosa ad indirizzare le buste, quand'ecco un fischio acutissimo. Alzai gli occhi e vidi qui, ritto alla mia destra, la figura di Satana. Aveva l'aspetto di un bell'uomo di carnagione olivastra, sulla trentina, e mi fissava con uno sguardo perverso e carico di odio. Continuai a scrivere, facendo finta di nulla. Poi sentii odore di bruciato e quella fu una cosa a cui non ero preparata. Mi guardai in giro e fuori dalla finestra. Niente. Pensai: "Non ho acceso nessun falò in giardino quest'oggi, sarà il vicino". Guardai di nuovo verso destra e vidi che Satana aveva preso i due fogli, se li era tirati vicino, sul bordo del tavolo, e vi aveva appoggiato una mano. C'era una perfetta impronta nera sul foglio ed era quella che puzzava di bruciato. Gli ordinai allora, in nome di Gesù, di andarsene, cosa che fece subito.

Terminai di scrivere le mie due lettere poi, mentre stavo per buttar via i fogli bruciacchiati, mi accorsi che solo il primo si era bruciato veramente, mentre il secondo aveva appena un'ombra scura. Pensai che forse era meglio farli vedere al mio sacerdote. Egli fu contento che non me ne fossi disfatta perché voleva farli analizzare presso un laboratorio chimico ad Innsbruck. Il motivo, mi spiegò, di volere un esame approfondito era che, secondo lui, non era materialmente possibile che si fosse bruciato solo il primo foglio e non quello sottostante. Dopo tre mesi arrivò la risposta: impossibile dare una spiegazione, il sacerdote si era sicuramente sbagliato nell'insistere che il secondo foglio si trovasse sotto il primo. No, non mi ero sbagliata. I fogli originali andarono distrutti nell'incendio della mia casa, però abbiamo salvato la fotografia. La foto mostra la bruciatura del primo foglio, separato dal secondo. vedasi fotografia a pag. V dell'inserto). Ecco, vede QUANTO Satana detesti il Rosario!

 

Che cosa risponde a quelle persone che ritengono il Rosario una preghiera noiosa ed inutile perché ripetitiva?

L'umiltà insegna che quando parliamo, dovrebbe essere solo di ciò che abbiamo sperimentato. Chi dice questo non ha mai pregato veramente il Rosario. Meditare i misteri, meditare la vita di Gesù ci porta ad una tale pace e ad una tale gioia da far impazzire Satana. La Madonna ha fatto molte promesse a coloro che lo pregano, attraverso un santo, S. Domenico.

Mi è stato raccontato di una signora che aveva acquistato una corona a pochi metri dalla chiesa a cui era diretta, per pregare il Rosario con un grosso gruppo di pellegrini. Quando si inginocchiò nel banco ed apri la borsetta per estrarlo, vi trovò solo un mucchietto di perline e piccoli fili di ferro. Satana aveva disfatto completamente la corona per impedirle di usarla. Satana odia la pace ed odia la guarigione: il Rosario è un grande strumento di guarigione ed un'arma potente nelle nostre mani contro di lui.

 

L'è mai apparsa un 'anima per chiederle di pregare insieme un Rosario?

Sì, succede qualche volta. Un episodio che mi viene in mente in questo momento è quello di quando mi trovavo, negli anni Cinquanta, in procinto di riprendere il mio treno da Bludenz. Era un giorno di mercato e per evitare la ressa, ero salita sull'ultima carrozza. Mi ero accomodata in uno scompartimento in cui c era solo una signora. Non avevo fatto quasi in tempo a sedermi quand'ella prese una corona dalla borsetta, dicendo: "Ecco qualcuno che pregherà un Rosario con me . Pensai subito: "Se fai così con tutti, non c'è da stupirsi che ti ritrovi sola!". Ma, naturalmente, fui felice di pregarlo con lei; iniziammo a pregare, proseguendo indisturbate fino alla fine. A quel punto disse:

"Ringraziamo il Signore!" e spari all'istante. Così mi ritrovai sola, in uno scompartimento vuoto, in un giorno in cui il treno era affollatissimo. Neppure per un istante mi era venuto il sospetto che si trattasse di un'anima del Purgatorio.

 

16-I SACRAMENTALI

 

Che cosa sono i Sacramentali? Sono importanti per noi e per le anime del Purgatorio?

Moltissimo. Dovremmo sempre farne uso; le anime sante amano i Sacramentali che sono l'acqua, l'olio ed il sale benedetti, le medagliette, le candele e così via. Conosco una storia bellissima e davvero interessante a questo proposito.

Conoscevo una donna che aveva promesso alle anime del Purgatorio che avrebbe acceso un lume benedetto per loro ogni sabato. Ma un sabato suo marito le disse: "Devi smetterla. Queste cose non si fanno più. Non c'è nessun bisogno. I morti stanno benone. E non mi importa niente che tu abbia fatto loro questa promessa". La donna ne fu rattristata: voleva continuare a farlo, ma senza dover disubbidire al marito. Ebbe un'idea. Disse tra sé:

"Metterò il lume nella stufa a legna. Di solito Giorgio non l'apre". E così fece. Lo collocò all'interno, chiudendo poi la porticina in cui c'era una piccola apertura. E poi usci di casa. Poco dopo rientrò il marito. Poiché doveva bruciare delle carte andò verso la stufa dove, con sua sorpresa, vide che qualcosa luccicava all'interno. Perplesso ed incuriosito, aprì la porticina e vide, con grande stupore e sbiancando in volto, non solo il lumino acceso, ma anche sei paia di mani giunte, disposte a raggiera intorno alla fiamma. Chiuse la porticina ed aspettò che rientrasse sua moglie. Quando arrivò, le disse: "Perché metti il lume nella stufa? Tanto vale che tu lo metta qui sul cassettone".

 

Le anime, dunque, amano la fiamma benedetta; sa se a loro piaccia un particolare genere di musica?

Si, amano la musica sacra e, in particolare, il suono delle campane che chiama le loro famiglie alla preghiera. Così non c'è da sorprendersi che qualcuno in questo mondo secolarizzato reclami, sostenendo che le campane sono una fastidiosa intrusione nella propria privacy. E’ un altro punto a favore di Satana se le cittadine sono così spente spiritualmente da avere questo tipo di reazione a queste cose.

 

In che modo l'acqua benedetta aiuta noi e le anime del Purgatorio?

L'acqua benedetta dovrebbe essere sempre a portata di mano nelle case e negli appartamenti. Va usata regolarmente. Se si verificano disturbi e se un peccato grave viene compiuto in un posto preciso, quel posto va asperso con l'acqua benedetta. E' di grande protezione contro Satana. Le anime chiedono che siano asperse le loro tombe; si affollano e ci aiutano ovunque si faccia uso dell'acqua benedetta. Inoltre l'acqua benedetta è un mezzo infallibile per discernere se c'è un'attività demoniaca. I demòni fuggono quando la si usa ed immediatamente si instaura la pace. Alcune ricerche recenti hanno dimostrato che l'acqua benedetta protegge dalle radiazioni pericolose.

 

In quale altro modo l'aver fatto benedire qualcosa da un sacerdote può proteggerci nella vita di tutti i giorni?

I sacerdoti dovrebbero benedire il più possibile. Dovrebbero benedire le case, il raccolto, le automobili e qualsiasi tipo di impresa. Una buona idea sarebbe quella di benedire tutto il sale che si butta d'inverno sulle strade per impedire la formazione di ghiaccio. Servirebbe a ridurre drasticamente il numero degli incidenti e sarebbe quindi utile a tutti.

 

17- ALTRE RELIGIONI

 

 E’mai stata visitata da mussulmani o da ebrei?

Si, e sono sempre felici, quando vengono da me, poiché comprendono le cose molto meglio di quando erano vivi. Ricordiamoci che per il fatto stesso di appartenere alla Chiesa cattolica si è nella possibilità di fare il massimo per guadagnarsi il Paradiso. Coloro che hanno vissuto una vita diversa, con una fede diversa, se vivono questa fede coscienziosamente, potranno anch'essi, naturalmente, santificarsi.

Ogni cristiano deve sapere che si possono trovare molti santi anche al di fuori delle nostre Chiese cristiane. Di uno di questi ebbe a parlare recentemente la Madonna con una delle veggenti. Quando la veggente Le chiese chi fosse la persona più santa nella cittadina in cui viveva, la Madonna rispose che era una donna mussulmana.

 

Ci sono delle religioni che non sono positive per l'anima?

Ci sono molte religioni e, certamente, alcune di esse non sono buone religioni. Oggi osano chiamarsi religioni persino i raduni di streghe, le sètte che esercitano forme di plagio; in particolare quest'ultime, senza ritegno, si professano cristiane, come quei poveracci che sono morti recentemente negli Stati Uniti in un terribile rogo dopo una lotta con la polizia. Individui come quel loro leader proliferano. Sono uomini assetati di potere, con notevoli capacità di plagio e molto spesso posseduti.

Sono i cristiano-ortodossi ed i protestanti quelli più vicini ai cattolici. Credono in Dio e nei Dieci Comandamenti. Eppure i protestanti non credono alla Madonna, o perlomeno non ufficialmente, anche se ne conosco tanti che pregano il Rosario.

A parte coloro che dichiaratamente servono Satana, il problema sta in quanta verità ogni religione effettivamente proclami. E poiché Dio misura quanto sia piena la coppa e non quanto sia vuota, ogni gruppo che riconosce ed onori un Dio buono, salvatore e liberatore è buono anche agli occhi di Dio.

Diventare santi agli occhi di Dio è sicuramente più difficile per chi è cattolico. Questo perché ha a sua disposizione la massima misura di verità, anche se oggi la Chiesa versa in pessime condizioni. E dunque il cattolico che è ritenuto maggiormente responsabile per portare Gesù agli altri e quello in grado di fare di più per gli altri con la preghiera ed il silenzio, proprio perché ha ricevuto più aiuto degli altri. In effetti, chi ha ricevuto molto dovrà rendere conto di molto.

 

C'è qualcuno in Paradiso che non è mai entrato in una qualsiasi chiesa quand'era vivo?

Certamente! Se una persona vive con la coscienza pulita, cercando sempre di amare e di aiutare il suo fratello, sarà con Dio in Paradiso. Dio ama e benedice coloro che non ebbero mai possibilità di conoscerLo durante la loro vita, ma che ugualmente amarono e difesero la vita, il dono più grande che Dio ci ha dato.

 

Che cosa dovrebbero fare per le anime del Purgatorio coloro che professano altre fedi e che non conoscono, quindi, le preghiere che lei ha suggerito oggi?

Non è questione di imparare a memoria delle preghiere riconosciute dalla Chiesa cattolica, è una questione di cuore. Dovrebbero estendere attivamente il loro amore e perdono totale ai loro defunti e compiere buone azioni per loro. Anche solo recitando il Padre Nostro e l'Ave Maria potranno fare grandi cose per i loro cari estinti in Purgatorio e quindi ricevere, di rimando, molto aiuto da loro. Ricordiamoci che l'unica preghiera dataci da Gesù è il Padre Nostro. Contiene tutto ciò che l'Amore di Dio ci chiede di fare. Eppure, per quanto breve e semplice essa sia, quante persone al mondo fanno ciò che si chiede? Con un pochino più di tempo, potrebbero gradualmente affrontare le altre preghiere. Restano, comunque, solo di sostegno per ciò che dovrebbe sgorgare dal nostro cuore per i nostri fratelli e per i nostri amici e parenti defunti.

Ripeto, TUTTO ciò non è questione di testa, ma di cuore. L'amore viene dal cuore, non dalla testa. La poca intelligenza non ha mai ucciso nessuno, ma il poco amore uccide ogni minuto del giorno e della notte. La vita non si santifica, le guarigioni non avvengono se non con il nostro amore. Il cervello non serve.

 

Le guarigioni che hanno luogo durante le Messe cattoliche avvengono in uguale misura anche durante le Messe delle altre confessioni?

Dipenderà esclusivamente dal credere o meno di chi partecipa, alla reale presenza di Gesù nell'Ostia Consacrata; per taluni la Sua presenza è puramente simbolica. Se si verificano guarigioni anche quando la presenza di Gesù è considerata solo simbolica, quelle guarigioni sono da ritenersi delle imitazioni e non dureranno. Satana non demorde mai dal volerci confondere e sviare dal nostro vero Gesù.

 

Poi vi sono altre confessioni dove la liturgia è stata così diluita che alcuni considerano Comunione con Gesù ogni spezzare del pane di ogni pasto. Possono avvenire guarigioni anche in questo contesto ed è davvero importante che la liturgia resti la stessa di quella cattolico-romana?

E’ importante. Credo che la liturgia debba essere quella della Chiesa cattolica, ma sono ugualmente sicura dell'incommensurabile amore di Gesù; e perciò non oserei mai mettere seriamente in dubbio le guarigioni che avvengono in quelle altre forme di Comunione. Comunque è la Messa cattolica, quando è vissuta con il cuore ed in profondità, quella più equilibrata e più taumaturgica per l'anima, la mente ed il corpo.

 

Quelle anime del Purgatorio che in vita non erano cristiane le hanno mai parlato del Papa?

Si. Mi hanno detto che ora riconoscono il Santo Padre come il supremo capo spirituale di tutta l'umanità.

 

Dei non-cristiani le hanno detto questo?!

Si. Anime di persone che non erano cristiane quando erano qui, sulla terra, mi hanno detto esattamente così.

 

Che cosa succede a chi diventa membro di una setta o culto?

Dipende molto dal perché e dal percome vi è giunto. Se è nato in una famiglia per la quale quell'ambiente è già cosa accettata e consolidata, egli verrà giudicato con mitezza; non fu una sua vera scelta e ne ignorava la realtà. Ma se è un cattolico od un cristiano di una confessione superiore a scegliere consapevolmente quella strada, ne pagherà lo scotto. Quella persona dovrà tornare alla sua vera confessione prima di morire per liberarsene totalmente.

 

Ho sentito molti della mia generazione, tra i quali anche alcuni medici ecolari, usare l'espressione "patologia cattolica". Cosa mi può dire a questo proposito?

Oh, come mi rattrista e mi fa inquietare questa espressione! Quando questo succede non può non essere che opera di Satana. Quando non si insegna ad amare con l'Amore Divino ed i genitori, i sacerdoti e gli insegnanti sanno solo minacciare e colpevolizzare, si possono provocare nei giovani malattie spirituali. Gesù non accusa, mai, mai e poi MAI nessuno, perché conosce la condizione umana molto meglio di noi. E' Satana che usa le minacce per ingannarci. Le minacce hanno allontanato molti dalla Chiesa; la Madonna ci dice ripetutamente di pregare per coloro che non hanno provato l'amore di Dio e che quindi si sono allontanati. Chi avrà provocato questo nei suoi giovani avrà molto di cui render conto dinanzi al Tribunale di Dio. Quando questo succede, il Signore avrà particolare misericordia della vittima poiché saprà da dove e da chi sono pervenute quelle minacce.

 

18- PROTEZIONE E DIREZIONE

 

Maria, le anime guidano, istruiscono, consigliano i loro familiari viventi?

Oh sì, questo accade. Accadde con molta frequenza, attraverso di me, nel 1954 quando le anime venivano e mi comunicavano il luogo e la data del loro decesso. Mi pregavano d'informare i loro familiari che vi erano questioni che andavano corrette; di solito erano eredità distribuite ingiustamente od in contrasto con le loro ultime volontà.

In questo momento mi sovviene di un'anima che mi aveva pregato di dire a suo figlio, un sacerdote che vive sul versante opposto di questa valle, di rimettere la balaustra per la Comunione nella sua chiesa. Dapprima ne parlai con un suo conoscente il quale, tuttavia, mi disse: "Glielo dica lei stessa: crederà molto di più a lei che a me". Allora scrissi al sacerdote che, tuttavia, non prese alcuna iniziativa al riguardo. Lo ritengo una brava persona che, però, non si senti in quell'occasione, di passare all' atto pratico.

 

Le anime ci guidano allo stesso modo se siamo noi per primi a prendere l'iniziativa, pregando e compiendo buone azioni per loro?

Si. Basta aver fiducia e fare noi il primo passo per aiutarle.

 

È mai successo che qualche associazione laica o comitato cittadino abbiano tentato di indebolire la sua testimonianza, di attaccarla e fermarla?

Stia pur certo che se anche ci provassero, non potrebbero fare nulla! Sì, ci fu una volta un tentativo di fermarmi di cui, però, venni a conoscenza solo in seguito. Per un certo periodo di tempo pattugliò questa zona un poliziotto, un tipo un po' difficile. Girando per i vari bar del paese gli erano giunte voci di una donna sulla montagna che diceva di vedere e di parlare spesso con i fantasmi. Poiché non tollerava che nel suo territorio si parlasse di cose simili, decise di farle visita con un collega per imporle il silenzio. Così, in compagnia del collega, con la sua 'volante' ed in alta uniforme, arrivò quassù, parcheggiò davanti al ristorante e proseguì a piedi con il suo secondo. Ma i due non giunsero mai alla soglia della mia casa. A circa dieci metri di distanza da questa furono misteriosamente bloccati: non riuscivano in alcun modo a procedere. A spalle basse, tentarono una seconda volta: qualcosa d'invisibile fungeva da irremovibile ed impenetrabile barriera. In tutta fretta girarono i tacchi, scendendo al bar del ristorante dove ordinarono un cognac; e non tornarono mai più sull'argomento. Li vide una mia vicina che solo il giorno dopo mi disse: "Maria, hai avuto una visita importante ieri". - "Chi?" risposi, "Ieri non ho ricevuto nessuno Poi venni a sapere esattamente quanto era avvenuto.

 

Quali disposizioni, se mai ne abbia ricevute, ha avuto dalle anime del Purgatorio?

Mi hanno chiesto di non star via da casa per più di cinque giorni alla volta, a causa della posta che ricevo.

 

È mai stata avvicinata da persone con intenzioni poco chiare? In tal caso come le ha affrontate? È stata avvertita del loro arrivo?

Cerco di ricevere tutti. Si, sono stata avvisata in alcuni casi di non dare una lunga testimonianza. Se le persone vengono solo per curiosità, allora non mi dilungo. Quando vengono da me persone che non sono in buona fede è come se improvvisamente mi mancasse la voce. Non riesco ad articolare la parola liberamente come sto facendo ora. Allora mi dicono: "Perché non ci racconta ancora qualcosa?". Ed io ribatto: "Perché non mi fate altre domande?". Mi è successo più di una volta.

 

Davvero! Allora sono felice e molto riconoscente che abbia voluto discorrere con me per così tante ore! Ha per caso domandato ad un'anima se le mie intenzioni fossero buone?

No! Se le sue intenzioni non fossero state più che buone, le assicuro che si sarebbe annoiato da morire! (risata).

 

È vero che ci portiamo dietro tutto quello che abbiamo imparato sulla terra?

Sì, è vero.

 

In tal caso, ci sono prove che le anime ci aiutano a seconda della loro abilità o preparazione? Per cui, se una sarta ha bisogno di essere aiutata nel suo lavoro, sarebbe meglio che si rivolgesse ad un'anima in Purgatorio che in vita fosse stata una sarta?

Sì, ci sono prove a questo riguardo. Se dovessimo aver urgente bisogno di aiuto come, per esempio, in un incipiente incidente d'auto, è assai probabile che l'aiuto provenga da un'anima che si intende di automobili piuttosto che da un'esperta nel lavoro a maglia.

Conosco un uomo che durante l'ultima guerra dovette più volte fare del contrabbando. Egli chiedeva sempre ai doganieri in Purgatorio di aiutarlo a farla franca. In tanti anni di attività non fu mai colto in fallo. Però va detto che la merce che trafugava consisteva in bibbie ed articoli religiosi di vario genere; fossero state armi o droga questo aiuto non gli sarebbe mai stato concesso. Le anime non intervengono MAI in aiuto di attività illecite.

 

In quale altro modo le anime possono indirizzarci e consigliarci?

Possiamo chiedere ad un'anima di guidarci spiritualmente. Questo è particolarmente utile quando non riusciamo a trovare un buon sacerdote e ci sentiamo spiritualmente troppo soli. Le anime non mancheranno di aiutarci. Nei casi di cui ero a conoscenza, non ho mai saputo, tuttavia, come si manifestasse questo aiuto; le anime, comunque, affermano che questo avviene.

 

Le anime possono proteggerci fino al punto di interferire con il nostro libero arbitrio?

In un certo senso sì, ma solo in modo positivo. Possono intervenire per impedirci di attaccarci alla bottiglia, di guidare a velocità troppo elevata, o di fare qualsiasi cosa che metta a repentaglio la nostra vita o salute. Possono certamente aiutare i fumatori a smettere di fumare: con il loro aiuto questo diventa più facile. Ma forse questo è il momento di dire qualcosa sul libero arbitrio.

Quando le anime intervengono per distruggere una cattiva abitudine, la nostra volontà si libera, non è più costretta. Non siamo mai in grado di agire liberamente quando siamo così deboli da peccare o da cedere ad una dipendenza. Quando scegliamo qualcosa che ci vincola e che ci domina, tendiamo psicologicamente a giustificarla, darle un' apparenza di cosa buona per poter mentire a noi stessi, autoconvincendoci che non vi è nulla di male in essa. Queste manipolazioni psicologiche ci tolgono la libertà interiore. Solo in Paradiso saremo così liberi da concentrarci puramente sul Bene assoluto, il nostro Dio.

 

Può farmi un esempio di come un'anima del Purgatorio abbia liberato o protetto qualcuno?

Sì, ma si trattava di un altro tipo di dipendenza. Un giovanotto era in cerca di una brava e pia moglie. Aveva in mente una giovane che frequentava di tanto in tanto. Eppure ogni volta che arrivava di fronte alla sua casa, trovava un uomo che gli gridava:

"Non andarci, non ti troverai bene con lei". Per le prime volte non gli diede retta, continuando a far visita alla giovane. Ma alla terza o quarta volta volle avvicinarsi a quest'uomo per vederlo da vicino. Era suo padre, morto molti anni addietro. Allora sì che gli prestò attenzione e indirizzò i suoi sforzi altrove. In questo modo fu liberato e protetto da una situazione di futura infelicità certa.

Poi, sì, un altro caso. Conoscevo una giovane donna che aveva cercato più volte di entrare in convento, ma per svariati motivi era stata sempre respinta. Allora prese l'abitudine di andarsi a sedere in un angolino solitario sulle rive di un lago per cercare pace nel suo Dio. Un giorno, mentre era diretta laggiù, senti una voce che le sussurrava: "Fermati, torna indietro". L'ignorò e continuò per la sua strada. Ma la voce si fece sentire di nuovo: "Torna indietro!". Lei non si fermò finché non sentì su di sé due mani che la respingevano. Questa volta si convinse e non proseguì oltre. Più tardi ella raccontò l'accaduto ad uno psicologo credente che così spiegò il fatto: "Ma è chiaro, nello stato psichico in cui lei si trovava, sarebbe stata facilmente stregata dall'acqua e avrebbe potuto inconsapevolmente caderci o buttarvisi e morire annegata".

Ora, invece, le racconto una storia divertente riguardante la protezione della proprietà privata. Un certo Hans che vive da queste parti, fu svegliato una notte da una voce che gli diceva di andare nel fienile. Hans, però, non le diede alcun peso e si girò dall'altra parte. Di nuovo quella voce: "Vai nel fienile". Alla terza volta, Hans si alzò, andò a vedere, trovò che tutto era a posto poi disse tra sé: "Strano. Cosa faccio? Mah, mi fermerò qui un momento" e si mise a sedere in un angolo. Da li a poco entrò uno sconosciuto che andò diritto al porcile dove prese due dei porcellini di Hans. Di colpo Hans capì: quella voce era di suo padre. Si alzò, rincorse il ladro che lasciò cadere nella fuga i due porcellini. Ecco un caso in cui le anime hanno protetto la proprietà fisica, liberando quindi quell'uomo dai guai derivanti da una perdita economica.

Conoscono la nostra situazione ed il mondo in cui viviamo alla perfezione, quindi le nostre richieste di aiuto possono essere varie quanto varie sono le situazioni di vita che viviamo.

 

Lei mi sta dicendo che in qualche modo le anime ci proteggono sempre. È possibile che questa protezione aumenti se preghiamo spesso per loro?

Oh, sì! Aumenta notevolmente! Si potrebbe dire che così facendo, facciamo girare tra di loro il nostro biglietto da visita. Quando incominciamo a pregare per loro, io credo che la notizia si diffonda rapidamente. Hanno tanto bisogno di attirare la nostra attenzione che faranno molto perché ci rendiamo conto che sono loro che ci stanno chiamando. Quando ho bisogno di un aiuto specifico dico: "Aiutami per questo o quello e ti farò dire una Messa in più la settimana prossima; se non lo farai, non farò nulla neppure io". Potrà pensare che questo è mercanteggiare con Dio o sfidarLo, ma non credo che lo sia per la semplice ragione che la preghiera non è limitata dal fattore spazio/tempo. Se la nostra intenzione di operare per loro è sincera, allora la loro attività e la scelta del momento opportuno per svolgerla non può essere misurata dal nostro punto di vista fondato sul nostro concetto di tempo. Provi anche lei, vedrà che diventeranno molto attive.

 

Possono farci ritrovare gli oggetti smarriti?

Anche quello, e ne ho una prova importante. Due anni fa, una suora di grande preghiera della Comunità delle Beatitudini che vive a tempo pieno a Medjugorje accompagnò una delle veggenti di Medjugorje, Vicka Ivankovic, per un giro di conferenze in Francia. Come spesso avviene in queste circostanze, le tappe erano frequenti e gli spostamenti fatti in gran fretta. Suor Emmanuel - così si chiama - era incaricata di saldare i conti delle pensioni nelle varie località in cui Vicka doveva parlare e quindi aveva sempre con sé un borsello con molto denaro. Una mattina -divideva spesso con Vicka la stessa camera -, pochi minuti prima della partenza, non trovò più il borsello. La Suora sapeva con esattezza dove l'aveva messo la sera prima eppure non c'era più. Non potevano rimandare la partenza perché molte migliaia di persone aspettavano di vedere e sentire Vicka, per cui partirono senza il borsello. Avvertirono la padrona di casa, pregandola di mettere la camera sottosopra perché si trattava di molto denaro già impegnato per altri pagamenti. Il giro continuò e in quella pensione non fu trovato nulla. Vicka poi proseguì per la Germania e Suor Emmanuel rientrò a Medjugorje ancora affranta per quella perdita. Si sentiva, comprensibilmente, responsabile per l'accaduto. Appena giunta a Medjugorje, invocò le anime sante: "Fatemi trovare quel borsello e vi prometto una novena di S. Messe".

Non erano passati tre giorni che arrivò un fax all'Ufficio Parrocchiale, spedito dalla proprietaria della pensione in Francia, in cui si diceva testualmente: "Solo ora abbiamo trovato il vostro borsello con tutto il contenuto; non manca nulla. Era esattamente dove ci avete indicato!". Tutto ciò non mi sorprende per nulla. Una novena di S. Messe porterà certamente molte anime in Paradiso. Questo l'ho scoperto solo dopo che mi fece visita Suor Emmanuel pregandomi di porre ad un'anima questa domanda: "E' stata un'anima del Purgatorio a restituire il borsello con il denaro perso durante il giro di Vicka in Francia?". Circa un mese dopo arrivò la risposta: "Si".

 

Ma è possibile che il borsello una sera, si fa per dire, si sia materializzato di nuovo allo stesso posto in cui era stato messo inizialmente?

Per Dio tutto è possibile. Io sarei propensa a credere che le anime abbiano parlato al subconscio del ladro, convincendolo a restituire il borsello. Ed è questa pressione sulla sua coscienza, che si forma entro il nostro subcosciente, che il "buon ladrone" trovò intollerabile. Ma è rientrato di nascosto in quella pensione per rimetterla allo stesso posto? Mi sembra tutto un po' misterioso, devo ammettere. O era libero di girare dove voleva in quella pensione? Resta il fatto, comunque, che le anime ricevettero nove S. Messe da Suor Emmanuel e quindi non mancheranno mai di pregare e di intervenire concretamente per lei.

 

Conosce un altro caso di protezione di questo tipo che potrebbe essere molto significativo per moltissime persone?

Per moltissime persone? Si, questo dovrebbe essere estremamente significativo agli occhi di tutto il mondo. Le anime del Purgatorio mi hanno rivelato che avevano aiutato a spegnere l'incendio alla Centrale Nucleare di Chernobyl e, più recentemente, seppi che avevano aiutato ad abbreviare la guerra del Golfo. Prestarono il loro aiuto perché molte persone avevano pregato.

Non c'è nulla che non possano fare per noi! Salvarono una buona parte del villaggio a monte di Sonntag da una grossa valanga nel 1954. Erano intervenute perché nel villaggio di Fontanella v'era una donna costretta a letto da trent'anni che aveva offerto tutte le sue preghiere e le sue sofferenze per il bene di quella Parrocchia. Quindi si può dire che fu lei, in verità, a salvare tutte quelle case e certamente molte vite umane. Quando gli esperti esaminarono la valanga il giorno dopo, dissero che qualcosa di molto potente, ben più potente della valanga stessa, l'aveva bloccata nel suo alveo.

Ecco a che punto possono arrivare! Quindi non invocare la loro protezione ogni giorno è una grossa perdita. Davvero non le dimentichi mai!

 

Se ci è stato concesso di chiedere la loro protezione per qui, ci è ugualmente concesso di chiedere alle anime del più alto dei tre livelli di scendere al livello più basso per aiutare quelle altre anime?

No, questo no. Il motivo è che esse conoscono ed agiscono solo in virtù di ciò che sta loro innanzi. Cercano ed anelano alla Luce di Dio e sono orientate esclusivamente nella direzione di Dio. Dobbiamo piuttosto pregare S. Michele e gli altri Angeli di proteggere ed aiutare le anime dei livelli più bassi.

 

Vi sono altri modi in cui esse ci proteggono?

Penso che le possibilità di aiuto siano solo limitate dalla nostra immaginazione finché essa resti santa e buona. Non verranno mai in nostro soccorso per aiutarci in imprese non conformi alla volontà di Dio. Non si perda d'animo se, ogni tanto, il loro aiuto non è evidente. Non si dimentichi che per ogni cosa che fanno, hanno bisogno del permesso di Gesù attraverso la Sua Santa Madre. E, come tutti sappiamo, i piani di Gesù non sempre coincidono con i nostri anche se le nostre richieste sono buone. Inoltre il loro lavoro passa spesso inosservato poiché la pace che deriva dalla loro protezione è molto spesso dono silenzioso ed invisibile.

Ad esempio, le potrebbe capitare di attraversare le strisce pedonali con il verde. Allo stesso momento sopraggiunge una macchina, ma ciò che lei non sa è che al conducente è venuto un colpo di sonno. Un'anima può risvegliarlo all'istante per cui la macchina si ferma regolarmente e lei non si accorge di nulla. La sua vita è stata salvata, ma lei non verrà mai a saperlo. Quante volte intervengono in nostro aiuto senza che noi ce ne accorgiamo!

 

Potrebbe raccontarmi un altro episodio in cui più che protezione spirituale o fisica le anime hanno dato un certo tipo di aiuto più generale?

Il fatto seguente accadde in Francia. Una donna aveva fatto il voto di fare un'offerta per una Messa al mese per le anime del Purgatorio. Era una persona modesta e pia che lavorava come domestica in famiglie di un certo rango. Poi perse il posto e rimase per un periodo più lungo del previsto senza lavoro. Aveva dato fondo a quasi tutti i suoi risparmi per mantenersi quando, un giorno, uscendo da Messa, si ricordò di dover lasciare la sua offerta mensile. Ma ora, era un problema serio. Se avesse fatto quella offerta si sarebbe trovata in pochi giorni senza un soldo in tasca. Ebbe un attimo di esitazione, ma poi affidò il suo problema a Gesù, certa che non l'avrebbe abbandonata in quel frangente. Andò dal sacerdote e lasciò il suo obolo per una Messa per le sante anime. Uscì di chiesa per andare a casa. Ma sul sagrato le venne incontro un giovane distinto, di bell'aspetto e le disse che aveva sentito che lei era in cerca di un posto di lavoro. Lei annuì, chiedendosi come avesse potuto saperlo. Egli, molto cortesemente, ma fermamente, le disse di andare in una certa via e di suonare alla terza casa sulla destra. La donna, per quanto perplessa, decise comunque di seguire il suo consiglio. Trovò subito la casa che le piacque a prima vista. Suonò il campanello. Venne ad aprirle una signora anziana molto gentile e quando sentì che aveva bisogno di lavorare e che aveva una certa esperienza come domestica, la fece entrare subito. Non ci misero molto a mettersi d'accordo, felici entrambe di scoprire di averbisogno una dell'altra. Mentre la nuova domestica attraversava la sala, vide in una cornice sul caminetto la fotografia del giovane che l'aveva fermata sul sagrato della chiesa! "Signora", esclamò, "Chi è questo giovane?". "Oh", disse la signora, "quello è mio figlio, Enrico, che morì quattro anni fa".

 

Nel caso in cui una persona abbia molto sofferto nell'infanzia a causa dei genitori o della società, è possibile che un'anima del Purgatorio la protegga dai continui attacchi di Satana sferrati attraverso quelle ferite che restano aperte fino a quando, diciamo, quella persona le riconosca e le affronti con l'aiuto di un bravo sacerdote o medico?

Certamente, e l'anima potrebbe anche indirizzarla dalla persona giusta, capace veramente di aiutarla. So di casi in cui è andata proprio così. Furono le anime a dirmi, in seguito, che erano intervenute proprio in questo senso.

 

Che cosa avviene se qualcuno chiede loro di intervenire in faccende non del tutto corrette? Lei mi diceva poco fa che si rifiutano di aiutare in casi del genere.

Infatti. Se qualche malintenzionato invoca il loro aiuto e dovesse ricevere un qualche aiuto, questo non proviene dalle anime. Solo Satana aiuta una persona in mala fede. Ma Satana può, naturalmente, imitare le modalità di aiuto delle anime.

 

È a conoscenza di qualche caso in cui le anime apparvero a qualcuno che domandò loro di aiutarlo in una faccenda poco pulita?

Ebbene, si. Appena dopo un brutto incidente d'auto, tre anime apparvero al conducente, dicendogli: "Ora tocca a te aiutarci". L'avevano certamente salvato, tenendolo saldo al sedile nonostante la macchina si fosse ribaltata e poi rimessa sulle ruote; ed infatti n'era uscito illeso. Quando gli fu chiaro che erano state loro a proteggerlo da morte certa, volle subito approfittarne, pensando che lo avrebbero aiutato anche con la pratica dell'assicurazione. Effettivamente egli andava alle Messe officiate per loro e riteneva quindi che non gli avrebbero negato il loro aiuto anche in quella faccenda. Ma quell'aiuto non arrivò mai: egli non ebbe neanche un soldo dalla compagnia d'assicurazione. Era stizzito e non capiva come mai non lo avessero aiutato. In realtà non aveva detto tutta la verità all'assicuratore, mentendo riguardo alla dinamica dell'incidente. Quel suo fare disonesto non fece che creargli altri problemi.

 

19-IL LIMBO

 

Qual è il destino dei bambini nati morti od abortiti? Dove vanno?

Le anime sante mi dicono che non vanno in Paradiso e che non vanno neanche in Purgatorio perché sono innocenti. Vanno in un posto di mezzo. Lo si può chiamare Limbo od anche "Paradiso dei bambini". La parola Limbo viene da 'limbus' che significa spazio tra il testo ed il bordo del foglio, quindi margine. Le anime dei piccoli non sanno che vi è qualcosa di meglio; non sanno di non essere in Paradiso. La responsabilità di portarli in Paradiso spetta a noi; un compito non difficile perché non hanno mai avuto occasione di peccare. Lo possiamo fare mediante il battesimo dei non nati o facendo dire loro una Messa da Requiem. Bisogna dar loro un nome ed accoglierli in seno alla propria famiglia. In questo modo entrano a far parte del Libro della Vita.

Conoscevo un'infermiera che lavorava in un ospedale a Vienna, che non mancava mai di battezzare i bambini nati morti od abortiti nel suo reparto. Lo faceva due volte al giorno, di mattina per quelli che erano morti durante la notte e di sera per quelli che erano morti durante il giorno. Quando lei stessa si trovò in procinto di morire, esclamò: "Oh, ecco tutti i miei bambini, quanti bambini!". Il sacerdote al suo capezzale rispose:

"Ma certo, ne ha battezzati così tanti ed ora sono venuti tutti ad aiutarla". E così quei bimbi l'accompagnarono nel suo trapasso.

 

Appaiono ai vivi anche i bimbi nel Limbo o restano molto vicini ai loro familiari viventi?

Si. I fratellini sentono la presenza di un altro bambino vicino a loro anche se non sanno nulla di quel piccolo nato morto od abortito.

 

Ho sentito che certi bambini di grande sensibilità hanno più volte visto i loro fratellini nati morti od abortiti. Tuttavia, quando li vedono, li vedono anche crescere ed invecchiare col passare del tempo ed allo stesso passo di chi è vivo. Questo non contraddice quanto lei asseriva e cioè che le anime, nel momento in cui appaiono, dimostrano sempre l'età di quando morirono?

