I poveri del Libano
Per testimonianze in Italia tel
333/5473721
pdamianolibano@gmail.com
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offerte
Bonifico a:
Oui
pour la Vie, presso Unicredit a Cascina (PI).
Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour Lebanon. BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN:
IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta
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autorizzarci a inviarvi il nostro notiziario.
P Damiano Puccini
Dopo tantissimi anni devo sottolineare che
queste invocazioni che seguono
del ns missionario padre Damiano, da sempre in
uno dei luoghi più terribili del mondo e
da sempre molto pacato, hanno assunto un tono
decisamente più allarmante:
PRESSO IL NOSTRO AMICO MISSIONARIO PADRE DAMIANO
TUTTO INTORNO DIVENTA PIÙ TERRIBILE
(VI
RICORDO ANCORA UNA VOLTA ANCHE SE ORMAI TANTE
VOLTE RIPETUTO :" il modo più veloce di andare
in paradiso è, lo sappiamo, per mezzo della
carità e l'amore ...ma come?...... Ecco
l'occasione che già conoscete.)
Gradualmente soprattutto per
colpa dell’Europa che si sta
scristianizzando il Libano a livello sociale
politico economico piomba sempre di più in un
baratro senza fine dove si salvano solo le
componenti islamiche e dove le banche non
restituiscono neanche più i soldi:
Se
tu hai un conto in dollari la banca non ti dà i
tuoi dollari ma la lira libanese che è
completamente svalutata e con la quale non si
riesce a comprare nulla
IMPORTANTE AIUTARE SEMPRE DI PIU' PADRE
DAMIANO IN QUESTI MOMENTI TERRIBILI
I Poveri del
Libano
Novembre 2021 n 12
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui
pour la vie”, un’associazione di volontariato
con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta impegnata in favore dei più poveri
di ogni appartenenza religiosa e provenienza
www.ouipourlavielb.com Facebook:
Damiano Puccini
Il Libano sta attraversando una grave crisi
energetica che ha lasciato la maggior parte del
paese
senza accesso al carburante, causando gravi blackout che possono durare fino a
22 ore al giorno.
Beirut, la capitale del Libano, ora di notte è
completamente buia a causa della mancanza di
elettricità. Nel frattempo,
la benzina e il gas sono quasi impossibili da
trovare, con file di auto che si
estendono per almeno un chilometro in attesa di
rifornimento. C'è anche poco o nessun servizio
di rimozione spazzatura, e quindi le strade e i
marciapiedi sono pieni di immondizie. La lira
libanese è crollata di valore ogni giorno, oggi
vale 0,00066 dollari americani.
I prezzi sono moltiplicati fino a 14 volte.
Spesso si vedono donne siriane con i loro
piccoli che dormono sui marciapiedi. Anche le
medicine vitali sono difficili da trovare e
migliaia di bambini rischiano la morte.
La nostra associazione “Oui pour la Vie”
prosegue con il suo impegno per la cucina di
Damour, le medicine e la scuola. Dobbiamo
pagare qualcosa del generatore di energia
elettrica e procurarci il
gasolio. Ringraziamo tanto i benefattori
e come sempre la Fondazione Casa Santi
Arcangeli.
Si chiedono sempre a tutti aiuti e pubblicità.
Nella sede "Oui pour la Vie" di Damour
abbiamo installato un generatore per assicurare
la fornitura elettrica alla cucina e alla
scuola.
Una nostra vicina di casa di 74 anni rischia
di inciampare e cadere in casa quando e’ buio e
per evitare questo abbiamo collegato il suo
impianto al nostro motore. Questa signora ha una
figlia che le abita vicino, ma che non vive
purtroppo una buona relazione con la madre.
Una sera la figlia, rientrando dal lavoro,
aveva notato che sopra la sua porta era stato
installato un collegamento con il nostro
generatore.
Infatti l'anziana signora aveva preferito che
la corrente elettrica del nostro motore
arrivasse alla casa di sua figlia, che ha un
bambino, piuttosto che si fermasse da lei.
La figlia allora aveva intuito questo
seguendo il percorso del cavo elettrico e,
presentandosi in casa della mamma per
ringraziarla, l'aveva trovata a letto con
soltanto una candela accesa perché la sera
rimaneva ferma in camera per non rischiare di
cadere e fratturarsi un osso.
Da quel giorno la figlia ha cominciato a
invitare ogni sera la mamma a venire da lei
anche solo per dormire, dimenticando così ogni
contrasto del passato e il clima di famiglia sta
pianin pianino ritornando.
Questa signora anziana ci ha confidato che
“non bisogna mai nella vita dimenticare la
parola: PERDONO”.
Per testimonianze in Italia
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I Poveri del Libano
Ottobre 2021 n 11
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienza
www.ouipourlavielb.com
Facebook: Damiano Puccini La lira
libanese perde ogni giorno il suo valore, più
del 90% dal 2019 a oggi. Chi ha ancora la
fortuna di avere un lavoro retribuito, anche
statale, non può permettersi nemmeno di comprare
il necessario per vivere. Se prima percepiva,
per esempio, 1000 dollari oggi arriva a malapena
a 50 e i prezzi in lire libanesi sono
moltiplicati di 14 volte.
