Il nocciolo di Medjugorje da R.Laurentin


Perché Maria è venuta sulla terra? "...L'umanità ha forgiato le armi della propria distruzione, bruciando per quest'impresa risorse colossali. Ha perso anche il ricordo della sua alleanza con Dio. Disprezza la legge naturale e rifiuta valori morali inalienabili. Una grande parte del mondo arriva a negare qualsiasi dimensione spirituale dell'uomo. La parte materialmente più sviluppata dell'umanità si è impegnata in una corsa forsennata al progresso tecnologico fine a se stesso. Nello stesso tempo, gli abitanti dei paesi poveri, a centinaia di milioni, devono inghiottire le lacrime amare della loro miseria, invece di poter mangiare il pane della condivisione fraterna. Questo mondo, agli occhi del Padre comune di tutti, è in stato di peccato mortale.
Di fronte alla tormenta e ai flagelli incombenti, frutto del peccato senza pentimento, non c'è altra via che la preghiera di supplica, rafforzata dal digiuno. A Medjugorje, Maria non cessa di implorare, a volte con le lacrime agli occhi: «Pregate e digiunate. Pregate incessantemente. Senza preghiera non potete niente. Non c'è pace senza preghiera. Se pregherete, io potrò proteggervi e restare con voi. Pregate, al resto penso io».
Anche la durata della sua presenza a Medjugorje è stata condizionata dalla preghiera: «Finché mi pregherete avrò parole per voi» (febbraio-marzo 1985). Il luogo da dove scaturisce questa preghiera è il cuore, luogo dove nasce e si sviluppa l'amore tramite il quale si manifesta e si compie la somiglianza dell'uomo con Dio. Se i cristiani obbediranno in gran numero alle suppliche di Maria, Madre della Chiesa, allora le catastrofi incombenti saranno evitate come accadde a Ninive, risparmiata perché i suoi abitanti seguirono l'invito di Giona e si pentirono.
Come far capire ai cristiani che al punto in cui è arrivato l'uomo, ergendosi a demiurgo, non c'è niente di più urgente della preghiera, della penitenza e della conversione? È l'ora della scelta tra la 'luce del mondo' e il 'principe delle tenebre', tra la pace e nuove catastrofi che colpiscono intere regioni del mondo. E l'ora dei cristiani, di tutti gli uomini di buona volontà.
Questo è il nucleo essenziale del messaggio di Medjugorje. I cristiani devono lasciarsi 'e-ducare' dalla Regina della Pace e mettersi finalmente all'ascolto della buona novella di Gesù Cristo, unico punto di partenza per un mondo giusto e solidale.
«Messaggio senza precedenti nella storia» (4.4.1985). Maria invita il «mondo alla conversione per l'ultima volta». «Non apparirò più sulla terra» rivela il 2.5.1982. Parole gravi, imploranti, drammatiche. È il tempo delle «sette coppe dell'ira di Dio» (Ap 16,1) provocata da Babilonia, i cui «sortilegi hanno traviato tutte le nazioni»? (Ap 18,23).
Non c'è niente di fatale. «La sciagura verrà se il mondo non si con convertirà. Chiamate il mondo alla conversione. Tutto dipende dalla vostra conversione» (15.12.1983)"

 

 

 

Il caso Medjugorje - l'umanità è al bivio
di Aldo Galli


Cari figli, oggi, come mai prima, vi invito alla preghiera. Che la vostra preghiera sia preghiera per la pace. Satana è forte e desidera distruggere non soltanto la vostra vita umana, ma anche la natura e il pianeta sul quale vivete» (25 gennaio 1991)


UN FATTO INEDITO PER L'UMANITÀ – La Madonna a Medjugorje, già a partire dalle sue prime apparizioni, si è presentata col titolo di "Regina della pace". Con il passare degli anni si è iniziato a comprendere sempre più chiaramente il motivo per cui si è presentata in questo modo: la pace oggi rappresenta infatti il problema più grave ed urgente per il mondo. Se anche in passato – in special modo nel corso del XX secolo con le due guerre mondiali – si verificarono orrori ed eccidi spaventosi, soltanto ora per la prima volta nella storia dell'umanità il mondo è a rischio di autodistruzione perché possiede armi tali non solo da poter distruggere la Terra ma anche per renderla non più abitabile da alcuna forma di vita. Sempre a Medjugorje la Madonna all'inizio del 1991 (mentre era in corso la guerra in Iraq) svelò questo piano satanico quando affermò che Satana vuole distruggere "il pianeta sul quale vivete". Fino a qualche anno fa le armi di distruzione di massa erano infatti monopolio di alcuni stati come l'URSS e gli Stati Uniti in quanto esigevano alti livelli tecnici per essere prodotte e raffinate conoscenze tecniche per essere utilizzate. Oggi invece non solo tali armi possono essere costruite anche da piccoli "Stati canaglia", ma la materia prima di queste armi, trafugata dalle nazioni dell'ex Unione Sovietica e poi vendute al mercato nero, possono facilmente finire a disposizione di piccoli gruppi terroristici che dispongano di adeguate risorse finanziarie. Atti terroristici che prevedano l'impiego di tali armi, aventi un impatto distruttivo ben superiore rispetto a quanto avvenuto a Hiroshima e Nagasaki e in grado di portare in breve tempo il mondo intero alla distruzione, rappresentano oggi una tragica realtà.