No, non credo che sia in contrasto con la mia affermazione perché Dio ci conosce meglio di ogni altro e ci mostra le cose nel modo più comprensibile per ciascuno di noi. Così, quando questi bambini si manifestano come personcine che crescono, significa solo che Dio desidera che sia il più chiaro possibile a quei bambini molto sensibili e pieni d'amore chi esattamente li stia visitando. I bambini pregano con molta più facilità e disinvoltura degli adulti e sono creduti più facilmente di altri dai loro genitori: questa esperienza quindi porterà dei risultati immediati se i genitori illuminati interverranno e porranno rimedio alla questione nel modo dovuto, occupandosi di tutti i loro figli. Gesù stesso disse:

"Lasciate quei bambini, non impedite che vengano a me" (27) E tra questi bambini Egli comprende anche i nati morti e gli abortiti.

 

Che cosa ne pensa dell'aborto?

L'aborto è la peggiore guerra e l'orrore più grande di tutti i tempi. A Satana è stato permesso da questa società così malata di ammazzare gli innocenti a milioni come mosche. Enorme sarà per questi delitti la riparazione che l'uomo dovrà sostenere. Non desidero dire altro.

 

Se una donna ammette di aver abortito e lo riconosce come peccato grave, che cosa deve fare per essere certa che tutto è stato cancellato da Gesù? Si sente di rispondere o devo cambiare argomento?

No, non si preoccupi. La donna deve subito confessare questo peccato ad un sacerdote e chiedere sinceramente perdono a Gesù. Poi deve sottoporsi ad una penitenza profonda e sentita per questo peccato in modo che ritrovi veramente la pace interiore. Deve dare un nome al suo bambino perché si senta accolto ed amato in quella famiglia a cui appartiene in modo così preciso e perché possa essere trascritto nel Libro della Vita. Deve chiedere perdono a quel suo piccolo. Ed infine deve farlo battezzare e fargli dire una Messa, come già ebbi a dire. Se farà tutto questo con cuore umile e penitente allora basterà, perché tutto sia cancellato.

 

Dopo aver fatto tutto questo, possono ancora rimanere degli effetti di questo gesto?

Oltre al fatto che la madre non potrà mai dimenticarlo, le anime mi hanno rivelato che ella vedrà in Paradiso il posto che avrebbe avuto suo figlio se avesse vissuto la vita destinatagli, ma quel posto sarà vuoto.

 

Tutti gli aborti sono puniti alla stessa maniera?

No, perché molto spesso le ragazze giovanissime sono costrette dai genitori o dalla società ad abortire: in tal caso il peso maggiore della colpa ricadrà sugli adulti che le hanno indotte a quel passo. I medici che ne traggono un profitto e che mentono o tacciono sulle ben note conseguenze negative che ricadranno sulle madri, più tardi saranno severamente puniti. Anche le società farmaceutiche e di cosmetici che usano i sottoprodotti del concepimento per i loro farmaci o linee di cosmesi si renderanno conto dell'immensità del loro peccato. Dobbiamo pregare molto per costoro.

 

Molte donne negli Stati Uniti e nell'Occidente in genere, dicono che possono disporre come vogliono del proprio corpo e di ciò che vi è racchiuso. Come risponderebbe loro?

Come osano fare ad un essere inerme una cosa che non permetterebbero mai che fosse fatto a loro e dalla quale come adulti hanno la possibilità di proteggersi?! Come corrono dall'avvocato per far causa al vicino, perché un ramo della sua pianta è caduto sul loro prato all'inglese mentre, quando si tratta di sopprimere una vita umana, allora questo è un loro diritto e che nessuno si permetta di intefferire a difesa di quella vita! Queste sono persone davvero molto povere che hanno urgente bisogno delle nostre preghiere quotidiane perché siano liberate dal loro egoismo e dalla loro arroganza e confusione.

 

20- L'OCCULTISMO

 

Che cosa mi può dire in merito all'occultismo?

Per occultismo si intende l'insieme di tutte quelle conoscenze e pratiche che, riconosciute come tali o meno, sono in comunione con Satana. Ci sono oggi talmente tante forme di occultismo che sarebbe impossibile elencarle tutte; variano, inoltre, a seconda della latitudine e quindi vanno sotto i nomi più svariati. Satana èl'esperto PER ECCELLENZA dei camuffamenti.

Ma la cosa più potente e distruttiva che vi possa essere è la cattiveria pura nei cuori di tantissime persone che maledicono il fratello e gli lanciano incantesimi o fatture. Oggi la magia nera, in tutte le sue forme, imperversa come mai prima d'ora.

 

Qual è il suo effetto sulle persone che sono vittime di queste aggressioni?

Ogni aggressione di questo tipo può, come minimo, creare confusione e paura nei soggetti, ma anche condurli a forme di depressione, oppressione, angoscia, portarli al divorzio, all'odio, alla possessione diabolica ed infine a morire terrorizzati se non sono più che protetti da una vita buona e coperti dallo scudo degli Angeli come da quello delle anime sante.

 

E per coloro che praticano l'occultismo, quale sarà l'effetto su di loro se non abbandonano subito questa strada?

Le conseguenze di questi contatti, siano essi fatti consapevolmente, inconsapevolmente, in modo attivo o passivo con QUALSIASI di queste pratiche, saranno le stesse di quelle delle vittime e si trasmetteranno ANCHE alle generazioni future. Gli effetti di questi peccati faranno il loro corso a meno che noi e la persona coinvolta non ci rivolgiamo supplichevoli, attivamente e persistentemente a Gesù, Maria e S. Michele Arcangelo perché intercedano ed impediscano che la cosa continui.

 

Che cosa dovrebbero fare coloro che hanno svolto attività del genere e che ora vorrebbero smettere dopo aver sentito queste sue parole?

Innanzitutto dovrebbero smettere immediatamente o smettere di frequentare chiunque abbia a che fare con queste pratiche. Dovrebbero agire, però, senza che nessuno se ne accorga. Dovrebbero ridurre in ceneri tutto il materiale raccolto durante la partecipazione a queste pratiche. Dovrebbero andarsene in silenzio e riparare presso dei buoni cristiani dove è bene cercare un bravo sacerdote o laico con esperienza in questo campo. E’ molto importante che lo facciano con la massima discrezione, senza dirlo a nessuno perché la notizia della loro potenziale conversione potrebbe facilmente arrivare ai vertici dell'organizzazione. In tutte queste congreghe ci sono streghe o stregoni che possono attaccarli e lo faranno, mediante i demòni a loro sottoposti.

 

Maria, tutto questo è terribile!

Satana è terribile e non si fermerà davanti a niente pur di ferire e screditare quelli che gli sono sfuggiti dalle grinfie. In silenzio, bisogna andarsene in silenzio!

 

È mai venuta a conoscenza di casi in cui chi non ha saputo allontanarsi da queste pratiche occulte in silenzio, come lei tanto raccomanda, sia stato seriamente attaccato?

Si. Fui pregata di chiedere se una certa persona fosse viva e, nel caso contrario, se fosse morta di morte violenta. La risposta delle anime fu che era stata assassinata perché si era convertita. Purtroppo non aveva voluto ascoltare i suoi buoni amici cristiani che la sconsigliavano vivamente di ritornare nell'ambiente di prima dove, secondo loro, le sue precedenti conoscenze avevano molto da tener nascosto e non avrebbero certo gradito il suo improvviso e profondo cambiamento. Non aver dato loro retta le è costata la vita. Ci fu concesso, comunque, di intercedere per quella persona che fu liberata rapidamente dall'esilio del Purgatorio ed è ora con Gesù in Paradiso.

 

   In quale altro modo possono farci del male queste streghe e stregoni?

Nei modi più diversi. Possono portare al divorzio. Possono mandare malattie o bruciare le abitazioni senza lasciare la benché minima traccia della fonte dell'incendio. Possono terrorizzare le persone di notte. Se le loro congreghe sono veramente potenti, sono anche in grado di uccidere una persona senza muoversi dalla propria sede. Un sacerdote a ... fu assassinato da loro qualche tempo fa e furono così perversi da ammazzarlo alla vigilia di Natale! Ascoltano le conversazioni telefoniche anche a grande distanza senza alcun ausilio tecnico e poi calunniano e diffamano le persone le cui conversazioni erano state intercettate. Possono provocare incidenti di macchina o di altro genere. Tutto questo lo possono fare a qualsiasi distanza. Si, tutto ciò di cui hanno bisogno è un nome, un indirizzo, una fotografia e un pezzetto d'indumento della vittima per poter procedere con il loro piano diabolico. Tuttavia, se una persona è colpita da questi malefici è solo perché è permesso da Dio. Un buon cristiano non ha nulla da temere. Infatti, se prega, resta umile ed in grazia di Dio, egli si procura una protezione che è ben più forte di qualsiasi attacco demoniaco.

 

Esistono per davvero le messe nere?

Sì, mai nella storia umana come oggi sono così diffuse. E in queste messe che si tortura Gesù con il fare cose orrende alle Ostie Consacrate, a neonati innocenti ed a bambini. I bambini vengono concepiti poi, quando nascono, non vengono iscritti all'anagrafe perché ne possano abusare liberamente. Sacrificano vergini, fanno orgie, bevono il sangue e mangiano parti del corpo umano per acquistare potenza. Satana non si ferma davanti a niente. Molte di queste organizzazioni dicono a coloro che hanno raggiunto un certo livello, che non potranno andarsene mai più. Questa è una menzogna. Uno può sempre andarsene. Gesù perdona persino coloro che hanno officiato messe nere.

 

Quali sono i punti vitali della società in cui le streghe o gli stregoni tendono a concentrarsi?

Dipende; molto spesso tra i bambini nelle scuole. Anche negli ospedali dove il sangue e gli stupefacenti sono facilmente reperibili. Poi nelle chiese e nei gruppi di preghiera per creare divisione. Anche nella polizia, tra i magistrati e gli avvocati, in modo da avere dei collaboratori all'interno della giustizia che distolgano l'attenzione dalle loro attività o svimo le indagini. Sono molto ben organizzati a tutti i livelli della società e si celano spesso dietro le apparenze rispettabili di un'uniforme o di un abito gessato. Tutti aspirano ad ottenere il massimo grado di potere possibile.

 

Se qualcuno nutre qualche sospetto di trovarsi di fronte ad uno di questi individui, quali sono gli indizi più comuni?

Hanno sempre bisogno di essere al centro dell'attenzione e farebbero qualsiasi cosa per prendere il comando. Mancano di spontaneità: tutto ciò che fanno è ben studiato per ingannare qualcuno. Se frequentano le chiese ostenteranno una pietà esagerata e quindi falsa; si vanteranno delle loro conoscenze religiose ed intuizioni spirituali e delle loro capacità; spesso daranno delle false generalità.

Se mai dovesse trovarsi in una simile situazione, non lasci mai, mai trapelare i suoi sospetti, li tenga per sé altrimenti non potrà mai essere sicuro che loro non siano stati informafi che lei sa; inoltre, se renderà noti i suoi sospetti, i demòni potranno avvertirli che lei è a conoscenza delle loro trame. Resti in silenzio e preghi per quelle persone ogni giorno. Solo la preghiera può liberarli mentre le sue parole su di loro finiranno solo per ripercuotersi contro di lei.

 

Negli Stati Uniti c e un acceso dibattito in questi tempi, tra sacerdoti e consiglieri spirituali laici da una parte, che affermano che la violenza rituale satanica è in forte aumento e, dall'altra, un altro gruppo che dice che queste storie sono delle pure invenzioni messe in testa ai loro pazienti particolarmente suggestionabili. Ha qualcosa da dire a questo riguardo?

La violenza satanica sui neonati e sui bambini è decisamente un fenomeno dilagante oggigiorno. Mi domando se coloro che dicono che è un'invenzione non abbiano secondi finì. Perché non dovremmo identificarli con quelle stesse persone che compiono questi delitti? Che cosa ci guadagnano ad accusare le persone che si prodigano per aiutare, d'avere troppa influenza, cosa ci guadagnano a far passare per pazze le vittime? Per dire tali sciocchezze e bugie, devono avere un loro interesse recondito.

 

Perché le persone scelgono di far del male ad altre e scelgono di diventare sempre più potenti?

Incomincia sempre perché loro stesse furono inizialmente violentate ed allora sono portate a cercare, sempre di più, forme di compensazione e di potere. Entrambe le strade verso la santità e verso l'Inferno si rivelano come progressioni lente e sicure. Tutti i bambini nascono innocenti, ma non tutti nascono senza aver già subito delle forme di violenze ed in pace. La strada verso l'Inferno può essere già stata intrapresa quando sono ancora nel grembo materno. Se i genitori litigano, si drogano, praticano forme di occultismo, guardano i film dell'orrore, vanno in discoteca o stanno incollati alla televisione giorno e notte, il feto recepisce nel suo subconscio tutto quello che guardano, sentono o a cui partecipano e ne è profondamente segnato.

Non è solo un vecchio detto della nonna che le donne incinte non dovrebbero guardare un brutto spettacolo. In quei tempi, quando si diceva ancora così, ci si riferiva solo ai dipinti od alle fotografie; immaginiamoci dunque cosa ne sarà di quei bambini nel grembo materno che sono esposti per ore ed ore ai più dettagliati film dell'orrore. Le persone peccano orribilmente nei riguardi dei loro figli ancora prima di metterli al mondo!

 

Lei sembra dire che il bambino assorbe tutto da entrambi i genitori. Anche dal padre?

Certamente! La madre potrà essere a casa con il piccolo embrione in lei, mentre il padre può essere impegnato a combattere nel Golfo Persico: il bambino sente tutto ciò che egli fa. Quindi la sofferenza e la riparazione per quella guerra è già iniziata a diverse migliaia di chilometri di distanza, a casa. Se poi il padre commette adulterio ripetutamente durante quei nove mesi, il bambino potrà facilmente subire una ferita nel suo subconscio che lo porterà poi a respingere l'altro sesso ed a diventare omosessuale. Ecco perché molte di queste persone dicono sinceramente che sono nate così. La loro rabbia, dolore, frustrazione, mancanza di autorealizzazione rappresentano una forma di riparazione per i peccati dei loro genitori. Satana fa ammalare le persone e queste malattie, queste ferite, possono essere solo guarite con tanta preghiera ed in particolare con l'aiuto di S. Michele che è il più potente nell'allontanare le tentazioni di Satana.

 

È mai stata visitata da un'anima che in vita aveva partecipato ad una messa nera!?

No, non mi è mai successo. Ma la prego di non pensare che queste anime siano automaticamente dannate. Io stessa ho incontrato persone che le seguivano, ma che poi si sono allontanate ed hanno cambiato completamente la loro vita. Quindi, non si sono affatto perse.

 

Allora non esiste voragine da cui Gesù non possa e non voglia tirarci fuori?

Proprio così. Dio può sempre trionfare su Satana, purché noi lo vogliamo. In ultima analisi, dipende sempre dalla nostra volontà di essere buoni e di compiere buone azioni, foss'anche appena negli ultimi istanti della nostra esistenza. La misericordia di Dio è grande!

 

Maria, le anime perdute possono fare del male ai viventi?

Si, aggrediscono le persone sulla terra, specialmente i membri delle loro famiglie. E' un fenomeno molto diffuso in questi tempi. Alcuni dicono che l'Inferno sia mezzo vuoto perché le milizie di Satana hanno invaso il mondo. Io lavoro, prego e vado in pellegrinaggio con un esorcista che ha dovuto intervenire più volte per impedire a queste anime dannate di attaccare i loro discendenti. Questa è una spiegazione molto valida della natura criminale di certe famiglie. Un nonno dannato, con tutto l'odio che ha dentro di sé, facilmente indurrà il nipote a condurre il suo stesso tipo di vita. Solo un esorcista molto forte potrà spezzare questa catena di comportamenti. Non funzionano da deterrenti efficaci né la prigione e neppure la pena di morte; anzi, nella maggioranza dei casi, queste sembrano creare le condizioni perché questa catena continui.

 

Fra tutte le pratiche occulte qual è la più pericolosa da frequentare per le persone?

Quella della Massoneria. Porta facilmente al divorzio, per non dire al suicidio; questi, tuttavia, sono tratti comuni anche ad altre pratiche di questo tipo. La Massoneria si distingue per un particolare molto importante: il suo fine ultimo è l'annientamento totale della Chiesa.

Le anime del Purgatorio mi hanno rivelato che il nostro ultimo Papa, Giovanni Paolo I, fu assassinato e che fu la Massoneria a volere la sua fine. Era morto in quel periodo anche un eminente cardinale e per lui volle pregare una donna di Kàrnten, di grande spiritualità. Ma le sue preghiere erano come bloccate; provò ripetutamente, ma invano. Poi un giorno le apparve il cardinale con un aspetto terribile e le disse: "Non puoi pregare per me perché mi sono dannato per la mia appartenenza alla Massoneria. E ho altri Papi sulla mia coscienza". Quando costei, con il suo direttore spirituale, riferì queste parole alle massime autorità del Vaticano, uno dei porporati presenti al colloquio ammise di aver assistito all'agonia di questo cardinale, durante la quale costui emise delle urla spaventose, e di essere stato così sconvolto al pensiero di poter anch'egli morire a quel modo che andò a confessarsi dal nostro attuale Pontefice.

 

Allora lei mi dice che furono i Massoni ad uccidere Papa Giovanni Paolo I. Sono stati assassinati altri Papi in tempi relativamente recenti?

Si.

 

E lei crede a questa donna di Kàrnten ed al suo direttore spirituale?

Senza alcun dubbio.

 

Mi può dire, Maria, come affronta Satana nella maggioranza dei casi?

Quando mi disturba, e di solito si tratta di piccoli scherzi, io mi comporto così. Ultimamente ero seduta qui, intenta a recitare il Rosario, poi per qualche motivo mi assentai dalla stanza per un momento. Appesi la corona alla sedia, in questo modo, e uscii.

Quando ritornai in camera, la ritrovai non più sulla sedia, ma sul tavolo, annodata in un modo incredibile. Non riuscivo assolutamente a districare i nodi. Allora dissi con durezza a Satana: "Stupido idiota! Disfami subito questa corona altrimenti ti porto via subito dieci anime!". Sotto i miei occhi i nodi della corona si sciolsero ed io continuai tranquillamente a pregare il mio Rosario. Per qualsiasi cosa in cui discerno vi sia una sua interferenza, gli comando semplicemente, in nome di Gesù Cristo Nostro Signore, di andarsene e lui obbedisce immediatamente.

 

C'è qualcos'altro che lei sappia, che potrebbe aumentare la nostra protezione dal male in questi tempi?

Si. In questi ultimi decenni è stato molto diluito il testo della Preghiera d'esorcismo, preghiera che è anche stata stralciata dal Rito battesimale. Anche questo è stato un grave errore perché spalanca una porta attraverso la quale il male può colpire più facilmente il bambino. Anche in questo caso le riforme liturgiche hanno sviato i sacerdoti. La Preghiera d'esorcismo deve rimanere nella sua versione integrale per la nostra piena protezione.

Va reintegrata anche la Preghiera a S. Michele Arcangelo che una volta si recitava alla fine di ogni Messa. Per il fatto stesso che oggi essa manca, diminuisce drasticamente il grado di protezione che ciascun fedele porta con sé quando esce di chiesa. Supplico i sacerdoti di essere coraggiosi e di confidare molto in S. Michele Arcangelo e di riprendere questa preghiera per una maggiore protezione dei loro parrocchiani.

 

21 - L'INFERNO E SATANA

 

Maria, perché esiste Satana?

Dio volle mettere alla prova i Suoi Angeli e, quando lo fece, alcuni di loro, guidati da Lucifero, un altro degli appellativi di Satana, gli dissero con superbia di no. Lucifero era il più bello ed il più intelligente di tutti gli Angeli, ma voleva fare le cose di testa sua e non secondo la volontà di Dio.

 

Esiste davvero ciò che la vecchia generazione chiama "Inferno"?

Si, esiste davvero.

 

Quali atteggiamenti del cuore possono farci perdere irrimediabilmente l'anima?

Il rifiuto ostinato, arrogante ed orgoglioso, di accogliere le grazie e l'amore donatici e di mantenere questo atteggiamento fino all'ultimo istante. E per amore intendo non solo l'amore per Dio, ma anche l'amore per il fratello.

 

Quali sono le conseguenze per coloro che praticano una qualsiasi forma di occultismo? Quanto severa è la pena che li aspetta dopo la morte?

Anche qui, dipende. Quando si ha a che fare con queste attività c'è una notevole differenza tra il sapere che tutto proviene da Satana e tra l'operare per ingenuità, ignoranza od immaturità. Se la persona opera consapevolmente e volutamente, allora le conseguenze saranno tremende; lo saranno molto di meno se lo fa solo per ignoranza. In entrambi i casi l'attività dev'essere confessata subito ed in quella sede chiamata con il suo nome. Quanto più grande sarà stato il coinvolgimento, tanto più esperto dovrà essere il sacerdote a cui la persona intende rivolgersi. Temo che molti sacerdoti non abbiano oggi una sufficiente preparazione per affrontare questioni del genere; alcuni di loro sono perfino caduti nella trappola dell'occultismo. Le conseguenze per questi sacerdoti sono inenarrabili, perché la responsabilità che essi hanno dinanzi a Dio è molto più grande di quella di un laico.

 

Satana l'ha mai tratta in inganno, camuffandosi da anima del Purgatorio?

Sì, mi è successo. Il mio sacerdote mi diceva sempre: 'Accetta ogni anima, anche se per essa dovrai soffrire molto. Il Signore te ne darà sempre la forza. Non respingere mai nessun'anima". Ma un giorno si presentò un'anima che mi consigliò di non accettare quella successiva. Allora domandai: ”Perché no?”. Rispose: "Ha bisogno di sofferenze cosi grandi che non potrai mai sostenerle" "Ma, allora, perché il Signore le permette di venire da me?" ribadii. Allora disse, con molta gravità: "Dio vorrà provare se tu Gli sei obbediente o meno". Questa risposta mi mandò in confusione e mi disturbò, e quando questo succede invoco sempre lo Spirito Santo. Nel momento in cui Lo pregai, compresi che poteva trattarsi del Maligno. Presi dell'acqua benedetta, la buttai ed ordinai: "Se tu sei Satana, ti ordino in nome di Gesù Cristo Nostro Signore di andartene". Ed egli spari.

 

Le e apparso altre volte sotto sembianze diverse?

Sì, abbastanza spesso, e sempre per confondere le cose. Una volta si presentò sotto le sembianze di un sacerdote, un'altra, sotto quelle della Madre Superiora del convento di Hall. In entrambe le occasioni cercò di farmi ritrattare il mio voto alla Madonna. Molto dura fu per me la Settimana Santa del 1954. Per tutta quella settimana Satana mi aveva quasi convinto che mi trovavo all'Inferno, con tutte quelle fiamme ed esplosioni nella mia stanza. Poi, per un giorno intero, nel dicembre dello stesso anno, sentii dei dolori come da ustioni ed una forma di paura terribile dell'Inferno, di terrore solitario, ma non notai alcuna anima accanto a me. Poi tutto scomparve in un baleno.

Accadde anche questo. Nei giorni in cui si celebra alle nove del mattino una Messa funebre nella nostra chiesa, possiamo ricevere la S. Comunione alle sette. Quella mattina entrai in chiesa alle 6:45, e vidi che ero sola. Improvvisamente arrivò di corsa il mio parroco e senza genuflettere, venne da me e mi disse:

"Oggi lei non può ricevere la S. Comunione". Poi se ne andò via di corsa come era arrivato senza genuflettere dinanzi al tabernacolo e sbattendo la porta. Non era da lui un simile atteggiamento e mi domandai cosa stesse succedendo. Alle sette meno tre minuti ricomparve di nuovo.

Attraversò la chiesa con il suo solito passo, fece la sua genuflessione ed entrò in sagrestia. Allora mi guardai in giro per  vedere se ci fosse qualcun altro: il parroco non sarebbe andato in sagrestia per me, poiché non potevo fare la Comunione. Ma in chiesa, all'infuori di me, non c'era anima viva. Mi alzai e andai anch'io in sagrestia. Dissi al mio parroco: "Padre, perché non posso ricevere la Comunione oggi?". Egli rispose: "Chi glielo ha detto?". "Ma lei, Padre, solo dieci minuti fa, quando è entrato in chiesa la prima volta", dissi. E lui:

"Certo che può ricevere la Comunione oggi1. Ed io non sono mai entrato in chiesa prima d'ora. Non si allarmi, Satana ha solo cercato di tenderle uno dei suoi trabocchetti".

 

Cos 'altro potrebbe tentare di farle?

Oh, tutto quello che gli riesce. Mi è successo di partire per una serie di conferenze con 39 di febbre ed ero sicura di non aver subito alcun contagio. Ma non vi diedi alcun peso, partii ugualmente e quando iniziai a testimoniare mi resi conto di non essermi mai sentita così bene.

 

Fino a che punto è potente Satana e fino a che punto lo è la protezione nei suoi confronti, protezione che riceviamo dai nostri Angeli Custodi e che ci guadagniamo con il nostro buon agire?

Oh, queste sono forme di protezione molto potenti. Senza di esse Satana ha l'abilità di ucciderci tutti in un attimo. Le voglio raccontare l'incredibile storia di un santo sacerdote di un monastero non lontano da Bludenz. Era il più anziano ed anche il priore di questo monastero. Pregava talmente tanto e faceva così tanto bene da suscitare l'invidia ed anche la derisione dei confratelli più giovani e più superficiali.

Una notte, due giovani religiosi in procinto di ritirarsi nelle proprie celle, videro dal corridoio una luce accesa nel seminterrato. Insospettiti, poiché era molto tardi, scesero a controllare. Quando aprirono la porta di quel locale si presentò loro una scena raccapricciante. Il vecchio e caro Padre era impiccato ad una maniglia, con le gambe stese come se fosse seduto, ma restando sollevato dal pavimento per una decina di centimetri. Chiamarono la polizia che setacciò da cima a fondo il convento per settimane. Per la sua santità non era possibile pensare al suicidio. Furono interrogati, naturalmente, tutti gli altri sacerdoti perché era cosa risaputa che ridevano della sua vita di grande vicinanza a Dio, di incessante preghiera e caritativa. Tuttavia, quelle indagini accurate non approdarono a nulla e la faccenda rimase un mistero per tutta la popolazione di quel territorio.

Poi mi venne riportata la triste storia ed accettai di chiederne la spiegazione ad un'anima del Purgatorio. La risposta non tardò ad arrivare perché molti stavano pregando per lui ed anche perché l'intero monastero era in stato di shock. Così diceva: "La Madonna era apparsa a questo sacerdote e gli aveva chiesto se fosse disposto ad accettare l'abilità di Satana di uccidere. Se avesse accettato, avrebbe espiato per le molte anime che si erano vendute a lui. Ed egli aveva accettato".

Con questa risposta andai al monastero dove si erano radunati tutti, compresa la polizia, ed in loro presenza, a voce alta, lessi il messaggio trasmessomi. Nel silenzio che ne seguì, si senti il sospiro profondo di un sacerdote che si fece strada tra la folla e, con le lacrime agli occhi, tirò fuori di tasca un foglietto. Spiegò che l'aveva preso dalla tasca del vecchio prete quella notte in cui lui ed il compagno l'avevano trovato morto. L’apri, mostrando all'assemblea che la scrittura era quella del morto, e poi lo lesse. Così diceva: "Mi è apparsa la Madonna e mi ha chiesto se fossi disposto ad accettare l'abilità di Satana di uccidermi poiché se avessi accettato, avrei espiato per le molte anime che si erano vendute a lui. Io ho accettato

 

Quindi egli ha accettato di offrire la propria vita per persone che non aveva mai conosciuto e che si erano date alle pratiche occulte?!

Proprio così.

 

Quando è successo? E vuol dirmi come si chiamava quest'uomo straordinario?

Certamente. Accadde alla fine degli anni '80 e si chiamava P. Joseph Kalosans. Un uomo così buono e coraggioso non puo che essere un potentissimo intercessore per noi.

 

Oggi, che cosa attira le persone nella sfera dell'occultismo?

Ebbene, c'è un mezzo piacevole ed inizialmente innocuo che indirizza le persone verso queste pratiche. La televisione oggi è responsabile di questo fenomeno in larga misura. Essa è diventata una sorta di altare al centro del 95% delle case in occidente, dove i bambini sono incessantemente bombardati con tentazioni di denaro, materialismo, sesso, violenza e potere. E succede che fra i tanti programmi, le pratiche occulte vengano presentate come giochi a quiz e come sano divertimento. Anche la musica è un mezzo d'iniziazione.

 

Ha un televisore?

No, non ho un televisore; e non mi sogno di prendermene uno. Ne vedo già abbastanza di cose. (risata) Mi tengo al corrente di ciò che avviene nel mondo attraverso il giornale locale, la radio, i miei molti visitatori ed i miei vicini di casa.

 

C'è un peccato che Gesù non perdona?

Sì, ce n'è uno, quello di bestiammare contro lo Spirito Santo. Questo peccato non è perdonato. Ma esso consiste anche nel dire "no" a Dio, nel dire "no" alla Sua Luce al Suo Amore, alla Sua Misericordia ed al Suo Perdono per tutta la vita, fino all'ultimo momento. Grazie all'infinita Misericordia di Dio, possiamo SEMPRE cancellare questo peccato purché, naturalmente, lo vogliamo. Ma bisogna volerlo. Il Signore non va contro la nostra volontà. Le anime mi hanno detto che tutti gli uomini hanno la stessa possibilità, in punto di morte, di dire "si". Che essi muoiano dopo lunga malattia o per una pallottola in testa, a tutti sono concessi un paio di minuti per dire quel "sì" al Signore. SOLO se restano ostinatamente legati a quel "no" fino alla fine si danneranno e soffriranno nell'Inferno per l'eternità. Come il Signore non ci costringerà a cambiare il nostro "no", così Satana non potrà mai cambiare il nostro "sì". Questa è un'altra ragione per cui non dobbiamo mai giudicare o trarre conclusioni sul destino ultimo di chi muore. Non potremo mai conoscere ciò che avviene fra Dio e quell'anima in quei momenti, anche se abbiamo notato uno stato d'animo relativamente in pace o meno al momento del trapasso.

A questo proposito mi viene in mente un episodio che denota quanto sia necessaria questa prudenza.

Un ragazzo ebbe a subire gravi violenze sessuali da parte di un sacerdote. Questa ferita spaventosa lo portò a fuggire tutti i preti ed a uscire dalla Chiesa. Molte persone cercarono di aiutarlo mentre cresceva, ma invano; non voleva più saperne della Chiesa e di tutto ciò che la riguardava, e coglieva ogni occasione per attaccarla. Poi si ammalò gravemente e morì, maledicendo la Chiesa sino alla fine. Una persona buona e di molta preghiera volle presentare tutta la storia a Teresa Neumann che era anche in grado di conoscere il destino delle anime.

Quando ella lo scoprì disse che il ragazzo era salvo, ma ancora in Purgatorio. Questo fatto sorprese chi aveva richiesto quell'indagine ed in modo particolare, perché egli era morto imprecando contro la Chiesa, fino all'ultimo istante, ma fu data questa spiegazione. Sebbene Satana avesse interrotto il suo cammino verso la verità nel momento in cui, ancora ragazzino, era molto sensibile ed impressionabile, egli aveva sempre continuato in silenzio a cercare il suo vero Dio; e poiché aveva coltivato nel suo cuore quest'esigenza, la Misericordia di Dio l'aveva tratto a Sé. Ancora una volta, questa è una prova grandissima della misericordia divina e un ammonimento a non trarre mai le nostre conclusioni, anche se ci è parso o abbiamo visto noi stessi che i fatti sembravano puntare nell' altra direzione.

 

Maria, c’è modo di sapere se un'anima si è persa? E' possibile che le anime del Purgatorio rivelino una cosa del genere?

No, non possono farlo perché conoscono solo ciò che sta loro innanzi. Ma per rispondere alla sua prima domanda, sì. Chi è dotato di molto discernimento e ha molta esperienza può arrivare a capirlo. Se una famiglia è molto attaccata e soffre, di conseguenza, di grave divisione, e se si riesce a chiarire questa situazione individuando un defunto in particolare, allora qualcuno autorizzato, di grande esperienza ed in stato di grazia dovrebbe pregare la Preghiera ufficiale d'esorcismo su quell'anima specifica come sulla parte soggetta qui sulla terra a quell'attacco particolarmente ostinato. Se con la preghiera si instaura la pace in quel contesto, questo significa, purtroppo che quell'anima è persa.

Conosco un uomo che sente la presenza delle anime quando si trovano ancora in Purgatorio. Se egli dice che non c'è la presenza di alcuna anima accanto ad una famiglia che è chiaramente soggetta ad attacchi terribili, a causa dei quali si è allontanata da Dio, dalla Chiesa e da ogni forma di preghiera, allora potremo essere certi che abbiamo a che fare con un'anima dannata. Egli dirà, allora, che un loro antenato è dannato e che per poter liberare i discendenti dalle sue grinfie è fondamentale che si reciti la preghiera d'esorcismo che, fra tutte le preghiere, è la più efficace. Quasi sempre la pace e la vita di preghiera ritornano nelle famiglie in cui questo è stato fatto.

 

E di come opera Satana oggi, cosa mi può dire?

Satana non è mai stato così forte ed attivo come ora.

 

Cosa glielo fa pensare?

Il ventesimo secolo non può essere paragonato a nessun altro secolo in fatto di apostasia, soppressione della vita umana, sete di denaro e di potere, odio, rifiuto del perdono e mancanza di preghiera. E’ stato il SUO secolo! Satana è particolarmente attivo perché sa che un grande evento è alle porte, che riguarderà la conversione dell'umanità intera. Sa che il suo agire frenetico sarà fortemente rallentato; egli urla sempre con tutta la sua forza prima di essere sconfitto.

 

Ma mi dica, come può essere Dio, ed anche come possiamo essere noi felici in Paradiso, quando sappiamo che anime che a noi furono molto care sono condannate per sempre alle pene dell'Inferno?

In Paradiso tutto, dico TUTTO, è concentrato su Dio e tali cose semplicemente non ci toccano più lassù. Tutto in Paradiso è gioia pura, lode pura e pura bellezza. Nulla di meno lassù; non vi è posto per la tristezza, l'affanno od il rammarico. La presenza di Dio è talmente forte che tutto il resto non conta più nulla ed è allontanato per sempre.

 

Quando un'anima è dannata, cosa avviene del suo angelo custode?

Ritorna in Paradiso esattamente come l'angelo custode dell'anima del Purgatorio. Dio, infatti, affida a questi angeli un solo ed unico compito.

 

Lei dice che vi sono più livelli in Purgatorio ed in Paradiso. È così anche nell'Inferno?

Sì. L'Inferno ha un numero infinito di livelli diversi; quelli peggiori sono verso il fondo.

 

Maria, lei non dev'essere una persona molto gradita a Satana, nevvero?

Effettivamente sono sempre stata più o meno sotto il suo tiro. La cosa peggiore che mi sia successa è stata la perdita della mia casa di famiglia che aveva quattrocento anni. Fu distrutta da un incendio il 10 giugno 1986, e fu certamente opera sua. Il fatto si svolse così. Mi trovavo al pianterreno alle 12:30 perché mi stavano consegnando il mangime per le galline. Improvvisamente udii qualcuno camminare e poi saltare al piano di sopra, ma quando vi giunsi era già tutto avvolto dalle fiamme. I vigili arrivarono subito, ma non ci fu più nulla da fare. Restarono le nude mura e nient'altro. Solo una stanza fu risparmiata, eppure quando riuscii ad entrarvi le cose più belle, la biancheria ecc. erano state asportate. La polizia non tentò neppure di recuperarle, e le anime mi dissero di non preoccuparmi, che avrei riavuto tutto. Le cose andarono esattamente così. Vede, in paese fecero una colletta per me dopo l'incendio e con il ricavato mi costruirono questo chalèt ed acquistarono tutto ciò che esso contiene. Un'altra donna in Italia, che ha pure questo dono di vedere le anime, ebbe la mia stessa esperienza: la stessa perdita, le stesse promesse e gli stessi risultati.

Solo più tardi mi ricordai che qualcuno mi aveva avvertita che la mia casa sarebbe bruciata ed anche che un'anima mi aveva persino specificato che l'incendio non sarebbe stato causato da una mia negligenza; ma penso che non ero ancora pronta a credere ad una cosa simile e non presi abbastanza seriamente quegli avvertimenti.

Comunque, Satana prova una grande frustrazione nei miei confronti. Durante un esorcismo, credo che fosse a Francoforte, il sacerdote presente chiese alla voce che usciva dall'uomo posseduto: "Attacchi anche Maria Simma, laggiù nel Vorarlberg?". La voce rispose: "No, perché quando ci provo perdo troppe anime".

 

Hmm. Che altro le ha fatto?