Il Paese dei Cedri da
settimane vive una grave penuria di acqua,
elettricità, benzina, medicinali a causa
dell’assenza di soldi per acquistare le materie
prime. La mancata erogazione di energia
elettrica, ancora ridotta a 2 ore al giorno, in
maniera continuata mette a rischio la vita di
tanti pazienti. Molti sono morti per questo
motivo. Mancano anche le medicine per curare
malattie croniche come il diabete. Altra
emergenza è rappresentata dalla penuria di latte
per i bambini. La mancanza di carburante ha
provocato l’aumento dei prezzi di benzina e
gasolio e questo di fatto impedisce a molti di
muoversi per il lavoro, curarsi e andare a
scuola.
“Oui
pour la Vie” a Damour continua sempre con la
cucina, che offre sempre un crescente numero di
pasti, con la scuola aperta dal luglio scorso
per una ventina di bambini e con l’assistenza
per medicine e altre gravi necessità.
Si chiedono sempre a tutti
aiuti e pubblicità.
Un bambino di otto ani che
ha cominciato a venire alla scuola aperta nel
centro educativo della nostra associazione a
Damour, per imparare a leggere e a scrivere,
resta occupato nel pomeriggio a fare i suoi
compiti pur vivendo in una baracca del lungomare
e alla sera ripete a sua madre quello che ha
capito alla scuola durante le ore di
insegnamento quotidiane. La mamma è venuta a
dirci che suo marito voleva che il bambino si
guadagnasse da vivere lavorando in un garage
come aiuto-meccanico, ma adesso lei è contenta
perché suo figlio vive lontano dai problemi
della vita.
Come ringraziamento lei si è
tolta una collania in acciaio con la figura del
Corano per donarcela, dicendoci: questa è la
cosa più preziosa che possiedo.
I libanesi non
hanno più accesso ai dollari da ormai trecento
giorni, da quando cioè sono stati dapprima
disposti limiti al loro prelievo e poi vietati
del tutto, impedendo di fatto, di poter comprare
la merce che viene dall’estero (circa il 70% del
fabbisogno nazionale).
I nostri volontari hanno
deciso sempre di continuare nel loro proposito
di rinunciare fino ad un terzo delle loro
risorse a sostegno dei più bisognosi di ogni
gruppo e appartenenza. Davanti a qualche urgenza
soprattutto sanitaria, han chiesto qualche
anticipo in denaro, poi da restituire, ad amici
o parenti.
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Poveri del Libano
Settembre 2021 n 10
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui
pour la vie”, un’associazione di volontariato
con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta impegnata in favore dei più poveri
di ogni appartenenza religiosa e provenienza
www.ouipourlavielb.com Facebook: Damiano Puccini
In Libano sono a rischio chiusura anche le
strutture ospedaliere a causa della mancanza di
energia. La penuria di carburanti come il diesel
e il gasolio per i generatori elettrici ha
ridotto il Paese all’oscurità.
Le bombole del gas, ad uso domestico, sono ormai
introvabili. Si assiste quotidianamente a file
per la benzina, “arroventate” dal caldo, di
chilometri lungo le strade vicine ai
distributori. La fornitura elettrica è sempre di
circa 2 ore al giorno ad intermittenza.
Il dollaro costa sempre più di 20.000 lire
libanesi(quando 2 anni fa circa ne bastavano
1500 per acquistarlo). Quasi tutti gli stipendi
si sono ridotti a un decimo del loro potere
d’acquisto. Gli scaffali dei negozi sono sempre
più vuoti, mancano soprattutto il latte per
bambini e il pane.
A Damour i nostri volontari continuano con la
nostra "cucina" che distribuisce sempre
centinaia di pasti. Anche la nostra "scuola" per
bambini analfabeti prosegue con tanto entusiasmo
dei nostri profuniversitari e dei ragazzi
analfabeti di ogni provenienza.
Si chiedono sempre a tutti aiuti e pubblicità
per i nostri progetti.
Mi chiamo Gaia, sono un prof del progetto
educativo nella “scuola” di “Oui pour la Vie” a
Damour. Vi racconto cosa mi è accaduto.
Un alunno di 11 anni, arriva sempre in ritardo e
gli insegnanti lo richiamano spesso, anche
davanti ai suoi compagni. Questo ragazzo per la
verità è un po’ aggressivo e isolato dagli
altri.
Una volta mi sono fermata a parlare con lui,
come ad un amico, e lui mi ha raccontato tutto:
“Mio padre è cattivo con noi e ogni notte sento
che mia madre lo supplica perché ci dia un po’
di soldi per il cibo, ma al mattino le lascia
solo qualche spicciolo.
Ho deciso allora di lavorare da un vicino, che
mi ha promesso di non dire niente ai miei
genitori, come facchino per scaricare i suoi
prodotti alimentari dal camion e sistemarli nel
magazzino. Da due settimane ho il cuore triste
perché’ questo uomo è stato arrestato e non
sappiamo il motivo. Io sono di nuovo alla
ricerca di un lavoro. I miei amici lavorano in
campagna a 1 dollaro al giorno”.
La mamma di un nostro alunno siriano ci ha
confidato che il sogno della sua vita è che il
figlio, di 13 anni possa imparare a leggere e
scrivere. Lei ha voluto ringraziarci, per la
soddisfazione che prova il suo ragazzo nel
venire alla nostra scuola, offrendoci ortaggi
per la nostra cucina di Damour, coltivati da
lei, e insistendo che li accettassimo, perché in
questo modo il suo lavoro sarà benedetto.
Salutandoci ci ha detto: “Fare un po’ di bene ci
aiuta a dimenticare il male subito”.