IL MONDO È A RISCHIO DI AUTODISTRUZIONE – Riusciranno gli uomini coi loro mezzi a impedire la distruzione del mondo? Oggi molti studiosi ritengono di no. La complessa realtà attuale si presenta in modi assai più enigmatici e spaventosi rispetto a quanto accaduto durante il periodo della guerra fredda, che vedeva il contrapporsi di Oriente ed Occidente in due blocchi ben definiti. Oggi invece il terrorismo non ha una matrice ben definita e individuabile; inoltre gli "Stati canaglia" sono alla continua ricerca di armi nucleari, biologiche e chimiche tanto che il proliferare del commercio globale di tali armi da parte di questi Stati rappresenta ormai un pericolo che incombe su tutte le nazioni. Alcuni analisti dei servizi segreti occidentali sostengono che sia plausibile che tale situazione possa sfociare entro il prossimo decennio nell'esplosione di piccoli dispositivi nucleari o radioattivi in Europa o negli USA. Sempre secondo tali esperti, è difficile prevedere con esattezza un simile evento, come l'ora ed il posto o chi potrebbe esserne responsabile. Come ha detto Stephen Lander, direttore generale del Servizio di sicurezza della Gran Bretagna: «I servizi segreti si occupano delle informazioni di sicurezza che altri vorrebbero mantenere riservate. Il 100% del successo però non si ottiene mai. Quelli che credono che l'intelligence possa fermare qualsiasi attacco terroristico non devono aver prestato attenzione a questo particolare». La politica, di fronte a questo rischio, si dimostra del tutto incapace di impedire la proliferazione di queste armi nucleari che potrebbero distruggere il mondo. Robert Hutchinson, autore di una documentatissima inchiesta giornalistica dal titolo Le armi di distruzioni di massa (edita in Italia da Newton & Compton), conclude: "Il genio nucleare non può essere imprigionato dentro la gabbia dei regolamenti. Soltanto un politico dalla mente debole potrebbe crederlo. Oggi la realtà si presenta, in tanti modi, più spaventosi del vecchio confronto nucleare Oriente-Occidente. Oggi coloro che potrebbero armarsi della radioattività hanno motivazioni radicalmente differenti e più imprevedibili rispetto agli Stati membri del 'circolo nucleare', che hanno sviluppato le loro armi e sono vincolati per lo meno da alcune delle convenzioni diplomatiche e politiche accettate. Nonostante tutte le nostre speranze, la fine dell'incubo nucleare era un pura illusione. Ora appare all'orizzonte delle nostre paure quotidiane più grande di quanto non fosse negli ultimi giorni della guerra fredda".


LA PREOCCUPAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II – Nel testamento di morte, Giovanni Paolo II rivelò quale fosse la sua preoccupazione durante la prima parte del suo pontificato: lo scoppio di una guerra nucleare causata dalla guerra fredda. In seguito al crollo dell'Unione Sovietica nel 1989, come egli stesso scrive, tale pericolo oggi sembra scongiurato, ma il futuro non appare certo più roseo e privo di inquietudini. L'ultimo decennio del secolo passato è stato libero dalle precedenti tensioni ma ciò non significa che non abbia portato con sé nuovi problemi e difficoltà. Giovanni Paolo II non ha mai nascosto questa sua preoccupazione per le sorti del nostro pianeta quando affermò nel solenne Atto di affidamento del nuovo millennio alla Beata Vergine Maria del 2000: «Oggi come mai nel passato l'umanità è ad un bivio; possiede strumenti che può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo ad un ammasso di macerie». La stessa preoccupazione la espresse in due encicliche parlando apertamente del rischio di autodistruzione: «Sull'orizzonte della civiltà contemporanea, specialmente di quella più sviluppata in senso tecnico-scientifico, i segni e i segnali di morte sono diventati particolarmente presenti e frequenti. Basti pensare alla corsa agli armamenti e al pericolo, in essa insito, di un'autodistruzione nucleare» (Dorninum et vivificantem, 57). «La seconda metà del nostro secolo — quasi in proporzione agli errori e alle trasgressioni della nostra civiltà contemporanea — porta in sé una minaccia così orribile di guerra nucleare che non possiamo pensare a questo periodo se non in termini di accumulo incomparabile di sofferenze, fino alla possibile autodistruzione dell'umanità» (Salvifici doloris, 8).


MEDJUGORJE: L'UNICA SPERANZA DI SALVEZZA – Molti non hanno ancora compreso il motivo per cui le apparizioni mariane di Medjugorje continuano da così tanto tempo e, anzi, si domandano il perché di questo strano fenomeno che coinvolge milioni di persone e pellegrini provenienti da tutto il mondo e che solo parzialmente trova un adeguato e corretto riscontro sui media. Sarebbe un grave errore ridurre Medjugorje ad un semplice luogo devozionale e di preghiera popolare così come ve ne sono già in molte parti del mondo: ciò che è accaduto in questi 25 anni è infatti soltanto una fase preparatoria di un evento che coinvolgerà tutti e nel quale "il più" deve ancora venire. Non va dimenticato infatti che la Madonna rivelò ai veggenti Dieci Segreti fin dai primissimi tempi delle apparizioni, anche se ciò non compare, se non di sfuggita, nei messaggi ufficiali dati alla parrocchia. Questo è avvenuto perché ciò che più conta è la conversione e il rafforzamento della propria fede più che la preoccupazione angosciante del futuro: Dio ha un suo piano, e lo realizzerà con il nostro aiuto fatto di preghiere e santificazione personale. Ciò non toglie però l'estrema importanza che riveste la prospettiva che vede il delinearsi all'orizzonte dei Dieci Segreti: senza di essa si rischia di non comprendere questa importante manifestazione di misericordia di Dio. Personalmente mi ha molto colpito l'interrogativo posto a Mirjana – la veggente che dovrà annunciare i segreti al mondo mediante un sacerdote 3 giorni prima che accadano – da parte di Padre Livio Fanzaga nel corso di una sua nota intervista rilasciata nel 2001. Padre Livio in quella occasione sottolineava l'importanza di voler sapere se la veggente conosceva esattamente il luogo e il momento preciso in cui si verificheranno gli eventi contenuti nei segreti. «Queste due parole, "dove" e "quando", sono molto importanti» rimarcò, appena dopo averlo saputo. Perché queste due informazioni sono così importanti? A mio parere il motivo è evidente: il conoscere esattamente 3 giorni prima quanto accadrà ci permetterà di prendere quelle decisioni fondamentali per poterci salvare o evitare un imprevedibile catastrofe. Secondo alcune indiscrezioni raccolte da René Laurentin e pubblicate in un suo studio, in un segreto la Vergine avrebbe mostrato alla veggente, come in un film, la realizzazione di un segreto, che pare riguarderà l'Occidente. La terra era desolata. «Lo sconvolgimento di una regione del mondo».


L'INTERPRETAZIONE TEOLOGICA – L'interpretazione teologica di questo evento è stata data in maniera brillante da Padre Livio Fanzaga nel suo volume La Donna e il Drago prendendo lo spunto dalla lettura del capitolo dodicesimo dell'Apocalisse e applicandola alla lettura di quanto sta avvenendo nella storia secondo la prospettiva del messaggio di Medjugorje ed in continuità con il messaggio di Fatima. La tesi del libro è netta: Satana sta tentando di porre fine all'opera della creazione e redenzione del mondo attraverso la distruzione dell'intero pianeta, ma Maria, la Donna dell'Apocalisse, con i suoi umili e fedeli discepoli "portatori della pace" lo impedirà sconfiggendo il Drago infernale. Bisogna pertanto evitare il rischio che questa profezia venga strumentalizzata e deformata da gruppi settari e millenaristi, il cui scopo altro non è se non quello di seminare il terrore e la disperazione preannunciando un futuro senza sbocchi. La prospettiva finale di questo scontro è invece una prospettiva di salvezza che vedrà vincitore Cristo, vero Signore della storia, attraverso l'intervento dell'umile fanciulla di Nazareth che, con l'aiuto dei suoi seguaci, sconfiggerà la perfida serpe dell'odio, della violenza e della guerra – dietro la quale si nasconde sempre il volto infame di Satana – donando al mondo un tempo nuovo di prosperità e di pace.