Ebbene...

 

Che cosa? Mi dica, Maria!

Fu architettato un piano per uccidermi.

 

Cosa?! Me lo vuole raccontare?

Nella primavera del 1974 era stato organizzato per me un fine-settimana di conferenze nella Germania del Nord ed io sarei dovuta partire, come di consueto, di venerdì. Mancavano pochi giorni alla partenza quando una notte, mi apparve un'anima che mi disse: "Non partire per questo giro". Questo mi lasciò molto stupita poiché, anni addietro, le anime mi avevano sollecitata ad accettare ogni invito a testimoniare che mi fosse stato richiesto.

Dapprima pensai che vi potesse essere uno sciopero dei treni e quindi ascoltai la radio, ma nessun sciopero era previsto: i treni avrebbero funzionato regolarmente. Mi consultai con il mio sacerdote, il quale mi rispose che se le anime mi avevano dato una simile indicazione, doveva esserci un motivo serio. Allora mandai un espresso agli organizzatori degli incontri, dicendo loro la verità e cioè che le anime mi avevano consigliato di restare a casa per quel dato fine-settimana.

Due giorni dopo mi apparve una seconda anima che mi riferì che qualcuno aveva architettato un piano per uccidermi. Doveva essere eseguito a Colonia poiché il treno che avrei dovuto prendere da Bludenz a Colonia era un vagone-letto; a Colonia avrei dovuto cambiar treno a notte inoltrata. Mi ricordai, per esserci già passata, che i corridoi che avrei dovuto percorrere per arrivare al binario del secondo treno, erano lunghi e bui e che li avevo sempre considerati pericolosi.

Avevo anche, a suo tempo, mandato all'organizzazione una lettera indicando il treno e l'orario di arrivo, ma quella lettera non arrivò mai a destinazione perché cadde nelle mani sbagliate. Il giorno in cui si tenne la mia prima conferenza, mi si presentò un'anima che mi rivelò che tre persone erano implicate in questo piano criminoso e che l'avevano scoperto perché non mi ero presentata.

Vede, quelle conferenze non furono mai disdette. Per non deludere le tante persone interessate furono fatte ascoltare alcune mie registrazioni. Ad una di queste riunioni vennero anche quelle tre persone, con il risultato che due di esse si convertirono e, di conseguenza, la terza non fu più in grado di portare avanti da sola il piano. Venni anche a sapere che avevano già portato a termine altri piani criminosi e che quegli omicidi erano rimasti impuniti.

Non sono forse grandi le anime!? Salvarono una vita umana e convertirono due individui corrotti senza mai far nomi, senza giudicare od accusare nessuno di alcunché. QUESTO è il nostro dovere di cristiani autentici!

 

Ma allora, se Dio perdona agli assassini, quali sono i peccati che ci portano ad espiare in Purgatorio le pene più lunghe e pesanti?

Tutti i peccati, tranne la bestemmia contro lo Spirito Santo, sono perdonati, ma quelli che ci procurano il massimo grado di sofferenze in Purgatorio sono, generalmente, i peccati contro l'amore, cioè l'ostilità, la durezza di cuore ed il divorzio. Anche la mancanza di una fede attiva, ossia quando una persona si rifiuta di credere e si comporta di conseguenza. Inoltre, il peccato d'immoralità. Una volta era la mancanza di fede a procurare le sofferenze più severe in Purgatorio, ma oggi è l'immoralità.

 

Quando una casa è, per così dire, visitata dagli spiriti, come possiamo capire immediatamente se si tratta di anime del Purgatorio oppure di presenze demoniache, sataniche?

Se è possibile identificare, in qualche modo, questo spirito con qualcuno che in quella casa era vissuto una volta, allora si tratta di un'anima del Purgatorio che sta chiedendo preghiere. Ma se questa presenza fosse particolarmente odiosa, violenta, tenebrosa o persino puzzolente, allora va detta immediatamente una preghiera d'esorcismo in o su quel posto, con entrambe le modalità; è necessario buttare acqua esorcizzata, benedetta e consacrata nel posto in questione per allontanare il Maligno. Se il fenomeno persiste, è certamente un'anima del Purgatorio che chiede una S. Messa, delle preghiere e buone azioni perché possa procedere verso la Luce.

 

A Satana è permesso attaccarci nell'ora della nostra morte?

Sì, qualche volta lo fa. Ma riceviamo anche la grazia di far fronte a quest'attacco. Se un uomo non gli dà libero accesso alla sua anima, Satana non può far nulla.

 

La disperazione è considerata un peccato?

Si, può essere considerata un peccato se uno non nutre la benché minima speranza o fiducia. Vede, il Signore desidera sempre donarci la speranza, ma sta a noi volerla accogliere o meno.

 

All'inizio della nostra conversazione lei mi disse che Satana non attacca più le anime che si trovano ai livelli più alti del Purgatorio. Eppure persino le persone più sante sono tentate ed attaccate da Satana fino al momento della loro morte. Può spiegarni questa differenza in modo più esplicito?

Una volta che le macchie nere del peccato nelle anime del Purgatorio sono dissolte dalla luce prodotta dalle loro sofferenze e dalle nostre buone azioni compiute per loro, le tenebre non possono più tornare. Qualsiasi tenebra in Purgatorio è sempre vinta dalla luce, mentre sulla Terra le tenebre possono ancora respingere la luce. Satana si avvale delle più piccole macchie nei vivi per farli ricadere nel buio. Sappiamo che la grandezza di queste macchie è relativa alle grazie ricevute da Dio; e i santi, naturalmente, ricevono da Dio grazie immense.

 

A volte Satana si dimostra così potente che qualcuno potrebbe chiedersi se vi è differenza tra lui e Dio. Cosa direbbe in questo caso?

Capisco. Ognuno di noi, in qualsiasi momento, può scegliere se servire Dio o servire Satana. Dobbiamo invocare e tendere a Dio in tutto ciò che facciamo. E possiamo fare molto per metterci al sicuro dalle grinfie del demonio. Satana, però, fa passi da giganti quando ascolta le nostre parole e vede le nostre azioni perché approfitta delle debolezze che vi ha individuato per poi attaccarci. Rimanere nel silenzio è un atteggiamento che ci fa un gran bene. Rimanere sempre consapevoli del nostro peccato e, quindi, umili e silenziosi è quanto desidera da noi il Signore. E mentre impariamo a conoscere la grandezza del silenzio, impariamo velocemente a sentire la 'Voce' di Dio. Il silenzio con Dio è di per se stesso una grande preghiera.

Solo la confessione impedisce a Satana di conoscere i nostri peccati. Se accade che qualcuno, intento a pregare contro i demòni nel corso di un esorcismo, abbia dei peccati inconfessati sulla coscienza, le voci potranno accusare costui di questi peccati e con grande precisione, suscitando non poco imbarazzo nell'assemblea. Non è sbagliato dire che siamo noi che diamo a Satana i suoi diritti. Dio è umile, silenzioso e mite. Satana è arrogante, chiassoso e duro. Dobbiamo ricordarci che Dio ci ha fatti a Sua immagine e somiglianza, quindi dobbiamo lottare consapevolmente e costantemente per essere come Lui ci vuole - Con Lui.

Una delle più grandi menzogne dei tempi in cui viviamo è di affermare che il Diavolo non esiste. Persino alcuni sacerdoti vanno diffondendola. Alcuni di essi dicono che le possessioni di cui si parla nella Bibbia sono, oggi, malattie riconosciute del corpo e della mente. Quindi se ne possono studiare, analizzare, etichettare, controllare i sintomi e, oplà! - Satana non c'entra più?! A che punto di ingenuità, di vacuità, di stupidità e di arroganza possono arrivare questi signori! Satana se la ride a crepapelle, mentre si riempiono le corsie degli ospedali. Portate santi sacerdoti o laici di grande esperienza e pietà a quei poveretti e vedrete come si libereranno da quei sintomi iperstudiati! Satana s'impadronisce di noi dopo averci diviso, mentre Dio ci porta, nella libertà e nella pace, ad un'unità celestiale.

 

Maria, in quali ambiti della moderna società occidentale Satana è penetrato fortemente ed in modi che sfuggono a molti di noi?

Oggi Satana si è intromesso ovunque - nella Chiesa, nella giustizia, nella medicina, nella scienza, nella stampa e nelle arti. Ma c’è un ambito in cui egli regna praticamente sovrano ed è quello delle banche. L'insaziabilità dell'Occidente lo ha reso possibile ed ora solo Dio è abbastanza forte per fermare tutto questo.

 

Lei mi ha detto poco fa che anche gli animali hanno bisogno delle nostre preghiere. È quindi possibile che vi siano animali che Satana detesti più di altri?

Poiché è sempre stato da tempi immemori, per così dire, "il migliore amico dell'uomo" il cane è l'animale che Satana odia di più. Ma, ancora una volta, egli odia qualsiasi creatura che ci sia cara. Questo perché odia e cerca di allontanarci da tutto ciò che ci dà calore, aiuto o protezione; e gli animali sono certamente un grande dono, in questo senso, che Dio ha voluto farci.

 

Se Satana detesta tanto la nostra preghiera, di cosa si serve più comunemente per impedirci di pregare?

Del nostro orgoglio. Chi non ha mai pregato e quindi non sa nulla della preghiera si risentirà se qualcuno gli dirà: "Pregherò per te". Perché è convinto di essere a posto e, quindi, di non aver bisogno delle preghiere di nessuno. Questo è un inganno della mente ed una grossa bugia. Non vi è una sola persona sulla terra che non abbia un bisogno disperato dell'intercessione altrui. La preghiera la conduce a Dio anche se non sa che questo sta avvenendo in lei. Il potere della preghiera è immenso e la preghiera è quanto di meglio un essere umano possa offrire ad un altro.

 

Siamo tutti e due stanchi, Maria. C'è qualcosa che posso fare per lei dal momento che ho un'automobile?

Sì, sono un po' stanca anch'io. Mi farebbe piacere uscire un momentino. C'è il sole. Non credo di aver bisogno di nulla. Grazie del pensiero.

 

È sicura? Non vuole che l'accompagni al negozietto od all'Ufficio Postale?

Ma, forse si. Devo restituire dei vuoti al negozio. Se potesse accompagnarmi...

 

Certo. Lascio qui tutto per poter continuare domani. Andiamo!

 

Intervallo

 

Mentre Maria s'infila il cappotto pesante, il mio cuore e la mia men­te battono all'unisono. Questa vecchietta è adorabile. E' tanto umile, ma parla con una chiarezza inattaccabile. Ella soffre in silenzio, eppure la gioia ed il buon umore restano vivissimi in lei. Prende il mio braccio per scendere lungo i gradini della ripida china.

Seduta in macchina, è così piccola da vedere a stento fuori dal para­brezza. Con il suo fazzoletto annodato stretto sotto il mento, e le mani giunte tranquillamente sulle ginocchia sembra completamente a suo agio ed in pace, sebbene io sia, in fondo, ancora un estraneo per lei. Passo davanti alla chiesa fino alla via principale che percorro per altri duecen­to metri fino al negozio, dove parcheggio. Mentre attraversiamo il par­cheggio, non posso fare a meno di darle una sbirciatina per vedere se sta parlando con qualcuno a me invisibile. Parrebbe di no, ma se dovesse dav­vero succedere in questo momento, ella ha avuto tanti anni per impara­re a nasconderlo come aveva cercato, quella volta, di nasconderlo a quel­la suora. Camminiamo in silenzio. Nel negozio, con i suoi compaesani, sento riemergere in lei l'accento tipico del dialetto del Vorarlberg. La trat­tano tutti come una di loro. Eppure, se avviene quanto ella racconta, dovrebbe sentirsi decisamente molto sola e diversa dagli altri. Ma in nes­sun modo ha l'aria ostentata o forzata, isterica o sospettosa, controllata od ipocrita. Sembra non chiedere nulla per sé e voler dare tutto di sé, tut­ta la sua vita. A questo punto la mia tenerezza ed il mio rispetto per lei non lasciano adito ad alcun dubbio circa la sua persona, che vedo asso­lutamente vera, onesta e sincera. Non so se ho mai incontrato nella mia vita una personificazione così pura delle virtù cristiane. E un tale tesoro con la sua bontà quasi infantile, che vorrei rapirla per farla vedere a tut­ti. Nell'uscire dal negozio mi ringrazia per questo mio piccolo gesto come se l'avessi portata in gita e mostra di essere molto soddisfatta di aver potuto fare quella commissione. La porto a casa e mi metto d'accordo d'incontrarci il mattino seguente. Scende dalla macchina e, giunta sulla soglia di casa, si volta verso di me e ripete per la seconda volta: "Vergelt's Gott und bis morgen". ("Ringraziamo Dio ed arrivederci a domani!").

Abbiamo stabilito di rivederci il mattino seguente, alle 9:30. Riparto in direzione della casa di un'amica di Maria, a circa trecento metri dalla chiesa, che ha gentilmente offerto di ospitarmi per la notte.

 

22- LA MALATTIA

 

Buon giorno! Si accomodi, Nicky! Si è trovato bene dalla signora Schwarzmann? Sa, siamo amiche da una vita. Spesso mi dà una mano a scrivere gli indirizzi sulle buste. Le ha detto come stava?

 

Mi sono trovato benissimo! La camera era ottima, non sarei stato meglio in albergo. La ringrazio la sua è stata davvero una buona idea. Sì, mi disse che stava bene, ma che doveva riguardarsi non avendo più il cuore forte di un tempo. Mi è sembrata, comunque una persona serena.

Allora, riprendiamo...

A proposito di handicap fisici o di malattie, Maria, le è mai capitato di ricevere anime che conosceva in vita e che erano malate o in qualche modo menomate?

Sì, queste persone mi sono apparse molte volte e totalmente guarite ed integre. Le deformazioni e le cicatrici erano scomparse.

Una volta sola mi apparve una persona con la gotta. Ma c'era un motivo. L'anima desiderava dare delle disposizioni alla propria famiglia e questa mi avrebbe dato retta solo se avessi specificato questo particolare del loro defunto. Avvenne proprio così. Seppi descriverlo e loro mi credettero e fecero ciò che chiedeva.

Mi ricordo di una persona che in vita era muta e che ora parlava perfettamente. Non le dico la sua gioia! Non so perché fosse muta da viva. Quelli che in vita avevano girato in carrozzella ora camminavano perfettamente. Le carrozzelle non c'erano più. Tutte le imperfezioni più o meno serie erano scomparse. Si ricordi, comunque, che vedo solo le anime del livello superiore del Purgatorio. Questo lo ribadisco perché altri hanno constatato sofferenze e ferite in queste anime, ma sono sofferenze dell'anima e non del corpo. Il corpo terreno non c’è più.

A questo proposito le racconto un episodio. Venne da me un giorno l'anima di un sacerdote. Dopo aver ascoltato la sua richiesta mi fu concesso di chiedere come mai la sua mano destra fosse così bluastra e sporca. La risposta fu: "Dite a tutti i sacerdoti di benedire senza sosta le persone, le case, gli oggetti sacri. Ho trascurato di farlo spesso e ora soffro in questa mano.

 

Secondo lei, l'AIDS è una punizione per i nostri peccati?

Sì. Penso di sì. Ma più che punizione è riparazione per i peccati di immoralità. So che la gente si ribella e dice che il Signore è crudele, ma la purificazione e la riparazione sono espressioni, invece, della Sua misericordia. In modo particolare la sofferenza di tanti innocenti affetti da AIDS si spiega in termini di un'ulteriore e necessaria riparazione per tutti. La misericordia di Dio è infinita, ma la Sua giustizia è perfetta e totale. Se conoscessimo sin d'ora la Sua giustizia come la conosceremo in Paradiso, molti di noi morirebbero sotto il peso dei propri peccati.

 

Ritiene che sia possibile guarire dall'AIDS?

La cura esiste, ma poiché non rende economicamente e non è gradita ai più, la gente non l'accoglierà per ancora molto tempo. La cura sono Gesù ed i Dieci Comandamenti. Questi non ci furono dati per controllarci, ma SOLAMENTE per proteggerci, rafforzarci e liberarci.

 

Capisco. In realtà più che di cura preventiva mi riferivo ad una possibile guarigione della malattia già contratta.

Anche questo è già successo, in luoghi di intensa preghiera.

 

Dove?

Mi dicono di un posto in Italia, ma non ricordo dove. So che è avvenuto anche a Medjugorje. Ma non è tanto importante il posto quanto l'intensità e la quantità della preghiera.

 

Come spiega il fatto che tante persone con problemi gravissimi e che hanno già battuto a tutte le porte dei medici, psichiatri e sacerdoti vanno a questi incontri di preghiera e invece di trarne beneficio stanno peggio? È forse dovuto ad un legame non risolto con un parente defunto?

Sì, è possibile. Se questa è la causa, quel loro defunto è ad un livello molto profondo del Purgatorio. Un buon esorcista è in grado di impedirgli di disturbare ulteriormente il suo discendente.

 

Maria, si ricorda in modo particolare di qualcuno in cui l'incapacità di perdonare ha scatenato una malattia in quella persona?

Si, questa è certamente una delle cause più comuni di molte malattie fisiche e mentali. Mi ricordo di un caso ad Innsbruck in cui una giovane donna non riusciva assolutamente a perdonare a suo padre. Quando era vivo il padre non era mai riuscito a dare un po' di affetto ai suoi ragazzi e nel suo caso specifico, le aveva impedito di farsi una buona posizione, attraverso il completamento degli studi, cosa a cui lei aspirava tantissimo. Il suo veto la portò ad arrangiarsi faticosamente nella vita per mancanza di professionalità. Era proprio questo che non riusciva a perdonargli. Poco dopo il decesso, l'uomo apparve non una, ma tre volte alla figlia, supplicandola di perdonarlo. Ma lei non se la sentì. Non molto tempo dopo questo fatto, la donna si ammalò e fu allora che capi che avrebbe dovuto perdonargli. Presa questa decisione gli perdonò fino in fondo, di tutto cuore. Da li a poco la malattia regredì fino a scomparire. Non ricordo il tipo di malattia, ma per lei era chiaro che questa era dovuta al suo risentimento protratto per così tanto tempo.

Non sempre riusciamo a dimenticare, ma dobbiamo perdonare. Il non-perdono è la causa dei gioghi e degli ostacoli più pesanti e più seri che ci autoinfliggiamo nel corso della nostra esistenza. Se a Dio offriamo tutto questo, diventiamo molto più liberi e più pieni, poiché con il perdono ci perviene una migliore comprensione della situazione. Questa è una grazia grande ed importantissima.

Mi viene in mente un altro caso. Si trattava di una donna affetta da più di vent'anni da una malattia della pelle deturpante e fastidiosissima. Il massimo che i farmaci più recenti potevano offrirle era una crema costosissima per lenire il prurito. Un giorno fece un pellegrinaggio durante il quale conobbe una persona di grande preghiera e spiritualità. Questa si rivolse a lei e al marito molto semplicemente durante l'ora di cena, dicendo: "Chiediamo a Gesù di dirci che cosa le procura quell'eczema sulle mani e sulla sua gamba destra dal ginocchio in giù". In quello stesso momento ebbe una visione: una donna inginocchiata sulla gamba destra e con le braccia tese verso una bimba. La bimba era la signora ammalata e la donna, sua madre, che si era sempre rifiutata di tenere in braccio i suoi figli, in modo particolare questa figlia ora adulta. La figlia non era mai riuscita a perdonarglielo. Quando ebbe raccontato il fatto alla coppia, il marito esclamò: "E vero, è verissimo! Non le hai mai perdonato questa cosa!". In lacrime, lei ammise che era vero. Introdusse questa intenzione nella sua preghiera e nelle S. Messe che seguirono in quei pochi giorni del pellegrinaggio e l'affezione si ridusse notevolmente. Poi tornarono a casa. La persona che ebbe la visione non seppe mai se la malattia fosse scomparsa o meno, ma restava il fatto che nei due o tre giorni del pellegrinaggio il prurito ed il brutto aspetto erano quasi scomparsi. Non si può pretendere che una persona riesca a perdonare completamente nel giro di una notte, ma quella sera, per quelle tre persone, una cosa certa ci fu, la precisa indicazione di Gesù.

Quindi la malattia si manifestava ancora una volta perché la persona sapesse del peccato del proprio congiunto, che dal Purgatorio mandava segnali per ottenere perdono senza il quale non poteva essere liberato. Ora so, sono certa che quell'anima di cui non seppi mai il nome, è in Paradiso e che sua figlia è stata liberata da una condizione dolorosa, sgradevole, e per di più molto costosa, di cui soffriva da parecchi anni.

 

Maria, lei mi disse una volta che Satana provoca malattie nelle persone servendosi di stregoni che hanno demòni al loro servizio. Come è possibile discernere se esse vengono o meno da Satana?

Pregando con quella persona o su quella persona. Se l'esorcismo o la preghiera di liberazione non sortisce alcun effetto ciò significa che la malattia non è di origine demoniaca. Al contrario se l'origine è quella, il demonio cercherà o di nascondersi in qualche modo o di attaccare per poi andarsene se si persevera. Negli ospedali la parola "virus" dovrebbe destare qualche sospetto. E una parola usata spesso dai medici quando non sanno a cosa attribuire l'origine di una malattia. Nel caso di una sospetta origine demoniaca di una malattia, è bene rivolgersi subito ad un sacerdote o ad un altro intercessore potente e chiedere agli amici ed ai parenti di pregare tempestivamente per l'intercessione di Maria Santissima e di S. Michele. Il sacerdote dovrebbe portare con sé acqua benedetta, consacrata ed esorcizzata o, meglio ancora, olio benedetto.

 

 

Può portare qualche esempio di malattie di origine demoniaca?

In questo momento mi vengono in mente tre casi. Uno di polmonite, il secondo di leucemia ed il terzo di un breve ma spaventoso episodio di dolori alla colonna vertebrale. Di quest'ultimo caso so quasi tutto, perché capitò ad un amico che già da parecchi mesi lavorava a fianco di un sacerdote assai noto e stimato in Europa. Questo amico improvvisamente ebbe un dolore alla schiena dovuto al nervo compresso fra la terza e quarta vertebra, dolore che non diminuì né con i miorilassanti né con gli anti-infiammatori, anzi andò crescendo sempre di più finché, dopo quattro giorni spaventosi, sospettando lo zampino del diavolo, egli fece chiamare due sacerdoti. Arrivò il primo che però si mostrava piuttosto scettico. Dopo una lunga e vana discussione acconsentì finalmente a pregare su di lui. Non appena ebbe inizio la preghiera, il dolore esplose, diramandosi per tutto il lato destro del corpo, come se un forcone gli strappasse i muscoli e affondasse nelle articolazioni. Lo spasimo correva su e giù per il lato destro mentre il prete pregava, per poi smorzarsi di colpo dopo tre o quattro minuti. Intanto, tra urla e contorsioni, l'amico era sul punto di svenire. Anche il sacerdote, piangendo, riconobbe che il sospetto era davvero fondato. Sei ore dopo, durante le quali il malato riuscì a dormire un pochino, arrivò il secondo sàcerdote, quello per cui il malato lavorava e anche lui iniziò a pregare. Questa volta l'essere reagì solo nella misura di un terzo rispetto a prima, per poi calmarsi completamente. La mattina dopo il mio amico fu di nuovo in piedi e riprese tranquillamente il lavoro dopo cinque giorni di letto fra dolori inenarrabili.

Due settimane più tardi venne da me e spiegò l'accaduto al mio amico esorcista. Costui pregò su di lui eliminando anche quel poco di residuo rimasto e scoprendo che il male era stato causato da qualcuno nella sua città. Il mio amico non conosceva questa persona, ma il fatto stesso che il sacerdote fosse aiutato da una persona così leale e perseverante era stato sufficiente per rendere "quell'altro" furioso.

 

Poteva o doveva sapere questo sconosciuto che vi era una debolezza nella schiena del suo amico?

Certamente i demòni che tormentavano questo poveraccio erano al corrente di questa debolezza; considerando anche quanto sia famoso questo sacerdote, il mio amico si esponeva, per forza di cose, ad attacchi di questo genere.

 

Sono ugualmente efficaci le preghiere di guarigione e di liberazione espresse a distanza anche quando sono dette per persone che non accettano che si preghi per loro?

Decisamente sì. Purtroppo tante persone, fra cui molti sacerdoti, non nutrono una fede così grande da crederci e, di conseguenza, finiscono per non dirle. Nel Vangelo, Gesù guarì il servo del centurione a distanza. Poi disse: "Torna a casa tua; poiché tu hai creduto, così sarà". Gesù guarì il servo per la fede del centurione in Lui. Ma non fu la fede del centurione a compiere la guarigione. E un problema di molti quello di pensare che la propria fede sia troppo debole perché possa servire a qualcosa. Gesù non è mai troppo debole per aiutare. Il punto è un altro: spesso ci tocca attendere poiché il Suo piano è diverso dal nostro.

Quando la persona disturbata è lontana, inoltre, è bene avere tutte le informazioni possibili per pregare il più efficacemente contro le influenze sataniche in lei. Queste devono essere chiamate per nome per poterle sgominare. Per riuscire in questo sono necessarie tanta, tanta preghiera e perseveranza, e fiducia che Dio provvederà a darci ciò che serve.

 

Quando le si rivolgono persone con disturbi di vario genere dandole i nomi dei loro defunti, una volta fatte dire per loro le Messe ed altre preghiere, le risulta che in queste persone, nella loro famiglia o nella loro casa si provi molta pace?

Sì, è quasi sempre così purché, naturalmente, io resti in contatto con loro. Molte persone restano collegate con me anche per periodi prolungati per cui ho modo di constatare, pur avendo un elenco lunghissimo di nomi da ricordare e pur non essendo né medico né psicologo, quando davvero un ragazzino disturbato si trasforma in una personcina allegra e serena. Non sa quanta gioia io provi quando mi trovo davanti a questi meravigliosi cambiamenti in più soggetti. Gesù e Maria non negano a nessuno la Loro Pace e la Loro Gioia!

 

In diverse branche della scienza medica si pratica l'ipnosi come supporto ad alcune terapie o per scoprire se nel subconscio vi siano elementi che possano spiegare quel determinato disturbo. Le anime le hanno mai parlato di ipnosi?

Le anime dicono che è una pratica pericolosa e che è peccato praticarla. Nessuno ha il diritto di sondare il nostro subconscio e se lo fa, sappia che i risultati non sono affidabili. Alcune persone che credono nell'aberrazione della reincarnazione attingono queste convinzioni dalla ipnosi. Questo è uno dei tanti casi in cui un peccato relativamente piccolo porta ad una grossa confusione.

 

Quando una persona è molto malata e soffre indicibilmente che cosa al medico curante è lecito fare agli occhi di Dio?

L’anima di un medico mi rivelò che doveva ancora tanto soffrire in Purgatorio per aver abbreviato la vita di alcuni suoi pazienti con iniezioni per risparmiar loro spaventosi tormenti. Un medico non può MAI sopprimere la vita umana; se lo fa, commette un omicidio vero e proprio. Solo Dio è padrone della vita e della morte. Dio permette tuttavia che egli si adoperi per alleviare il dolore con terapie adeguate.

 

Quando il medico si assume questa terribile responsabilità, è necessario che l'anima del paziente finisca di scontare in Purgatorio la sofferenza interrotta sulla terra o è il medico stesso che si accolla dopo la sua morte questa sofferenza?

Questa sofferenza ricadrà sul medico alla sua morte se non si converte e non si pente per mezzo della confessione, la penitenza e la riparazione; non solo, ma anche la sua famiglia e i suoi discendenti ne porteranno le amare conseguenze, se egli non chiederà perdono a Dio.

 

Santo cielo! Le consta di casi in cui le generazioni seguenti abbiano sofferto e se così, quanto, in che modo hanno sofferto?

Sì, so di un caso in cui la nuora di un medico che praticava frequentemente l'eutanasia partoriva figli nati morti. Eppure sia lei che il marito erano sanissimi; non c'era alcuna patologia. Questa sofferenza della coppia più giovane rappresentava una forma parziale di riparazione richiesta da Dio per i peccati del genitore medico. Questa è la giustizia di Dio.

 

Ma allora significa forse che tutti i medici abortisti e i loro parenti dovranno soffrire tutto ciò che i piccoli da loro soppressi avrebbero dovuto soffrire nell'arco della loro vita se l'avessero vissuta, se a loro fosse stato concesso di vivere come Dio aveva prestabilito per ciascuno di loro?

Si, a meno che non smettano immediatamente e compiano atti di riparazione. Significa proprio questo!

 

Ho saputo che Sarajevo, Mostar e Vukovar erano, prima della disgregazione della ex Jugoslavia, le città in cui si praticava più liberamente l'aborto. In termini di giustizia divina, è forse questa la ragione per la quale queste città sono state le più martoriate in questa recente guerra nei Balcani?

Il motivo è questo, senza alcun dubbio. Laddove sono concentrati i peccati contro la vita, Dio farà valere la Sua giustizia alla quale non si potrà sfuggire. Che questo esempio sia di monito a tutti i governi, legislatori ed operatori sanitari dell'oriente e dell'occidente!

 

23 –LA MORTE

 

Maria, lei ha fatto tanto per le anime del Purgatorio! Alla sua morte ci sarà una folla immensa di anime a scortarla in Paradiso e non avrà da….

Oh, no. Non posso pensare di andare in Paradiso senza una sosta in Purgatorio. Sa, ogni colpa si somma. Nostro Signore mi ha reso pienamente consapevole di tutto questo attraverso i miei contatti con le anime del Purgatorio e perciò la mia responsabilità è tanto maggiore. E nella misura in cui siamo consapevoli dobbiamo soffrire. Comunque, spero in un piccolo aiuto da parte loro. (risata)

 

Che cosa succede a coloro che si suicidano? Queste anime l'hanno mai visitata?

Si, molte volte. Cosa avviene di loro dipende totalmente dalla ragione per cui hanno compiuto questo gesto. Ho avuto molte richieste da parte dei loro familiari, ma finora uno solo si è perduto. Nella maggioranza dei casi sono più colpevoli gli altri, che li hanno portati alla disperazione o perché li avevano diffamati o perché si erano rifiutati di aiutarli o perché li avevano emarginati; in questi casi sono certamente più colpevoli gli altri. Comunque, gli stessi suicidi mancati si pentono di essere arrivati a tanto. Spesso è una malattia che li porta al gesto sconsiderato. Se si affronta nel modo giusto la persona sana, è raro che poi voglia ugualmente tentarlo.

 

È mai stata visitata da morti per overdose? Queste anime si perdono?

Sì, alcune mi si sono presentate. Anche qui cosa avviene di loro dipende dalle circostanze in cui morirono. Quando sono all'ultimo stadio di intossicazione possono fare ben poco, a meno che il Signore non intervenga potentemente. In molti casi i medici dicono giustamente: “Fu solo la droga”. Eppure, anche queste anime hanno molto da soffrire. Le droghe pesanti sono chiaramente di Satana, per cui sono assolutamente necessarie preghiere contro quei demòni. E' consolante il fatto che vanno aumentando i casi di guarigione totale senza le terribili crisi da astinenza; ciò è sempre opera della Madonna e di S. Michele che mettono in fuga le milizie di Satana. Gli spacciatori si dorranno molto delle loro passate malefatte durante l'espiazione e la riparazione in Purgatorio, sempre che non siano dannati del tutto.

 

Le è mai capitato il caso in cui una persona si sia salvata in punto di morte per un'improvvisa e radicale conversione?

Ricordo un signore che venne da me con due nominativi per sapere cosa ne era di loro. Quando gli chiesi di raccontarmi qualcosa di queste persone, si rifiutò dicendo che mi aveva fatto questi nomi per vedere se dicevo il vero. Gli dissi: "D'accordo, mi dia tempo" e aspettai che una o l'altra anima si presentasse. Dopo circa un mese l'uomo ritornò chiedendomi se avevo delle risposte da dargli. Le avevo. Un'anima, quella di un uomo, era negli strati più profondi del Purgatorio da cui non poteva ancora emergere mentre l'altra, di una donna, era volata subito in Paradiso senza alcuna sosta in Purgatorio. Gli feci vedere le testuali parole che avevo annotato nel momento in cui le avevo ricevute ed egli ebbe uno shock. Mi disse che ero una mistificatrice. Gli chiesi come potesse dire una cosa del genere e insistetti perché mi raccontasse di queste due persone, un uomo ed una donna.

L'uomo era un sacerdote. Secondo il mio ospite il migliore, il più pio sacerdote della sua zona, sempre in anticipo per la S. Messa e l'unico ad attardarsi in chiesa dopo la funzione, una persona eccezionale a parer suo. La donna, invece, aveva condotto un'esistenza squallida: l'uomo si dilungò nel descrivere i suoi vari e numerosi peccati per convincermi e, a dire il vero, incominciavo quasi a credergli. Per cui decisi di chiedere alle anime ulteriori spiegazioni. Forse avevo scambiato le risposte, attribuendo quella di una all'altra persona. Dopo qualche tempo ci giunse la seconda risposta assolutamente identica alla prima: l'uomo era nel più profondo del Purgatorio mentre la donna era andata subito in Paradiso!

Venne anche la spiegazione: la donna, che era deceduta per prima, era morta sotto un treno per un banale incidente. Nel momento in cui si vide persa ebbe il tempo di dire al Signore: "E' giusto che Tu mi prenda perché così non potrò più offenderTi". Questo unico pensiero fece sì che tutto il suo passato di peccato le fosse condonato. Andò direttamente in Paradiso senza passare dal Purgatorio.

Il sacerdote, invece, era come lo aveva descritto l'amico, ma non tralasciava mai di criticare chi non andasse a Messa in anticipo come lui; si era opposto alla sepoltura di questa donna nella zona consacrata del cimitero per la cattiva reputazione che aveva tra i suoi parrocchiani. Per le sue critiche continue ed i suoi giudizi come questo riguardante la donna, si trovava agli ultimi gradini del Purgatorio.

Non dobbiamo mai, mai, giudicare o arrivare a conclusioni in base a ciò che pensavamo di sapere. Il mio ospite riconobbe queste verità, chiese umilmente perdono e se ne andò soddisfatto per le notizie da portare a chi le aspettava con ansia a casa.

 

È possibile sapere attraverso qualche segno se la persona appena deceduta in nostra presenza sia andata direttamente in Paradiso?

Forse, ma questi segni non dicono sempre tutto. E' certo, tuttavia, che se una persona muore male, nel terrore e con la rabbia e anche in modo violento, le spetterà certamente tanta sofferenza, sempre che non sia dannata del tutto. Andrei cauta anche per quanto riguarda il caso opposto. Non è detto che se la persona muore in pace, addirittura nella gioia, essa vada automaticamente in Paradiso. Questo vale anche per i grandi santi tra i quali io e milioni di altre persone collocheremmo Padre Pio. Ebbene, anche costui ebbe a fermarsi per qualche tempo in Purgatorio. Le morti serene sono bellissime e portano a cio che è bello, mentre le morti brutte sono orribili e portano ad una grande sofferenza. Comunque, come ebbi già modo di dire, essere più precisi a questo riguardo è perlomeno rischioso.

 

Qual è la reazione di Dio di fronte a chi dona la propria vita per il fratello?

Le anime mi hanno detto che offrire la propria vita per un altro, sia prendendo il suo posto che perdendola nel tentativo di salvarlo, è sempre una morte santa. Ciò significa che un tale gesto cancellerà tutto ciò che andava ancora riparato.

Circa vent' anni fa, conoscevo un giovanotto, mio vicino di casa, che non era particolarmente devoto. Ma era generosissimo d'animo, sempre pronto ad aiutare tutti. Un giorno d'inverno, in cui imperversava una bufera di neve, egli sentì gridare aiuto. Si precipitò fuori come al solito senza la minima esitazione, contro il parere della madre che sperava andasse qualcun altro. Appena ebbe messo piede fuori dalla porta fu travolto da una valanga di neve soffice che lo soffocò. Il suo corpo fu trovato solo il giorno dopo. I suoi compagni mi dissero allora che non avrebbero voluto morire come era morto lui con tutto quello che aveva sulla coscienza. "Per quanto possiate temere" risposi, "state certi che, per il fatto stesso che sia morto nel tentativo di salvare qualcuno, la possibilità di una morte in peccato mortale decade. La sua è sempre una morte santa". Un paio di giorni dopo mi apparve dicendomi che gli occorrevano solo tre Messe per essere liberato dal Purgatorio. Poiché non ero del tutto convinta, aggiunse: "Sì, dal momento che sono morto nel tentativo di salvare un'altra persona, Dio si è assunto tutto il resto". Poi aggiunse: "Se fossi vissuto non avrei mai avuto la possibilità di provare una morte così bella".

 

Ci dev'essere allora una differenza tra coloro che muoiono per salvare altri e coloro che muoiono per un gesto sconsiderato.