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Damiano Puccini
I Poveri del Libano
Agosto 2021 n 9
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienza
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Facebook: Damiano Puccini In Libano la
sofferenza delle famiglie è costante. L’energia
elettrica è praticamente scomparsa, viene
erogata per 2 ore al giorno. La benzina è
difficile da trovare e più costosa ogni
settimana che passa. Si deve attendere anche più
di 4 ore ai distributori di benzina. Il costo
del cibo aumenta da un giorno all’altro, i
prezzi sono moltiplicati oltre le 12 volte,
mentre la lira libanese ha perduto il 92% di
valore (occorrono circa 23.000 lire libanesi per
un dollaro, quando prima ne bastavano 1500). Le
medicine essenziali per i neonati o gli anziani
sono quasi introvabili. L’acqua potabile è
fornita in modo irregolare. E le banche che
custodiscono i risparmi di una vita sono
diventate un territorio inaccessibile.
I nostri volontari di “Oui pour la Vie”
si occupano della cucina di Damour, che offre
sempre un numero crescente di pasti e le
richieste sono in continuo aumento, soprattutto
da parte degli anziani del paese. La nostra
scuola, per bambini analfabeti di ogni
appartenenza e provenienza, da qualche settimana
ha preso il via e sia i ragazzi che gli
insegnanti, universitari del paese, sono molto
contenti.
Si chiedono sempre a tutti
aiuti e pubblicità per i nostri progetti.
Rima, una nostra volontaria,
durante una visita in casa di Meghi, una signora
siriana che viene a ritirare i pasti alla nostra
cucina di Damour, ha scoperto che in una stanza
vicina, ricavata con pannelli di legno, abita
una coppia di anziani in grande indigenza. Rima
ha chiesto a Meghi perché non le avesse mai
parlato di questa situazione. Meghi ha risposto
che era da un anno che lei condivideva il suo
cibo con loro.
Da quando abbiamo dato il
via al progetto scuola, ogni giorno ci sono
bambini e adulti che vengono a cercare di
imparare a leggere, scrivere e a fare i conti.
Una signora di 53 anni è
venuta a dirci che i suoi nipoti sono iscritti
alla nostra scuola, ma che anche lei cerca di
imparare perché “fin dalla mia infanzia ho
vissuto nell’errore commesso dai miei genitori,
che non volevano che io andassi a scuola perché
le ragazze sono solo per il matrimonio”. Adesso
voglio realizzare il mio sogno che è quello di
dire a tutti che sono capace di leggere e
scrivere. Per me l’età non è un problema, anche
se stare in classe con bambini di 10 anni fa un
po’ ridere, ma non mi impedisce di imparare”.
Noi l’abbiamo accolta nel
nostro progetto e. al mattino dopo. altre
signore sono venute per partecipare anche loro
alle lezioni. Dato però che non abbiamo per il
momento spazio e denaro sufficienti, in attesa
di organizzarci abbiamo chiesto a tutte di
aspettare un po’.
“Quando vediamo la mano del
Signore sul nostro lavoro, il nostro cuore
gioisce”.
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I Poveri del Libano
Luglio 2021 n 8
Catastrofica in Libano
Lo testimoniano code di intere giornate ai
distributori, i tagli continui alla rete
elettrica nazionale, la mancanza di beni
essenziali come le medicine, i supermercati
chiusi, il crollo dei salari, il quasi
azzeramento del valore della moneta nazionale e
le banche serrate perché i risparmi sono
congelati, non solo non c’è accesso al credito,
ma soprattutto si deve vivere alla giornata, e
arrangiarsi con il mercato nero dove il dollaro
da 1500 lire libanesi di qualche anno viene
comprato a 18.000 e i prezzi sono moltiplicati
per 10 – 12 volte.
Cucina
Prosegue instancabile
l’impegno dei nostri volontari per la cucina di
Damour. Le richieste di pasti aumentano
continuamente in questo tempo di crisi.
Chiediamo sempre a tutti aiuto e pubblicità.
“Oui
pour la Vie” apre una scuola
Venerdì 9 luglio
la nostra associazione ha inaugurato, nei locali
che ci sono stati donati e ristrutturati dalla
Fondazione Casa Santi Arcangeli di Firenze, la
scuola con 2 classi (livello base e avanzato)
per bambini analfabeti di ogni provenienza (in
questo momento sono quasi tutti siriani e
iracheni) arrivati come profughi, sistemati
ormai sul lungomare o nelle abitazioni dismesse
del nostro paese di Damour da 10 anni. Con la
collaborazione degli universitari del paese, che
ci auguriamo in un prossimo futuro possano
diventare nostri volontari, offriamo 92 ore
mensili di arabo, matematica, inglese e cultura
generale. Ci avvaliamo dell'apporto di uno
psicologo e logopedista per aiutare i bambini a
superare i traumi che impediscono di ben
memorizzare e pronunciare correttamente.
Abbiamo intervistato un
alunno:
“Mi chiamo Nader, ho 16
anni. Oggi è il mio giorno; non lo dimenticherò
facilmente. Non sono mai entrato in una scuola,
perché sono nato in Siria in mezzo alla guerra.
Ho sentito dire che a scuola ci sono professori,
amici e punizioni… Nella mia classe ci sono 10
bambini e insegnanti molto gentili. È la prima
volta che uso una penna per scrivere cose vere.
Non avevo mai imparato a contare da uno a 10 in
arabo inglese e francese. Abbiamo pure fatto
merenda. La mia prof Lara mi sta aiutando a
scrivere questo messaggio di ringraziamento”.