Certamente! Se uno muore solo per il fatto di essersi messo in una situazione di grave rischio non significa che fosse giunto il suo momento. Se la persona ha un incidente in cui non ha alcuna colpa, allora è Dio che lo ha preso per sé. Ma se è andato a cercarsi volutamente una situazione di pericolo, ebbene è colpevole di essersi procurato la morte. So di un giovane che morì a Vienna in un incidente di moto perché aveva violato il codice stradale. Mi disse, qualche tempo dopo, che se fosse stato più attento il Signore gli avrebbe concesso altri trent'anni di vita. Quando gli chiesi se fosse stato pronto per l'eternità, mi rispose di no, ma aggiunse che Dio dava ad ognuno la possibilità di pentirsi, a meno che la persona consapevolmente Lo rinnegasse. E questo giovane davvero si pentì di tutto.

 

Quando moriamo la nostra anima vede la Luce di Dio chiaramente e in tutta la sua pienezza?

No, non in modo chiaro, ma abbastanza da voler andare incontro a questa Luce. La chiarezza e pienezza sono relativi allo stato in cui si trova l'anima in quel momento.

 

Quando preghiamo perché una persona muoia serenamente è davvero possibile che questo avvenga?

Dio è forse sordo? Le nostre preghiere servono persino quando la persona che ci interessa è morta da tempo. Dio e la preghiera non subiscono limiti di alcun genere e tantomeno di tempo. Dio è presente, che si tratti di cinquant' anni fa o fra cinquant' anni. Egli ci aiuterà tanto quanto confideremo nel Suo aiuto, né più né meno.

 

Ma se preghiamo perché una persona possa sperimentare una morte serena quando la stessa persona è già morta, signiftca forse che possiamo salvare anime che sono già all'Inferno?

No, ciò che è perso, è perso; le grazie ottenute da una tale preghiera verranno ridistribuite altrove per lo stesso scopo, perché altri possano beneficiare di una morte serena.

 

È possibile che il Signore salvi qualcuno dalla dannazione eterna sapendo che in un momento del futuro qualcuno pregherà per lui?

Dal momento che la misericordia di Dio è infinita, non vedo perché ciò non possa accadere.

 

Quanto seriamente dovremmo prendere le ultime volontà di un moribondo?

Ritengo che a tre precise condizioni queste volontà debbano essere prese molto seriamente e che si faccia di tutto perché vengano rispettate ed eseguite. A queste condizioni riterrei queste ultime volontà sacrosante.

Questo perché Dio permette a colui che è in procinto di morire di vedere le cose in modo molto diverso da quando era vivo e, per così dire, in grado di controllarle. Le condizioni a cui alludo sono le seguenti:

1. La persona godeva, al momento del trapasso, delle piene facoltà mentali.

2. Il desiderio espresso, visto oggettivamente, era di natura buona.

3. La persona morì relativamente in pace.

Se vigono queste tre condizioni, allora dobbiamo certamente adempiere a quanto richiestoci.

 

Se qualcuno dovesse violare od ostacolare le ultime volontà di una persona, questo atto che può essere paragonato ad un furto nei riguardi del defunto, è ritenuto più grave dello stesso atto compiuto nei riguardi di una persona vivente?

Sì, Dio lo ritiene molto più grave perché il defunto non può più verificare se le sue volontà sono state rispettate o meno.

 

Quando una persona sente che è giunta la sua ora, qual è il modo migliore per prepararsi a questo passo?

Quello di pregare e di offrire tutto a Dio. Quello di aprirsi completamente alla Sua bontà e di abbandonarsi a Lui totalmente.

 

E qual è l'atteggiamento migliore per chi vuole aiutare una persona a morire bene?

Quello di pregare con lui, naturalmente, e di dirgli tutta la verità. Parlargli come si è capaci, della Luce di Dio, dirgli che non sarà mai, mai, lasciato solo. Proporre con amore e delicatezza di confessarsi, se non lo ha già fatto. Pregare con la Santa Madre di Dio per lui e chiederLe di accompagnare questo Suo figlio lungo il percorso. Maria non si rifiuterà mai di farlo.

 

È vero ciò che alcuni dicono e cioè, che al momento del trapasso, si vede scorrere, come su una pellicola cinematografica tutta la propria vita?

In un certo senso si potrebbe dire di sì. Le descrizioni di questo fenomeno variano solo di poco. Conoscevo uno svizzero che stentava a credere in Dio e pensava che ci fossero state insegnate queste cose perché vivessimo rettamente. Egli si ammalò gravemente, entrò in coma, poi in agonia, ma non morì. Non aveva creduto all'eternità. Quando si riprese, disse di essersi trovato seduto in una stanza e di aver visto sul muro antistante la sua vita descritta in ogni dettaglio. A quel punto seppe con certezza che vi era una eternità e si spaventò. Il muro lentamente si dissolse e apparve un paesaggio di indescrivibile bellezza. Poco dopo egli si riprese e si svegliò. Quell'esperienza capovolse il suo modo di vivere da quel giorno in poi.

Sarebbe buona cosa approfondire la conoscenza del processo della morte e di ciò che avviene quando il moribondo è condotto per mano dalle verità di fede cristiane. Quante volte abbiamo saputo di persone che si sono convertite al credo cattolico sul letto di morte? E quante volte abbiamo sentito che un cristiano ha scelto in punto di morte di rinnegare la propria religione cristiana? Lascio a lei la, facilmente intuibile, risposta a queste due domande.

Il concepimento e la morte sono i due momenti culmine in cui Dio è totalmente con noi; entrambi i momenti sono studiati troppo poco. Perché non amiamo, proteggiamo, studiamo questi momenti con la stessa attenzione con cui ci dedichiamo ad altri momenti della nostra vita invece di violentare il prodotto del concepimento o impedire il concepimento stesso ed affrettare o ritardare la morte con mezzi illeciti? Se le società di oggi prendessero questi momenti in più grande considerazione, molte grandi verità apparirebbero in tutta la loro chiarezza.

 

In questo film, che alcuni dicono di vedere in punto di morte, lei mi dice che vedono con somma chiarezza sia le azioni buone che i peccati compiuti nel corso della loro vita. Circa i loro peccati, sono compresi anche quelli che hanno confessato pienamente, di cui si sono sommamente dispiaciuti e che hanno voluto riparare con tutto il cuore? Glielo chiedo perché si dice che quando ci confessiamo Gesù prende su di sé per sempre il nostro peccato e che quindi esso scompaia definitivamente tanto che neppure Satana sa che sia mai esistito. Se davvero è così, come mai il nostro peccato ci è di nuovo mostrato all'atto di morire?

Innanzitutto non tutti vedono questo film; e quand'anche lo vedessero, questo fenomeno non va considerato come un attacco di Satana. I peccati pienamente confessati e riparati normalmente non vi appaiono e se vi appaiono è perché Dio vuole mostrarci la Sua assoluta giustizia; nel vedere, infatti, entrambi gli aspetti, l'anima allora conosce con assoluta chiarezza e si colloca essa stessa al giusto livello in Purgatorio.

 

Alcune persone che sono a conoscenza di questi fatti dicono che sono più predisposti alla salvezza coloro che arrivano alla fede solo in ultimo. E vero?

Beh, i livelli di santità possono manifestarsi in mille modi diversi! (risata) No, seriamente parlando, costoro non sono AFFATTO più predisposti degli altri, in quanto hanno perso tantissime occasioni per fare del bene. Perciò il loro posto in Paradiso non sarà collocato allo stesso livello di coloro che si sono sforzati di fare la volontà di Dio per tutta la vita.

 

Forse lei non è al corrente, ma negli Stati Uniti, in questi ultimi anni, le esperienze del ritorno dalla morte hanno fatto molto scalpore e suscitato molto interesse tra gli studiosi. In particolare mi sovviene un libro che tratta l'argomento. Le pongo quindi questa domanda, Maria: le testimonianze di queste persone risucchiate in vita nuovamente sono attendibili al cento per cento?

No, certamente no. Anche qui è nostro dovere giudicare con carità ma anche con molta attenzione e saggezza. Alcune delle descrizioni più diffuse contengono delle lampanti menzogne. Come per le apparizioni e le locuzioni interiori, queste esperienze vanno esaminate da persone di grande ricchezza interiore, preghiera, discernimento ed esperienza tra le quali vi siano anche medici credenti e teologi. Laddove se ne occupano soltanto medici non credenti che guidano ed influenzano queste brave persone, sarà possibile che, senza alcuna colpa del 'redivivo', vengano diffuse notizie del tutto false.

Prenda il mio caso. Solo perché qualche psicologo può affermare con certezza che io sono un soggetto equilibrato, onesto e non persona malata di mente, ciò non basta per stabilire che tutto quanto io affermo sia vero. Questo tipo di esperienza, che non è puramente soprannaturale, dev'essere esaminata a largo raggio, sotto diversi aspetti, come lo sono state le esperienze sia mie che quelle per esempio dei giovani veggenti di Medjugorje.

 

Nel libro a cui sto pensando e che ha goduto di un grande successo negli Stati Uniti, si afferma che le anime vengono a scegliersi il corpo in cui abitare e quando andarvi. Ciò implica che l'aborto, nonostante contrasti con l'ordine naturale, non è poi un atto così grave, poiché è un segno che quell'anima preferiva albergare altrove. Qual è la sua opinione a proposito?

Che idiozie deleterie! Qui c'è certamente un'influenza satanica. Dobbiamo davvero pregare che questo autore sia abbastanza umile da permettere che le sue esperienze siano esaminate e non solo da medici e psicologi laici, ma anche da persone di grande preghiera e discernimento, edotte sulle grandi verità di fede cristiana, altrimenti queste menzogne infernali si diffonderanno a sempre più larghi strati della popolazione. Ed è mio dovere precisare che per ogni aborto causato da quella lettura sarà responsabile davanti a Dio quell'autore o il suo consigliere.

 

24- FUNERALI E TOMBE

 

Le anime del Purgatorio vi hanno mai parlato di funerali?

Certamente! Le anime preferiscono restare nelle proprie case per un po' di tempo e non essere subito portate al gelido obitorio, dove non c'è un clima adatto alla preghiera. Portandole via di casa subito, come spesso avviene, vengono a mancar loro tutte quelle attenzioni che si aspettano in quel frangente e le preghiere a loro tanto necessarie. Poi, come le dissi ieri, sono presenti al proprio funerale e quindi vedono chi è venuto per pregare davvero e chi invece, è venuto solo per far bella presenza o peggio. Odono quello che noi diciamo di loro in questa occasione. Le lacrime non li toccano; le lacrime servono a noi, per la nostra guarigione interiore, non per la loro.

I funerali dovrebbero essere cerimonie semplici, svolte in un clima compreso di affetto sincero.

 

Che cosa in particolare non piace loro dei nostri funerali di oggi?

Non amano certamente che si dicano di loro cose inesatte od ipocrite, preferendo la verità anche se può fare male. Gli elogi devono avere un fondamento di verità, se si vuole aiutarli nel loro percorso verso Dio. La famiglia del defunto dovrebbe riconoscere e confessare i peccati di quell'anima ed offrirli in preghiera a Gesù.

Non amano i funerali in 'pompa magna'. Non amano essere cremati né gradiscono che i loro organi vengano utilizzati per la ricerca o i trapianti. Per loro il fatto di spargere le ceneri in cielo o in mare è ridicolo e senza senso. Anzi, il gesto nuoce loro perché è piu facile che chi resta se ne dimentichi mancando un riferimento per la preghiera, la visita regolare al cimitero, il piccolo gesto di ricordo. La Chiesa ha permesso la cremazione soltanto per scoraggiare atti sacrileghi. E anche in questo caso si trattò di decisione politica più che di decisione santa od utile.

In breve, non amano nulla che non sia frutto della preghiera o che non li metta nella luce giusta. Ricordarli davanti a Gesù significa esattamente ricostruire la loro persona, difenderli e trasformare in cosa completamente buona ciò che in vita fecero un pochino meno bene.

Questo pensiero mi ricorda ciò che mi accadde una sera tornando a casa. Stavo attraversando un bosco, sulla via di ritorno appunto, quando mi venne incontro una donna tanto, tanto vecchia. "Santo cielo" - pensai -, "com'è vecchia!". Veniva verso di me con passo incerto e l'aria persa e triste. La salutai e le chiesi cosa facesse lassù a quell'ora, tutta sola. Mi rispose: "Nessuno mi ama. Nessuno mi vuole con sé. Sono costretta a dormire per strada". "Dev'essere svanita!" - pensai. Dopo un attimo di esitazione, offrii di prendermela in casa pensando che se fosse stata di peso, la cosa non si sarebbe protratta. Le dissi: "Vieni pure da me. La mia casa è piccola, ma un tetto c'è e ho di che sfamarti". Alle mie parole si trasformò e mi rispose, raggiante:

"Questo era quanto mi occorreva!". Poi sparì. Seppi più tardi che lei stessa aveva rifiutato di dare asilo ad una persona in stato di estrema necessità e che era costretta a vagare in Purgatorio finché, a sua volta, non fosse stata accolta in casa da qualcuno.

Vede, col mio gesto, ho riparato quel peccato. La mia offerta di accoglierla rappresentò la riparazione del suo rifiuto. La riparazione è SEMPRE necessaria e se non ripariamo di nostra iniziativa, il Signore fa in modo che essa abbia luogo comunque.

 

Vi sono in occidente pratiche di sepoltura che dispiacciono alle anime?

Affermano che sia meglio scegliere una ditta di pompe funebri in cui le persone siano cristiani osservanti e praticanti ed attivi nella propria parrocchia, onde evitare che alcunché di dissacrante possa essere compiuto sulla salma.

 

Le anime hanno mai parlato della manutenzione della tomba?

Certamente, ed è un argomento molto importante! La tomba dovrebbe essere semplice ed accudita con amore. Bisognerebbe buttarvi acqua benedetta regolarmente e tenere acceso un lumino perenne. Sono queste le due cose che le anime dicono di gradire e di cui hanno bisogno. Anche presso la tomba, come al loro funerale, vedono chi li visita; queste visite aiutano loro e noi molto di più di quanto si pensi.

In alcuni cimiteri la pietra tombale o la targa di ottone è semplicemente posata sul terreno in modo che si possa girarvi intorno o anche sopra, comodamente, con il tagliaerba. Ciò denota pigrizia od indifferenza da parte dei parenti. Quell'anima soffrirà più a lungo dell'anima la cui tomba è amorevolmente visitata e custodita.

Anche il più piccolo gesto serve ad aiutarle e, di rimando, ad aiutare noi, poiché esse saranno più disposte ad intervenire quando ci occorrono il loro aiuto e la loro protezione. Anche il semplice gesto di lavare dei vetri, fatto per amor loro può portare tanto, tanto bene.

 

Per quanti anni è bene accudire alle tombe?

Anche qui ne consegue che lo si faccia per almeno tre generazioni. Lo dico perché nella Bibbia è scritto che i peccati dei padri ricadono su di noi per tre o quattro generazioni. Le nostre preghiere, dunque, dovrebbero attraversare le generazioni e non essere soltanto dette per coloro che abbiamo conosciuto personalmente. A questo proposito, è bene che ai bambini sia inculcato interesse ed amore per i nonni ed i bisnonni poiché questo non può portare che bene per tutti. Devono crescere consapevoli dell'importanza delle comuni radici e di un cammino da percorrere tutti insieme. Com'è triste il disorientamento che si constata oggi nella società moderna causato dai continui spostamenti di una famiglia alla spasmodica ricerca di un miglioramento economico e sociale! Come ben sappiamo, c'è sempre un momento nella vita di ciascuno in cui si ‘torna a casa’! Satana cerca di smembrare la famiglia a tutti i livelli, sia nell'arco della stessa generazione come fra più generazioni.

 

25-IL MATRIMONIO, LA FAMIGLIA E I FIGLI

 

In un matrimonio in cui la moglie soffre molto a causa del marito o viceversa, è giusto che un coniuge lasci l'altro?

Può lasciarlo, ma è certamente meglio se non lo fa. Dovrebbe offrire questa sofferenza. Naturalmente va compreso fino a che punto la sofferenza è voluta da Dio. E Dio che si sceglie i propri martiri e non siamo noi a stabilirlo.

 

Che cosa è più possibile che avvenga nell'ambito spirituale di una coppia regolarmente sposata in chiesa rispetto a quello di una coppia non sposata in chiesa o addirittura non sposata?

La benedizione di Dio, le promesse matrimoniali, la Messa nuziale e la presenza ed il sostegno dei parenti sono tutte efficacissime grazie di protezione. L'assenza di uno o più di questi fattori può compromettere seriamente la forza di coesione dell'unione. Con l'invocare il Signore e la benedizione della Sua Chiesa, le cose evolveranno meglio e in modo più felice che senza di esse.

In una coppia di coniugi avviene ciò che normalmente avviene fra la mia persona e le anime del Purgatorio. E un fenomeno fra vivi che potremmo chiamare di "bilocazione". Può succedere che un angelo assuma le sembianze di un coniuge per recapitare all'altro un messaggio. Lui o lei, vedrebbe o sentirebbe, o anche le due cose insieme, l'altro/a e riceverebbe parole di conforto, di protezione o di consiglio. Ciò accade più spesso di quanto uno possa pensare e dev'essere visto come un dono meraviglioso da parte di Dio ad una santa coppia. Questo certamente non capita a chi convive. Chi convive è meno protetto dagli strali del mondo esterno. Metterei seriamente in guardia costui dal perseverare in un peccato del genere e direi di tornare a Dio senza indugio per la tanto necessaria protezione.

E' anche frequente che il coniuge deceduto si presenti all'altro coniuge per accompagnarlo verso la vita eterna al momento del trapasso. Che gioia immensa per entrambi questa esperienza! Il vero amore, santo e disinteressato, non muore mai, mai! Non può essere altro che questo tipo di amore quando Dio ha benedetto le nozze ed è sempre accanto a loro, nelle loro preghiere e nei loro atti di amore disinteressato.

 

Che cosa dicono le anime del divorzio?

Dicono che il divorzio è uno dei più grandi peccati contro Dio stesso. E un atto che porta grandi sofferenze per tutti, in particolare per gli innocenti. Non è altro che l'omicidio spirituale, emotivo e mentale del più grande dono divino, quello di renderci partecipi della creazione della vita e del suo frutto, i nostri figli. NESSUN FIGLIO DI DIVORZIATI ARRIVERÀ A QUELLA PIENEZZA CHE DIO AVEVA PROGETTATO PER LUI. In questo secolo, milioni di volte di più di quanto sia MAI avvenuto, Satana sta squartando le famiglie, i grembi delle madri, avvelenando e tagliuzzando i sacri legami che tengono uniti i membri della famiglia nel piano di Dio, avvelenando e facendo a pezzettini i piccoli che Dio vi ha posti.

La grande riparazione che dico verrà presto e sarà sconvolgente, e proprio per questi due peccati: il divorzio e l'aborto. In paesi come gli Stati Uniti dove più del 50% dei matrimoni si sciolgono, Dio farà in modo che le cose cambino bruscamente. Dio si metterà a fianco degli umili, degli innocenti, di coloro che pregano e amano mentre punirà gli altri per l'inenarrabile ed incessante offesa all'amore. Le industrie, le organizzazioni, gli avvocati, i medici e gli psichiatri, gli ispiratori di nuovi culti e di mode, che mentono, confondono, colludono, ricavano profitti e quindi distorcono la verità perché continui questa che è la più orrida delle guerre, saggeranno l'ira di Dio come MAI sia stata saggiata fino ad oggi dall'uomo. O Signore, abbi pietà di coloro che sanno quello che fanno! Mentre, da parte nostra, abbiamo il dovere di informare coloro che non conoscono la gravità di quanto vanno compiendo.

 

Le anime Le hanno mai parlato degli annullamenti di matrimonio della Chiesa?

Si. Dicono che la Chiesa odierna concede un numero eccessivo di annullamenti. Le richieste di annullamento vanno esaminate molto più a fondo di quanto si tende a fare oggi. Temo che sia vero quando si afferma che i più abbienti e meglio rappresentati abbiano più possibilità di successo degli altri. E questo non può essere gradito a Dio. Ciò non toglie che vi siano casi reali in cui la coercizione o limiti emotivi o di altra natura presenti al momento delle nozze hanno invalidato il matrimonio sin dall'inizio. Questi sono motivi assai seri che vanno trattati con molto amore, ma anche con grande attenzione.

 

Vi è qualcos'altro che le anime sono solite far sapere ai loro congiunti?

Possono chiedere ad un loro familiare di far bene qualcosa che esse stesse in vita ebbero a far male o in modo scorretto. Se il familiare esegue alla lettera le indicazioni del defunto, lo aiuterà a muoversi verso la Luce. Il defunto può, inoltre, mettere in guardia il proprio familiare da questo o da quello. Il defunto, insomma, protegge il proprio congiunto, lo guida, gli porta amore e sicurezza in svariate maniere.

 

Vi sono cose che le anime non riveleranno mai ai propri congiunti?

Non diranno né faranno mai cose negative od avventate. Ciò che diranno o faranno sarà sempre positivo, di aiuto, protettivo e quindi rigenerante.

 

È possibile che famiglie siano visitate da anime perdute quindi all'Inferno, senza, tuttavia, essere attaccate o disturbate da esse?

Si, questo è possibile. Ma in questo caso, naturalmente, queste anime non possono chiedere nulla poiché sono al di fuori di qualsiasi aiuto o grazia. Possono solo testimoniare la propria condizione e quindi l'esistenza dell'Inferno.

 

Le hanno mai parlato del movimento femminista?

No, non in questi termini, tranne che per dire che nessuna donna può accedere al sacerdozio. La donna può competere con l'uomo nel mondo secolare a pari condizioni e perseguire una carriera purché la famiglia non ne soffra in alcun modo. Anche in questo campo sia la donna che l'uomo compiono trasgressioni molto gravi. Se i figli o il coniuge sono trascurati, l'altro avrà molto da soffrire per questo più tardi. Questo è decisamente un peccato grave poiché porta alla divisione.

 

Le anime le hanno mai parlato di come spesso vengono trattati gli anziani nelle società industrializzate? Di come sono buttati fuori casa dai figli e messi nelle cosiddette "case di riposo" dove sono spesso, e come minimo, trattati come numeri se non addirittura intontiti con farmaci che li portano a vuoti mentali e alla morte?

Non in modo specifico, ma hanno forse bisogno di commento peccati così gravi? Questi sono peccati ENORMI! Non è forse vero che sono i nonni, il più delle volte, ad insegnare ai nipotini a pregare, a colmare così splendidamente i 'gap' generazionali con la sapienza accumulata attraverso la lunga esperienza? Il buttarli fuori di casa può essere solo opera di Satana.

 

È forse peccato se una donna non allatta la sua creatura o se non la tiene mai in braccio?

Se, pur essendo fisicamente a posto, rifiuta di allattare per un qualche capriccio, allora è peccato. Ed anche il rifiutarsi di tenere in braccio il proprio piccolo è peccato poiché questi, crescendo, potrebbe soffrire di blocchi emotivi.

 

È meglio essere poveri con molti figli o benestanti con solo uno o due figli?

Mai e poi mai è permesso interferire con il piano di Dio nel darci figli. E per coloro che sono nel Suo piano ve ne saranno sempre molti. Conosco molte più persone veramente felici tra i poveri che tra i ricchi e ne ho conosciute davvero molte di entrambe le categorie nel corso della mia vita. I ricchi, inoltre, vanno più soggetti al controllo ancestrale ovvero all'effetto postumo dei peccati degli antenati, rispetto ai poveri. Molti di essi sono venuti da me in cerca di aiuto in questo campo. Ciò non significa che i poveri non possano venire. Vengono anche loro.

 

Molti governi, tuttavia, nei grandi congressi mondiali come quello tenutosi di recente al Cairo, parlano della minaccia della sovrappopolazione. Cosa risponde a costoro?

Sono tutte sciocchezze, frutto della disinformazione e dell'egoismo. E vero che un terzo dei circa sei miliardi di uomini sulla terra soffre la fame, ma è SOLO per l'ingordigia di pochi. Vi sono statistiche attendibili che provano che il mondo potrebbe sfamarne cinquanta miliardi, se il cibo e l'energia fossero distribuiti equamente. L'ingordigia dell'Occidente scatena l'ira di Dio. Dio interverrà per questo e presto, ne sono certa. So per certo che sarà così.

Chi sono coloro i cui piccoli consumano novanta volte tanto quanto consuma un piccolo in India? E chi sono coloro che si preoccupano della sovrappopolazione? Le 4 risposte a queste due domande si riassumono in un'unica parola: l'Occidente e le sue banche. L'ingordigia e la paura, sbagliata, della povertà, fanno credere, dire e mettere in atto grandi menzogne.

 

A quale età è giusto che una mamma lasci in custodia per un qualsiasi lasso di tempo il proprio bambino ad una persona non della famiglia?

Questo dipende ovviamente da circostanze precise. Come regola generale, è peccato lasciarlo in mani estranee prima dell'età di quattro anni. Le ferite inflitte prima di quell'età sono le più difficili da guarire perché sono nel più profondo del subconscio.

 

Le anime le hanno mai parlato delle punizioni corporali inflitte ai bambini?

Sì, e a questo proposito, due anni fa, fui duramente attaccata dal settimanale tedesco "Der Spiegel". Dissero che ero in favore delle punizioni corporali ai bambini. E’ falso. Le anime hanno detto che la sculacciata o lo scappellotto sono necessari e fanno bene quando si tratta di un bambino testardo e disobbediente. Lo scappellotto non è dannoso e verrà presto dimenticato a livello conscio mentre le conseguenze della testardaggine del bimbo rimarranno registrate nel profondo del suo subconscio per moltissimo tempo. E chiaro che gli schiaffetti vanno dati con parsimonia, ma se non si danno e si aspetta che il bambino cresca, sarà troppo tardi ed il genitore avrà da soffrire da parte dei figli. Il ragazzino nel cui subconscio affiora il ricordo dello scappellotto dato all'età di due, tre o quattro anni, non avrà bisogno che di uno sguardo del genitore per correggersi. Vi sono molti genitori che si rendono conto oggi degli infelici risultati della loro eccessiva tolleranza. La violenza fisica perpetrata in una famiglia è un peccato gravissimo contro l'amore, ma una disciplina corporale esercitata correttamente è una necessità data da Dio all'età e al momento giusti.

 

È possibile che un peccato commesso nei confronti di un bambino pesi di più dello stesso peccato commesso nei confronti di un adulto?

Certamente. Avrà un peso maggiore. I peccati commessi nei confronti di un bambino, se non sono riparati velocemente e a fondo, saranno ripetuti più tardi, come cosa accettabile e normale, dal bambino. Questo perché il modello del ruolo del genitore è profondamente radicato e potente. Un divorzio od un atto di violenza, di disonestà, di infedeltà, di calunnia, ecc., possono, così, facilmente causare una reazione a catena dello stesso tipo tra i discendenti. Essere genitori è un compito ben più serio di quanto la società di oggi sia propensa a ritenere. La gente delega questi problemi ai cosiddetti "professionisti" che non hanno i legami divini con i bambini che hanno i genitori, pur facendo questi ultimi degli errori come qualsiasi altro essere umano.

 

I bambini ritardati mentali passano ugualmente un certo periodo di tempo in Purgatorio?

Sì, ma la pena è più lieve di quanto lo sarebbe per un bambino sano e dipende da quanto il bambino abbia potuto comprendere.

 

Quali sono i peccati più gravi che un bambino possa commettere tra, diciamo, i sei ed i dodici anni?

Indubbiamente la disubbidienza ai genitori e la mancanza di rispetto.

 

Molti genitori affermano che i genitori cristiani sono troppo autoritari con i loro figli. Cosa risponderebbe a costoro?

Nessun genitore dovrebbe essere eccessivamente autoritario con la propria prole; se lo fosse perderebbe presto la loro obbedienza, il loro affetto e la loro collaborazione. Sono tanti i genitori che esercitano un'autorità eccessiva con i propri figli che non sono cristiani e quindi quest'affermazione non regge. I genitori cristiani dovrebbero essere autorevoli più che autoritari. Se vogliamo parlare di severità, questa dovrebbe essere esercitata nei primi anni di vita. Più tardi, i genitori che conoscono le verità cristiane, dovrebbero impartirle con molto amore ai propri figli. Non è da buon cristiano tenere un atteggiamento costantemente negativo: non fare questo, non fare quello. I genitori dovrebbero coerentemente sottolineare ciò che si deve fare, ciò che è positivo e accompagnarlo immediatamente con prove concrete che i figli possano recepire. Dovrebbero far capir loro che con quegli atti doverosi non possono che fare il proprio bene. I genitori dovrebbero riconoscere la misericordia del Signore nei loro confronti ed esercitare la stessa misericordia e carità nei confronti dei propri figli.

 

Sappiamo bene quali sono i nostri doveri all'interno della famiglia stessa senza l'esercizio dei quali la società non starebbe in piedi. Ma com'è possibile conciliare il nostro dovere di aiutare anche chi non è membro della nostra famiglia?

Il termine 'famiglia' è solo un termine relativo. In un certo senso, da 'qualche parte' siamo tutti imparentati checché ne dicano gli scienziati. Siamo tutti una famiglia e una SOLA famiglia.

A questo proposito un'anima ebbe a dirmi che chi non si adopera al meglio per il bene degli altri, non è degno di vivere. Nella nostra ricerca della giustizia di Dio penso che tutto diventi più chiaro quando guardiamo all'interno dell'unità familiare, se così vogliamo definirla. Noi siamo responsabili per i nostri bisnonni e siamo in grado di aiutarli, come lo siamo per i nostri bisnipoti. Per i primi dobbiamo pregare e continuare a compiere buone azioni, e per i secondi, possiamo e dobbiamo indirizzarli verso una vita di fede ricca, sana, serena e gioiosa.

 

Che cosa risponde ai molti genitori cristiani benintenzionati che dicono e mettono in pratica che spetta ai figli scegliere la religione che più a loro si confà quando saranno adulti?

Rispondo che stanno semplicemente permettendo a Satana, presente nella società secolare, di deviarli dalla verità assoluta del nostro Dio-Amore. Quale genitore amorevole ed attento lascerebbe al proprio figlio la libertà di scegliere tra un cibo sano e nutriente ed uno che lentamente indebolisce, avvelena ed uccide? Quale genitore priverebbe consapevolmente il proprio figlio dell'amore e del calore? I genitori che dicono e fanno una cosa simile non hanno mai, mai, pregato e neppure mai compreso e nutrito la loro bontà intrinseca. Le due mancanze messe insieme indicano che Dio stesso è ignorato e quando questo peccato ha luogo, è anche profondamente offeso.

 

Lei ha detto poco fa che vi sono bambini in Purgatorio. Le sono mai apparsi?

Sì, mi sono apparsi anche dei bambini. In Purgatorio vi sono bambini di tutte le età, dai quattro anni in su. Come lei saprà, i bambini hanno in genere una coscienza più sensibile di molti adulti. Non appena un bambino distingue la differenza tra bene e male, ne assume tutta la responsabilità. Gli si insegna spesso che la linea di demarcazione per questa consapevolezza coincide con l'età della ragione. Non è vero! Coincide con l'età della coscienza.

Questo è molto importante poiché se, ad esempio, un bambino è gravemente ammalato, forse anche in pericolo di vita, e chiede del confessore, la sua richiesta DEVE essere ascoltata ed eseguita. So che spesso non viene ascoltata ed è un errore grave da parte degli adulti responsabili che gli sono accanto. So di un piccolino di quattro anni e mezzo che insisteva per confessare un peccato. Ed il male procurato da questo peccato era evidente.

 

Lei pare avere un amore ed una sollecitudine particolare per i bambini di oggi. Lo dico perché ho sentito che insegna ai bambini di questo villaggio.

Sì, ho sempre avuto tanti bambini intorno e da tanti anni; insegno loro il catechismo.

 

C'è altro che le anime dicono debba essere impartito o non impartito ai ragazzi a scuola?

Le anime hanno decisamente condannato l'educazione sessuale nelle scuole. Questa spetta ai genitori non appena i figli incominciano a fare domande. Questo aspetto educativo dovrebbe restare di pertinenza dei genitori perché i ragazzi possono imparare il valore dell'amore duraturo solo dai genitori. Inoltre, oggi, si delega troppo potere a sostituti secolari che NON DEBBONO IMMISCHIARSI in questioni spirituali, di cui l'amore ed il sesso sono parti integranti. Gli insegnanti secolari dovrebbero stare alla larga dalla santità dell'unità familiare.

A questo proposito, oggigiorno, la televisione fa danni enormi. Rappresenta l'amore né più né meno come un bene di consumo, tipo usa e getta. Questo è un terribile peccato contro Dio, contro l'amore.

 

Le sono mai apparse anime che in vita soggiacevano a deviazioni sessuali?

Si, e devono soffrire moltissimo.

 

Che cosa dovrebbero fare i genitori per formare correttamente le coscienze della loro prole?

La cosa più importante è dar loro il buon esempio. Poi pregare molto per loro e anche con loro. Benedirli è anche importante. Istruirli, educarli bene prima che si allontanino da casa per l'istruzione superiore. Gesù ci ha detto di portare i nostri piccoli a Lui e non di bloccarli.

 

Lei afferma di essere stata visitata da alcuni bambini in Purgatorio. Mi potrebbe raccontare qualcosa a questo proposito?

Una bambina venne da me e mi disse di aver spento una candela al cimitero per poter prendere la cera e giocarci. Sapeva di non poterlo fare e quindi si trovava in Purgatorio per un certo periodo di tempo. Mi chiese di accendere due candele benedette e di prendere su di me quanto la tratteneva ancora dall'essere liberata.

Poi venne un'altra, più piccola, che mi raccontò di aver ricevuto insieme alla sorellina, dalla mamma, per Natale, delle bambole in un carrettino; la mamma aveva loro raccomandato di aver cura delle bambole. Ma lei ruppe la sua e temendo di essere scoperta, la scambiò nel carretto con la bambola intatta della sorella. Per questo lei ora scontava la sua colpa in Purgatorio. Naturalmente pregai per lei e l'aiutai a procedere verso la Luce.

C'è un altro caso di cui vorrei parlare. Tuttavia, è qualcosa di più di una semplice testimonianza circa la presenza dei bambini in Purgatorio. C'erano due famiglie che vivevano nella stessa via. Una famiglia era benestante, l'altra piuttosto povera. Un giorno, una bambina della famiglia agiata andò dalla sua mamma e le disse di voler regalare i suoi begli abitini e giocattoli alla bambina dei vicini. La mamma restò sorpresa e le chiese come mai. La bambina rispose che così facendo, avrebbe potuto sempre andare dai vicini a giocare con la loro bambina. Allora la mamma le fece notare che avrebbe potuto benissimo invitarla a giocare in casa loro. Ma la piccola insistette. I genitori fecero di tutto per dissuaderla poi, vista l'inutilità dei loro sforzi, acconsentirono, avvertendola che non le avrebbero più ricomprato quella roba. "Nessun problema" rispose la piccola, ed eseguì alla lettera il suo proposito.

Due giorni dopo, nell'attraversare di corsa la strada, fu investita da una macchina ed uccisa. I genitori, sconvolti, vennero da me perché potessi render ragione in qualche modo di quanto successo. Interpellai le anime e presto mi giunse la loro risposta:

"La loro sofferenza per la perdita della figlia li ha garantiti dalla possibilità che uno dei loro figli maschi non si dannasse". Si trattava quindi di una co-riparazione anticipata per qualcosa che Dio aveva già visto essere in arrivo. Il Signore è davvero misericordioso poiché entrambi questi figli saranno presto con Lui in Paradiso e non uno solo.

 

Per tornare alla piccola, che aveva rubato la cera al cimitero, per il fatto che le fu chiesto di accendere due candele benedette per l'unica candela manomessa, debbo ritenerlo un esempio di ciò che si intende per riparazione supplementare?

Proprio così!

 

Lei diceva poc'anzi che i bambini sono ancora vicini al Signore, ovviamente per la loro innocenza. Può anche accadere che per questo motivo ricevano grazie speciali in seguito al loro buon comportamento derivante dall'esempio dei genitori?

Oh sì! Questo accade spesso. Ho conosciuto bambini che volevano andare a Messa tutti i giorni ed altri che amavano molto sentire raccontare storie prese dalla Bibbia. Queste sono grazie speciali. Alcune loro inclinazioni precoci possono sembrare esagerate, ma i genitori non debbono mai intervenire in casi del genere, permettendo che il rapporto tra il Signore ed i loro figlioli cresca secondo il progetto che Egli ha su di loro. So di bambini che desideravano pregare a lungo in ginocchio sulla ghiaia. Il genitore che si opponesse a queste inclinazioni avrà molto da soffrire col tempo. Il Signore parla con molta chiarezza ai bambini perché le loro anime sono, come lei ha detto, molto più pulite, più limpide e più innocenti delle nostre.

 

Mi racconti, la prego, un episodio nella sua infanzia che ricorda con particolare gioia o che la influenzò in modo particolare.

Uno dei momenti più felici fu certamente quello che provai all'età di quindici anni. Era nel 1930 o giù di lì.