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I Poveri del Libano
Giugno 2021 n 7
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Il Libano vive in una
situazione di graduale aumento della tensione
sociale e politica, mentre scarseggiano sempre
più beni essenziali come elettricità, benzina,
medicinali, acqua potabile. Il sistema bancario
ha dichiarato fallimento e il governo ha
annunciato formalmente il default finanziario
nel marzo del 2020.
La lira locale, per lunghi
anni ancorata al dollaro statunitense a un
cambio fisso fittizio, ha perso in 18 mesi il
90% del suo valore. I prezzi rimangono ancora
moltiplicati per 10.
La nostra associazione Oui
pour la Vie, con sede legale a Damour continua
nell'animazione della cucina che offre diverse
centinaia pasti al giorno, insieme ad un aiuto
per le medicine e test sanitari.
Ringraziamo tutti coloro che
hanno risposto ai nostri appelli durante il
tempo di Pasqua per scongiurare chiusura di
queste attività a causa della crisi finanziaria.
La Provvidenza ha
voluto che oltre ad aver conservato questi
servizi, ci sia stato chi si è impegnato,
intanto per qualche bambino, per l'apertura
della nostra scuola interna di "alfabetizzazione
di base" per i ragazzi siriani e iracheni (per i
quali è molto difficile avere accesso alla
scuola pubblica libanese, nemmeno da soli al
pomeriggio). In particolare, noi privilegiamo
l'insegnamento a piccoli gruppi (massimo 10
ragazzi ciascuno sia per il livello base che
quello avanzato) per poter avere la possibilità
di offrire, prima ancora che di un insegnamento
delle materie di base (lettura scrittura lingua
araba, matematica e cultura generale), un
supporto psicologico per i problemi di
memorizzazione o l'aiuto di un ortofonista che
possa aiutare gli alunni a ben pronunciare le
parole) e aiutarli a guarire dai traumi della
vita all'aperto, com'è molto spesso quella dei
profughi, che riducono molto le capacità di
memoria e di corretta pronuncia dei suoni.
Attraverso poi un dialogo
continuo con i ragazzi si potranno valutare gli
effettivi progressi
degli alunni, con possibilità di
ammetterli singolarmente al livello successivo
non appena abbiano raggiunto il livello
desiderato e poterli poi rimpiazzare al livello
base con altri ragazzi bisognosi.
Ci avvaliamo della
collaborazione di universitari del paese, che si
mettono volentieri a disposizione in cambio di
un contributo di circa 10 euro per un'ora di
insegnamento.
Il progetto si articola su
una durata di 3 anni.
Si chiedono sempre a tutti
aiuti e pubblicità, vista la difficile
situazione finanziaria del Paese.
Durante la preparazione per
l’apertura delle lezioni per i bambini
analfabeti presso la nostra sede di Oui pour la
Vie, come avviene sempre in circostanze simili,
non si possono accogliere molti bambini a causa
del Corona virus e dei problemi finanziari.
Una bambina di 11 anni che
non poteva iscriversi piangeva dicendo: “Anch’io
voglio leggere e scrivere come il mio amico
Ahmad. La mamma di questa bambina ci ha detto:
“se voi accettate mia figlia io vi prometto di
mettermi a disposizione gratuitamente per le
pulizie dei locali al termine delle giornate di
scuola”.
Alcuni universitari del
paese, cristiani e musulmani, si sono offerti
per insegnare ai nella nostra scuola, per il
momento gratuitamente, fino a quando la
Provvidenza arriverà. Questo ci permette di far
partire il progetto non appena che la
vaccinazione per il Covid 19 sarà terminata.
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P. Damiano Puccini
.JPG)
UN GRAVE PROBLEMA CHE A CASALE IL MISSIONARIO
PADRE DAMIANO SPERA CHE VENGA RISOLTO ANCHE
SOLAMENTE IN PARTE:
Il ns missionario Padre
Damiano a Casale Monferrato venerdì
7 Maggio alle ore 18
presso Santuario cuore immacolato di Maria con
Santa messa alle ore 18,30
Alle 17 accoglienza
in municipio da parte del primo cittadino
—————
Il missionario Padre Damiano, collegato da quasi
un decennio alla città di Casale Monferrato dove
circa sette anni fa era arrivato a fare la sua
testimonianza in diverse parrocchie, accolto in
un incontro con autorità cittadine da centinaia
di studenti e pure in particolare in un
consiglio comunale aperto organizzato in
municipio proprio per lui, ora torna nuovamente
a Casale Monferrato .
Questo momento è particolarmente terribile per
il Paese dove porta avanti la sua missione fra
i più poveri dei poveri che da più di 10 anni
fuggono dalla guerra in Siria.
Infatti la sua missione in Libano vicino proprio
alla guerra in Siria accoglie fin dall’inizio
tutti i rifugiati che ora affrontano pure il
gravissimo problema della crisi economica in
Libano dove la moneta libanese viene svalutata
al punto che anche il pane viene a costare 10
volte di più di prima.
Oggi è arrivato questo e-mail da Padre Damiano
che ci presenta la situazione:
“Dall'autunno 2019, il Libano sta attraversando
una profonda crisi economica, sociale e
politica.
Durante questo periodo, si sono dimessi due
governi.
Il valore della valuta nazionale sul mercato
nero è aumentato di quasi dieci volte, arrivando
a 15000, mentre il tasso ufficiale nelle banche
è rimasto a 1500 per dollaro USA.
I conti in valuta estera dei depositanti bancari
sono rimasti congelati e i prezzi di molti
prodotti sono aumentati durante questo periodo alle
6alle
8 volte.
In questo contesto, il numero di famiglie al di
sotto della soglia di povertà è aumentato
drasticamente e il tasso di disoccupazione ha
superato la soglia del 50%.
Le principali conseguenze sono: banche in
fallimento, medicine che scarseggiano,
sovvenzioni di pane e benzina che il governo non
riesce più a pagare, merce proveniente
dall'estero che non si trova più nei negozi,
elettricità per poche ore al giorno.
Grazie agli aiuti di Pasqua la nostra "cucina di
Damour" é stata aperta in questo mese. Speriamo
di poter continuare. Si chiedono sempre a tutti
aiuti e pubblicità.
La nostra associazione sta ultimando i
preparativi per l'apertura della scuola di
"alfabetizzazione di base"per i profughi, nella
nostra nuova sede di Damour.
Uno dei nostri prof ha fatto conoscenza con
alcuni ragazzi, dai 7 ai 9 anni, e in un dialogo
divertente ha posto loro questa domanda :
"Perché siete venuti ad imparare a leggere e a
scrivere?".
Uno ha risposto:"Per cercare qualcosa da
mangiare e fermare le lacrime di mia mamma, di
ogni sera".
Un altro ha detto: "Per comprare della
cioccolata a mia sorella più piccola, che piange
sempre quando la vede".
Un terzo ha risposto che vuole diventare un
medico per aiutare la nonna malata.
Un bambino profugo iracheno ha infine risposto:
per imparare il Vangelo e farlo conoscere a chi
ci ha scacciati dalla nostra terra.
Per loro, noi siamo la concreta speranza per la
realizzazione dei loro sogni, ma in realtà noi
seminiamo un piccolo grano che loro devono
coltivare con tanta passione, impegno costante,
fiducia in loro stessi e in Dio.
Un'ora di scuola costa 10 euro per ogni
bambino.“
Proprio per cercare anche un minimo aiuto il ns
missionario Padre Damiano sarà a Casale
Monferrato venerdì
7 Maggio
Alle ore 17 verrà accolto subito in
municipio dal Sindaco,
alle ore 18 porterà a tutti la sua
testimonianza e seguirà alle 18,30 la Santa
Messa presso il Santuario Cuore Immacolato di
Maria via Valerani 16 dove il parroco don
Giuseppe Cesana l’aveva già accolto in una
bellissima cornice di particolare devozione alla
Madonna circa 7 anni fa
Invitiamo tutti a partecipare .
Verranno seguite tutte le norme anticovid
“.
I Poveri del Libano
Aprile 2021 n 5
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
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Facebook: Damiano Puccini Il fenomeno
delle nuove povertà sgomenta il Libano. Oltre il
60% dei libanesi vive sotto la soglia di
povertà.
Negli ultimi 18 mesi la
crisi economica ha portato ad una svalutazione
del 90% la lira libanese sul dollaro, prima
valeva 1500 lire libanesi e oggi ne occorrono
dalle 13000 alle 15000 per comprarlo.
L’impossibilità di
recuperare i risparmi da parte dei cittadini
libanesi hanno spinto anche chi apparteneva alle
classi più agiate a chiedere aiuto in quanto i
prezzi sono moltiplicati più di 8 volte.
Le stesse persone che prima
erano donatori e sostenitori finanziari di Oui
pour la Vie in Libano, oggi sono in fila a
chiedere il nostro aiuto.
Si vede spesso rinunciare
alle cure mediche, che sono a pagamento, per
comprare il cibo. Carne e pollo sono diventati
beni di lusso ormai, a causa del loro costo
impossibile.
Ringraziamo tanto chi ha
sostenuto fortemente la nostra “Cucina” di
Damour, per impedirne la chiusura in questo
mese. Il rischio rimane sempre, si chiedono
sempre a tutti aiuti e pubblicità.
Una signora di 61 anni, che
Oui pour la Vie cerca di aiutare mensilmente
secondo le possibilità, ha venduto la sua
lavatrice a 175 dollari per comprarsi il
necessario per vivere, dicendo che i suoi abiti
li può da ora in poi lavare a mano. Questa
signora non ha accettato il nostro aiuto
mensile, perché ora
dispone dei soldi della vendita, e ci ha
chiesto di sostenere al posto suo una famiglia
irachena di rifugiati perché li ha visti nelle
ultime sue settimane mangiare solamente riso e
patate.
Una nostra volontaria di Oui
pour la Vie si trovava al supermercato e aveva
notato che era appena arrivata una confezione di
olio a prezzo scontato per un contributo di
solidarietà. Lei ha detto a sua sorella: “Noi
abbiamo uno stipendio e possiamo pagare il costo
intero, lasciamo che sia qualche anziana povera
ad acquistare questa tanica di olio a prezzo
ridotto”.
La ricchezza del cuore è
pace senza limiti, a differenza di quella
materiale che crea sempre un’infinità di
problemi. (volontario Oui pour la Vie).
”Per testimonianze in Italia
tel 333/5473721.
pdamianolibano@gmail.com; Per inviare
offerte: Bonifico intestato al conto:
Oui pour la Vie, presso Unicredit a
Cascina (PI). Indirizzo: Rue Mar Elias,35 Damour
Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN:
IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta
scrivere il proprio indirizzo e telefono a
info@ouipourlavielb.com per confermare il
ricevimento dell’offerta.
P.
Damiano Puccini
“
I Poveri del Libano
Marzo 2021 n 4
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienza
www.ouipourlavielb.com
Facebook: Damiano Puccini
AUGURI DI SANTA PASQUA
Nuove proteste popolari sono
in corso in questi giorni a Beirut e in varie
città del Libano col diffondersi della notizia
che la lira locale ha toccato un nuovo record
negativo nello scambio col dollaro statunitense.