Lavoravo con uno dei miei fratelli in una fattoria in Baviera. Quando ci eravamo presentati per quel lavoro, il fattore ci aveva assicurato che avremmo potuto sempre sentire Messa alla domenica. Purtroppo dopo breve tempo mi resi conto che la promessa valeva solo per mio fratello. Succedeva, infatti, che ogni domenica mattina la moglie del fattore stranamente si ammalava e mi chiedeva di stare a casa ad assisterla. Si avvicinava il giorno della Pentecoste e mi domandavo se si sarebbe ripetuto il solito rituale. Era ormai quasi notte, il sabato precedente, e la fattoressa era in piena forma. Questa volta, mi dissi, dovrei proprio farcela! Ma, ahimé, alle nove della domenica mattina si ammalò di nuovo, con un misterioso mal di testa e mi disse, senza mezzi termini, che dovevo fermarmi in casa. Come potevo lasciarla così sofferente? Fu un vero colpo per me! Verso l'una del pomeriggio il suo mal di testa sparì e mi lasciò andare. Corsi fuori e, andai a nascondermi dietro un edificio abbandonato dove c'era una panchina ed una bella vista. Lì, scoppiai a piangere, disperata per aver perso ancora una volta la Santa Messa che tanto amavo, e in un giorno liturgicamente così importante! Improvvisamente fui circondata da un nugolo di colombe bianche che si posarono lentamente sull'erba tutte intorno a me - ce n'erano ovunque! Sull'erba, sulle mie ginocchia, sul sentiero che conduceva alla panchina - dappertutto!

 

Ha detto un nugolo, Maria. Quante ce n'erano? Cinquanta, cento?

Perlomeno un centinaio. Nel vedere tanta bellezza non ho certo pensato di contarle, ma erano proprio dappertutto! Rimasi così, con loro, per circa un ora e le mie lacrime erano ora lacrime di gioia; ero talmente invasa dalla gioia da non intendere più nulla. Poi se ne andarono. Narrai il fatto a mio fratello. Non lo raccontammo a nessuno, però nelle settimane successive mio fratello chiese ai contadini del posto se albergassero in quella zona colombe o piccioni, e la risposta era sempre la stessa: non se n'erano mai visti.

Non credo che nessun'altra esperienza giovanile mi abbia toccata quanto questa. Fu un'esperienza di pura bellezza!

 

Caspita!.. vedo che ne parla ancora oggi con molta commozione; ma mi permetta di continuare.

È vero che molte delle apparizioni riconosciute dalla Chiesa accadono a bambini?

Sì, poiché i bambini sono estremamente aperti all'esistenza di Dio ed a tutto il Suo Regno. La loro innocenza, l'umiltà naturale, la dipendenza, la sensibilità e la totale fiducia che li distingue permettono loro di sentire il soprannaturale in modo assai diverso e più sublime degli adulti. Dobbiamo proteggere questo loro candore e lasciarli essere piccoli il più a lungo possibile.

Quando il mondo di oggi li scaglia troppo presto nella società arrogante, violenta e sovrasecolarizzata, molta della loro bellezza viene guastata e perduta per sempre. Ho conosciuto molti bambini, ad esempio, che hanno visto gli angeli e non ne dubito. Il Signore concede moltissimo ai piccoli tra di noi ed è per questo che la Madonna di Medjugorje inizia i suoi messaggi con la frase "Cari figli". Desidera che i nostri cuori siano come quelli dei bambini, affinché il Signore ci conceda più grazie e più doni.

 

26-IL LAVORO E IL DENARO

 

In questa guerra tra ricchi e poveri di cui lei parla, l'argomento 'lavoro' o piuttosto quello particolarmente sentito nei tempi in cui viviamo della mancanza di lavoro è naturalmente un argomento molto discusso. Mi permetta allora di farle qualche domanda a proposito del lavoro e del denaro. O preferisce avviare lei stessa questo discorso?

La guerra più grande che si combatte in questi tempi, inferiore soltanto a quella contro gli innocenti e la struttura della famiglia, è la guerra tra i ricchi ed i poveri. I Massoni guidano il movimento che mira a creare un'unica moneta mondiale ed un governo mondiale, il cosiddetto New World Order e New Age; quel governo mondiale concentrerà tutte le sue energie per distruggere la Chiesa. Anche l'orrenda guerra nei Balcani che si sta combattendo proprio ora, è finanziata dalla Massoneria e non dovrebbe oramai più sorprendere nessuno il fatto che la Madonna abbia scelto di apparire laggiù dieci anni prima del suo inizio, quando nessuno pensava che sarebbe scoppiata una guerra proprio lì ed in quel modo.

La Banca Mondiale, le Nazioni Unite, l'Unione Europea e la Croce Rossa Internazionale sono anch'esse sincronizzate con tutto questo e, nonostante TUTTE le apparenze, non operano per il bene dell'umanità. Dietro a tutto c'è questa rete di banche dirette dalla Massoneria e da una serie di società segrete delle quali la maggior parte delle persone sa poco o nulla. La cupidigia degli uomini e la loro paura della povertà li porta a consegnare il loro denaro a Satana con cui egli tenterà, ma non riuscirà alla fine, a schiacciare la Chiesa e quindi Dio.

Sarà in quel preciso momento che la Madonna trionferà insieme ai Suoi servi fedeli, anche se ciò non sarà evidente fino all'ultimo istante.

 

Lei ha accennato diverse volte alla cupidigia sottolineando che esso avrà molto da espiare per questo. È dunque possibile che laddove si concentri questa cupidigia, ossia nelle aree in cui vi è una massima concentrazione di banche, si dovrà soffrire di più che in quelle dove si conduce un'esistenza più umile?

Si, penso che succederà così.

 

Consiglierebbe allora alla gente di lasciare quelle aree e trasferirsi in un ambiente più umile?

Io consiglio alla gente di tornare a Dio ed alla preghiera, e dico che Dio ci vuole più umili per donarci il Suo aiuto.

 

Tra coloro che sono già ricchi vi è un'impostazione di vita, potremmo definirla un principio, basata sulla rendita del loro capitale, per cui essi vivono spendendo solo gli interessi che ne ricavano; vi sono, inoltre, molte persone che si arricchiscono esclusivamente attraverso operazioni di speculazione sui cambi. Queste due attività sono conformi alla volontà di Dio?

Certamente no! Dio vuole che i ricchi dividano quanto posseggono con i poveri e si prodighino in opere di carità per i meno abbienti e NON accumulino ricchezze solo per se stessi. Nei prossimi anni queste due categorie di persone dovranno adattarsi a grossi cambiamenti; dobbiamo pregare lo Spirito Santo che li illumini il più presto possibile.

 

E se ci fossero persone che hanno già compreso che il sistema, quale si presenta oggi, non è da Dio? Che cosa consiglierebbe loro di fare con i capitali che hanno accumulato se ora vogliono utilizzarli secondo la volontà di Dio?

Di fare con questo denaro opere di carità perché più tardi questo verrà a mancare e sarà troppo tardi per aiutare chicchessia.

 

È vera l'idea che possa presentarsi un Anticristo?

Sì, temo di sì. Alcuni veggenti - non quelli di Medjugorje -affermano che egli sia già sulla terra. Si presenterà come un grande genio finanziario, avrà un carisma fortissimo e sarà anche considerato un grande guaritore ed operatore di miracoli. Folle enormi subiranno il suo fascino, ignare che la sua volontà sarà la massima manifestazione in terra ad oggi di Satana. Le persone devono pregare incessantemente per non essere ingannate da Satana e dal suo talento illimitato di camuffarsi sotto qualsiasi spoglia faccia gola alla sua arroganza.

 

Quando si presta denaro, si può pretendere un interesse all'atto della restituzione?

Agli occhi di Dio, no. Si dovrebbe prestarlo per amore del prossimo e non per arricchirsi.

 

Lei afferma che ci attende un'era di pace, ma che si instaurerà solo dopo che si sarà verificato un grande avvenimento per la conversione dell'umanità. Durante questa era di pace è possibile ipotizzare anche una completa ridistribuzione della ricchezza?

Si, avverrà anche questo.

 

Lei mi dice, inoltre, che prima di poter godere di quest'era di pace, vivremo, insieme a questo grande avvenimento, il crollo dell'economia mondiale. Come potremo prepararci a vivere questi due cambiamenti che, da quello che Lei mi lascia intendere, saranno enormi?

Sì, saranno davvero enormi. Le persone devono tornare a Dio e abbandonarsi a Lui totalmente. Solo così i cambiamenti che ci aspettano saranno più facili da affrontare.

 

Ha mai sentito parlare dell'organizzazione della Chiesa denominata 'Opus Dei', dove è stabilito che la santificazione del lavoro quotidiano fa parte della vocazione di ciascun membro? Se ne ha sentito parlare, sa se essa è buona e se, per usare una sua espressione, essa viene da Dio?

Sì, la conosco e posso dire che essa viene da Dio.

 

Se è peccato esigere un interesse sul denaro prestato, è anche peccato acquistare un bene, di solito di un certo valore, contraendo un prestito?

Se si ha davvero bisogno di quel bene, non è peccato. Torno a dire che colui che presta il denaro dovrebbe riconoscere caritatevolmente quella necessità e non approfittarne per arricchirsi ulteriormente.

 

La Chiesa ci insegna oggi l'uso corretto e morale del denaro?

Molti papi fino alle origini della Chiesa hanno parlato del valore del lavoro e condannato l'uso continuato dell'interesse.

Troppo, troppo poco viene insegnato oggi circa l'uso del denaro e l'attuale Santo Padre farebbe un grande dono all'umanità se facesse conoscere il suo pensiero a questo riguardo in un'encliclica.

 

Un'ultima domanda sul lavoro. Le anime l'aiutano in qualche modo nel suo lavoro di ogni giorno?

Sì, mi aiutano, ma solo quando si tratta di lavoro che le riguarda. Ad esempio, quando ho bisogno di un particolare foglio su cui scrivere una risposta che ho ricevuto da loro, non ho che da tirare fuori a caso un foglio da una pila di fogli e, guarda caso, è sempre quello giusto ogni volta. Ecco, potrei dire che mi aiutano ad aiutare loro. Solo in questo senso mi aiutano.

 

27- LE APPARIZIONI MARIANE

 

Appare davvero alle persone la Madre di Gesù, Maria? Lei ha parlato più volte, nel corso dei nostri colloqui, di Mediugorie. Può parlarmene ancora?

Oh sì! Maria appare davvero alle persone e, di questi tempi, appare tutti i giorni ad un gruppo di giovani, a Medjugorje nella regione dell'Erzegovina. Ci sono stata tre volte, ma non ho dovuto andare laggiù per verificare se fosse vero. Poco dopo l'inizio delle apparizioni, nel giugno del 1981, chiesi ad una anima del Purgatorio se davvero Maria apparisse e la risposta fu affermativa. E lo fu anche per San Damiano, Kibeho, don Gobbi e per altri casi meno noti in diverse parti del mondo.

Sa, per Medjugorje, c'è un solo grande pericolo, che il mondo non ne tenga conto.

Ma ci sono anche molti casi di messaggi "dal cielo" a proposito dei quali le anime mi hanno detto "attenta!" o semplicemente "no!".

 

"No" è una parolina facile da comprendere. Può dirmi di un qualche caso non vero? E come interpreta la parola "attenta!"?

Non voglio far nomi, ma so di casi, qui in Europa, che sono di indubbia matrice satanica. Proprio qui vicino, in Svizzera, vi sono due casi, uno nella Svizzera tedesca con un seguito relativamente piccolo, l'altro nella Svizzera francese con tantissimi proseliti in ogni parte del mondo. Ve n'è uno assai confuso in Australia, uno fasullo in Inghilterra, uno in Sud America e molti apertamente malefici negli Stati Uniti; però laggiù ve ne sono anche di autentici. Dobbiamo pregare veramente tanto per tutti quei casi fasulli.

La parola "attenta!" può essermi stata detta per varie ragioni; in genere significa che sono in atto delle interferenze o che vi sono state in passato intorno alla persona in questione. Per cui uno dev'essere estremamente cauto. Queste interferenze possono prender piede se la persona non è seguita dal punto di vista spirituale o non si è scelta un direttore spirituale con doti di fermezza e di discernimento. Se vi sono eresie, se si manifestano perdite di libertà mentale, emotiva o fisica o si tende ad attirare troppa attenzione sullo strumento, allora è il momento di andarsene immediatamente. Anche il prendere o l'accettare denaro dovrebbe segnalare che c'è qualcosa di storto. Un altro segno negativo è presente quando il "veggente" trascura in qualche modo i propri familiari. I segnali a cui stare attenti sono più di uno.

E non bisogna dimenticare che Satana conosce la verità e l'userà per attirare le persone. Quando riusciamo a discernere o ci viene detto "attento!", a quel punto è meglio abbandonare l'intera faccenda che correre il rischio di essere ingannati. Satana è in grado di simulare tutto, persino le stigmate e ogni tipo di guarigione miracolosa.

Dobbiamo pregare molto per i numerosi mistificatori oggi presenti nel mondo e anche per coloro che rifiutano la direzione spirituale, rifiutano indagini approfondite e non professano un'ubbidienza assoluta alla Chiesa quando si tratta di questioni così delicate.

 

Se un seguace di uno di questi casi fasulli venisse da lei, cosa gli direbbe?

Le anime mi hanno detto che qualora mi si fosse presentata una tale persona avrei dovuto dirle che le anime di fronte a tale e tal altro fenomeno hanno detto "no!". Esattamente questo mi è successo qualche mese fa a proposito del più esteso dei due casi svizzeri.

 

Ad essere sincero, non mi è difficile immaginare a chi lei si riferisce. Ma mi dica, per quale motivo questa persona farebbe una cosa del genere? O la fa inconsapevolmente?

Consapevolmente od inconsapevolmente, per una sua debolezza, probabilmente il suo orgoglio, Satana gliela fa fare. E da come opera questa persona, è evidente che ciò a cui mira è d'allontanare le persone da Medjugorje. Il mio amico esorcista, che ho menzionato prima, ha avuto modo di confermarlo.

 

Capisco che lei non voglia fare i nomi di persone viventi che stanno ingannando tante persone in questo modo, ma sarebbe disposta a fare il nome di una persona deceduta nei riguardi della quale le anime vi hanno allertata?

Le anime mi dissero "attenta!" quando chiesi degli scritti di Maria Valtorta. E’ bene, tuttavia, precisare che potrebbero essere successe delle cose ai suoi scritti dopo la sua morte. Satana è sempre in agguato, molto vicino per infiltrarsi e contaminare le cose; quindi la parola "attenta!" non significa che ci si dovrebbe preoccupare della Valtorta come persona.

 

La Beata Vergine Maria ha mai parlato, tramite i veggenti a Medjugorje, delle anime del Purgatorio?

Si, la Vergine, a Medjugorje, ha parlato del Purgatorio più volte nei Suoi messaggi. Nei primi anni i veggenti diedero due lunghe testimonianze al riguardo ed altre brevi risposte personali. Poi, nel 1986 la Vergine diede un messaggio più articolato per tutti e nel 1987 Ella parlò brevemente della necessità di S. Messe per le anime, all'interno di un altro messaggio...

 

E quei messaggi confermano ciò che dite?

Si, lo confermano.

 

Lei disse poco fa che le anime tendono ad affollarsi in luoghi santi o di grande preghiera. Sa se qualche anima sia mai apparsa a Medjugorie?

Sì, ve ne sono state. La Vergine ha confermato alcune di queste visioni ai veggenti, ma i messaggi di queste anime erano riservati ai loro parenti.

In una cittadina vicino al Santuario, molto frequentata dalla polizia e dai comunisti che non perdevano occasione per deridere o peggio terrorizzare gli abitanti di Medjugorje, c'era e c'è tuttora un ristorante dove costoro si riunivano. Nel ristorante i tavoli lungo i muri perimetrali erano i primi ad essere occupati a differenza di quello centrale che era quasi sempre libero.

Un giorno, verso l'una, quando il ristorante era quasi al completo, alcuni individui stavano sparlando delle apparizioni e degli abitanti di Medjugorje che è a pochi chilometri di distanza. Ad un tratto furono interrotti da una giovane sulla trentina, di bell'aspetto ed elegante, seduta da sola al tavolo centrale. Ella li riprese duramente per il modo in cui si permettevano di parlare del sacro. Furono colti di sorpresa poiché nessuno l'aveva vista entrare. Tacquero subito e quando si ripresero dall'imbarazzo, videro che la donna non c'era più; nessuno la vide uscire. Il fatto fece immediatamente il giro della città. Era certamente un'anima inviata dalla Vergine per mettere le cose in chiaro. Questo dimostra ancora una volta che le anime appaiono in concomitanza con eventi soprannaturali.

 

Qualche tempo fa, lei mi parlò dell'ammonimento di Garabandal. Potrebbe parlarmene ancora? È stata anche lì?

Sì, ci sono stata in pellegrinaggio diverse volte. Garabandal è un paesino di montagna in Spagna dove la Madonna apparve a dei bambini negli anni sessanta. Da Garabandal proviene un avvertimento che si riassume in questi termini. Verrà un momento in cui ogni essere vivente vedrà lo stato della propria anima. Molti moriranno di shock per averlo visto. E un fenomeno che succede a tutti durante il processo di morte ma allora avverrà per tutti allo stesso momento. "Da dove Egli verrà per giudicare i vivi ed i morti".

 

Dovremmo spaventarci per questi ammonimenti?

Solo se siamo molto lontani da Dio e immersi nel peccato avremo tutte le ragioni per spaventarci. Se ci sforziamo coerentemente di vivere con Lui, non abbiamo nulla da temere. In parole povere, chi prega si salva. E poi la Misericordia di Dio precede sempre la Sua giustizia.

Una buona immagine potrebbe essere quella del cartello stradale. Per il fatto stesso che lo abbiamo visto e letto ciò non significa che siamo già fuori dalla curva pericolosa segnalata dal cartello. Se avremo la fiducia di un bambino nel nostro buon Dio, siamo già e saremo sempre nelle più sicure delle mani.

 

In che altri modi sta il Signore ammonendoci in questi tempi?

Ci avverte con disastri ecologici naturali e causati dall'uomo tra cui vi sono i terremoti, le grandi carestie e le pesti, di cui l'A.I.D.S. non è l'ultimo. Nessuno può negare che queste cose continuano di fatto a verificarsi e con una regolarità impressionante. Ma la cosa per la quale pochissimi sono preparati è un crollo totale dell'economia mondiale che metterà i grandi ed i potenti letteralmente in ginocchio.

 

Ieri, lei mi disse che ci sarà un ultimo giorno. Questi ammonimenti vogliono forse dirci che quel giorno è imminente?

No, la cosa non va vista in questi termini. Io credo che Dio si manifesterà in modo molto chiaro presto, molto presto, perché ci siamo allontanati troppo da Lui. Ma dire che la fine del mondo è imminente è, per mia convinzione sostenuta da quanto rivelatomi dalle anime dei defunti, sbagliato. Si ricordi che le anime mi hanno detto che dopo questo momento le cose miglioreranno, quindi non possiamo pensare che la battaglia finale o una fine del mondo sia imminente. Ci sarà, comunque, un grande cambiamento, potremmo chiamarla una grande purificazione. Ma non dimentichiamoci che anche la Misericordia di Dio è grande, infinita direi!

 

Mi sembra di ricordare che in una delle prime apparizioni della Madonna a Fatima le due bambine Le avessero chiesto se sarebbero andate in Paradiso e che Lei avesse risposto di sì. Allora Le rivolsero la stessa domanda per Francesco, il ragazzino che aveva allora solo sette anni. La Sua risposta fu: "Solo se pregherà tanto Maria, com'è possibile una cosa del genere per un bambino di soli sette anni?

E vero! Come è possibile? Vede, tutto è relativo a quanto si è impartito ad una persona, anche se di soli sette anni. Da questa risposta desumiamo che gli sia stato insegnato a pregare molto di più dei bambini, diciamo, di oggi. Lei ha solo da guardarsi intorno per capire che doveva essere stato così. Chiedere una cosa del genere ai bambini così secolarizzati di oggi sarebbe un segno di durezza e la Madonna è tutt'altro che dura. Prenda i ragazzi di Medjugorje. La Vergine chiese loro agli inizi come e quanto pregassero e adattò le Sue esigenze alla risposta che ebbe da loro. Era la Sua delicata e materna mano all'opera.

 

Ancora a Fatima, una delle bambine chiese alla Madonna dove fosse una sua amica di sedici anni che credo fosse mancata poco prima. La Madonna rispose che era in Purgatorio e che vi sarebbe rimasta fino alla fine dei tempi. Cosa poteva aver fatto una ragazza di sedici anni per meritarsi tanto?

Oh sì! Non è poi così impossibile una cosa del genere. Poteva essere stata una persona molto testarda o disubbidiente. Poteva aver fermato molte grazie e questo sarebbe stato sufficiente per provocare tutto questo.

 

Alcune persone dubitano di Medjugorje perché le apparizioni durano da più di quattordici anni. Pensa che questo sia un motivo valido per metterle in forse?

Niente affatto. Oggi i tempi sono ben diversi da quelli di Lourdes, La Salette e Fatima. Questi di oggi sono i tempi profetizzati a La Salette ed a Fatima, ma molte delle cose dette allora in quei luoghi non furono ben trasmesse o divulgate. Oggi i giovani veggenti di Medjugorje hanno bisogno di una direzione costante anche se solo di salvaguardia affinché non cadano nelle innumerevoli grandi tentazioni del mondo. Inoltre, nei suoi messaggi laggiù, la Madonna dice che queste saranno le Sue ultime apparizioni sulla terra per cui questa argomentazione non regge proprio. Molte cose da Medjugorje sono di importanza primaria. E poi come osiamo mettere in dubbio il permesso di Gesù che acconsente al desiderio della propria Madre Santissima di stare con noi in questo modo per così lungo tempo! Guardi in che stato siamo ridotti! Abbiamo bisogno di accettare tutto l'aiuto possibile se non vogliamo distruggere l'intera umanità e ogni altra cosa sulla terra!

 

Sono venute da lei anime di persone decedute durante l'orribile guerra nelle ex repubbliche jugoslave? In caso affermativo, le hanno mai detto di aver rimpianto il fatto di non aver vissuto i messaggi della Vergine quando erano vivi?

Si. Mi apparvero tre soldati croati caduti sul campo e uno di loro mi confermò che Medjugorje è da Dio. Ma è tutto ciò che disse.

 

La Madonna a Medjugorie ha mai parlato di questa guerra negli avvertimenti dati ai veggenti per il mondo?

Gli avvertimenti sono segreti. Alla veggente Vicka fu rivolta proprio questa domanda. Disse di no, che la guerra non faceva parte di questi avvertimenti. Allora la persona che aveva fatto la domanda commentò: "Se questa spaventosa guerra non fa parte degli avvertimenti, chissà quanto terribile sarà ciò a cui si riferiscono questi avvertimenti!". Vicka allora disse: "Lei ha appena risposto alla sua domanda". Ne parlarono anche altre due veggenti di Medjugorje, Marija e Mirjana. Marija ebbe a dire: "Questa guerra è una croce per noi croati ed un avvertimento per voi", mentre Mirjana disse che tutto ciò che ci serve sapere è nell'Apocalisse.

Comunque, non dobbiamo mai, mai temere, perché ogni paura viene da Satana. Se ci sforziamo coscienziosamente di vivere con il Signore ogni giornata, Egli ci proteggerà da tutto ciò che il futuro ci serba. Le persone che pregano saranno al sicuro mentre coloro che non pregano verranno colte di sorpresa e non avranno in quel momento la necessaria protezione divina. E' tutto li! Dobbiamo confidare nel Signore e nella Sua Santa Madre con il cuore fiducioso dei bambini.

 

Dev'essere pericoloso andare a Medjugorje in questi ultimi anni.

Si, Satana fa di tutto per farcelo pensare. Eppure non c'è stato un solo giorno in cui Medjugorje sia stata resa inaccessibile da quella guerra satanica. Se le persone si sentono chiamate ad andarvi, non dovrebbero fidarsi delle notizie spesso confuse e disoneste di certa stampa. Non dovrebbero dare troppo credito alle compagnie di assicurazioni o ai comunicati ufficiali del loro paese. Sarebbe meglio che avessero fiducia e si affidassero alla Madonna ed ai Suoi Angeli per assicurarsi un pellegrinaggio ricco di grazie.

 

Oltre ad essere un luogo dove si dice abbiano luogo apparizioni mariane quotidiane, che cosa rappresenta Medjugorje per lei e che cosa diventerà per coloro che ci vanno?

Le apparizioni mariane SONO in corso, dicono le anime. Non dicono, POTREBBERO ESSERE in corso. Per loro non è una ipotesi. Ma per rispondere alla sua domanda: per coloro che vi sono chiamati, io dico che Medjugorje è innanzitutto una scuola di preghiera, e, se si partecipa solo un pochino di più, diventa la scuola dell'amore. Laggiù la Beata Vergine Maria ci conduce da un mondo senza Dio e senza amore in un regno invaso da Dio e quindi ripieno di amore come mai abbiamo esperimentato.

 

Cosa pensa il Papa di Medjugorje?

Ne ha spesso parlato in termini favorevoli nel corso degli anni, ma ci sono persone molto in alto nella Chiesa che desiderano nascondere questo fatto ai fedeli. Proprio recentemente egli ha informato sia il Governo che le autorità ecclesiastiche della Croazia che desidera andare a Medjugorje in occasione della sua prossima visita.

 

I protestanti criticano i cattolici per l'eccessiva devozione a Maria. Cosa ne dice?

La devozione alla Beata Vergine Maria non è mai troppa purché resti equilibrata e non sconfini nell'idolatria. S. Luigi de Montfort diceva che la vera devozione a Maria comportava anche l'essere sensibili e quindi attivi nei riguardi delle anime del Purgatorio.

 

28- LA SOFFERENZA E LA RIPARAZIONE

 

Se dovessimo chiedere a Gesù il permesso di fare il nostro Purgatorio qui sulla terra, Egli accoglierebbe questa nostra richiesta?

Non sempre, ma spesso succede così. Ricordo un caso in cui un sacerdote ed una signora erano contemporaneamente ricoverati nello stesso ospedale. Erano tutti e due molto malati ma in grado di alzarsi e di passare alcune ore insieme. Uscivano insieme ed ebbero modo di conoscersi bene. La donna, che non era vecchia, disse al sacerdote che aveva chiesto proprio questo a Gesù: che potesse soffrire per tutto il tempo necessario sulla terra per poter poi andare direttamente in Paradiso. Ma il sacerdote aveva risposto: "Non oserei mai chiedere una cosa del genere; mi parrebbe di sfidare troppo la volontà di Dio". "No" lei rispose, "se chiedo questo al mio Gesù, sono certa che Egli me lo concederà".

Una suora dell'ospedale li conosceva entrambi ed aveva spesso sentito la signora esprimere questo desiderio. Accadde che la donna mori per prima, seguita poco dopo dal sacerdote. Questi, dopo non molto tempo, apparve alla consorella e le disse che, se fosse stato così fiducioso e devoto quanto la sua compagna di malattia, anch'egli sarebbe andato direttamente in Paradiso senza sostare in Purgatorio.

 

È possibile che intere città, per non dire nazioni, sono punite o, come lei preferisce dire, purificate per i loro peccati passati?

Si, è possibile.

 

Quindi, se tutti in Occidente confessassero oggi i loro peccati e si dessero urgentemente da fare, pregando e compiendo una riparazione supplementare con buone azioni per i loro antenati più recenti, la riparazione, che lei dice Dio presto imporrà all'umanità, potrebbe essere ridotta drasticamente. Ho capito bene?

Sì, è vero ed è semplice come dice lei. Pregare e confessarsi, e poi pregare per i nostri defunti e compiere delle buone azioni supplementari alla loro riparazione. Allora Dio ridurrà quella riparazione che Egli ha previsto di far ricadere sull'umanità senza alcun preavviso.

 

Quando le si presentano le anime dei sacerdoti, Maria, cosa avviene di coloro che non hanno una famiglia che preghi per loro dopo la loro morte?

Hanno me! Hanno tanti buoni amici ed io sono una di loro.

 

Anche quelli che lei non ha conosciuto personalmente?

Certamente! Farò per loro tutto quello che mi chiederanno di fare.

 

Anche se significa assumersi delle sofferenze?

Uhhm.

 

Si sente di parlare di questo?

Gesù non ci dà mai di più di quello che possiamo portare.

Molto tempo fa venne da me un sacerdote che mi disse che se mi fossi offerta di soffrire per tre ore per lui, gli avrei risparmiato vent'anni di Purgatorio. Accettai perché il mio direttore mi aveva detto che avrei dovuto accettare tutto ciò che mi veniva richiesto, come del resto avevo sempre fatto. Non passò molto tempo che mi trovai trapassata in ogni centimetro del mio corpo da un dolore così violento da restare paralizzata e da non capire più dove fossi. Eppure il mio cuore era nella gioia perché sapevo cosa significava tutto ciò per quel sacerdote. Però quelle tre ore non passavano mai, mi sembravano tre giorni. Poi, improvvisamente come era venuto, il dolore se ne andò. Mi resi di nuovo conto di dov' ero, guardai il mio orologio che indicava che esso era durato esattamente tre ore.

In altre occasioni invece si trattava di un dolore localizzato. Una volta mi fece male lungo il braccio destro e qualsiasi cosa facessi o in qualsiasi modo lo tenessi, era sempre lo stesso. Seppi poi, che la mia sofferenza era per un anima che aveva modificato il testamento di un altro, per cui si spiegava perché io avessi male ad un arto, cioè al braccio ed alla mano necessari per scrivere.

Quando ci assumiamo delle sofferenze con lo stesso amore che Dio ha per noi, tutto è possibile. I frutti migliori vengono da questi patimenti. La sofferenza, in altre parole, la croce, senza questo amore è troppo pesante e non ha senso come non può esistere l'amore senza una croce.

 

Le dicono quanto durerà la sofferenza?

No, quella fu l'unica volta. E' la cosa peggiore, non sapere quanto durerà. Quella volta durò tre ore.

 

Accetta queste sofferenze ad intervalli regolari o ne accetta di più durante certi periodi dell'anno?

Accetto sempre tutto ciò che mi è richiesto, ma durante la Quaresima, ad esempio, le anime fanno sentire fortemente la loro presenza tramite le sofferenze che assumo per loro. In altri periodi, invece, capita quando me lo richiedono.

 

Continua tuttora ad assumersi le sofferenze con la stessa intensità e frequenza di quando era più giovane?

No, è meno frequente di una volta perché ultimamente mi sono impegnata a girare molto per parlare alla gente, assai più di prima, poiché anche questo serve molto alle anime.

 

Quando era più giovane, avrebbe mai pensato che avrebbe girato le città di mezza Europa a tenere conferenze in sale gremite di persone?

No davvero! Sarei scoppiata a ridere o mi sarei messa a tremare al solo pensiero! Ma ora il Signore mi dà la forza ed il coraggio di farlo e posso constatare i molti buoni frutti che ne derivano. Per questo gli sono tanto, tanto grata.

 

Si è assunta anche angosce mortali quali quelle sofferte dal Nostro Signore nell'Orto del Getsemani?

No, finora quello non è successo.

 

Il rapporto temporale, tre ore per vent 'anni come mi disse poc'anzi, è sempre lo stesso o qualche volta cambia'?

Cambia completamente per ogni caso. Si spiega perché in Purgatorio c'è un numero infinito di livelli diversi. Un'anima mi disse che dieci anni di un Purgatorio lieve sono molto, molto più sopportabili di due giorni nel livello più basso. Inoltre, non dobbiamo pensare che un'anima debba salire lentamente attraverso tutti i livelli per finalmente uscirne in cima. Può passare dal livello più basso direttamente al Paradiso.

 

Ritiene che le sofferenze che lei si assume volontariamente siano simili alle sofferenze del Purgatorio?

Sì, così almeno mi sembrano. Il mio corpo, sparite le sofferenze, non porta alcun segno di cicatrici o altre lesioni od affezioni permanenti. Avvengono quindi tutte nell'anima ed è per questo che penso siano simili.

 

Se vediamo che una persona soffre terribilmente, possiamo intervenire ed offrire quella sua sofferenza a Dio per lei?

Sì, ma avrebbe più valore se lo facesse la persona stessa.

 

Qualora si trattasse della propria sofferenza, se la persona sopporta bene per un certo periodo di tempo poi perde la pazienza, e ancora più tardi torna ad offrirla con il senno di poi, questa offerta vale ugualmente?

Ancora si, ma non tanto quanto l'offerta fatta per tutto il tempo in cui è durata la sofferenza.

 

Se una persona dovesse offrire tutte le sue future sofferenze a Dio, sapendo che potrebbe avere dei cedimenti quando si fossero presentate, la sua offerta ha lo stesso valore di quella fatta al momento della sofferenza?

Sì, perché Dio vede la nostra sincerità nel momento in cui la facciamo.

 

Se qualcuno soffre e non offre questa sofferenza al Signore, il valore di quella sofferenza viene perso?

Nel senso in cui quell'anima non arriverà prima in Paradiso, si.

Comunque, quella sofferenza può essere il risultato il più delle volte di qualcosa commesso in passato e che ora viene riparato. Il Signore permette che ciò accada, che noi collaboriamo o meno.

Egli è puro amore e sa perfettamente cosa è meglio per noi.

 

Che cos'altro può dirmi della sofferenza?

Dopo la vita ed il tempo donatoci per fare del bene su questa terra, la sofferenza è il più grande dono che Dio ci ha dato. Mentre soffriamo quaggiù, riceviamo il dono di compiere buone azioni, ma una volta giunti in Purgatorio, quel dono scompare. La sofferenza ha sempre un effetto terapeutico e dobbiamo sempre confidare in Dio che essa ci sia stata data per il nostro bene e per la Sua gloria.

C'è una grazia grandissima derivante dalla sofferenza che vorrei sottolineare. E nella sofferenza che le persone si incontrano e riconoscono il cuore uno dell'altro. Nella sofferenza l'altra persona diventa importante mentre quando manca si tende a pensare soprattutto a se stessi. E un problema questo che caratterizza in grande misura l'Occidente; nella grande riparazione che Dio infliggerà presto al mondo occidentale, le persone si ritroveranno di nuovo, a causa della loro sofferenza. Ciò sarà bene e farà emergere il lato migliore in quelle persone che ora si preoccupano soltanto della loro prossima e più bella casa o macchina. Anche questo è un processo di purificazione. Per cui ciò che viene visto inizialmente come un disastro finisce per rivelarsi una grazia, un dono grandissimo da parte di Dio.

 

Quando la sofferenza viene da Satana, dovremmo reagire in un modo diverso da quando essa viene da Dio?

Tutta la sofferenza viene da Dio, nel senso che Egli permette che noi soffriamo anche per colpa di Satana. Qualora riconoscessimo in qualcuno l'origine demoniaca della sua sofferenza, è nostro dovere portarlo da un esorcista. Molte persone dicono: "Spero che il Signore non mi ami troppo!". Conosco una mamma che disse una volta a suo figlio seminarista:

"Di' al Signore che può fare di te ciò che vuole". Ma il figlio rispose: "Oh no, perché poi Egli potrebbe chiedermi troppo". Questo non è vero. Stia tranquillo che il Signore non ci chiede MAI di più di quanto siamo in grado di fare.

 

Sapendo che esistono molti tipi di persone e che ciò che esce dalla nostra psiche non va mai preso alla leggera, è possibile che qualcuno, dopo un'affermazione del genere, decida di chiedere al Signore delle sofferenze supplementari? Per chi è incline, potrebbe suggerire una preghiera?

In generale, no. Niente affatto. Chi vive nel mondo e ha altre persone a cui pensare, non dovrebbe fare una cosa del genere perché la sofferenza arriverà comunque, in un modo o nell'altro. Le richieste di sofferenze supplementari dovrebbero essere lasciate a coloro che vivono in clausura, che sono responsabili solo per se stessi e che possono sempre contare sull'aiuto di altri. Questi ultimi possono desiderarlo, gli altri, no. Nel mio caso, io non l'ho voluto, ma ho acconsentito che mi capitasse per il bene delle anime del Purgatorio. E ho scelto di non farmi una famiglia per poter dedicare tutta la mia vita a loro. Anche qui, il mio caso è diverso da quello della maggioranza delle persone.

 

Vi è un argomento in particolare da lei sofferto per le anime od un particolare peccato che sia dipeso dai vivi, che l'abbia fatta patire più di ogni altra cosa? E, se c'è, qual è quell'argomento o quel peccato?

Che sia dipeso dai vivi o sofferto per le anime, quell'argomento sarebbe certamente quello della distribuzione della Comunione in mano.

 

Ha mai pensato di evitare di parlarne così spesso?

No. E’ il mio sacrosanto dovere parlare alle persone del Purgatorio e di riportare fedelmente tutto ciò che le anime mi hanno detto in merito alla condizione della Chiesa. Come potrei omettere certe cose solo per rendermi la vita più comoda quando le condizioni della Chiesa, come più volte hanno ribadito le anime, non sono mai state così precarie in tutta la sua storia?! Allora non sarei una vera amica delle anime!