La lira libanese ha perso più del 90% del suo
valore in 18 mesi: nel 2019, 1.500 lire
compravano un dollaro, ma oggi ce ne vogliono
15mila. A causa dell'aggravarsi della situazione
politica locale in seguito al prolungato stallo
nella formazione del governo, alle sanzioni
internazionali per il conflitto siriano e alla
profonda sfiducia dei mercati, si sta
verificando un rialzo dei prezzi da 6 a 8 volte
dei beni e dei servizi al consumo, unito a
scarsità di elettricità, benzina e di alcuni
generi di prima necessità.
La nostra cucina di Damour
corre sempre il rischio di dover chiudere a
causa dell’aumento improvviso dei costi.
Ringraziamo tutti coloro che ci sostengono.
Si chiedono sempre a tutti
aiuti e pubblicità, anche per l’acquisto di
medicine.
Una nostra volontaria ha
cercato invano nei supermercati della zona
qualche confezione di latte in polvere per una
mamma bisognosa. Allora ha pensato di chiedere
ai suoi genitori di poter concedere la metà
della confezione che avevano in casa per questa
signora, che ha un bambino piccolo. “Quando
facciamo questi gesti, - confidava - anche se
siamo oppressi dalle difficoltà economiche, ci
sentiamo sempre amati da Dio”.
La famiglia di questa
volontaria, come anche molte famiglie povere che
aiutiamo, nonostante la difficoltà ad acquistare
il cibo, rimangono fedeli ai tradizionali
impegni quaresimali di rinunciare ogni giorno in
quaresima alla carne, latticini, dolci, uova e
di digiunare sempre dal mattino fino alle 12.
Messaggio di padre Damiano Marzo 2021 n3
In Libano negli ultimi
dodici mesi si sono accumulati: il collasso
economico, lo stallo politico, l’esplosione al
porto di Beirut e le conseguenze della pandemia
di Covid-19 con 4000 decessi (la campagna
vaccinale è solo agli inizi). Quasi tre quarti
delle famiglie non hanno sufficienti risorse per
il cibo, un tetto, le cure mediche e
l’istruzione. Circa un quarto dei cittadini
vuole emigrare. Il cambio del dollaro con la
lira libanese è volato dalle 1500 lire di un
anno e mezzo fa alle 9.600 lire di questi
giorni, pari a una svalutazione di fatto
dell’84%. I prezzi sono moltiplicati tutti per
almeno 7-8 volte.
Ringraziamo di cuore tutti
coloro che rispondono al nostro appello per
evitare la chiusura della “cucina” di Damour. La
situazione rimane sempre difficile a causa dei
costi crescenti ma, per ora con l’aiuto di Dio,
riusciamo a proseguire.
Al nuovo centro di Oui pour
la Vie riapriremo tra poco la scuola per i
profughi siriani. Il costo del progetto è di
circa 70 dollari al mese, per 2 anni, il totale
ammonta a 1100 euro per ogni studente. Si
chiedono sempre a tutti aiuti e pubblicità sia
per la cucina che per la scuola.
Un volontario di “Oui pour
la Vie”, visitando Nawal, una signora di 83
anni, ha notato che nella sua casa non c’era più
il forno a gas. Chiedendo il motivo di questo,
la signora ha risposto che era stata lei a
decidere di inviarlo 4 mesi fa ad una famiglia
che abitava nella zona danneggiata del porto di
Beirut, dove l’agosto scorso ha avuto luogo “il
terzo bombardamento al mondo dopo Hiroschima e
Nagazaki” (riferendosi al doppio scoppio che si
è verificato il 4 agosto 2020).
Nawal ha voluto motivare il
suo gesto dicendo che quella famiglia non ha più
elettrodomestici e mobili a causa
dell’esplosione, e che lei, essendo ormai
anziana, non cucina più troppo per sé, “perché
si nutre di alimenti molto semplici, mentre
invece loro hanno 3 bambini da far crescere”.
Il nostro volontario era
molto meravigliato a sentire questo, soprattutto
quando anche la vicina di casa gli ha confidato
che la sua amica Nawal le aveva chiesto in
prestito i soldi per pagare il trasporto del
forno a gas.
Gli anziani ci offrono
lezioni di vita che bisogna saper ascoltare e
rispettare!
P. Damiano Puccini
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Arrivato ora il periodico
messaggio di notizie di Padre
Damiano, SEGUITO da alcuni commenti suoi e
di presentazione del Libano di oggi
Febbraio 2021 n.2
La
guerra in Siria si avvicina ora al suo 11
° anno e non se ne vede la fine. Mezzo milione
di persone sono morte e 12 milioni sono sfollate
durante i 10 anni di combattimenti.
I bambini continuano ad
essere uccisi, e privati dei beni di prima
necessità.
Esponenti delle Chiese del
Medio Oriente hanno chiesto di revocare le
sanzioni economiche che stanno causando gravi
danni alla popolazione civile. Sono in continuo
aumento le richieste di emigrazione, sia da
parte della Siria che del Libano, dove la il
dollaro si cambia a 8.800 lire libanesi,
rispetto alle 1500 di un anno fa. I prezzi sono
moltiplicati da 6 a 8 volte.
Il Libano ha registrato
285.754 casi di Covid-19, di cui 2.477 morti. Le
medicine costano tantissimo.
La nostra associazione “Oui
pour la Vie” continua con la sua vicinanza ai
poveri di tutte le appartenenze e provenienze.
Per far fronte all'inverno
in corso offriamo abiti e calzature, medicine e
gasolio per riscaldamento. Si chiedono sempre a
tutti aiuti e pubblicità.
In questo mese ricordiamo 5
anni di apertura della nostra cucina di Damour.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno
sempre sostenuto. I pasti vengono consegnati
nelle baracche per evitare assembramenti. Da
questa limitazione è maturata per i volontari e
per i poveri aiutati, anche una maggior
responsabilità nel mettersi a disposizione per
consegnare cibo anche a famiglie che
appartengono a gruppi rivali, ma unite nella
medesima povertà.
A causa del periodo
difficile che sta vivendo il Libano e
dell’aumento del costo delle materie prime, la
cucina ha quasi rischiato di chiudere per
qualche periodo, proprio mentre riceviamo tante
richieste di aiuti in più.
I poveri che aiutiamo, non
appena hanno saputo questo, si sono dati subito
da fare: chi ha offerto un po’ di pomodori, chi
un po’ di riso, altri un po’ di preghiere… ma
noi abbiamo fiducia che Dio che non permetterà
l’interruzione della distribuzione di centinaia
di pasti per i più bisognosi.
Gennaio 2021 n 1
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienza
www.ouipourlavielb.com Facebook:
Damiano Puccini
Papa Francesco ha scritto un
messaggio di “conforto e incoraggiamento” in
occasione del Natale indirizzato a “tutti i
libanesi, senza distinzione di comunità e di
appartenenza religiosa”.
Il Libano, infatti, sta
sprofondando in una grave crisi economica che
scuote l’intero sistema, alimentata dagli
effetti delle sanzioni verso il popolo siriano.
Al supermercato ormai, la merce, a causa
dell’alto prezzo del dollaro (passato in un anno
dalle 1500 alle 8500 lire libanesi), si acquista
ormai ad un prezzo moltiplicato da 6 a 8 volte.
Una situazione disastrosa a
cui il Covid-19 e la doppia esplosione al porto
di Beirut hanno dato il colpo di grazia,
spingendo il 55% della popolazione sotto la
soglia di povertà in un contesto di emergenza
continua. Aumentano l’emigrazione, i suicidi, la
corsa all’acquisto dei pochi farmaci rimasti,
mentre gli ospedali versano in condizioni
catastrofiche.
La nostra associazione “Oui pour la Vie”
continua il suo impegno con la distribuzione dei
pasti preparati nella cucina di Damour, con le
attività del nuovo centro: accoglienza notturna,
aiuto per medicine, alfabetizzazione di base,
test sanitari. Si chiedono sempre a tutti aiuti
e pubblicità.
Zahira, un’anziana siriana
che avevamo smesso di visitare nella sua baracca
a causa del Corona-virus, ci ha fatto sapere
che: “La solitudine mi uccide molto più del
virus, ho paura di morire da sola”. Una delle
nostre volontarie è stata molto toccato da
queste parole e ha deciso di sistemarsi durante
il suo tempo libero in una baracca disabitata
vicina a quella di Zahira, per restarle vicino.
Le aveva donato un campanello con il quale
poteva sempre chiamarla, anche per accudirla.
Infatti, nel rispetto di tutte le limitazioni
Covid, riusciva a farle sentire ugualmente la
sua vicinanza e disponibilità ad aiutarla, anche
solo sorridendole da fuori della finestra e
facendole trovare davanti alla porta cibo e
medicine, fiori e oggetti utili.
La nostra volontaria,
cristiana di 19 anni mentre Zahira è musulmana e
ne ha 83, ci ha confidato di aver gustato la
bella armonia che si era creata tra loro e di
aver avuto la fortuna di capire un po’ cosa
provano le persone quando sono sole.
Alcuni poveri, che
conosciamo da tempo, ci hanno aiutato a
distribuire il cibo ad altri bisognosi. È bello
vedere le donne di gruppi rivali che consegnano
pasti e medicine ad altre donne, anziani,
malati, bambini.
Auguri a tutti per un Felice 2021!
BLOCCHI BANCARI IN LIBANO
La crisi finanziaria del
Libano, con un' inflazione che fa moltiplicare
anche per 8 volte il costo delle merci e' il
riflesso di sanzioni finanziarie che colpiscono
la vicina Siria dove, afferma il Nunzio
Apostolico, " Card. Zenari: le sanzioni uccidono
più bambini delle bombe. Tutto questo si
riflette negativamente in Libano causando
l'emigrazione all'estero soprattutto della
presenza cristiana che e' quella che non ha piu'
un sostenitore internazionale che valorizzi la
sua specificita' nel mondo arabo, per quello che
riguarda l'organizzazione di scuole, ospedali e
iniziative commerciali aperte al mondo arabo e
capaci di formare una vera classe moderata che
fino ad oggi e' presente nel Parlamento
libanese. La scristianizzazione dell'Europa
porta sicuramente a indebolire la presenza
cristiana che durante le recenti primavere arabe
e' stata piu' che dimezzata in Iraq, Siria e
ora, con i mezzi finanziari, si arriva ad
ottenere lo stesso risultato in Libano. Questo
per il Paese dei Cedri puo' determinare una
grande rivoluzione dell'assetto dello stato,
modifiche della Costituzione verso una perdita
da parte dei cristiani della Presidenza della
Repubblica e per conseguenza anche della
liberta' religiosa.