Non molto tempo fa fui invitata a parlare in una parrocchia. In quell'occasione il Parroco mi aveva detto che c'era un solo argomento che non avrei dovuto menzionare e quando gli chiesi qual era, mi rispose: 'la Comunione in mano'. Chiesi allora alle anime come mi sarei dovuta comportare. Mi dissero: "Senza tutta la verità, non ci sarà alcuna conferenza". E così dissi a quel Parroco.

 

Dal numero di apparizioni in questo suo rifugio e dal numero di telefonate che riceve si direbbe che riceve tantissima posta e altrettante telefonate. Ha un'idea di quante lettere e telefonate le arrivino nell'arco di una giornata?

No, ma l'altro giorno il postino mi aveva presa in giro perché in quella sola giornata mi aveva recapitato ben 73 lettere. Anche il mio parroco, don Bischof, non molto tempo fa venne a dirmi che secondo la Società Telefonica io ricevevo più telefonate del 113 di Feldkirch.

 

A parte il postino (risate di entrambi), chi è, Maria, il suo migliore amico su questa terra?

O, era certamente il mio direttore spirituale!

 

E chi è il suo secondo migliore amico al mondo?

Chiunque abbia il cuore sincero e dica le cose come stanno.

 

Maria, per quanto mi rattristi, ho esaurito la mia scorta di domande. Ringrazio Dio e ringrazio lei di tutto cuore per avermi lasciato tormentarla senza pietà per due giorni con tutti i miei interrogativi. Prima che me ne vada, però, potrei chiederle di raccontarmi un ultimo episodio in cui le anime sono intervenute in aiuto di qualcuno o hanno fatto qualcosa di molto significativo per attirare la nostra attenzione sulle loro grandi necessità?

Lei non mi ha tormentata. E stata una gioia sentirmi rivolgere tante domande così profonde. Anch'io ringrazio Dio e lei per questo. Quanto alla sua ultima richiesta, mi lasci pensare. "O Spirito Santo, illuminami!". Ah, sì, ecco!

Non molto tempo fa vennero da me, da una cittadina vicina, due sorelle per chiedermi che cosa mancasse al padre defunto per andare in Paradiso. Come di consueto, annotai volentieri il nome e le date di nascita e di morte del defunto. Poi una delle sorelle, con un tono duro, mi disse che, qualora avessi avuto una risposta in cui si parlava di denaro, loro non avrebbero fatto nulla. Risposi che questo non riguardava tanto me quanto loro, ma che, comunque, se desideravano una risposta sarei stata lieta di procurargliela. E così se ne andarono.

Dopo qualche settimana ricevetti una risposta per questo nominativo da un'altra anima. Feci avvertire le sorelle di venire a ritirarla. Vennero e diedi loro la risposta in cui si diceva semplicemente che al loro papà occorrevano sette Sante Messe per essere liberato per il Paradiso. Ripartirono con il loro foglietto in mano ed un grazie di circostanza.

Passò altro tempo e venne a trovarmi una signora della medesima città per tutt' altro motivo. La signora era la vicina di casa delle due sorelle. Dopo aver sistemato le nostre faccende, le chiesi notizie delle due sorelle. "Oh, adesso stanno bene! Ero con loro quando commentarono la sua lettera in cui lei domandava perché si permettevano di far soffrire così a lungo il proprio padre. Erano sconvolte dalle sue parole! Come era possibile che lei sapesse che loro non avevano ancora fatto dire quelle messe per il padre?! E andarono di corsa in chiesa a farle dire".

Io non dissi nulla e la signora ripartì. Vede Nicky, io quella lettera non l'ho mai scritta!

 

Mio Dio! È meraviglioso!

Si! Le anime sono meravigliose e supplico le persone di pregare per loro. Le garantisco che non passerà molto tempo che le anime interverranno e aiuteranno i loro amici in modi che li sorprenderanno ogni volta.

 

Maria c'è qualcosa per concludere che vorrebbe far sapere al mondo se ne avesse l'opportunità?

Solo che, come già ebbi a dire, le anime mi hanno detto che mai in tutta la sua storia la Chiesa è stata così sofferente. Si riprenderà, migliorerà tantissimo e potremo aspettarci un'era di pace. Prima, però, verrà una grande tempesta ed è di questo che la Madonna non vuole che ci si preoccupi, che ci si pensi, o se ne faccia oggetto di chiacchiere.

Dio ha sempre cura dei Suoi figli. Questa grande tempesta conterrà le profezie di La Salette e di Fatima, l'ammonimento di Garabandal ed i segreti affidati ai 'ragazzi' di Medjugorje dove si parla del sopraggiungere di qualcosa mai visto prima.

Infine trasmetto a lei ciò che la Nostra Santa Madre e Madre di Gesù ci consiglia. Semplicemente pregare e digiunare per la pace in terra e portare l'incommensurabile amore e perdono di Dio a TUTTI i nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo.

 

E ancora Maria, che cosa esattamente può dire di aver appreso nel corso di tutti questi anni di autentiche esperienze straordinarie?

Ho imparato ad amare Dio con tutta la mia forza!

(firmato: Maria Simma)

 

LE SOFFERENZE DI MARIA SIMMA

 

L'unica persona a cui era consentito entrare nella camera di Maria durante le sue grandi sofferenze mistiche era il suo caro amico e diretto­re spirituale dal 1938 al 1978, Padre Alfons Matt. E quindi solo con le sue parole che queste sofferenze possono essere riferite, come già lo furo­no nel libro che egli ebbe a scrivere su Maria, nel 1968:

 

"L'intensità delle sofferenze era in rapporto ai peccati che bisognava espiare".

 

"Era come se tutti i suoi arti le venissero strappati. L'anima la schiac­ciava come un macigno e da tutte le direzioni partivano violente pugna­late su di lei. Un'altra volta era come se un oggetto contundente di ferro le fosse premuto addosso a tutta forza: dove trovava resistenza si bifor­cava per schiacciarla, lasciandole ammaccature in ogni parte del corpo".

 

"Un numero sempre maggiore di anime si rivolgeva a lei per aiuto. La riparazione per i peccati dell'aborto e dell'immoralità consisteva in dolo­ri terribili nel tronco ed in una nausea spaventosa

 

"Le accadde di trovarsi a giacere per ore tra enormi massi di ghiaccio, con il gelo che la penetrava sino al midollo. Era per riparare ai peccati di apatia e di freddezza religiosa

 

"Anche quando era molto difficile per lei, Maria ha sempre accettato la sofferenza volontariamente. A volte essa era così terribile che Maria non sarebbe potuta sopravvivere con le sue sole forze umane".

Padre Alfons Matt Flecken, Sonntag Vorarlberg, AUSTRIA 1968

«Non abbiate paura». Gesù e Papa Giovanni Paolo Il

 

 

INSEGNAMENTI E MONITI

dettati a Maria Simma dalle anime sante del Purgatorio

 

L'amore per Dio e l'amore per il prossimo!

 

Nonostante si parli tanto e si raccomandi nelle nostre chiese di ama­re il nostro prossimo, pochi comprendono questo insegnamento e lo met­tono in pratica perché raramente si spiega che l'amore fraterno autenti­co non può che nascere dall'amore per Dio.

Chi ama Dio con cuore sincero ama anche suo fratello per amore di Dio; anche se a volte è costretto a riprenderlo duramente, è sempre per amore di Dio. Si desidera ricevere amore, ma raramente si pensa di dare amore ed è per questo che la pietra angolare va posta nell'amore verso Dio. Amare il prossimo per amore di Dio: questo è ciò che dà i frutti migliori. Da questo comportamento nasce anche la forza di compiere grandi sacrifici poiché è nel sacrificio che si manifesta l'amore vero e san­to. Una frase da ricordare a questo proposito è: "L'Amore senza una Cro­ce è vuoto, la Croce senza l'Amore è troppo pesante!". Chiunque desi­deri insegnare agli altri l'amore verso Dio e verso il prossimo deve LUI STESSO provare grande amore verso Dio e verso il prossimo! Le parole addolciscono, ma gli esempi toccano in profondità.

Dispiace dirlo, ma nella nostra Chiesa ci sono tanti sacerdoti, che tu stessa hai spesso sentito disapprovare, i quali predicano bene l'amore ver­so il prossimo, lo sottolineano con molta abilità. Tutto bene se davvero ponessero la pietra angolare per questo amore nell'amore verso Dio, e loro stessi per primi dessero il buon esempio. Ma dove può essere l'amo­re verso Dio e verso il prossimo quando un sacerdote distribuisce la Comunione in mano a persone in piedi? Anche quando tante persone vorrebbero inginocchiarsi, come ben si addice alla presenza di Dio Onni­potente. E dov'è questo amore quando accade persino che chi si è ingi­nocchiato per ricevere la Comunione venga scavalcato? Dov'è questo amore quando si chiede ai bambini che fanno la loro prima Comunione di ricevere la particola consacrata in mano ed in piedi, con grande dolo­re di genitori e nonni? Si, dov'è tutto questo amore verso Dio e verso il prossimo? Quanto durerà ancora? Fino a quando questi "signori" non capiranno quanto sono accecati e quanto seriamente, così facendo, abbia­no mancato nell'amore verso Dio e verso il prossimo?

Tu stessa, tramite le tue esperienze, sai che proprio per il fatto di rice­vere la Comunione in mano ed in piedi, tanto dolore, tanta discordia – si - persino tante liti in famiglia, si siano verificate tra bravi cattolici. Pen­saci bene! Questo dolore e questa mancanza di rispetto vengono da Dio o da Satana? Si, il ricevere la Santa Comunione in piedi e nella mano è opera di Satana, ed a questo proposito ci sono molte prove. Chi si rifiu­ta di riconoscere questo è accecato.

C'è poi la scusa che per amore del fratello uno non dovrebbe rifiu­tarsi. No, ciò che è in contrasto con l'amore verso Dio non può essere fat­to per amore del fratello! Non si può esercitare l'amore fraterno al pun­to da offendere Dio. Anche il Pontefice disapprova la Comunione in mano e pertanto chiede che si usi la patena quando si dà la particola con­sacrata. Dov'è qui l'obbedienza? Molti Vescovi accusano altri Vescovi di mancata obbedienza al Pontefice. Ma quei Vescovi a loro volta hanno obbedito al Pontefice? Tempo addietro i Vescovi americani avevano det­to inizialmente: "Non permetteremo che si dia la Comunione in mano perché il Papa non vuole". Se gli altri Vescovi avessero fatto lo stesso, la Chiesa avrebbe dato ben altri frutti. Perché si è sempre pronti a togliere la pagliuzza dall'occhio altrui senza sentire la trave nel proprio?!

Poi ci si sente spesso dire: "Si, ma ciò che conta è l'atteggiamento inte­riore!". Proprio per questo motivo, bando alla Comunione in mano men­tre si è in piedi perché non favorisce il raccoglimento! Quante volte si èsentito dire: "Fino a quando non si iniziò a distribuire la Comunione in mano non ho mai dubitato della presenza di Gesù nell'ostia consacrata, ma ora mi sorgono dubbi in continuazione!". E quando dei teologi dico­no: "Sono uscito dal Seminario perché la mia coscienza non mi permet­teva di distribuire la Santa Comunione in mano!". Mentre altre persone dicono: "Non faccio più la Comunione perché sono stato trattato mala­mente quando mi sono rifiutato di riceverla in mano!". Dov'è, dunque, andato a finire il raccoglimento? Certo che esso è importante, quindi ban­do alla Comunione in mano! Tu stessa sai quante volte ci si sente dire: "Non sento più alcun calore nelle nostre chiese". Uno dovrebbe seria­mente cercare le cause e capire perché le cose non vanno. Hai piena­mente ragione quando dici: "Fino a quando non verrà proibita la Comu­nione in mano ed in piedi, nella nostra Chiesa non potrà mai crescere la fiducia che nutriamo in Essa". Quante buone Comunioni vanno perse perché si pretende la Comunione in mano ed in piedi e perché tanti lai­ci, senza una ragione seria, si sono messi a distribuirla! Per ogni Comu­nione che non viene ricevuta per questi motivi, qualcuno deve rendere ragione a Dio! Solo in casi di estrema necessità può il Vescovo permet­tere queste modalità. E per necessità estrema non si intende il bisogno di accelerare il tempo della distribuzione: questo non è un motivo suffi­ciente perché ciò sia permesso. I Vescovi dovrebbero esaminare la loro situazione molto più seriamente per valutare se davvero vi siano casi di estrema necessità.

Si dovrebbe ripristinare nei seminari un ordine severo che ispiri uno spirito di penitenza ed un sacrificio molto, molto più sostenuto dalla pre­ghiera. Ci sarebbero molte più richieste per entrare e meno defezioni, e non ci sarebbe più bisogno di arruolare laici per la distribuzione dell'o­stia consacrata.

Sì, l'atteggiamento interiore è importante. Satana è una vecchia vol­pe. Non capisci che l'obiezione: "L'atteggiamento interiore diventa importante quando si riceve la Comunione in mano" è frutto della scal­trezza del Maligno? Che in questo modo si perpetrano i sacrilegi più orri­bili nel senso che le ostie consacrate sono asportate molto più spesso e vendute a caro prezzo a coloro che celebrano le cosiddette messe nere? Sì, pensaci seriamente: a che punto si è caduti, dove si è andati a finire con queste riforme moderne della Chiesa! Iddio non si lascia rimoderna­re e neppure i Dieci Comandamenti si lasciano aggiornare: sono immu­tabili oggi come lo erano allora! Bando all'educazione sessuale nelle scuo­le. Questo è compito dei genitori e non degli insegnanti. Sì, che si ritor­ni alla preghiera ed allo spirito di penitenza! Solo in questo modo può la fede ritrovare vigore.

Finché non sarà proibita dalla Chiesa Cattolica la distribuzione della Comunione in mano ed in piedi, la gente non arriverà mai ad una fede più profonda perché ne deriva una grave mancanza di rispetto dinanzi al Santissimo. Quando si arriva ad intaccare il timore riverenziale che il fedele prova dinanzi al Santissimo è inevitabile che ne soffrano l'amore verso Dio e l'amore verso il prossimo.

 

La viltà

 

In quanto a viltà, molti sono oggi i colpevoli! Molti si rendono conto di star sbagliando, ma anche qui si infila la scaltrezza del demonio con l'osservazione: "Ma non posso andare controcorrente". Un Vescovo ebbe a dire: "Ne ho fin sopra i capelli di questa faccenda della Comunione in mano!". E allora perché è così vigliacco da non proibirla nella sua dioce­si dove ha il diritto ed il dovere di farlo? Forse anche gli altri lo avrebbe­ro seguito. Con un gesto del genere quanto bene avrebbe potuto fare! Si, devi ancora pregare e sacrificarti molto per i tuoi Vescovi e sacerdoti per­ché trovino questo coraggio! Anche questo è un atto di amore verso Dio e verso il prossimo. Non lamentarti dei Vescovi e dei sacerdoti che han­no preso la direzione sbagliata. Questo non li renderà migliori. Solo con la preghiera ed il sacrificio potrai cambiarli. Puoi certamente avvertirli, rammentare loro il problema, chieder di migliorare questo o quello. Anzi, hai il dovere di farlo. Ma ti è concesso di farlo solo con la carità e non con parole dure. Con la carità puoi fare molto. Chiediamo caldamente ai Vescovi ed ai sacerdoti di pregare tanto lo Spirito Santo. Allora torne­ranno sicuramente sulla retta via. Che Dio nel Suo infinito Amore possa conceder loro questo dono!

Se davvero tutti si premurassero di nutrire ininterrottamente l'amore verso Dio e l'amore verso il fratello, come sarebbe bella la vita qui sulla terra! Incomincia con le piccole cose, come un saluto gentile o un sorri­so. In modo particolare i funzionari o gli impiegati degli uffici pubblici potrebbero fare molto bene se rispondessero in modo più gentile, com­prensivo e caritatevole. Non costa più tempo, solo un pochino più di carità e forse, forza di volontà. In questo modo quanto bene si produr­rebbe con un piccolo sforzo di volontà. Con questi atteggiamenti si fini­sce per diventare più felici e più in pace perché la gioia che si dona ritor­na sempre nel proprio cuore.

Coloro che sono al centro di notizie sensazionali non sono i veri reg­gitori del mondo, che sono invece le anime che amano: queste, nel nascondimento, possono dare il vero sostegno al mondo attraverso il loro amore e le loro preghiere. Coloro che soffrono con pazienza e per amo­re del Signore negli scantinati e negli abbaini sciolgono molti più nodi religiosi e sociali dei grandi saggi assisi alle loro tavole di assemblea.

Non giudicare il tuo prossimo, giudica te stesso! Questo atteggiamen­to è alla base della pace mondiale. Se il cuore fosse sgombro da qualsiasi sospetto, antipatia, disprezzo ed ira, libero dalle critiche malevoli, non ci sarebbe più posto sulla terra per la discordia, il rancore e l'ingiustizia! Ed allora non ci sarebbero più le guerre. Se l'amore e la bontà d'animo regnassero ovunque, nei pensieri, nelle parole e specialmente nelle ope­re, allora si che la vita sarebbe meravigliosa su questa terra! Se uno deci­desse di iniziare oggi a vivere così, quante benedizioni si attirerebbe! Distribuisci l'amore e la benevolenza attorno a te dove puoi, ma sempre in nome e per amore di Dio. Solo così potrai donare l'amore vero e divi­no. Se tutti iniziassero oggi stesso, il mondo migliorerebbe e si rinnove­rebbe molto rapidamente e stabilmente. L'amore, la preghiera ed il sacri­ficio salvano il mondo. Aiuta, rinnovando te stessa in questo modo più che puoi, a salvare il mondo. Per questo motivo recita spesso questa pre­ghiera così colma di benedizioni:

 

SIGNORE, PERDONA TUTTI COLORO CHE MI HANNO TRATTATO INGIUSTAMENTE, CHE MI HANNO SEMPRE CALUNNIATO, PERCHE ANCH'IO POSSA DA TE RICEVERE IL PERDONO PER I MIEI PECCATI!

SIGNORE, CONCEDIMI IL TUO AMORE, PERCHE IO POSSA AMARE MIO FRATELLO CON IL TUO AMORE!

CONCEDIMI LA FORZA DI SOPPORTARE OGNI PENA CON PAZIENZA PER AMOR TUO, PERCHE' SO DI POTER SALVARE MOLTE ANIME IN QUESTO MODO E PERCHE QUELLA PENA SARÀ PIÙ LIEVE DA PORTARE. PER TUTTE LE ANIME CHE SOFFRONO FISICAMENTE O MENTALMENTE, O GESÙ, TI CHIEDO QUESTA GRAZIA, PERCHE COSI SI SALVERANNO ALTRE ANIME. TI CHIEDO QUESTA GRAZIA, IN MODO PARTICOLARE, PER LE ANIME DEI SACERDOTI, PERCHE PRESTO POSSA ESSERCI UN SOLO PASTORE CON UN UNICO GREGGE.  PREGA, PERCHE I SACERDOTI DIVENTINO DI NUOVO PIÙ DEVOTI ALLA MADRE DI DIO, IN QUESTO MODO:

 

O MARIA, O MADRE DEL CIELO E DELLA TERRA, O MADRE DEI SACERDOTI, MANDA LO SPIRITO SANTO SUI SACERDOTI PERCHE TI POSSANO RICONOSCERE COME LA NOSTRA MADRE, LA NOSTRA CORREDENTRICE, L'AIUTO PIÙ POTENTE AL SACERDOZIO MINISTERIALE!

 

Maria deve essere nuovamente posta al centro della tua giornata per­ché con Lei presente potrai ricondurre l'uomo smarrito a Dio. A Gesù attraverso Maria, questa è la via più sicura per giungere a Dio. Allora tan­ti sacerdoti impareranno il valore di inginocchiarsi umilmente davanti al Signore al momento della Santa Comunione e durante la Santa Messa. E opportuno inginocchiarsi durante il Confiteor; la preghiera di interces­sione, il Sanctus e, in modo particolare, durante la Consacrazione; poi, ancora, durante l'Agnus Dei e anche quando il sacerdote impartisce la benedizione finale.

 

Allora si che molti cuori gioiranno di nuovo e sentiranno calore nelle loro chiese! Attraverso la preghiera ed il sacrificio guadagnerai ciò che ènecessario per salvare la tua anima, le anime dei sacerdoti ed anche quel­le di tante altre persone. Recita con fiducia allo Spirito Santo e per inte­ro questa preghiera pentecostale:

 

Sequenza

 

VIENI, SANTO SPIRITO, MANDA A NOI DAL CIELO UN RAGGIO DELLA TUA LUCE.

VIENI, PADRE DEI POVERI, VIENI, DATORE DEI DONI, VIENI, LUCE DEI CUORI.

CONSOLATORE PERFETTO, OSPITE DOLCE DELL'ANIMA, DOLCISSIMO SOLLIEVO.

NELLA FATICA, RIPOSO, NELLA CALURA RIPARO, NEL PIANTO CONFORTO.

O LUCE BEATISSIMA, INVADI NELL'INTIMO IL CUORE DEI TUOI FEDELI.

SENZA LA TUA FORZA, NULLA E NELL'UOMO, NULLA SENZA COLPA.

LAVA CIÒ CHE E' SORDIDO, SANA CIÒ CHE SANGUINA, BAGNA CIÒ CHE E ARIDO.

PIEGA CIÒ CHE E RIGIDO, SCALDA CIÒ CHE E GELIDO, DRIZZA CIÒ CH'E SVIATO.

DONA AI TUOI FEDELI CHE SOLO IN TE CONFIDANO I TUOI SANTI DONI.

DONA VIRTÙ E PREMIO, DONA MORTE SANTA, DONA GIOIA ETERNA. AMEN.

 

Altre preghiere importanti allo Spirito Santo sono:

 

O SPIRITO SANTO, ILLUMINA LE NOSTRE MENTI E CONCEDICI LA GRAZIA CHE ANCHE ALL'ULTIMO ISTANTE DELLA NOSTRA VITA SIA STORNATO IL TERRIBILE GIUDIZIO DIVINO PREVISTO PER IL GENERE UMANO PECCATORE'.

 

Preghiera semplice:

 

SIGNORE, fai di me uno strumento della tua pace.

Dove c'è odio che io porti l'amore.

Dove c'è offesa che io porti il perdono.

Dove c'è discordia che io porti l'unione.

Dove c'è errore che io porti la verità.

Dove c'è dubbio che io porti la fede.

Dove c'è disperazione che io porti la speranza.

Dove c'è tristezza che io porti la gioia.

Dove ci sono tenebre che io porti la luce.

 

O DIVINO MAESTRO, che io non cerchi tanto di essere consolato, quanto di consolare.

Di essere compreso, quanto di comprendere. Di essere amato, quanto di amare. Poiché, è dando che si riceve, dimenticandosi che si trova comprensione, perdonando che si è perdonati, morendo che si risuscita alla vita eterna.

 

Consigli riguardanti i nostri potenti aiutanti, gli Angeli!

 

Oggi c'è tanto bisogno di riprendere la devozione agli Angeli Custo­di; ognuno dovrebbe tenere vivo il legame con il proprio Angelo Custo­de. Gli spiriti maligni sono penetrati nella Chiesa. Non potrai affrontare da sola queste potenze del male, quindi ora più che mai ti occorre la pro­tezione degli Angeli. Quanta più fiducia avrai quando invocherai il tuo Angelo Custode, tanto più potentemente egli ti aiuterà. Poiché in circa il 70-80% degli incidenti stradali c'è lo zampino del demonio, devi invoca­re l'Angelo Custode del conducente prima di partire ed anche gli Ange­li dei passeggeri perché tutti siano protetti dagli infortuni. Devi invoca­re anche gli Angeli Custodi degli altri conducenti che incontrerai. Se si facesse così, ogni volta, succederebbero meno della metà degli incidenti che si verificano. Purtroppo fra coloro che negano l'esistenza degli Ange­li vi sono anche sacerdoti. Quanti bambini non sentono più parlare del­l'Angelo Custode a catechismo! I genitori dovrebbero far in modo che i figli preghino quotidianamente il loro Angelo Custode e che parlino loro di più dei compiti degli Angeli Custodi. Cerca dei buoni libri che parli­no di questo argomento. Solo nell'eternità ti renderai conto di quanto devi loro per cose per le quali non li hai mai ringraziati, di quanto avreb­bero potuto aiutarti se solamente tu non avessi fermato i loro tentativi di parlarti.

Prima di grandi avvenimenti, di momenti cruciali, prega lo Spirito Santo e il tuo Angelo Custode perché ti aiutino a gestire le cose in modo corretto!

 

Prega in questo modo:

 

SPIRITO SANTO, DAMMI LA FORZA DI RISPONDERE CO­RAGGIOSAMENTE IN NOME DELLA VERITÀ E SENZA FERIRE! SPIRITO SANTO, MIO ANGELO CUSTODE, SAN MICHELE ARCANGELO, ALLONTANATE GLI SPIRITI DEL MALE TRA DI NOI. SPIRITO SANTO, O SPIRITO DI VERITÀ, DONA A TUTTI I PRESENTI IL CORAGGIO E LA FORZA PER DIRE LA VERITÀ, CHE LE MENZOGNE E GLI INGANNI POSSANO ESSERE ROVE­SCIATI DALLA POTENZA DEGLI ANGELI. AMEN.

 

Si, devi credere e confidare molto di più negli Angeli!

 

Il buon uso del tempo!

 

Una volta sola ti sarà concesso di sapere come hai utilizzato il tuo tem­po durante la tua vita. Vedrai tutti gli anni, i giorni e le ore e ciò che vi avresti potuto fare. Ti renderai conto di tutte le occasioni mancate per fare il bene. Nell'eternità, sarà troppo tardi. Se tu conoscessi l'eternità, cosa non daresti per iniziare una nuova vita!

Ricordati queste parole:

 

Il lungo non è eterno, ma l'eterno è lungo.

Questo pensiero è vero e grave.

Cogli la rosa mentre sboccia poiché domani non è oggi.

Non lasciar scivolare via l'ora poiché il tempo fugge lesto.

Ricordati che costruiamo tante case solide dove viviamo

solo come ospiti.

Ma laddove saremo per l'eternità, costruiremo molto poco.

 

Il Signore ci dona il tempo per poter avanzare nel cammino di fede. L'uomo vive una volta sola e non più volte come molti sostengono. Que­sta teoria è falsa. Il Signore ci concede di vivere una volta sola. E' un ingan­no di Satana quello di far credere che si siano vissute altre vite in passa­to o che dopo la morte si possa tornare a vivere in un altro corpo. Sono menzogne!

 

Quali grandi cose si potrebbero fare usando bene il nostro tempo! Quali tesori si potrebbero guadagnare nel tempo datoci, che invece ven­gono persi! Il tempo è prezioso e fuggente, non torna più. Fare la volontà di Dio dovrebbe essere la parola d'ordine di tutta la nostra esistenza! Per­ché l'uomo si tuffa in cose finite? Perché pensa raramente all'eternità. Ricordati dunque di compiere la volontà di Dio in ogni cosa e non preoc­cuparti se continui a ripetere lo stesso errore. Ciò che importa è di ave­re la forza di rialzarti e di ricominciare di nuovo. Sbagliare è umano, rial­zarsi è cosa benedetta, restare nell'errore è diabolico. Riconosci umil­mente di essere peccatrice, ma non perderti d'animo se ricadi ripetuta­mente nello stesso peccato poiché Cristo mori per noi sulla croce perché potessimo sempre rialzarci di nuovo. La maggior parte delle nostre rica­dute sono dovute alle nostre debolezze, alla nostra superficialità e negli­genza, raramente alla nostra cattiva disposizione. Non tormentarti dun­que per i tuoi sbagli e tanto meno per quelli degli altri.

 

Non giudicare gli altri! Coloro che hanno questa brutta abitudine sono proprio quelli che hanno più bisogno di lavorare su se stessi! Una buona parola può guarire, una parola cattiva può uccidere. Quindi non giudicare. Non lasciar passare giorno senza una buona parola o un bel gesto! Portate i pesi gli uni degli altri. Solo così si adempie alla legge di Cristo. Se solo foste attenti a non giudicare gli altri, a seminare pace dove c'è discordia, a riferire solo il bene che il fratello fa e non i suoi sbagli! Sforzati sempre di aiutare tuo fratello in questo modo e di non ferirlo, e non ci sarà più guerra fra te e lui. Se tutti facessero così, meno della metà degli uomini sarebbero in Purgatorio e l'Inferno sarebbe vuoto.

 

Fai il bene finché ne hai il tempo. Verrà un momento in cui non potrai far più nulla, potrai solo raccogliere ciò che hai seminato. Non giudicare gli altri, ma solo te stessa. Questo atteggiamento è il fondamento su cui si costruisce la pace sulla terra. Un buon cristiano è tale se è fermamen­te deciso a compiere la volontà di Dio. Egli è gentile e buono con suo fra­tello. Si affida sempre al Signore con umiltà e semplicità d'animo. Si abi­tua a sopportare i propri errori e quelli altrui. Lavorando su te stessa, devi passare dalla mediocrità alla santità. Molti vogliono essere buoni cristia­ni, ma lottare per divenire santi a loro sembra eccessivo. Eppure la Chie­sa di Dio ha bisogno di veri santi, non di santi a metà. Le tenebre di que­sti tempi sono più forti della mediocrità: come possono essere sconfitti da anime mediocri!?

 

E tanto importante essere fedeli nelle piccole cose poiché questo rafforza l'umiltà e porta a grandi cose. E nelle piccole cose che si ricono­scono le grandi persone. L'esecuzione perfetta dei piccoli compiti non richiede uno sforzo maggiore di quello per gli atti eroici. Nella somma totale del bene compiuto hanno guadagnato di più le piccole azioni di un uomo che le grandi. Chi è fedele nelle piccole cose, lo sarà anche nelle grandi. Chi non è fedele nelle piccole cose, non lo sarà neppure nelle grandi.

 

Le grazie santificanti!

 

Fai molto più tesoro delle grazie santificanti! Questo era lo scopo di tutte le sacre funzioni. Questo tipo di grazia ti dona l'amicizia di Dio e la esalta sempre di più. Ti rende simile a Dio. Dona un amore tra pari. Essere figlio di Dio significa godere di una stretta parentela con Lui. Ti rende partecipe della dignità di Cristo come Figlio e ti pone in uno stret­to rapporto con Dio! Ti rende partecipe della natura divina. Come figlio di Dio partecipi alla Sua vita santa e meravigliosa. La grazia santificante non è altro che la fonte di acqua viva che da Lui zampilla e scorre qual fiume attraverso di te in tutti gli altri. Tu fai parte della natura di Dio, del­la Sua natura immersa nel mistero. L'occhio di Dio con cui guardi è la tua fede. La mano di Dio che tu porgi è la tua speranza. Il cuore di Dio con cui vivi è la tua carità. In questi tre frutti dello spirito vi è una parte del­la santa vista di Dio, della Sua provvidenza, del Suo insondabile amore! E quindi sono anche virtù divine. La grazia santificante che ha portato tanta grandezza ad altri verrà anche concessa a te, purché tu nutra profonda fede in essa. Pensaci spesso e prega perché tu possa capire sem­pre meglio quale grande tesoro porti nella tua anima con la grazia santi­ficante.

 

Il parlare a tempo debito

 

Secondo il detto, il silenzio è d'oro e la parola è d'argento. Sì, ma anche il parlare a tempo debito può essere d'oro! Oggi i cosiddetti 'buoni cri­stiani sovente optano per il silenzio. Quanto bene si farebbe e quanto male si potrebbe evitare se solo si avesse il coraggio di parlare. Il declino della fede nelle nostre chiese non sarebbe giunto a tal punto, se solo ci fossimo battuti di più contro questa incessante modernizzazione nella Chiesa. Sì, quanta paura di parlare prova l'uomo oggi! Di quanto dovre­mo rispondere davanti a Dio quando, pur vedendo che questo o quello conduce verso l'abisso, preferiamo non parlare anche se sappiamo cosa dire, preferiamo non parlare per timore di essere messi da parte! Che responsabilità! Prega per quei Vescovi e sacerdoti che per paura causano tanto danno alla Chiesa. Molti vedono l'abisso, ma non indietreggiano per non essere messi da parte. Dispiace dirlo, ma sono tantissimi i sacerdoti ed iVescovi che vanno verso l'abisso, trascinando altri con sé. Ma non sarà più per molto poiché Dio stesso interverrà potentemente per ripristina­re l'ordine, se le persone non si saranno già ricredute.

 

Il timore reverenziale di Dio!

 

Abbi più timore riverenziale dinanzi a Dio! Inginocchiati umilmente. Non restare orgogliosamente in piedi. Stare in piedi dinanzi a Dio è cosa che tutti possono fare, ma piegare umilmente le ginocchia è cosa grande e non da tutti. Si, accade persino che gli stessi sacerdoti proibiscano ai buoni fedeli di inginocchiarsi. E' un ordine questo a cui non è necessario ubbidire. Per questo motivo alcuni cattolici hanno abbandonato la Chie­sa e molti cattolici non vanno più a Messa o non si comunicano più. Che responsabilità! Sì, bisogna rinnovare lo spirito di sacrificio. Anche l'abito talare portato in pubblico indica timore riverenziale per il Signore. E' già successo che dei sacerdoti non abbiano potuto servire in situazioni di emergenza poiché non reperibili in quanto non vestivano l'abito talare. Ritornate alle vostre regole sacerdotali e religiose e vedrete che le perso­ne torneranno a comportarsi con i sacerdoti con più rispetto.

 

Il valore immenso di una singola Messa!

 

Perché oggi non si chiama più la Messa "Sacrificio della Messa", ma la si chiama "Celebrazione Eucaristica" o "Liturgia della Messa"? Cristo si è offerto sulla Croce in un atto di estremo sacrificio, offrendo il Suo san­gue; il Santo Sacrificio della Messa non è altro che il rinnovarsi dell'of­ferta di Cristo sulla Croce. E il sacrificio più grande. Si fa così poco teso­ro della Santa Messa perché essa ha perso molto della sua natura sacrifi­cale. Attraverso l'offerta della Messa, tu offri a Dio il Sacrificio Supremo e in questo modo puoi offrirGli tutte le tue necessità ed il tuo agire. Nul­la può rendere l'uomo tanto felice quanto l'offrire tutto se stesso in unio­ne con il Sacrificio di Cristo sulla Croce. Attraverso Cristo la Croce èdiventata simbolo di forza, di carattere, di amore e fedeltà, amore e fedeltà al punto di morire per l'altro. La Croce è segno di forza interiore e, nel portarla, questa forza interiore aumenta.

Vi sono sacerdoti che dicono poche Messe feriali, nonostante tante persone ne sentano un gran bisogno. E' degno questo da un sacerdote? I credenti hanno ragione quando si lamentano di come vengono celebrate alcune Messe: "Per come costui la celebra, non so se ritenerla valida". Vai lo stesso a questa Santa Messa e chiedi al Buon Dio con tutta la fiducia possibile che Egli corregga tutto ciò che è sbagliato in quella funzione. Ed Egli lo farà. Soltanto nei casi in cui sei sicura che il sacerdote non com­pleti la Consacrazione, non dovresti più partecipare. Se non hai più la possibilità di assistere ad una buona Messa, unisciti spiritualmente ad una Santa Messa offerta in modo corretto. Usa, per questo, un buon messale e segui quella Messa là dove ti trovi, pregando in unione con tutti i sacer­doti che in quel momento stanno celebrando una Santa Messa. Ogni vol­ta che non ti è possibile partecipare di persona ad una Messa, dovresti parteciparvi spiritualmente in questo modo. Non è giusto parlare alla leg­gera di invalidità di una Messa. Se solo si conoscesse l'immenso valore di una singola Messa, le chiese si riempirebbero più della metà, durante la settimana.

Gli ottimi libri di spiegazione del Sacrificio della Messa di Padre Mar­tin von Cochem sono scomparsi dagli scaffali delle librerie. Sono stati censurati! Questa è una forma di persecuzione della Santa Messa, che proviene dall'interno della Chiesa! Ma oggi esiste di nuovo un buon libro il cui titolo è: CELEBRATE LA MESSA CON IL CUORE del france­scano P. Slavko Barbaric, OFM.

 

Perché così poche persone frequentano la Messa feriale? Perché si èpersa la consapevolezza dell'immenso valore della Messa. Sono troppo poche le spiegazioni che si danno della Messa sia nei seminari che nelle scuole. Si fanno grandi sacrifici per cose materiali che, sono effimere men­tre si trascurano i valori eterni perché di questi si sa così poco. Sì, persi­no alcuni ordini religiosi trascurano la Messa feriale. Molti religiosi, quan­do sono in vacanza, non si preoccupano di andare alla Messa feriale anche se ne hanno la possibilità. Cristo si offre per noi ad ogni Messa ma siamo in pochi a ricevere le grazie che Egli ci dona. Ad ogni Messa ci viene offer­to un tesoro grandissimo: le Piaghe di Gesù, la Sua Vita e la Sua Morte, il Suo Sangue Prezioso! I tesori non restano lì, inerti: dobbiamo attinger­vi e collaborare. Dobbiamo attingere al tesoro del Sangue Prezioso e por­tarlo continuamente al Padre attraverso la Santa Messa in riparazione dei nostri peccati, come pegno per la conversione e salvezza delle anime e come richiesta di grandi grazie per le necessità della Chiesa e di tutta l'u­manità. Sì, se conoscessimo il valore immenso di una singola Messa, offri­remmo tutto per ricevere questa grazia. Ogni nuovo passo nella vita di grazia è un miracolo dell'amore divino che comporta un'ulteriore tra­sformazione della nostra anima! Ad ogni Consacrazione la tua vita passata è elevata a livelli superiori di grazie, grazie che poi tu vivrai. Metti le tue sofferenze e le tue preghiere, le tue preoccupazioni ed il tuo lavoro, metti tutto nel sacrificio della Santa Messa. Mla tua morte, tutte le Sante Messe che avrai sentito con cuore sincero nel corso della tua esistenza, saranno i tuoi maggiori intercessori. Per quanto severa la giustizia divina e per quanto numerosi e pesanti i tuoi peccati, nel Sacrificio della Messa, insieme alla giustizia di Dio vi è anche la Sua infinita Misericordia.

 

Le molte persone che pensano di non avere il tempo durante la setti­mana per la Messa feriale dovrebbero provare ad andarvi poiché si ren­derebbero conto di poter benissimo far fronte a tutti i loro impegni, come se non vi fossero andate. Purché naturalmente non trascurino per questo i propri doveri. Il dovere viene per primo.

Ciò che non promette il Vangelo neppure tu puoi promettere e cioè la vita senza la croce! Il Vangelo senza la croce attiene al Paradiso, la sof­ferenza senza il Vangelo attiene all'Inferno, il Vangelo con la sofferenza attiene alla Terra. Con la croce della sofferenza aiutiamo Nostro Signore a salvare anime. Se davvero conoscessi il valore di una singola Messa, daresti tutto per salvare anche solo un'anima. Per la tua anima il Figlio di Dio si fece uomo e morì sulla Croce e per essa fondò la Chiesa. Se tu fos­si in grado di vedere la bellezza di un' anima rivestita di grazie, anche tu saresti disposta a morire per la salvezza di una sola anima. San Francesco d'Assisi diceva: "O Signore, prendi tutto quello che ho; lasciami solo sal­vare anime". Santa Gemma Galgani diceva: "Chiesi a Gesù di darmi tan­te croci perché attraverso la mia sofferenza io potessi guadagnarGli ani­me!".

Studia la vita dei Santi. Dai loro insegnamenti puoi ricevere la sapien­za per comprendere il valore di una singola anima. Si, i Santi vivono nel­la vita di tutti noi, vivono nelle case del popolo di Dio. Ma le loro imma­gini sono scomparse da tante chiese! I Santi sono grandi modelli. Erano persone come te; erano i tuoi indicatori di strada ed è per questo che vivo­no all'interno delle case del popolo di Dio, non all'esterno. Se tu percor­ri la loro strada, anche tu puoi raggiungere le loro stesse vette.

Tuttavia, se vuoi percorrere la loro strada devi innanzitutto riprende­re la devozione alla Beata Madre di Dio. Oggi questa devozione è sco­raggiata da tanti sacerdoti che spesso mettono in dubbio la stessa vergi­nità di Maria. Un sacerdote che volta le spalle a Maria non è più un cat­tolico! Per questa ragione tanti hanno lasciato il sacerdozio. Salutiamo Maria con la litania: "Madre degna di amore". Sì, diciamo "Madre" e non "Sorella"! "Ecco tua Madre" disse Gesù all'apostolo Giovanni! A Gesù attraverso Maria: questa è la strada più sicura per arùvare a Dio. Maria èl'eredità più grande lasciataci da Gesù! Dono per tutti! Questo pensiero dovrebbe portare gioia e consolazione a tutti ed in tutte le situazioni del­la vita. La parola "Madre" rinfranca ogni coraggio spezzato. E' una parola che dà sicurezza. Si, Lei è davvero Madre degna d'amore! Rifletti sulla bontà che Ella manifestò nel Suo rapporto con Dio e con tutti gli uomi­ni. Era piena di amore e degna di amore anche nella sua vita di ogni gior­no. Sempre mite. La mitezza è una virtù e dimostra amore per il prossi­mo nella forma più fine e delicata. Maria era anche la più umile delle ser­ve di Dio. Si, tutti i capi della Chiesa, i sacerdoti ed i Vescovi debbono tornare ancora umili per riconquistare la fiducia dei fedeli. L'umile ammissione delle proprie colpe attira il perdono, le grazie e la misericor­dia. Ama e pratica l'umiltà. Più l'uomo è umile dinanzi a Dio, più Dio può fare di lui cose grandi.

 

Dio ha posto le Sue grazie nelle amorevoli mani materne di Maria. Maria, Madre di tutte le grazie! Che pensiero tenero e consolante! Tutte le grazie che giungono a noi dopo che Cristo mori per la nostra salvezza, sono passate dalle mani di Maria! Le Sue mani delicate e sante hanno toc­cato tutte le grazie che siano mai giunte a noi. Con quanta riverenza devi avvicinarti e restare fedele a queste grazie! Maria è mediatrice di tutte le grazie! Quanta responsabilità comporta questo pensiero! Come dovrem­mo rattristarci se mai dovesse accadere che una grazia, passata attraver­so le Sue mani, non sia stata da noi accolta e debba quindi tornare a Lei. Purtroppo oggi questo avviene di frequente. Con particolare timore rive­renziale dovresti riflettere sulla grazia santificante che ti è giunta attra­verso il Sacramento del Battesimo e su ogni altra grazia di questa nuova vita soprannaturale anch'essa pervenutati attraverso Maria. Così, infatti, Maria diventa la nostra vera Madre!

Maria ci ha generato per Dio come figli di Dio, ciò che in realtà noi siamo. Per questa Sua posizione cruciale, Maria merita, dopo Dio, gli ono­ri più alti, l'affetto più profondo e la fiducia più piena. Lei è per noi la potenza di preghiera che sempre ci ascolta e che mai ci respinge.

 

La devozione al Sacro Cuore di Gesù!

 

Gesù dice: "Imparate da me che sono mite ed umile di cuor&". Sì, anche la devozione al Sacro Cuore di Gesù è molto meno praticata nel­la Chiesa Cattolica. Oggi in molte città si ignorano i Primi Venerdì del mese, fonte di innumerevoli grazie. Il Cuore di Dio disprezzato dalle Sue creature! Il Cuore della Salvezza dimenticato da coloro che salvò! Il Sacro Cuore di Gesù deve essere l'arteria della vita della Chiesa. E' la fon­te viva da cui sgorgano perenni verità e grazie. Il Sacro Cuore di Gesù ti vivifica e ti rinvigorisce nel cammino verso la Vita Eterna. Grazie a que­sto Cuore la Chiesa è tutto ciò che è. Quali figli della Chiesa Cattolica, noi siamo nelle immediate e vive vicinanze del Cuore Divino di Gesù. Da Lui riceviamo la vita, riusciamo a vivere per i Suoi atti divini. Immer­giti nel Cuore di Gesù, lasciati rinfrancare dal Suo Cuore; viviamo dav­vero tutti per mezzo del Suo Cuore! Il Cuore Divino è la Coppa Sacri­ficale, il dono del sacrificio; nella Coppa vi è il Suo Sangue Prezioso! Il Cuore ed il Sangue rivelano e rendono chiaro il Suo Amore di Vittima Sacrificale e la Sua Essenza Sacrificale. Ed è questo che Gesù offre ripe­tutamente nella Santa Messa. Onoriamo nel modo migliore il Cuore di Gesù quando assumiamo la Sua Essenza.

Amare il Padre sopra ogni cosa, essere totalmente aperti alla Sua volontà! Amare gli uomini fino in fondo ed essere caritatevoli verso di loro! CHE IL SACRO CUORE DI GESÙ POSSA TORNARE A BAT­TERE NEL CUORE DELLA GENTE!! Questa preghiera dovrebbe esse­re sempre sulle nostre labbra. Questa è una richiesta di amore profon­dissimo, una preghiera di rara letizia! Nel Cuore di Gesù vive tutta la San­tissima Trinità, il Padre Onnipotente, la bellezza e la sapienza dell'Eter­no Figlio, l'Amore di totale abbandono al Padre ed il Regno dello Spirito Santo. In esso pulsa l'intera pienezza del Prezioso Sangue Versato. In esso sono nascosti tutti i profondi segreti e tutta l'efficacia della Santa Euca­ristia e di tutti gli altri Sacramenti. Dal Cuore di Gesù scorrono tutte le preziose piccole e grandi grazie che sono concesse ad ogni creatura. Sì, questo Cuore, con le sue infinite, mirabili ricchezze, dovrebbe vivere e regnare nei cuori umani: nel tuo ed in quello di ogni altro essere umano. Una vera devota della nostra Santa Madre e del Sacratissimo Cuore di Gesù supera tutte le difficoltà. Sforzati di restare in silenzio quando ti accade qualcosa di spiacevole, sforzati di non lamentarti; piuttosto ralle­grati al pensiero di soffrire insieme al Cuore di Gesù. La vera devozione al Sacro Cuore è proprio fare così!

 

L'attiività missionaria!

 

Una persona che non è disposta a darsi da fare per la salute dell'ani­ma del prossimo non è degna di vivere! In effetti, ogni cattolico è chia­mato a questo. E un atto doveroso della tua fede! La fede ti porta, attra­verso la forza interiore che da essa scaturisce e per il suo scopo ultimo, a diffondere la glorificazione di Dio in tutto il mondo. E un atto doveroso di onore a Dio tendere a questa diffusione. E un atto doveroso di amore verso Dio e verso il prossimo. Quante anime si potrebbero salvare se i cattolici partecipassero con il cuore e le mani alle attività missionarie! E un atto doveroso di ubbidienza! Vai e ammaestra tutte le genti! E un atto doveroso di gratitudine per la grande fortuna di possedere la vera fede. Chiunque abbia questa immensa fortuna si sente interiormente spinto ad aiutare gli altri a divenire altrettanto fortunati. Come ti saranno grate le anime in Paradiso per aver loro procurato questa grazia con le parole, gli scritti, le preghiere ed i sacrifici; ed in particolare con l'esempio, con l'a­more e la bontà delle tue parole e dei tuoi atti! E tutto ciò per pura gra­titudine a Dio! La sofferenza sopportata pazientemente per amore di Dio salva molte anime.

 

L'amore eucaristico

 

Coltiva maggiormente l'Amore Eucaristico così trascurato a causa della continua modernizzazione della Chiesa. Ripaga l'Amore di Gesù Eucaristia, riamando con lo stesso Suo Amore Eucaristico. Per questo prega cosi:

 

O GESÙ, VORREI RIPAGARE PER QUANTO MI E POSSIBILE IL TUO AMORE EUCARISTICO. DESIDERO, PER QUESTO, ESSERE PRESENTE SPIRITUALMENTE ALLA SANTA MESSA OGNI GIOR­NO E, SE I MIEI DOVERI LO PERMETTONO, DI RICEVERTI NEL MIO CUORE QUOTIDIANAMENTE O FARTI UNA VISITA. SOVENTE DESIDERO RESTARE UNITO A TE CON IL PENSIERO, SALUTARTI IN TUTTI I TABERNACOLI DEL MONDO, PARTICO­LARMENTE IN QUELLI IN CUI SEI PIÙ DIMENTICATO! DESIDE­RO VISITARE IN SPIRITO TUTTE QUELLE CHIESE IN CUI, MEDIANTE IL TUO AMORE EUCARISTICO, MI DONASTI DELLE GRAZIE. ANCHE LADDOVE IL TUO ALTARE OD IL TUO SAN­TISSIMO SACRAMENTO FURONO PROFANATI. ANCHE LAD­DOVE TI COMPIACEVI DI RIMANERE, MA FOSTI SPESSO ALLONTANATO DA UN SACERDOTE CHE NON LO PERMET­TEVA. DESIDERO VISITARTI ANCHE NELLE PIÙ UMILI E POVE­RE CAPPELLE O CAPANNE DI MISSIONI DOVE NON VI E' NEP­PURE IL TREMOLIO DI UNA LUCINA ACCESA. DESIDERO, INFI­NE, CHIEDERE AGLI ANGELI CHE UNISCANO ALLA LORO DEVOZIONE TUTTE LE PIÙ PICCOLE BRICIOLE CHE CADONO DALL'ALTARE O CHE VANNO A FINIRE NEL CORPORALE O NEL TABERNACOLO. AMEN.

 

Metti in pratica questa o altre preghiere simili. Con questi atti con­creti, infatti, riceverai molte grazie.

 

Il tuo compito!

 

Pensaci! Dio ti ha affidato, per l'intera tua esistenza, un compito particolare! Egli si aspetta che questo compito venga eseguito da te, e da te sol­tanto! Solo tu puoi farlo; nessun altro può sostituirti. Se questo compito non è condotto a termine, resta incompiuto per tutta l'eternità. Tu sei responsabile per i consigli che offri a tutti coloro che vengono qui da te. Prega, dunque, lo Spirito Santo perché tu possa consigliarli bene e quindi avvicinarli a Dio! Che l'amore e la bontà in te prevalgano con tutti! Invo­ca la benedizione di Dio su tutti coloro che entrano od escono dalla tua casa. Questo è il tuo compito. Fa' che nulla ti scoraggi. Con l'aiuto di Dio vincerai tutte le difficoltà, poiché la salvezza delle anime richiede sacrifici.

Anche ogni altra persona riceve da Dio un compito particolare! E cioè che ella lavori sulla propria anima e sulle proprie abilità per quanto le sia possibile! Che queste possano sempre crescere e migliorare per meglio onorare Dio. Che ella possa rendere più bella la propria anima e quella degli altri, e che possa sempre aiutare il fratello a progredire verso il gau­dio eterno. In ogni dono datole da Dio, vi è un compito, una richiesta, una responsabilità. Ringrazia il Signore per questo compito e sforzati sempre di svolgerlo. Non sai quanto tempo ti resta per condurlo a termine. Che ognuno possa portare a termine il proprio compito!

L'amore di Dio ti tocca in ogni pensiero e desiderio buono che attra­versa la tua anima, in ogni decisione gioiosa della tua volontà di fare il bene, in ogni momento di gioia che ti rinfranca, in ogni dolce inclinazio­ne ad amare che ti sfiora il cuore, in ogni sofferenza che ti arriva, in ogni parola buona che senti pronunciare, in ogni buon esempio che sei porta­ta ad imitare, in ogni elogio che hai meritato; anche in ogni correzione che ti è fatta, in ogni umiliazione che subisci, in ogni prova di pazienza a cui sei sottoposta, in ogni mancanza di amore che ti ferisce. Per cui non dovresti mai esaltarti o deprimerti troppo, perché l'amore di Dio ti toc­ca in ogni situazione! Dovresti interpretare tutto ciò come grazie di tene­ro affetto che Dio nel Suo grande Amore riversa su di te, grazie che dovresti notare e far fruttare o delle quali, perlomeno, dovresti essere gra­ta. Tutto ti serve per il tuo bene, se davvero ami Dio!

 

Dovresti annotarti questi insegnamenti e moniti e divulgarli.

 

Ho ricevuto sotto dettatura questi insegnamenti dalle sante anime del Purgatorio. Ritengo che siano molto importanti e che vadano tenuti in grande considerazione. Possa il buon Dio donare la Sua benedizione affinché questi insegnamenti servano per conseguire il gaudio eterno a tutti coloro che li leggeranno e li prenderanno a cuore.

firmato: (Maria Simma)

 

LA TESTIMONIANZA DI P. FRIDOLIN BISCHOF

 

Maria Simma, nata qui a Sonntag, ha trascorso la maggior parte dei suoi ottant'anni nella nostra Parrocchia. La sua modesta casa è molto vici­na alla chiesa e questo ha per lei la sua importanza. Ogni giorno, infatti, Maria è presente alla S. Messa che rappresenta, ai suoi occhi, quanto di più prezioso vi possa essere sulla terra.

 

La sua vita religiosa si articola nella preghiera, nel sacrificio, nella ripa­razione e nella coraggiosa testimonianza che ella offre con il tener desta la fede cattolica e con il diffonderla in unione con il Santo Padre.

 

La sua devozione alla Beata Vergine Maria è nota a tutti e sono fre­quenti i pellegrinaggi che compie presso molti santuari mariani.

 

Il suo stile di vita è umile e semplice.

 

Coloro che professano un'autentica fede cristiana ed una profonda pietà possono essere gli esempi migliori per gli altri che, con il loro aiu­to, riescono a restare sulla retta via. Maria è tra costoro. Ella è sempre sta­ta cercata e lo è tuttora, nonostante l'età avanzata, da molte persone per consigli e direttive di ordine spirituale e per il suo aiuto in ogni tipo di situazione.

 

Nonostante viva nella piccolissima Sonntag della piccola regione del Vorarlberg e non abbia voluto attirare su di sé l'attenzione, è conosciuta ben oltre i confini dell'Europa. Vengono a farle visita persone provenienti dagli angoli più remoti del globo. Le lettere che riceve, contenenti un e­norme varietà di problemi ed intenzioni sono così numerose che la sua capacità di rispondere a tutti è messa a dura prova. Ella pratica inoltre, un vero e proprio apostolato di direzione spirituale per telefono. Anche in questo modo dedica molto del suo tempo a tutti quelli che la chia­mano a tutte le ore per consigli; parla loro e li guida con i principi fon­damentali del credo cristiano e della preghiera, aiutandoli e consolando-li. La grazia lavora ovunque e in tutti i modi in cui Dio ritenga opportu­no che essa operi.

P.FndolinBischof Parroco di Sonntag Vorarlberg, AUSTRIA dal 1976.

 

LA TESTIMONIANZA DELL'AUTORE

 

Per tutto il 1990 l'autore recitò le preghiere di S. Brigida, per la dura­ta di un anno. Nel settembre di quello stesso anno egli senti parlare per la prima volta di Maria Simma e del suo incredibile apostolato. Il 30 dicembre 1990, si procurò, attraverso il centralino di Vienna, Austria, il numero telefonico di Maria. Il 31 dicembre le telefonò, raccontandole in pochi intensi minuti quanto gli era occorso ultimamente, per sentirsi rispondere: "Kommen Sie sofort!" (venga subito!). L'1 gennaio 1991 arrivò davanti alla chiesa del paesino di Maria, alle tre precise del pome­riggio, dopo uno dei più disastrosi e faticosi viaggi della sua vita.

Benché avesse percorso una distanza di circa 320 chilometri, di cui più della metà su autostrade tedesche ed austriache, l'autore dovette ricor­rere per ben quattro volte al soccorso stradale dell'Automobil Club; incappò, poi, in due bufere di neve durante una delle quali perse una catena che disintegrò con uno scoppio. Dall'altra parte del globo, in quel­le stesse ore, sua moglie, mentre percorreva in macchina un tratto di stra­da che conosceva bene, slittò su un lastrone di ghiaccio, perse il control­lo della macchina e finì in un fossato. La sua bella Volvo, una berlina d'e­poca, andò completamente distrutta, ma lei se la cavò senza un graffio.

Nella stessa ora, a Sonntag, l'autore entrò in chiesa nel momento in cui iniziava l'ora di Adorazione al SS. Sacramento. Ritenendo di poter riconoscere Maria, avendo visto alcune sue fotografie nel primo libro scritto su di lei, cercò d'individuarla fra le quindici donne presenti, ma quel giorno non era fra loro. Le donne, guidate dal sacerdote, pregavano il S. Rosario e cantavano con slancio fra una decina e l'altra. Il sacerdote, dando le spalle all'assemblea, pregava, inginocchiato davanti al Santissi­mo. Dopo la prima decina, egli parlò e le prime parole che pronunciò furono: "Bussate e vi sarà aperto". L'autore sorrise, usci di chiesa e s'iner­picò lungo il ripido viale che porta allo chalèt di Maria, lottando contro la seconda bufera di neve che si era levata in quella giornata.

Così, poco dopo le tre, egli suonò il campanello di Maria ed ella lo fece salire per la prima di quelle innumerevoli visite che sarebbero seguite. Dopo aver ascoltato la sua storia, questa volta narrata non più a grandi linee, ella condusse l'autore al suo ingresso da dove indicò un altro vil­laggio dall'altra parte della valle, a circa sei chilometri di distanza e a sud­ovest di Sonntag. Laggiù, ella disse, accanto alla chiesa, egli avrebbe tro­vato l'uomo che poteva aiutarlo. L'autore si congedò da lei e, con la sen­sazione di aver ritrovato un po' di speranza, raggiunse presto la persona indicatagli.

Dopo quattro mesi, l'autore, tornò da Maria in veste di traduttore e d'autista per una buona amica, i cui compagni avevano già prodotto una breve audio-cassetta per i fedeli di lingua francese e che quindi pensava inizialmente fosse compito suo scrivere un secondo libro più dettagliato su Maria. Fu per questa ragione che l'autore arrivò con un registratore e diede avvio, anche se in partenza non ne era consapevole, a quell'impre­sa laboriosa e piena d'ostacoli che alla fine ha portato alla realizzazione di questo libro.

Il giorno dopo la sua prima intervista a Maria, poco prima di lasciare la Grosswalser Valle in Austria, l'amico di Maria del versante opposto del­la valle aveva voluto donare all'autore ed alla sua compagna di viaggio una statuetta della Madonna di Fatima, alta 20 cm. Erano rimasti un po perplessi poiché né loro né nessuno al loro arrivo aveva bisogno di altro materiale mariano. Nel corso di quel lungo viaggio l'autore e la persona che lo accompagnava, anch'ella molto attiva e coinvolta nell'argomento delle anime del Purgatorio, erano tornati a più riprese sull'argomento e sulla possibilità di scrivere questo libro e avevano deciso, ad un certo pun­to, di dire un Rosario completo per le povere anime. Fu appunto poco prima e dopo la recita di questo Rosario che avvenero due fatti curiosi.

Ad un certo punto l'autore espresse il suo pensiero a voce alta: "Cosa ne facciamo della Madonnina sul sedile posteriore?". Nel giro di pochi secondi senti queste parole: "Dàlla alla prima donna che incontrerai sul lato destro della strada". Non era stata l'amica a pronunciarle perché con una simpatica alzata di spalle aveva solo mostrato la sua perplessità: era stata una sommessa, dolce voce alle spalle dell'autore a parlare. Non una voce interiore e neppure il risultato di un normale processo di pensiero nella sua mente. La risposta era stata sensibile, rapida e chiara. L'autore stava percorrendo, in quel frangente, una lunga curva a destra; alcuni alberi, lungo il ciglio della strada che si curvava, impedivano la vista per un buon centinaio di metri. Cinque, dieci secondi dopo aver sentito que­sta risposta, ecco profilarsi una figura di vecchia contadina sul lato destro della strada. Senza nulla proferire, l'autore rallentò un pochino, fissando la donna mentre gli passò per la mente l'idea che potesse essere un ani­ma del Purgatorio. Poco probabile se doveva essere lei la persona che ave­va bisogno della loro Madonna! Solo in quel momento l'autore si decise a riferire all'amica della 'voce'. Ella, per tutta risposta, gli gridò: "Gira la macchina, torna indietro!". Cosa che fece immediatamente, accostando­si alla donna e abbassando il finestrino. La vecchia dimostrava più di ottant' anni e aveva solo due denti nella bocca raggrinzita. Parlava un dia­letto troppo stretto perché la potessero capire, ma poi, avendo visto la statuetta, stese le mani, la prese, e, piangendo e ridendo insieme, se la strinse al petto. Se la teneva tra le braccia come una piccolina tiene una grossa bambola. Mentre la salutavano, balbettò: "Dio sia ringraziato, Dio sia ringraziato, Dio sia ringraziato!". Girata la macchina, l'autore la vide dallo specchietto andare verso casa sulle sue gambe malferme, sempre tenendosi la statua in quel modo.

Proseguirono, pregando tutte e quindici le decine del Rosario per le anime del Purgatorio. Dopo qualche tempo tornarono a considerare la possibilità di scrivere un libro impostato sulla lunga intervista a Maria Simma. Uautore, ad un certo punto, si pose la domanda di come intito­larlo. Doveva essere un titolo che invogliasse davvero le persone a leg­gerlo, che non facesse solo pensare che fosse il solito libro religioso. La sua compagna di viaggio restò in silenzio per qualche momento, poi tra­salì e gridò: "Ce l'ho!, Ce l'ho!". - "Hai cosa!?". - "Il titolo, il titolo! Me lo hai appena chiesto!". - «Allora cos'è? Dimmelo!". - "Fateci uscire da qui!!". - "Perché? Cosa c'è?!" chiese l'autore, premendo la frizione e guar­dando in tutte le direzioni. "No, no! E' il titolo del libro, tontolone!".

Eccome se lo era!

Anche questo suggerimento era giunto alla sua compagna di viaggio dall'esterno ed è per questo motivo che l'autore ha voluto chiudere fra virgolette quelle parole così efficaci ed appropriate.

Solo dopo molta riflessione, molte discussioni e molto comprensibile esitazione derivante anche dal fatto che non aveva mai scritto nulla di importante fino a quel momento, l'autore si rivolse al Signore perché gli desse una conferma che proprio a lui spettasse il compito di scrivere un libro su Maria Simma.

E per ottenere una tale conferma, vi domanderete, quali iniziative avrà preso, l'autore? Lavorò in due sensi, sempre cercando di restare il più attento e preciso possibile. Ovunque andasse, era sèmpre molto disponi­bile ad aiutare persone di grande preghiera. E lui stesso, per prima cosa, ebbe modo di pregare molto per questo. Poi scelse, tra coloro che cono­sceva, cinque o sei persone, di grande amore, saggezza, osservanza e con una vita di preghiera molto più articolata e matura della sua. In questo modo, per circa diciotto mesi ricevette con molta delicatezza, ma anche con molta fermezza, risposte e segnali in senso affermativo.

Anche se davvero rari e per l'individuazione dei quali si richiedono doti di grande esperienza e discernimento, esistono tra le persone di pre­ghiera individui che, come Maria Simma, sono dotati in modo straordi­nario. Tra costoro vi sono coloro che hanno le locuzioni interiori, a cui èconcesso ricevere dal Cielo direttive ricche di amore, di compassione e di protezione. Quando poi l'autore ricevette due grosse spinte nella stes­sa direzione da due diverse persone con le locuzioni, in direzione, cioè, della Beata Vergine Maria, allora prese la faccenda davvero seriamente, mettendosi al lavoro con tutta la chiarezza e precisione di cui fosse capa­ce.

Maria gli diede il libro scritto su di lei nel 1968 da Padre Alfons Matt, tre cassette audio in tedesco di alcune sue conferenze, e gli insegnamen­ti delle Anime del Purgatorio. Inoltre, 'dall'estate 1991 alla primavera 1996, egli visitò Maria trenta volte. Ogni volta aveva altre domande da porle o ulteriori chiarimenti da chiederle in merito ad argomenti già trat­tati.

Con il permesso di Maria, per il libro l'autore scelse il genere lettera­rio dell'intervista. Ciò che il lettore ha appena finito di leggere è dunque la "composizione" di più elementi: la lunga intervista iniziale del marzo 1991, tutta la sequela delle diciotto conversazioni tra il 1991 ed il 1996, e le fonti suddette. L'autore fa appello alla fiducia e comprensione del lettore perché accetti questa impostazione che a lui ed a Maria sembrò adattarsi meglio di qualsiasi altra alla particolare situazione. Ne saranno grati al lettore.

Alla fine del novembre 1993 mancavano all'opera solo alcune rifini­ture. Per accertarsi fino in fondo che tutto rispondesse a verità, l'autore fece tre cose. La prima fu di richiedere un esame rigoroso della teologia ivi contenuta ad alcuni stimati teologi di grande preghiera. Nessuno di loro ad oggi ha sollevato obiezioni. In secondo luogo, fece esaminare il testo ad una delle persone con locuzioni, esorcista e con una grande sen­sibilità a livello fisico al falso, ambiguo o al malefico quando prega su qualcuno o qualcosa. La risposta fu che tutto ciò che era stato scritto in "FATECI USCIRE DA QUI!!" era limpido ed autentico. La terza, infine, per avere la certezza matematica, fu che a Maria Simma fu concesso di chiedere ad un'anima del Purgatorio se le anime approvassero il conte­nuto del libro. Maria ebbe questa risposta: "Non abbiamo nulla da ecce­pire nel libro". Poi, senza che Maria o l'autore chiedessero altro, l'anima aggiunse: "Tutti gli attacchi subiti da Nicky e dalla sua famiglia in questi anni sono da attribuirsi al fatto che ha scritto questo libro". Nel dicem­bre 1994 e nel gennaio 1995 queste due procedure di controllo furono ripetute. Maria chiese ad un anima ancora una volta se tutto il contenu­to del libro andasse bene e rispondesse a verità, la risposta dell'anima fu: "Sì, tutto ciò che si dice risponde a verità".

Ma in che cosa consistettero quegli attacchi di cui parlarono le anime alla fine del 1993, potrà chiedersi il lettore, e come si verificarono? L'au­tore risponde sintetizzando qui di seguito sette anni di dolore, caos e per­dite.

Sperimentò nella propria casa un'attività demoniaca così furibonda, brutale ed oscura da paralizzargli le gambe, ammutolirlo, obliterargli la memoria di quello che aveva appena sentito e in pochi secondi, nono­stante l'umido e freddo pomeriggio di febbraio, rendere bagnata fradicia dal sudore la camicia che indossava. Soffrì e soffre tuttora profondamen­te per la separazione, durata tutti questi anni, dalla sua famiglia che egli ama sopra ogni cosa e per la quale, se il Signore glielo chiedesse, sarebbe pronto a farsi martirizzare. Trascinato in tribunale, che invocava le cosid­dette "condizioni d'emergenza", per una faccenda tramata ad arte contro di lui, fu condannato a pagare un risarcimento pari al 120% del suo inte­ro patrimonio. Perse la sua galleria di tappeti orientali, conosciuta a livel­lo internazionale. Perse la sua casa, i suoi cani di razza e tutti gli oggetti d'arte ereditati dal padre, uomo mite e buono, recentemente scomparso e che l'autore con le sue preghiere ha aiutato ad andare in Paradiso. Fu oggetto di un tentativo di omicidio e, in un'altra occasione, qualcuno cercò di lapidarlo solo per la sua incrollabile lealtà alla propria famiglia.

L'autore ha diverse ragioni per rendere pubblici fatti così personali.

 

La prima ragione è quella di voler risvegliare nei non-credenti le verità fondamentali sostenute da Maria anche attraverso la narrazione, seppu­re in breve, della propria vita privata, perché queste sue esperienze con­fermano quanto ella va asserendo.

 

La seconda ragione è quella di ammettere che furono soltanto le dif­ficoltà in cui versava la sua famiglia che lo indussero a voler incontrare Maria, avendo giustamente capito che i suoi amici, sia tra i vivi che tra i defunti, avrebbero aiutato sia lui che la sua famiglia. E l'aiuto gli è giun­to grandissimo, al di là di quanto egli potesse anche solo lontanamente sperare in quel momento.

 

La terza ragione è quella di raccomandare al lettore che sta affron­tando momenti difficili o che dovrà affrontarli in un futuro, di non per­dere mai la speranza, di affidare tutto alla Madonna, e di essere convin­to, che creda in Dio o meno, che così facendo tutto finirà come deve fini­re: in pace.

 

La quarta ragione è quella di esprimere due verità assolute ed impor­tantissime, verità concrete che potrebbero definirsi leggi spirituali, che dicono:

- Dio risponde ai Suoi figli nella misura in cui essi confidano in Lui, ed è in rapporto a questa fiducia che Egli fa miracoli attraverso di loro.

- Ad ogni attacco spirituale di qualsiasi natura ed entità, dal più pic­colo al più grande, corrisponderà non solo una soluzione del problema, ma anche un premio, una grazia data da Dio che, senza eccezione, supe­ra sempre di gran lunga l'entità dell'attacco stesso.

Su queste verità potete scommetterci!

 

La quinta ragione è quella di chiedere gentilmente a coloro che vor­ranno, di recitare questa breve preghiera: Per l'intercessione di Nostra Madre Maria SS., degli Arcangeli Santi Michele, Gabriele e Raffaele possa il buon Dio umiliare il cuore dei potenti, fortificare il cuore dei timorosi, consolare il cuore degli afflitti, liberare il cuore dei prigionieri, illuminare il cuore degli ingannati, e guarire il cuore di coloro che odiano. Amen.

 

Le anime del Purgatorio chiedono insistentemente che noi le aiutia­mo e ci offrono, in cambio, aiuti davvero sorprendenti. In questi anni, dal momento in cui conobbe Maria e da quando egli iniziò a pregare inten­samente per le anime del Purgatono, l'autore può rendere testimonian­za di diverse occasioni in cui egli sentì la loro presenza e delle numerose volte in cui esse lo guidarono e lo aiutarono in mille modi, testimonian­ze che egli non ha riportato in questo libro per non distogliere l'atten­zione del lettore da chi, come Maria, ha alle spalle decine di anni di espe­rienze in più rispetto a lui.

 

L'esperienza più recente che l'autore ebbe fu quella di una voce di donna anziana, pochi minuti prima della prima colazione, all'inizio del gennaio 1994, che gli disse:

 

"Non hai ancora capito la grandezza di questo libro".

 

Poiché Maria Simma afferma che le anime possono parlarci solo se la Madonna lo consente e, poiché per la particolare illuminazione in cui vivono,le anime possono dire solo il vero come è loro mostrato in quel particolare momento, ciascuno di noi potrà constatare di persona il rea­lizzarsi di questa affermazione. Di conseguenza, noi stessi potremo appu­rare se ciò che Maria ci dice delle anime e ciò che esse hanno detto a Maria ed all'autore sia nella verità.

Ovviamente, se così fosse, capiremo che è la stessa Vergine Maria a chiedere indirettamente a noi ed alle nostre famiglie di prendere questo libro molto seriamente e di aiutare le povere, sante, elette anime del Pur­gatorio in tutti i modi descritti in queste pagine. Fatelo anche con il chie­dere ai vostri amici, come ai vostri nemici, di leggere questo piccolo documento per il bene delle loro famiglie e, quindi, per il bene del mon­do intero.

Ci fosse ancora, dopo tutto ciò, ancora qualcuno che dubita che il Cie­lo stesso non consideri pregare per i propri fratelli defunti cosa buona e giusta, necessaria e taumaturgica e se ci fosse tra costoro anche qualche biblista o che si rifiene tale, l'autore consiglia di leggere Matteo 16,18-19. E mentre essi mediteranno su quelle parole pronunciate da Gesù stesso, possa questo libro portare tutti noi, che già crediamo in Maria Simma, molto più vicini alla realtà di Dio e di Sua Madre che ci amano oltre ogni misura e sopra ogni cosa.

 

Soltanto tramite i nostri cuori, uniti a Gesù attraverso Maria, potrà giungere in questo mondo agitato, distrutto e confuso la vera pace e la vera gioia.

Niicky Eltz

Durante la vita si cerca Dio, nell'ora della morte Lo si trova, nell'eternità Lo si possiede.

 

EPILOGO

 

Le esperienze di tipo visionario di Maria Simma rappresentano un contributo prezioso agli studi delle apparizioni. La seguente dissertazio­ne, pertanto, interessa più allo studioso che al lettore che, per vie più sem­plici, ha certamente già esperimentato l'amore di Dio.

La rivoluzione tecnologica ha quasi cancellato l'impronta del Creatore, il Suo "marchio di fabbrica" in noi e la nostra generazione è sul punto di smarrire il senso dell'aldilà, il senso mistico. L'alienazione di questo secolo dai valori religiosi tradizionali, infatti, deriva anche in parte dalla confusione creata dalla promozione scientifica di teorie evolutive e dal­l'attuale orientamento erroneo che l'uomo non sia altro che una mac­china neurologica assai complessa. In base a queste teorie, dunque, è del tutto superfluo o superato parlare della esistenza di una vita dopo la mor­te. Nel contempo, tuttavia, in campo parascientifico vi è una crescente tendenza a scartare le teorie meccanicistiche sulla mente umana ed a guardare senza scetticismo alle diverse forme di sopravvivenza dell'indi­viduo dopo l'estinzione fisica del corpo. In modo particolare, le appari­zioni mariane, e specialmente le più recenti che hanno potuto essere stu­diate su rigorose basi scientifiche, forniscono elementi convincenti per credere non solo in forme differenti di sopravvivenza disincarnata, ma altresì nella validità dei Sacramenti e nell'esistenza storica di Gesù Cri­sto, il frutto dell'amore di Dio per tutti gli uomini ed in un modo parti­colare per il mondo femminile. L'incarnazione di Dio per mezzo di Maria, accelerò l'evoluzione spirituale della società umana e fu grazie alle apparizioni della Beata Vergine nel corso dei secoli - manifestazioni del­lo Spirito Santo - che si è mantenuto il ritmo di questa evoluzione della sfera dimensionale superiore in cui vanno collocate anche le anime san­te od anime purganti in attesa della visione beatifica.

Che cosa avvenga dopo l'estinzione del corpo fisico costituisce l'in­terrogativo di base di ogni essere umano intelligente. Oggi, gli scienziati medici, hanno fatto propria la questione cruciale della sopravvivenza disincarnata, dilemma una volta di competenza del filosofo, teologo o parapsicologo. Nella pratica medica l'argomento è di notevole rilevanza in termini di aiuto ai congiunti ed ai pazienti con manie suicide e nelle problematiche inerenti alla legalizzazione dell'eutanasìa. In teoria, la conoscenza di una vita dopo la morte dovrebbe avere effetti positivi sia sui vivi che sui deflinti. Le esperienze a questo riguardo di Maria Simma rispondono a questo duplice scopo. Infatti, nel chiedere ai vivi di prega­re per le anime del Purgatorio ella fa in modo che queste, di rimando, dia­no testimonianza di un'altra vita dopo la morte e aiutino i vivi in mille modi su questa terra.

 

Il libro "FATECI USCIRE DA QUI" narra le esperienze di tipo visio­nario vissute da Maria Simma nell'arco di alcuni decenni, esperienze uni­che per la loro ricchezza nella storia delle apparizioni. Trattasi di incon­tri con le anime sante del Purgatorio in attesa di essere liberate dallo sta­to obbligatorio di contemplazione passiva, per passare a quello di una libera ed attiva contemplazione del Creatore. Queste personalità disin­carnate hanno dei motivi di ordine spirituale per visitare Maria Simma, motivi che riguardano loro stesse in quanto chiedono che le loro soffe­renze siano alleviate, e motivi che riguardono i vivi. Lo scopo delle loro apparizioni è di agevolare l'evoluzione spirituale dei morti come dei vivi in uno sforzo congiunto. Nicky Eltz ha dovuto redigere il testo mirando ad un risultato spirituale e contemporaneamente ottemperare ai criteri scientifici di un'indagine paranormale. La sua intenzione non era quella di procurare ai lettori un godimento di tipo intellettuale bensì di stimo­larli spiritualmente. Ed in questo, a mio parere, è riuscito egregiamente.

Anche se le nuove tecniche di monitoraggio e di visualizzazione del-l'attività cerebrale hanno grande valore diagnostico, purtroppo hanno anche spalancato le porte alle teorie materialistiche sulla mente umana. Tuttavia, in base ad alcuni nuovi dati ottenuti mediante la ricerca psichi­ca, il cervello può essere paragonato ad uno strumento musicale suona­to da un musicista invisibile. Molti scienziati sono ora disposti a credere che, come l'uomo esiste in uno spazio fisico, così esiste in uno spazio per­sonale mentale o spazio dimensionale superiore, un concetto che può anche includere, od aiutarci a prendere in considerazione, uno spazio spi­rituale. Le nostre menti potrebbero esistere in spazi dimensionali supe­non, pur restando la mente ancora avvolta nel mistero. Oggi le teorie sul­la mente umana dominate dal materialismo scientifico sono seriamente messe a confronto con esperienze del tipo di quelle di Maria Simma e dei veggenti di Medjugorje o di altri veggenti mariani; con il confronto emer­ge quanto queste teorie siano poco plausibili.

La mancanza di un modello scientifico della sfera extra-sensoriale impedisce allo scienziato di accettare la realtà di un intervento dall'al­dilà. Eppure si può affermare che come esistono universi differenti così pure vi sono spazi dimensionali superiori. I cosiddetti 'oggetti' in questi spazi subatomici sono a noi invisibili poiché gli elettroni hanno una velo­cità di vibrazione superiore a quelli della sfera fisica. Sono invisibili come lo sono ai nostri occhi le lamelle di un ventilatore acceso, ma sappiamo che le lamelle ci sono.

L'anima e lo spirito sono termini usati in modo intercambiabile; in realtà rappresentano due realtà interdipendenti di cui una è il veicolo del­l'altra. Maria Simma ha individuato questa differenza. Il corpo fisico del­l'uomo possiede un'impronta peculiare ed uno di questi due termini si riferisce ad essa. Anche gli animali hanno un'impronta peculiare del loro corpo fisico.

Le singolari esperienze vissute da Maria Simma con le anime del Pur­gatorio comprovano che i defunti possono aiutare i vivi. Una persona sul­la vetta di un monte gode di una visuale più ampia di coloro che sono a valle. Ugualmente, le personalità disincarnate godono di certi vantaggi rispetto ai vivi e possono prevedere le conseguenze delle azioni umane, ma non sono infallibili. Né i morti né gli spiriti angelici sono in grado di prevedere il nostro futuro in modo infallibile. Molte profezie rivelatesi esatte hanno delle validissime spiegazioni alternative di tipo parapsico­logico. Qualsiasi previsione verificatasi puntualmente di un evento geo­fisico, espressa con molto anticipo e con informazioni precise circa la sua evenienza, è da considerarsi caso autentico di precognizione. Credo di poter dire, tuttavia, che solo il Creatore possiede queste informazioni. I segni visibili promessi a Garabandal e a Medjugorje potrebbero essere esempi di questo tipo di precognizione, poiché lì potrebbe verificarsi in un dato momento del futuro un preciso evento geofisico quando vi sarà lasciato un segno permanente; inoltre, i veggenti mariani di entrambe le località, conoscono da tempo le date di quando questi segni di conferma si dovrebbero materializzare. Un servo obbediente dell' Onnipotente può essere strumento nel trasmetterci un Suo messaggio sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, anche se ciò avviene assai di rado. Non sono molte le profezie giunte all'umanità attraverso i veggenti nonostante le molte apparizioni mariane fin dagli esordi dell'era cristiana. Nonostante l'ele­vatissimo numero di apparizioni mariane avvenute e tuttora in corso a Medjugorje, ai suoi veggenti sono stati affidati solo dieci messaggi spe­ciali o profezie.

Nostra Madre Maria Santissima ha segnalato per ben cinquanta volte a Medjugorje l'esistenza di entità negative, e le anime del Purgatorio, attraverso Maria Simma, lo confermano. Queste entità negative riescono a rendere meno normale la nostra esistenza, portandoci a nuotare contro corrente: sono spiriti distruttivi. Anche se in una persona che attraversa una foresta il sapere che vi sono bestie feroci la rende ansiosa, pur tutta­via quella consapevolezza la porterà a prendere precauzioni in caso di aggressione. Chi, invece, ignora o nega la presenza di bestie feroci nella foresta starà tranquillo in un primo tempo, ma poi potrà cadere preda degli animali più facilmente in quel percorso. Così è per noi esseri uma­ni che triboliamo su questa terra: è importante sapere che vi sono queste entità negative. Esse ci influenzano attraverso i vari macchinari prodotti dalla tecnologia moderna. Dietro al velo di questo mondo visibile vi è una battaglia spirituale che coinvolge tutti gli esseri umani: chi non è ben agguerrito, rischia di esserne travolto.

Le entità negative si sono "schermate dietro ai termini psichiatrici di delusione, allucinazione, dietro ai linguaggi psico-dinamici" e non sono mai state così attive. L'influenza spirituale indica, quindi, che il compor­tamento umano ha anche una dinamica parapsicologica. Non dovrem­mo, comunque, preoccuparci troppo di come queste entità negative pos­sano influenzarci, ma semmai di accogliere tutte le misure di protezione suggerite dalla Nostra Madre di Misericordia. Infatti, come vi sono i "tentatori" così vi sono i "servitori" - gli Angeli. Credere all'esistenza di spiriti maligni e non credere, in parallelo, agli spiriti buoni e allo Spirito San­to è malsano. Gli spiriti buoni sono molto più numerosi di quelli malva­gi. Vi sono, infatti, più Angeli in cielo che stelle. Inoltre, è incalzante la richiesta della Madonna, di liberarci totalmente dalla tirannia di Satana e delle sue milizie, mediante il digiuno e la preghiera.

Maria Simma ha riaffermato l'esistenza della origine spirituale delle malattie. Oggi, nel mondo scientifico, sta guadagnando terreno il cosid­detto "concetto telesomatico". Secondo questo concetto, un messaggio telepatico respinto può scatenare una malattia fisica o essere all'origine di deformazioni fisiche. In parole semplici, il concetto telesomatico può essere spiegato come lo scagliare un oggetto leggero contro una persona immersa nelle proprie preoccupazioni e che non recepisce sollecitazioni verbali, per attirare urgentemente la sua attenzione. Quando i defunti non riescono a comunicare con i vivi, sono costretti ad usare metodi fisi­ci, ma senza ledere sul piano spirituale. E lo fanno o perché serve a loro o perché serve ai vivi. E questo il fenomeno che può causare malattie. Va detto, comunque, che le condizioni psicosomatiche e telesomatiche non sono facilmente diagnosticabili e che è bene che il lettore non trascuri le cause naturali delle malattie. L'atteggiamento è accettabile solo se il medico, pur insistendo sulle cause fisiche delle malattie, riconosce al con­tempo la possibilità di entrambe le condizioni suddette. In questo filone di ricerca i coraggiosi lavori del dottor McAll sono di notevole valore. Nessuna teoria medica è in grado di svelare il mistero delle sofferenze fisiche e psicologiche. Quando i discepoli chiedono a Gesù se il cieco nato lo fosse per colpa propria o dei genitori, Egli esclude ogni colpa ancestrale: "Non ne hanno colpa, né lui né i suoi genitori, ma è così per­ché in lui si possano manifestare le opere di Dio" (Gv 9 3). Questa, in ultima analisi è la solo vera risposta. Anche S. Paolo si domanda se sia bene risalire alle colpe degli antenati nella sua illuminante lettera a Timo­teo. Il concetto telesomatico potrebbe in alcuni momenti prevedere solo la "chiamata ancestrale" e non l'effetto ritardato dei loro misfatti sulla Terra. Comunque, l'idea del Dr McAll, di spiriti che si aggirano vendi­candosi, può spiegare una parte delle sofferenze umane. E anche una teo­ria molto utile in questo periodo di passaggio dal netto rifiuto scientifi­co dell'esistenza di entità negative, ad una maggiore, seppure inquietan­te, comprensione delle attività malefiche di questo poco consciuto mon­do degli spiriti. In questo senso il MINISTERO DI GUARIGIONE DEL­L'ALBERO GENEALOGICO ha reso molte famiglie più edotte nei riguardi del paranormale.

La professione medica dovrebbe prendere in seria considerazione le affermazioni della Vergine a Medjugorje e quelle di Maria Simma. La malattia depressiva ha costi elevati per la sanità pubblica in termini di tempo e di denaro. La malattia potrebbe essere soltanto "un banale raf­freddore della mente" ed uno stato del processo di maturazione, ma quando il paziente coltiva pensieri di morte essa, è potenzialmente un pericolo. Gli psicoanalisti cercano di far emergere ricordi di vissuti trau­matici per scoprire la causa della depressione. Ma i ricordi finiscono per ingigantirsi, assumendo un peso sempre maggiore: la Vergine stessa ci ha messo in guardia dalla tirannia dei ricordi. Gli psichiatri di impostazione biologica, a loro volta, ricercano una causa puramente chimica della depressione e hanno presentato con successo alcune teorie utili. Ma sono solo gocce in un mare. In termini puramente medici, si afferma che la depressione sia una complessa malattia di neurotrasmissione. Questi psi­chiatri possono essere in grado di provare che alcuni casi sono dovuti esclusivamente a modificazioni biochimiche, ma, dall'altra parte, si argo­menta che tali modificazioni sono responsabili solo dello smaschera-mento di una depressione in atto da lungo tempo. I meccanismi chimici di difesa del cervello possono deteriorarsi in ogni persona per il naturale processo di invecchiamento. In ultima analisi, la categorizzazione della malattia depressiva o di altre patologie psichiatriche resta un punto con­troverso. La depressione può essere il risultato di un accumulo di espe­rienze negative, di ira e di sensi di colpa irrisolti che, confrontandosi co­stantemente con i processi chimici del cervello, producono sintomi bio­logici. In altre parole, la depressione inizia con l'infanzia e, se non neu­tralizzata, continua per tutta la vita. Si dice anche che la depressione sia la conseguenza di una rivoluzione cognitiva che segue ad un colpo nella mente. Quindi ha caratteristiche biologiche oltre che cognitive.

La Regina della Pace ha isolato il "virus della depressione", dando così indicazioni di prevenzione, quando affermò che le entità negative erano causa di depressione. I pazienti depressi potrebbero essere visti come sol­dati feriti di una battaglia spirituale, che quindi meritano più rispetto e comprensione. Il paziente depresso è, per la sua stessa sofferenza, più vicino al Signore.A questo proposito, un pellegrino a Medjugorje doman­dò alla veggente Mirjana se poteva attribuire la sua malattia al fatto di essere stato un "cattivo cristiano". La veggente gli rispose che era vero il contrario: egli si era ammalato, in realtà, proprio perché era un buon cri­stiano. La depressione potrebbe anche essere un meccanismo finale di difesa spirituale contro ulteriori attacchi alla comunità, e coloro che han­no sofferto di un grave esaurimento possono aver chiesto di essere, o si sono trovati ad essere, in prima linea nella battaglia per la difesa della comunità. Le mie esperienze in psichiatria, in due culture differenti, mi hanno insegnato che molti pazienti depressi sono apparentemente in­trappolati in una rete di manipolazioni umane. Queste influenze socio­logiche si intrecciano con fattori psicologici e spirituali per provocare la depressione. Se si accetta questa interpretazione spirituale è evidente che la depressione comporta una responsabilità umana collettiva e, in questi tempi di uniformità mondiale portata dalla tecnologia, anche una colpa collettiva. La depressione è una condizione psico-bio-socio-spirituale e gli aspetti biologici di questo fenomeno universale non andrebbero sot­tovalutati. Auguriamoci che la futura ricerca possa gettar più luce sugli specifici aspetti biochimici della malattia depressiva. Le anime del Pur­gatorio, attraverso Maria Simma, attribuiscono solo il 60% delle depres­sioni a cause spirituali e quindi gli scienziati medici di impostazione bio­logica hanno sufficiente spazio per difendere le teorie chimiche.

E la Beata Vergine Maria, Madre di Misericordia, che sceglie le anime del Purgatorio che si presentano a Maria Simma. Le anime, infatti, han­no uno scopo preciso per presentarsi a lei e pertanto le loro apparizioni non vanno confuse con le apparizioni non-intenzionali di molta lettera­tura paranormale. Le apparizioni spontanee sono tuttora oggetto di mol­ta controversia poiché le spiegazioni parapsicologiche di questi fenome­ni sono molteplici e complesse, al di là dell'ipotesi della sopravvivenza. L'ipotesi telepatica delle apparizioni non spiega le apparizioni con uno scopo, che sono obiettive e paranormali. Le apparizioni non-intenziona­li sono silenziose; raramente si parla. Per ragioni misteriose, la loro capa­cità di comunicazione verbale resta limitata, mentre le anime che visita­no Maria Simma sono in grado di comunicare, sia parlando che ascoltan­do. Questa, a mio parere, è una caratteristica che distingue le apparizio­ni non-intenzionali dalle apparizioni con uno scopo come quelle, per esempio, delle anime del Purgatorio. Le singolari esperienze della Simma cancelleranno ogni timore nei riguardi dei visitatori ultraterreni. Crede­re ad apparizioni significative quali quelle riportate in questo libro può essere un passo importante nel fugare lo scetticismo circa le apparizioni religiose e, nell'aiutare, chi esita, ad accogliere nel proprio orientamento pragmatico la realtà delle apparizioni mariane. Sino a non molto tempo fa era prevalsa la tendenza a colorare di toni foldoristici gli studi delle apparizioni. Oggi questo libro, in particolare, ha elevato l'argomento al rango di seria ricerca scientifica e contribuirà a stabilirlo su normali basi scientifiche.

Le teorie sulle apparizione più diffuse attualmente nella letteratura scientifica di parapsicologia sono sei. Esse sono:

 

A) La teoria del CENTRO FANTASMOGENICO - Secondo questa teoria "colui che appare" genera un'immagine di se stesso nella mente del percepiente il quale, a sua volta, vede un fantasma. La personalità disin­carnata è presente nel luogo dell'apparizione, ma il vedente non perce­pisce l'anima del defunto.

 

B) La teoria del CORPO ETEREO - Secondo questa teoria il corpo astrale di "colui che appare", presente nel luogo dell'apparizione, è per­cepito con i sensi normali come un'apparizione.

 

C) La teoria ESP-PK - Qui "colui che appare" è visibile fisicamente. I poteri di percezione extrasensoriale del vedente, sommandosi ai poteri psicocinetici di "colui che appare", producono l'effettiva percezione visi­va dell'apparizione. Qui c'è sia la percezione paranormale che la perce­zione attraverso i normali canali sensoriali. La ritengo una teoria assai valida per spiegare i veri eventi visionari.

 

D) La teoria della RETROCOGNIZIONE - Questa teoria sostiene che talune apparizioni segnalano solo la persistenza e la localizzazione di qualcosa che porta piccole, superficiali e probabilmente ossessive tracce di esperienze vissute da una persona deceduta. In altre parole, un'appa­rizione è il risultato della percezione extrasensoriale di eventi passati da parte del percepiente.

 

E) La teoria della CHIAROVEGGENZA - I propugnatori di questa teoria sostengono che l'apparizione è prodotta esclusivamente dal per­cepiente che utilizza la propria impressione di chiaroveggente di "colui che appare".

F) La teoria della TELEPATIA - Secondo questa teoria l'apparizione ha luogo soltanto nella mente del percepiente. Tyrrell riteneva che even­ti di questo tipo dovessero essere analizzati quali prodotti degli elemen­ti intermedi della personalità. Tuttavia, l'ipòtesi telepatica non riesce a spiegare le apparizioni collettive. Si riportano casi di apparizioni colleti­ve ben supportate che, a loro volta, danno valore e riconoscimento a casi individuali di questo tipo di esperienza visionaria.

 

Un errore comune è di ritenere che la parapsicologia, termine moder­no per lo studio dei fenomeni psichici, sostituisca la religione. La para­psicologia ha il suo centro nella mente, mentre la religione ha il suo cen­tro in Dio. Lo spiritualismo o spiritismo (termine francese per dire la stes­sa cosa) indica quelle dottrine o pratiche che sono basate sulla credenza nella vita dopo l'estinzione fisica della persona e sulla comunicazione fra vivi e defunti, di solito attraverso i medium e senza invocare l'interven­to di Dio. Pur essendo, sia la parapsicologia che lo spiritismo, senza Dio, essi hanno caratteristiche molto diverse, che si contrappongono. I medium entrano in uno stato di trance quando cercano di mettersi in contatto con il mondo disincarnato. Maria Simma non entra in uno sta­to alterato di coscienza e quindi le sue esperienze visionarie non vanno confuse con lo stato di trance del medium. Si dice anche che il fatto di interessarsi ai fenomeni paranormali quando si è privi di qualità mistiche può distrarre la persona dai veri fini spirituali e mistici della religione. In questo senso "FATECI USCIRE DA QUI'.!" è uno strumento chiarifica­tore molto valido.

Negli ultimi trent' anni sono usciti diversi libri e lavori sul tema della sopravvivenza della personalità umana dopo l'estinzione del corpo fisico. Purtroppo molti non sono che il risultato di ricerche a tavolino e rischia­no di essere frutto di pura fantasia o di creare una sorta di Disneyland intellettuale. Le promesse scientifiche di una vita dopo la morte sono tut­te eccessivamente ultra-ottimistiche e non avallate da prove serie al riguardo. Giunge allora particolarmente gradito il contributo dato a que­sto grande quesito da Maria Simma che non ha interessi se non di ordi­ne spirituale, interessi che vuol condividere con tutti noi.

La parapsicologia ha il vantaggio di distinguere il vero misticismo dai sistemi di credenze magiche. Tuttavia, con la paraspicologia c'è il rischio che si riaprano le cateratte delle superstizioni. La ricerca suffragata da prove nella parapsicologia può, comunque, ritenersi innocua e può esse­re utile mentre la ricerca di tipo parascientifico, basata sul procedimen­to, può scoperchiare molte nuove e sinora sconosciute forze distruttive.

Come detto poc'anzi, qualsiasi affermazione umana sul futuro non può mai essere considerata cosa certa. "In Portogallo saranno sempre pre­servati i dogmi di fede". Le parole della Vergine Maria indirizzate ai veg­genti di Fatima nel 1917 vogliono anche segnalare che la fede si indebo­lirà o si perderà in molti paesi negli anni seguenti. Si potrebbe allora pen­sare che le suddette considerazioni circa un imminente crisi generale di fede, che potrebbe essere innestata da evoluzioni scientifiche patologi­che, ha una probabile attinenza con la rivelazione di Fatima. Ma a Medju­gorje la Vergine ha chiesto di non soffermarsi sulle profezie catastrofiche, per cui non voglio aggiungere altro. "FATECI USCIRE DA QUI!!", scrit­to sullo sfondo delle apparizioni mariane, sarà di grande aiuto alle gene­razioni future che sono destinate ad essere bombardate da una letteratu­ra pseudo-scientifica sulla vita dopo la morte e sui fenomeni del mondo dello spirito; e convincerà queste generazioni a cercare rifugio sotto il manto della Madre del Salvatore. Uno dei compiti della Metapsichiatria Teistica, fondata sulle apparizioni mariane, sarà di monitorare gli svilup­pi nelle parascienze.

Nel corso dell'analisi del fenomeno paranormale vi sono vuoti e fatti interconnessi che sono complementari; procedendo poi, con la ricerca, i vuoti vengono colmati. Se si presta eccessiva attenzione ai vuoti, è facile sorvolare i fatti, ritardando così le conclusioni. C'è solo una linea di demarcazione assai sottile tra l'analisi scientifica ed il sezionamento scientifico e questo è particolarmente vero quando trattasi di un argo­mento delicato quale l'apparizione. Oggi, prima di aprire la porta, si guar­da dallo spioncino per accertarsi di chi sta dietro a quella porta. Anche Maria Simma ha controllato, lei stessa con estremo rigore, le proprie sin­golari esperienze, sia oggettivamente che soggettivamente, prima di ini­ziare a ricevere i visitatori dall'aldilà. Non dobbiamo dimenticare che i messaggi delle anime sono più importanti del fenomeno della loro mani­festazione.

Queste apparizioni hanno luogo in un ambiente culturale austriaco. L'idea che la cultura del luogo interpreti l'apparizione e che le appari­zioni si adattino a quella cultura è probabilmente giusta nei primi stadi di un evento di questo tipo. Potrebbe essere ugualmente vero che una cultura favorevole agevoli la manifestazione di un evento paranormale. Tuttavia, le esperienze di questa anziana cittadina austriaca vanno al di là delle componenti culturali e delle frontiere. Maria Simma non ha tenu­to un diario in cui annotare le sue esperienze con le anime del Purgato­rio poiché non aveva mai pensato di renderle pubbliche. Ne consegue, allora, che le sue risposte all'autore sono arricchite dalla sua l'rofonda saggezza e intuito psicologico. Naturalmente, pur essendo uno strumen­to limpido di trasmissione dei messaggi delle anime purganti, Maria può sbagliarsi, come qualsiasi altro essere umano. Molte ricerche parapsico­logiche si concludono come ipotesi, basandosi sull'affidabilità dei perce­pienti e degli informatori. Il percepiente e l'informatore degli eventi paranormali/mistici descritti in "FATECI USCIRE DA QUI!!" sono per­sone affidabili. E allora perché esitare a credere a questi personaggi ultra­terreni, che si accompagnano a Maria Simma? Nel gennaio 1995 ebbi modo di incontrare Maria Simma nel suo chalèt di montagna e mi diede l'impressione di essere una vera miniera di saggezza spirituale. I suoi incontri con le anime sante, sono, a mio parere, complementari alle appa­rizioni mariane di questi tempi. Anche se le Sacre Scritture ci portano a credere che conosceremo il nostro destino ultimo di salvezza o danna­zione eterna solo dopo il giudizio finale, la Madonna stessa ha dato noti­zia della stato spirituale di alcuni deflinti nelle Sue apparizioni a Fatima e a Medjugorje. Queste Sue informazioni avvalorano e quindi rendono credibili le informazioni di Maria Simma sulla collocazione di un certo numero di anime disincarnate nell'aldilà.

Le anime sante, attraverso Maria Simma, hanno confermato la natura spirituale degli episodi conflittuali che si sono verificati nella vita del­l'autore, sia prima che durante la stesura del libro. Questo è indicativo del completamento del cosiddetto "triangolo paranormale". Come sap­piamo, tutti dobbiamo far fronte ad una serie di ostacoli per raggiungere le mète positive che ci siamo prefissi. Più queste mète sono autentiche, pure, profonde e taumaturgiche, più i "tentatori" cercano di angariarci. Poiché questo libro controbilancia fortemente la direzione che molte menti autorevoli di questo secolo hanno imboccata, i "tentatori" hanno messo in atto tutta una serie di attacchi di ogni genere all'autore, alla sua famiglia ed al suo lavoro. L'amore e l'impegno che l'autore ha posti in "FATECI USCIRE DA QUI!!" sono, a mio avviso, più che giustificati, poi­ché i "tentatori" ce la metteranno tutta a tenere i ragguardevoli scienzia­ti di oggi, molti dei quali sono ancora insensibili al regale amore di Dio per loro, lontani dalla Verità di un Creatore amorevole. Comunque, le anime sante ed i "servitori", gli angeli stessi guidati dalla Regina della Pace, Madre di Misericordia e Regina degli Angeli, seguivano la lotta e incoraggiavano l'autore dall'alto, come già ebbi a dire, delle loro colline; i "tentatori", infatti, continuavano anche a causare dolorose scissioni tra le persone buone che erano veramente chiamate ad affiancarsi all'auto­re per aiutarlo. La testimonianza dell'autore è pertanto una riflessione estremamente chiara e valida della dinamica para-psicologica della nostra vita di tutti i giorni.

Dr. James Paul Pandarakalam Dipartimento di Psichiatria, Billinge Hospital, Wigan, Gran Bretagna, gennaio 1995.

 

Nota dell'autore:

Il Dr. Pandarakalam è il fondatore della Metapsichiatria teistica, è Presidente ad interim della Associazione della Pace di Metapsichiatria teistica e Professore Associato della "American Society for Scientific Exploration". Egli è, tra l'altro, l'autore di "Qual brezza celestiale" (LIKE A HEAVENLY BREEZE), una ricer­ca parapsicologica su Medjugorje.

 

TESTIMONIANZE E MESSAGGI DI MEDJUGORJE SUL PURGATORIO

 

Nel luglio 1982 e nel gennaio 1983 i veggenti di Medjugorje diedero le seguenti due testimonianze sul Purgatorio.

 

"Ci sono molte anime in Purgatorio. Vi sono anche molte anime di consacrati, sia di sacerdoti come di religiosi e religiose. Pregate per le loro intenzioni almeno il Credo ed i sette Pater-Ave-Gloria. Vi sono moltissi­me anime che sono in Purgatorio da lunghissimo tempo perché nessuno prega per loro".

 

** * *

 

"In Purgatorio esistono diversi livelli; il livello più profondo è vicino all'Inferno e quello più alto è in prossimità del Paradiso. Non è in occa­sione della festa di Ognissanti, ma a Natale che si libera dal Purgatorio la maggior parte delle anime. In Purgatorio vi sono anime che pregano Dio con grande fervore, ma per queste anime non prega sulla terra nessun parente od amico. Dio permette che esse traggano vantaggio dalle pre­ghiere altrui. Inoltre Dio permette che esse si manifestino ai propri con­giunti in modi diversi per ricordar loro che il Purgatorio esiste e che è necessario che essi preghino perché le anime possano avvicinarsi a Dio, che è giusto ma buono. La maggioranza delle persone vanno in Purgatorio; molte vanno all'Inferno e solo un numero relativamente piccolo va direttamente in Paradiso".

 

Poi, il 6 novembre 1986, la Madonna diede al mondo il seguente mes­saggio tramite la veggente Marija Pavlovic:

 

"Cari Figli! Oggi desidero invitarvi a pregare ogni giorno per le anime del Purgatorio. Ad ogni anima sono necessarie la preghiera e la grazia per giungere a Dio e all'amore di Dio. Con questo anche voi, cari figli, ricevete nuovi intercessori che vi aiuteranno nella vita a capire che le cose della terra non sono importanti per voi; che solo il Cielo è la mèta a cui dovete tendere. Perciò, cari figli, pregate senza sosta affinché possiate aiu­tare voi stessi e anche gli altri ai quali le preghiere porteranno la gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!".

 

E nel gennaio del 1987 la veggente Mirjana Dragicevic ricevette un lungo messaggio straordinario in cui, tra l'altro, la Beata Vergine diceva:

 

"Riservatevi il tempo per venire in chiesa da Dio. Entrate nella casa di vostro Padre! Riservatevi il tempo per andarvi insieme, ed insieme alla vostra famiglia chiedete grazie a Dio. Ricordatevi dei vostri morti. Date loro gioia con la celebrazione della S.Messa".

 

Le suddette testimonianze e messaggi sul Purgatorio sono state pub­blicate con il consenso dell'Ufficio parrocchiale di Medjugorje. Altre te­stimonianze o 'messaggi' riguardanti il Purgatorio che non siano i sud­detti e che potrebbero essere stati pubblicati altrove, potrebbero essere stati trasmessi privatamente attraverso i veggenti. Pur concedendo a que­st'altre testimonianze una potenziale credibilità, nessun 'messaggio' riguardante il Purgatorio che non rientri tra i suddetti può essere diffuso a livello mondiale.

 

PREGHIERE DI SUFFRAGIO PER LE ANIME SANTE DEL PURGATORIO

 

Una breve ma efficace preghiera

 

O Maria, Madre di Dio, riversa su tutta l'umanità il fiume di grazie che sgorga dal Tuo amore infuocato, ora e nell'ora della nostra morte! Amen.

 

 

Preghiera che libererà molte anime dal Purgatorio

 

Eterno Padre, io ti offro il Sangue preziosissimo del Tuo Divin Figlio, Gesù, in unione con tutte le Messe celebrate oggi nel mondo, in suffra­gio di tutte le anime sante del Purgatorio, per i peccatori di tutto il mon­do, per i peccatori della Chiesa Universale, del mio ambiente e della mia famiglia. Amen.

 

 

Preghiera per i propri genitori defunti

 

Signore Iddio, che ci comandasti di onorare i nostri genitori, abbi pietà delle anime di mio padre e di mia madre. Perdona loro i peccati e fa' che io li riveda un giorno nella gioia dell'Eterna Luce! Per Cristo Nostro Signore. Amen.

 

Preghiera per un'anima particolare

 

Onnipotente Eterno Padre, nella Tua bontà paterna, abbi compassio­ne del Tuo servo... Tu che l'hai chiamato/a a Te da questo mondo, puri­ficalo/la dai suoi peccati, portalo nel Regno della Luce e della Pace, nel Consesso dei Santi e donagli la sua parte di gaudio eterno. Per questo noi Ti preghiamo. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

 

Dio, Creatore e Salvatore di tutti i fedeli, perdona i peccati delle ani­me dei Tuoi servi! Che essi possano ricevere, per mezzo delle nostre buo­ne preghiere, quel perdono che tanto desiderano. Amen.

 

 

Preghiera per la Messa dei Defunti

 

O Signore, Tu ti compiaci sempre di effondere la Tua Misericordia e le Tue grazie. Per questo, non cesserò mai di chiederTi di guardare alle anime di coloro che chiamasti da questo mondo. Non lasciarle in balia del nemico e non dimenticarle mai. Ordina ai Tuoi Angeli di prenderle e condurle alla loro dimora celeste. Hanno sperato in Te, hanno creduto in Te. Non lasciarle patire le pene del Purgatorio, ma fa' che possano gode­re del gaudio eterno. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

 

 

Preghiera per le anime più dimenticate del Purgatorio

 

Gesù, per la mortale agonia che patisti nell'Orto del Getsemani, per i dolori acerbissimi che soffristi durante la Flagellazione e la Coronazio­ne di Spine, lungo la salita al Monte Calvario, durante la Tua Crocefis­sione e Morte, abbi pietà delle anime del Purgatorio e, in particolare, del­le anime più dimenticate! Liberale dai loro tormenti, chiamale a Te e accoglile fra le Tue braccia in Paradiso!

 

Padre Nostro... Ave Maria... Requiem aeternam... Amen.

 

 

Questa preghiera è di grande sollievo alle anime penanti

 

O Nostro Signore Gesù Cristo, per il Divin Sangue che versasti per il terrore mortale da Te provato nell'Orto del Getsemani, Ti imploro di liberare le anime dei Tuoi fedeli, specialmente le più dimenticate, dai tor­menti delle fiamme del Purgatorio e di condurle al posto che hai loro pre­parato nel Tuo Splendore perché possano glorificarTi e lodarTi in eterno.

 

Padre Nostro... Ave Maria... Amen.

 

O Nostro Signore Gesù Cristo, per il Divin Sangue che versasti duran­te la crudelissima Flagellazione da Te subita, Ti imploro di liberare le ani­me dei Tuoi fedeli, specialmente, quelle prossime a lasciare l'esilio, e di condurle al Tuo cospetto perché possano glorificarTi e lodarTi in eterno.

 

Padre Nostro... Ave Maria... Amen.

 

O Nostro Signore Gesù Cristo, per il Divin Sangue che versasti duran­te la dolorosissima Incoronazione di Spine a Te inflitta, Ti imploro di libe­rare tutte le anime dei fedeli defunti dal carcere di espiazione del Purga­torio, specialmente le anime che vi dovrebbero rimanere più a lungo, e di condurle nel Beato Consesso degli Eletti perché possano glorificarti e lodarTi in eterno.

 

Padre Nostro... Ave Maria... Amen.

 

O Nostro Signore Gesù Cristo, per il Divin Sangue che versasti durante la Tua terribile Crocefissione, Ti imploro di liberare le anime dei fedeli defunti, specialmente le anime di mio padre, mia madre, dei miei fratelli, delle mie sorelle, dei miei parenti e dei miei benefattori e di con­durle al Gaudio Eterno perché possano glorificarTi e lodarTi in eterno.

 

Padre Nostro... Ave Maria... Amen.

 

O Nostro Signore Gesù Cristo, per il Divin Sangue che versasti dal Tuo Santo Costato, Ti imploro di liberare tutte le anime del Purgatorio, specialmente le anime di coloro che in vita furono le più devote della Beata Vergine Maria, e di condurle alla Tua Gloria Eterna perché possa­no glorificarTi e lodarTi in eterno.

 

Padre Nostro... Ave Maria... Amen.

 

S. Rosario per le anime sante del Purgatorio

 

Sui grani grossi preghiamo:

 

O Anime Sante, infiammate la mia anima con il Fuoco del Divin Amo­re perché Gesù Crocefisso si riveli in me ora, sulla Terra, e non dopo, in Purgatorio.

 

Sui grani piccoli ripetiamo:

 

Signore Gesù Crocefisso, abbi pietà delle anime del Purgatorio.

 

Alla fine, per tre volte:

 

Gloria al Padre...

 

 

Preghiera di sacrificio per le anime sante del Purgatorio

 

O Padre Onnipotente ed Eterno, poiché è per tuo Volere che pre­ghiamo per le anime del Purgatorio, Ti offro, per le mani purissime di Maria, tutte le Messe celebrate oggi, per l'Onore Tuo altissimo e per la redenzione delle anime del Purgatorio. Ti supplico umilmente di rimet­tere le loro colpe mediante i meriti infiniti del Tuo Amatissimo Figlio e di avere pietà di loro. Per compensare la lode, l'amore, l'onore, il ringra­ziamento ed i meriti che queste anime trascurarono di manifestare e di accumulare, Ti offro tutta la Lode, l'Amore, l'Onore, il Ringraziamento ed i Patimenti con cui Tuo Figlio Ti onorò quand' era su questa Terra.

 

In riparazione di tutta la negligenza e la tiepidezza mostrate da que­ste anime, Ti offro lo Zelo infuocato che Tuo Figlio profuse in tutti i Suoi atti su questa Terra, atti che si rinnovano e si innalzano a te in tutte le Sante Messe.

 

In riparazione di tutti gli errori e di tutte le omissioni di queste ani­me, Ti offro tutte le Virtù che Tuo Figlio esercitò in pienezza e che anco­ra esercita e completa in tutte le Sante Messe.

Quale purificazione dalle macchie di peccato che ancora queste ani­me manifestano, Ti offro il Divin Sangue che Tuo Figlio versò quand' era su questa Terra e che continua ad offrire in tutte le Sante Messe.

 

Quale riscatto per tutti i castighi ed i tormenti che queste anime sop­portano, Ti offro l'acerbissima Passione e Morte del Tuo Amatissimo Figlio, che Egli rinnova in tutte le Sante Messe.

 

Per la liberazione di queste anime dal carcere infuocato, Ti offro i meriti infiniti che Tuo Figlio guadagnò su questa Terra e che Egli ancora esercita e distribuisce in tutte le Sante Messe.

 

Infine, per poter sufficientemente placare la Tua Giustizia rigorosa,