COME STA
CAMBIANDO IL LIBANO
Da paese dei
cedri al paese delle croci
Marco Invernizzi da “Tempi
di settembre 2020”
Per Wojtyla il Libano era
l’esempio di come comunità religiose diverse
potessero coesistere. Ma dal 1975 i cristiani
vivono senza pace
Cento anni fa, nel 1920,
dopo la scomparsa dell’impero ottomano, nasceva
il Grande Libano. Al Monte Libano, luogo
simbolico che raccoglieva tutte le minoranze
religiose perseguitate, fra cui drusi e
maroniti, si univano le popolazioni della Valle
della Bekaa e del Sud del Libano a maggioranza
sciita, e la città di Tripoli abitata
prevalentemente da sunniti. I cristiani, a loro
volta divisi in tante comunità diverse fra le
quali prevaleva quella derivante dal monaco san
Marone, passavano dall’essere la grande
maggioranza della popolazione (79,4 per cento) a
poco più della metà (50,4 per cento).
Tuttavia, l’«idea» forte del
Monte Libano, quello che san Giovanni Paolo II
chiamerà il “messaggio” portato al mondo dalla
nazione libanese, rimaneva nella sua interezza.
In che cosa consista questo “messaggio” lo si
può comprendere paragonando il Libano agli altri
Stati del Medio Oriente, politicamente dominati
da una maggioranza musulmana. Questi ultimi sono
Stati dove non viene rispettata la libertà
religiosa, uno dei principi fondamentali della
dottrina sociale della Chiesa ma anche del
diritto naturale, che assicura alla persona e
alle comunità la possibilità di scegliere
liberamente la propria religione, senza
interferenze e pressioni da parte dello Stato.
Al contrario, nel Libano, che qualcuno ha
definito un sistema politico basato su una
“democrazia confessionale”, si è sviluppato e
sostanzialmente mantenuto un accordo fra le
diverse comunità religiose, cristiana, sunnita,
sciita e drusa, che appunto lo ha fatto
diventare un “messaggio” per il mondo intero,
quasi l’annuncio concreto della possibilità di
coesistere fra diverse comunità religiose purché
nessuna di queste pretenda di imporre
fondamentalisticamente la propria fede alle
altre comunità, attraverso un confessionalismo
di Stato, come avviene per esempio con la
shari’a. Su questo “Libano come messaggio” si è
abbattuta, e da molto tempo, una serie di
sventure, delle quali l’esplosione al porto di
Beirut del 4 agosto è solo l’ultima. Essa ha
provocato 190 morti e la devastazione di
moltissime abitazioni, nonché il blocco
dell’importante attività portuale, mettendo
definitivamente in ginocchio l’economia libanese
già resa fragile dalla diffusione del Covid-19 e
ancora prima dall’occupazione siriana dopo la
fine della guerra con i palestinesi nel 1990 e
la costante incertezza politica degli anni
successivi.
Ma per veramente comprendere
la situazione libanese bisogna tornare là, al
Monte Libano. In questo luogo, dove vive la
“gente della montagna”, si sperimenta fin
dall’inizio quella che il cardinale Angelo Scola
chiama la “società plurale”, cioè quel tipo di
società che prevede la coesistenza di fatto di
comunità religiose diverse, per le quali la
religione e l’appartenenza alla comunità
rappresentano un dato importante.
Possono coesistere queste
comunità mantenendo ciascuna la propria
identità? Per rispondere a questa domanda nasce
il Libano come messaggio. Qui non si tratta di
fare del relativismo religioso, per esempio
sostenendo che tutte le religioni sono uguali.
La non verità di questa affermazione si evince
proprio guardando la loro vita concreta e
quotidiana, come avviene nel caso del Libano,
oltre che attraverso un’analisi teologica
comparata. Ma diverso non vuole dire nemico con
cui è impossibile tentare una forma di
coesistenza nella parità, cioè mantenendo gli
stessi diritti politici per le diverse comunità,
come è avvenuto in Libano e come non avviene
negli Stati islamici.
La Svizzera del Medio
Oriente
Portare un messaggio comporta una grande
responsabilità ed è un grande peso, per noi
cristiani una vera croce. E infatti il cristiano
libanese porta sulle proprie spalle come una
croce la difficoltà di realizzare il messaggio
che è stato chiamato ad annunciare al mondo.
Egli non può dimenticare che proprio nel giorno
della festa dell’Esaltazione della croce, il 14
settembre 1982, venne assassinato il presidente
eletto della Repubblica libanese, Bashir Gemayel
(1947-1982), che era stato il capo della
resistenza cristiana durante la guerra contro i
terroristi palestinesi che avevano scelto il
Libano come luogo dal quale lanciare i propri
attacchi contro Israele, di fatto costituendo
uno Stato nello Stato. È dal 1975, dall’inizio
della guerra all’interno del perimetro libanese,
che questa croce accompagna un Paese che fino a
pochi anni prima veniva definito la Svizzera del
Medio Oriente, per l’abbondante ricchezza che vi
circolava. Da allora qualcuno ha cominciato a
pensare che il Paese dei cedri fosse diventato
il Paese delle croci.
A)
https://alleanzacattolica.org/quei-cedri-sono-diventati-croci/
https://www.agensir.it/quotidiano/2021/1/7/libano-card-bechara-rai-patriarca-maronita-appello-a-politici-banche-e-ospedali-privati-per-il-rinnovamento-e-la-ripartenza-del-paese/
Dicembre 2020 n 15
Auguri di un Santo Natale
2020 e un Felice 2021
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienza