GRUPPO REGINA DELLA PACE: gruppo WhatsApp
cliccare qui PER IL GRUPPO e per Informazioni relative all' attività del gruppo di fedele servizio alla Madonna in tempi sempre più difficili come "DISCEPOLI DEGLI ULTIMI TEMPI" ed ora anche "servi inutili"(Luca 17:7-10)
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CONSIGLIAMO DI LEGGERE I CONTENUTI DI QUESTA LUNGA PAGINA DEL SITO
IN ORDINE SEQUENZIALE E POI CLICCARE SUI SINGOLI PUNTI
( che si presentano all'inizio sotto forma di numeri e poi di lettere)
1) Importanza del Rosario e della Adorazione Eucaristica e soprattutto delle preghiere incessanti e con il cuore
2) Incontro con il missionario, fra i più poveri dei poveri, nel luogo ora più terribile della terra, ai confini con la guerra in Siria, padre Damiano per la seconda volta venuto a Casale Monferrato, con pure un incontro con 300 studenti e consiglio comunale aperto apposta per il missionario (vedere suoi messaggi e newsletters mensili e youtube dell'incontro)
3) a) Incontro con Gloria Polo a Saint Vincent (Valle d'Aosta)
c)
INFERNO
:
1) esattamente come è fatto vedere da Dio ai santi
2) libretto di don Tommaselli
(salesiano, considerato
EREDE Spirituale
di Padre Pio
4)
Comunicazione
agli intervenuti agli incontri e segni della
Madonna su Casale Monferrato in
collegamento con il missionario don Gervasio
5) Importanti perle nelle nostre mani da meditare in continuazione:
CLICCANDO QUI SOPRA SI TROVERANNO IN SEQUENZA GLI ARGOMENTI SOTTO ELENCATI NEI PUNTI I, II,III
(dopo aver cliccato, in fondo al punto B importanti video e importante articolo per la ns salvezza : ritornare alla purezza dei primi martiri )
Importante in questi momenti in cui l'umanità sembra che si distacchi da Dio:
l'Esaltazione della Croce da parte dei soldati in Spagna
Padre Fabiano e la benedizione al ns gruppo con i guanti di padre Pio
I)
IMPORTANTI MESSAGGI DI DON STEFANO GOBBI
SELEZIONE DEL LIBRO DI DON STEFANO GOBBI
MOVIMENTO SACERDOTALE MARIANO
II)
A) miracoli del sole a Medjugorje B) importanti video per la ns salvezza
C) dal mattutino dei frati francescani D) le anime del purgatorio (Maria Simma)III)
importanza della sofferenza per la vita eterna
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A)
Importanti incontri il 25 di ogni mese col messaggio della
Madonna : presentazioni e segni particolari /
GLI ULTIMI MESSAGGI DELLA MADONNA A MARIJA
B)
Interventi a Casale Monf. di Claudia KOLL e
numerosa documentazione collegata
C) ALTRO SEGNO PARTICOLARE A CASALE MONF. IN CONNESSIONE CON LA MADONNA DI GUADALUPE E LA VISIONE DELLA BEATA CATERINA EMMERICK (creazione di un cenacolo di preghiera collegato a tale segno)
in english language: ANOTHER PARTICULAR SIGN IN CASALE MONFERRATO IN CONNECTION WITH OUR LADY OF GUADALUPE AND THE VISION OF THE BLESSED CATHERINE EMMERICK
ovverosia:
Foto di Luca Zampollo collegata con il messaggio dato dalla Madonna a Ivan a Casale Monferrato e pure con la Madonna di Guadalupe e con la beata Caterina Emmerick
D) Ivan a Casale Monferrato: Apparizione- messaggio-documentazione e numerose interviste
E) Alcune
delle piu' importanti massime di San Agostino
che sono estremamente necessarie alla nostra
vita
F) 1) Importantissima
testimonianza voluta da Dio di Gloria Polo a
Casale Monferrato
: tanto sconvolgente quanto vitale per la nostra eterna salvezza
2) Incontro con Gloria Polo a Saint Vincent (Valle d'Aosta)
3)
Inferno: libretto di don Tommaselli
(don Giuseppe Tomaselli,
salesiano,considerato EREDE Spirituale
di Padre Pio.
H)
Massime di Don Bosco da conoscere
riprese fra altre centinaia per la nostra
salvezza
I) Molta documentazione su Marija
a Casale M. con Luca di Tolve e Silvia Buso il 7
maggio 2011 e subito dopo Marija a Casale 20
ottobre 2010
L) Mirjana a Casale Monf 11 aprile
2010: documenti e suo meraviglioso libro
/ GLI ULTIMI MESSAGGI
DELLA MADONNA A MIRJANA
video di padre Livio
M)Jakov e Padre Petar ( per la
seconda volta ) a Casale
Monf. 9 maggio 2009 : documentazione
N) Altro incontro con Marija a
Casale Monferrato con molti documenti: 5 aprile
2008
O) 3 miracoli del sole come a
Fatima e ultimi segni
a Medjugorje fino al mare
P)Primo incontro con Marija 23
aprile 2004: parecchi segni collegati a questo
incontro
R) tutti i messaggi della Madonna a Medjugorje
S)
INCONTRI CON MARIJA,
SUOR EMMANUEL, PADRE PETAR e PADRE ZORZA con
rispettivi link
ORGANIZZAZIONE DI INCONTRI
DI MEDJUGORJE IN PIEMONTE,VALLE D'AOSTA E SCOZIA
T)
APPARIZIONI IN
IRLANDA
U)
I MESSAGGI DELLA
MADONNA DI ZARO E DELLA VERGINE DEL GIGLIO FRA LE SPINE
V)
LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI
Z) I MESSAGGI E LE PROFEZIE DI GARABANDAL (riguardo alle quali padre Pio aveva detto che saranno credute solo quando avverranno) ...in coda al terzo punto che si troverà di Garabandal si potrà pure cliccare per visionare le numerosissime profezie che riguardano i giorni nostri della Madonna di Anguera (da molte fonti ecclesiastiche reputate non completamente affidabili) che ha però diversi punti in comune con Garabandal
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GRAZIE ALLA MADONNA:
In questo periodo di emergenza, che sappiamo potrà prolungarsi per troppo tempo, i corsi FAD ( formazione a distanza) sono diventati il necessario nutrimento alla ns specializzazione.
Specializzazioni che abbiamo visto che il Centro Studi Galileo:
1) per primo portava avanti da 45 anni nelle principali Università italiane,
2) per primo poi con i patentini europei con la sua sede britannica e i partner inglesi nelle sue 15 sedi in Italia,
3) per primo con i suoi convegni europei sulle ultime tecnologie con i maggiori enti mondiali : arrivati al XVIII convegno europeo con le maggiori autorità scientifiche mondiali sul freddo insieme con le Nazioni Unite; mentre il direttore CSG da qualche anno è pure il presidente di tutte le associazioni europee del freddo.,
4) per primo con le Nazioni Unite nei corsi di ultima tecnologia nella refrigerazione in quasi tutti i continenti ,
5) ora nei corsi FAD SULLA SANIFICAZIONE E SULLE TECNICHE DEL FREDDO E DEL CONDIZIONAMENTO ed ora soprattutto sulla formazione sulla catena del freddo in riferimento ai VACCINI ANTI COVID
Come si può dimostrare
che l’aiuto della Madonna deve essere chiesto in
continuazione anche nelle cose terrene
Lo spirito di questa
carrellata ( per di più con foto prese pure
doppie e che quindi si ripetono) lo si può però
conglobare nell’importante aiuto che viene
alla luce della Madonna sia a livello spirituale
e religioso sia a livello laico, sociale e
soprattutto Formativo così linkato
:
http://bit.ly/EnricoBuoniPastbook
Anticipazione di quanto con il Suo aiuto si dovrà organizzare per la salvezza di molti
Quanto è stato presentato nella chiesa di San Filippo dalle autorità civili e religiose di Casale Monferrato:
ENRICO BUONI
Nel 1975 fonda il Centro Studi Galileo per
la formazione dei tecnici della refrigerazione e
della climatizzazione organizzando fino a i
giorni nostri nelle sue 15 sedi dei corsi in
Italia e nelle principali università italiane,
oltreché a livello capillare nelle industrie in
tutta Italia, corsi sulle tecniche del freddo e
del condizionamento.
Nel 1977 fonda la rivista mensile Industria
& Formazione, sulla quale hanno scritto e
scrivono i maggiori esperti mondiali della
refrigerazione.
Negli anni ’80 in parallelo organizza in
parallelo corsi e convegni sull’energia con la
Provincia di Alessandria, il comune di Casale
Monferrato e numerose Amministrazioni pubbliche
(da circa un decennio pure con grande seguito di
giornali e TV e con la presenza di ministri,
anche
presso le università corsi e convegni
sull’energia solare in contrapposizione e nello
stesso tempo in collaborazione con l’ente
preposto all’energia nucleare ENEA).
Dagli anni 90 organizza pure convegni
europei e mondiali (arrivando nei prossimi mesi
al 18esimo convegno europeo) con la
partecipazione degli esperti delle più
importanti organizzazioni ed associazioni
internazionali (AFF, IIF, ASHRAE e AREA) e con
le Nazioni Unite, che permettono di confrontarsi
sulle problematiche dell’innovazione tecnologica
nella refrigerazione con particolare riguardo
alla conservazione degli alimenti, tema di
grande attualità per i paesi in via di sviluppo.
L’impulso portato dall’ingresso nell’attività, all’inizio di questo secolo, dei due figli ha permesso di organizzare (dopo aver pure fondato un centro EEC, European Energy Centre, in UK) corsi e convegni con le Nazioni Unite (con le loro agenzie UNEP, UNIDO e UNDP) a livello capillare nei vari continenti: Europa, Asia, Africa e nelle Americhe come ad esempio nelle università inglesi fino alla George Washington University - Washington D.C. (ad un isolato dalla Casa Bianca) e contemporaneamente a New York City.
Sviluppa pure la rivista Industria &
Formazione con periodici numeri a livello
internazionale insieme all’Istituto
Internazionale del Freddo di Parigi (a cui fa
capo l’80% della popolazione mondiale) e alle
Nazioni Unite, pubblicando l’ “International Special Issue “
distribuito a tutti i partecipanti dei
Summit sul freddo mondiali e consegnato
dall’agenzia delle Nazioni Unite UNEP
ai capi di Stato firmatari del protocollo
di Kyoto a suggello della formazione e informazione
in tutto il mondo sulle nuove tecnologie degli
impianti frigoriferi per la conservazione degli
alimenti.
Nel 2016 riceve a Parigi,
il primo e unico italiano, presso la sede
delle industrie francesi, fondata da Napoleone, dalla più
antica Associazione mondiale del freddo AFF
l’onorificenza della medaglia Charles Tellier
per l’attività capillare a livello
internazionale sulla refrigerazione.
|
Da Casale Monferrato, dove fino dal lontano 1975 erano condensate oltre una
quindicina di industrie del settore frigorifero,
ha lavorato per trasmettere ovunque il titolo di
“Capitale del Freddo” che nei giornali sia
italiani che esteri ha avuto una buona eco.
Parallelamente a livello religioso
negli
ultimi venti anni ( grazie alla celeste guida
della Madonna che ha aiutato l’attività esterna)
ha organizzato numerosi incontri di preghiera
presso il Palazzetto dello Sport di Casale
Monferrato con praticamente tutti i veggenti di
Medjugorje e altri numerosi mistici, fra i quali
Gloria Polo e Claudia Koll, facendo confluire di
volta in volta dal Piemonte e anche dall’estero
un totale di circa 18.000 pellegrini e creando
praticamente a Casale un centro di richiamo
spirituale collegato a Medjugorje.
Sabato 14 maggio 1983 aveva organizzato con l’Amministrazione Provinciale di Alessandria e il Prof Gonella del Politecnico di Torino, allora responsabile tecnico per il Vaticano dello studio della SINDONE e sovrintendente, su incarico della diocesi di Torino, dei relativi esami, uno dei primi convegni sull’argomento.
DISCORSO DI RINGRAZIAMENTO DI FRONTE AL PUBBLICO
NELLA CHIESA DI SAN FILIPPO COMPLETAMENTE
GREMITA DI CASALESI:
Mi sento molto
onorato di ricevere questo prestigioso premio e
ringrazio tutte le autorità religiose e civili
qui presenti ed in particolare sua eccellenza
Mons Giovanni Sacchi, la Proloco e tutti gli
enti promotori della San Vas.
Ringrazio la mia famiglia: mia moglie
senza la quale tutto questo non sarebbe stato
possibile e i miei figli, Marco che come
presidente di tutte le associazioni europee del
freddo e con le Nazioni Unite porta avanti la
formazione in tutto il mondo e Paolo che da
EDINBURGO porta avanti i corsi in ben 140 paesi
anglosassoni e in varie università e proprio in
questi giorni e in contemporanea a New York City
e vicino alla Casa Bianca.
Ma la cosa più importante è che devo ringraziare
la Madonna che mi aiutato in questa attività e
negli incontri di preghiera di medjugorje con
quasi tutti veggenti a Casale Monferrato e
pure all’estero in Gran Bretagna.
A questo proposito ringrazio Padre Tonino
responsabile delle missioni Cappuccine del Nord
Italia e dell’estero che da vent’anni mi ha
aiutato e mi ha dato il via per tutti questi
incontri con la Madonna
E di tutto questo ringrazio ancora la Madonna.
Per sottolineare quello
considerato uno dei collegamenti concreti con la
Madonna
fra migliaia di esempi.. quello giusto sperimentato dalla Scozia dove da Edimburgo è
stata portata avanti l’attività arrivando in
questi mesi a fare i corsi fino a vicino alla
Casa Bianca e a New York City (nel
video finale
si vedono alcune persone che seguono i convegni
fatti diversi anni fa in Scozia in rapporto alle
moltissime che seguono ora tutti gli altri
convegni in Italia, in Europa e nel mondo )
GRAZIE A QUESTO COLLEGAMENTO CON LA MADONNA E’
STATA PORTATA AVANTI L’ATTIVITÀ CON LE NAZIONI
UNITE IN TUTTO IL MONDO
Attività mondiale con le Nazioni Unite ed i maggiori enti internazionali con convegni e corsi che raggiungono 140 nazioni in tutto il mondo ( es. vedi foto dell'ultimo XVIII convegno europeo del mese scorso presso il politecnico di Milano , vedi LINK SOTTO ):
CLICCARE SOTTO
https://photos.app.goo.gl/S8ZUiBMjtxerceQP6
Organizzati 10 anni fa in Scozia :
1) 2 convegni religiosi per la Madonna di Medjugorje nelle chiese di Edimburgo ( Sacred
Heart ) e di Perth
2) poi 2 convegni a poche ore di distanza (sera
e poi mattino) con le Nazioni Unite nelle due
principali università di Edimburgo (Napier
University solamente a livello conviviale e
Heriot Watt University ) pure di premessa non
solo a ai convegni mondiali ma in particolare a
quelli Europei in Italia ed in particolare in
questo video di premessa al XVI convegno europeo
presso il politecnico di Milano ( fra 2 mesi si
è arrivati al XVIII)
per la presentazione e dettagli visionare il
video
del secondo punto cliccando dopo la
presentazione del video sotto:
PRESENTAZIONE DEL MIO CENTRO IN UK A LIVELLO MONDIALE
video di lancio all'attività in UK nel 2011:
2 convegni a poche ore di distanza (sera e poi mattino) con le Nazioni Unite nelle due principali università di Edimburgo :
Napier University solamente a livello conviviale e Heriot Watt University
cliccare qui:
PRESENTAZIONE DEL VIDEO DI SOPRA
IL LANCIO DEL CENTRO UK A LIVELLO MONDIALE
Esempio di iniziativa di 9
anni fa per lanciare a livello internazionale
il mio Centro di Edimburgo ( di premessa
al 14esimo convegno europeo al politecnico di
Milano) con due convegni a distanza di poche ore
(sera e mattino)
nelle due principali università
di Edimburgo, Napier University alla sera
e Heriot Watt University il giorno dopo (video
link sopra e ripetuto sotto) :
In successione
A) mia introduzione al
convegno conviviale al Napier
B) intervento del
direttore dell’istituto internazionale del
freddo di
Parigi ( che
controlla l’80% della popolazione mondiale),
istituto che
da due decenni
collabora con me
C) Intervento di una
professoressa dell’Heriot Watt
D) intervento di mio
figlio Paolo che continua ora ad organizzare con
il centro di Edimburgo corsi in 140 Paesi
E)intervento
di
mr. Shende
direttore delle Nazioni Unite ( United Nations
Environment Programme) che
da più di un decennio
ha collaborato con me
How much was presented in the church of San
Filippo by the civil and religious authorities
of Casale Monferrato:
1) FIRST the Presentation of the awards by
the political and religious authorities and
before the citizens of the city in the church of
San Filippo in Casale Monferrato:
Mayor presented my biography:
Born in Ceres (Turin) on 12/12/1942.
Since 1970 he has been a professor of Computer
Science. In 1975 he founded the "Centro Studi
Galileo" in order to train the next generation
of technicians in refrigeration and
air-conditioning, organizing up to the
present day in its 15 workshop locations in
Italy and in the main Italian universities, as
well as in industries throughout Italy.
In 1977 he started publishing the monthly magazine "Industria & Formazione",
on which the world's leading refrigeration
experts participated and still to this day.
In the '80s many workshops and conferenceswere
organized on energy with the Alessandria
Province, the mayor of Casale
Monferrato and numerous public administrators
(for about a decade as wellwith large media
coverage and TV and with the presence of
ministers, at the university courses and
conferences on solar energy and atthe same time
in collaboration with the office responsible for
nuclear
energy ENEA).
Since the 1990s he has also organized European
and world conferences (up to the 18th European
conference) with the participation of experts
from the most important international
organizations and associations (AFF, IIF, ASHRAE
and AREA) and the United Nations, which explore
the issues of technological innovation in
refrigeration in particular regards to food
preservation, a topic of great relevance for
developing countries.
The addition of his two sons at the beginning of this century allowed
to organize (after having also founded an EEC
center, European Energy Center, in the UK)
workshops and conventions with the United Nations
(with their UNEP, UNIDO and UNDP agencies) in a
deep scale in the various continents: Europe,
Asia, Africa and the Americas such universities
are: George Washington University - Washington
DC (a block away
from the White House).
The magazine "Industria & Formazione" developed
along with international magazines like :
"International Institute of Refrigeration" in Paris
(which
accounts for 80% of the world population) and
the United Nations, publishing the
"International Special Issue" distributed to all
participants of the world summits on
refrigeration and delivered by the UN agency
UNEP to the heads of state the signed the "Kyoto
protocol" to ensure training and information all
over the world on about new technologies of
refrigeration systems for food storage.
In 2016 he received in Paris at the headquarters
of the french industries, founded by Napoleon,
from the oldest world association of
refrigeration AFF the Charles Tellier Medal for
the international activity on refrigeration:
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|
In Casale Monferrato, dating as far back as
1975, over fifteen refrigeration industries were
all gathered, he worked to promote the title of
"Refrigeration Capital", which had a good echo
in both Italian and foreign newspapers.
At the same time, in the last 20 years on a
religious level (thanks to the heavenly guidance
of Our Lady who helped the external activity)
has organized numerous prayer meetings at the Casale Monferrato’s multifunction facility with
most of the Medjugorje visionaries and other
important personalities of the spiritual
community, among are Gloria Polo and Claudia
Koll, bringing together about 18,000 pilgrims
from Piedmont and abroad, and practically
creating a center of spiritual appeal linked to
Medjugorje at Casale, the same thing was
organized at the Sacred Heart church in Perth.
(Saturday, May 14, 1983 he had organized a conference along with the
Provincial Administration of Alexandria and Prof
Gonella of the Polytechnic of Turin, technical
specialist nominated by the Vatican to
study and preserve the Holy Robe, on behalf of
the diocese of Turin).
2)
MY ACKNOWLEDGEMENTS IN THE CHURCH OF SAN FILIPPO WERE FOLLOWED BY THE PEOPLE
OF CASALE BOTH
POLITICAL AND RELIGIOUS AUTHORITIES
”I feel very honored to receive this prestigious
award and I thank all the religious and civil
authorities present here in particular his
excellence Mons. Giovanni Sacchi, the community
and Casale’s Patron.
I thank my family: my wife, without her all this
wouldn’t have been possible; my sons... Marco
who as president of all the European
refrigeration associations along with the United
Nations organizes training all over the world;
Paolo from Edinburgh organizes the courses
in 140 English Speaking countries and in various
universities. at the moment, at the same time in
New York city and Washintong D.C. close to the
White House.
But the most important thing is that I have to thank Our Lady who helped me
in this through it all and in the medjugorje
prayer meetings with almost all of the
visionaries in Casale Monferrato and also abroad
in Scotland.
In regards of this, I thank Father Tonino, who
is in charge of the Capuchin missions in
Northern Italy and abroad, who has helped me for
twenty years and has given me the go-ahead for
all these meetings.
Lastly, for all these reasons I thank once more
OUR LADY.”
To emphasize that
considered one of the concrete links with the
Madonna
among thousands of examples
.. the right one experienced by Scotland where
from Edinburgh the activity has been carried out
arriving in these months to take courses up to
near the White House in Whashington D.C.
and in New York City (in the final video you can
see some people who follow the conferences held
several years ago in Scotland in relation to the
many that now follow all the other conferences
in Italy, in Europe and in the world)
THANKS TO THIS
CONNECTION WITH THE MADONNA IT WAS TAKEN TO THE
ACTIVITY WITH THE UNITED NATIONS ALL OVER THE
WORLD
Worldwide activity with the
United Nations and major international bodies
with conferences and courses reaching 140
countries around the world (eg see photo of the
last XVIII European conference last month at the
Milan Polytechnic, see LINK BELOW):
https://photos.app.goo.gl/S8ZUiBMjtxerceQP6
Organized 10 years ago in Scotland:
1) 2 religious conferences
for Our Lady of Medjugorje in the churches of
Edinburgh (Sacred Heart) and of Pert
2)
then 2 conferences with the United Nations in the two main universities of Edinburgh (Napier University only at a convivial level and Heriot Watt University) also premised not only at world conferences but in particular at European ones in Italy and in particular in this video of premise at the XVI European conference at the Polytechnic of Milan (in 2 months we arrived at the XVIII)
for the presentation and
details view the video of the second point by
clicking after the presentation of the video
below:
PRESENTATION IN THE VIDEO OF
THE LAUNCH OF THE UK CENTER AT WORLD LEVEL
Example of an initiative
from 9 years ago to launch my Edinburgh Center
at an international level (premiered at the 14th
European conference at the Milan Polytechnic)
with two conferences a few hours away at the two
main universities of Edinburgh, Napier
University in the evening and Heriot Watt
University the next day (video link below):
Sequentially
A) my introduction to the
convivial conference at Napier
B) intervention by the
director of the international cold institute of
Paris (which controls 80% of the world
population), an institution that
he has been working with me for two
decades
C) Speech by a Heriot Watt
professor
D) intervention by my son
Paolo who now continues to organize with
the center of Edinburgh courses in 140
countries
E) intervention of mr.
Shende director of the United Nations (United
Nations Environment Program) which
he has worked with me for over a decade
ATTIVITA' ESTERNA DEL CENTRO STUDI GALILEO (da cui ha preso il via 20 anni fa pure l'European Energy Centre-UK) CON L'AIUTO DELLA MADONNA CON LE NAZIONI UNITE ED I MAGGIORI ENTI MONDIALI DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE :
www.centrogalileo.it ( da cui www.centrogalileo.it/medjugorje lo stesso che www.medjugorje.name )
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LA
COPERTINA DI UN NUMERO DELLA RIVISTA
MENSILE DEL CENTRO STUDI GALILEO ARRIVATA AL
NUMERO 425
"INDUSTRIA & FORMAZIONE"
CON LE FOTO ATTINENTI A QUESTO SITO
(IL CUI
SIGNIFICATO PERO' OVVIAMENTE NON VIENE RESO NOTO
AGLI OPERATORI DI QUEL SETTORE DELLA
REFRIGERAZIONE CHE IN DECINE DI MIGLIAIA SONO IN
CONTATTO CON IL CENTRO STUDI GALILEO)
RIVISTA CHE PURE IN COLLABORAZIONE CON LE NAZIONI UNITE OGNI DUE ANNI VIENE REDATTA E DISTRIBUITA AI SUMMIT MONDIALI E PURE AI CAPI DI STATO DEI PAESI FIRMATARI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO
COSA SIGNIFICANO LE QUATTRO SEZIONI IN COPERTINA
Dall’alto a destra in senso antiorario:
I)
Aurora boreale:
questa foto rappresenta un’aurora boreale manifestatasi
recentemente ed insolitamente nei cieli dell’Inghilterra del sud
(fino al nord). Questo ci ha fatto ricordare la famosa aurora
boreale del 25-26 gennaio 1938. La Stampa, del 26 gennaio 1938,
sotto il titolo: “Un singolare fenomeno celeste. Un’aurora
boreale sull’Italia”, parlava di una “aurora boreale di
eccezionale luminosità apparsa ieri su gran parte dell’Europa
meridionale e centrale: Alta Italia, Mezzogiorno della Francia,
Germania, Svizzera e Austria, suscitando ovunque per la sua
luminosità sorpresa e ammirazione”.
Suor Lucia di Fatima
disse che in un’apparizione la Madonna le disse che se gli
uomini non si fossero convertiti sarebbe scoppiata un’altra
guerra mondiale, più spaventosa della prima, annunciata da una
“notte illuminata da una luce sconosciuta”. Suor Lucia sostenne
sempre che quello era stato il segno.
II)
Croce nel cielo che partendo da Medjugorie arriva fino al mare:
non sono scie di aerei, vedi
www.centrogalileo.it/medjugorje
oppure www.medjugorje.name
e
andare sulla lettera “O”
(commenti anche di Chiara Amirante di Nuovi Orizzonti)
III)
Braccio di mare collegato a molti miracoli che lambisce l’isola
irlandese Achill Island della house of Prayer.
Da più di un decennio questa foto viene messa sulla
copertina della rivista Industria&Formazione che viene
pubblicata con le Nazioni Unite e distribuita ai capi di stato
firmatari del Protocollo di Kyoto (vedi
www.centrogalileo.it
– sezione Nazioni Unite) e dettagli sull’isola su
www.centrogalileo.it/medjugorje oppure
www.medjugorje.name (cliccare
su lettera “T”).
IV) Monte Breithorn (m. 4.165), che fa parte della Catena montuosa del Monte Rosa, luogo strettamente collegato al Centro Studi Galileo; può ricordare pure l’amore smisurato di Karol Wojtyla, un amore tutto spirituale, per la montagna. Secondo questo gigante della fede, che a breve sarà dichiarato Santo:
Le montagne parlano di Dio.
La rivista come dalle didascalie, riguardanti le foto di copertina, sopra presentate è pubblicata da Nazioni Unite, dal Centro Studi Galileo, dall' European Energy Centre (UK) e dall'Istituto Internazionale sul Freddo di Parigi (più dell'80% della popolazione mondiale dipende dall'Istituto per la "refrigerazione") e viene inoltre ogni due anni consegnata ai capi di stato dei 180 Paesi firmatari del Protocollo di Kyoto: nelle foto di Industria &Formazione di destra si vede la presentazione sempre con l'aiuto della Madonna della rivista all'UNESCO a Parigi.
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il 400°esimo numero della rivista del CSG
CORSI IN TUTTO IL MONDO ORGANIZZATI CON LE NAZIONI UNITE ED I MAGGIORI ENTI MONDIALI CON L'AIUTO DELLA MADONNA
CLICCARE QUI PER ARRIVARE ALL'INIZIO DELLA HOME PAGE DI www.medjugorje.name e pure del gruppo "Regina della Pace e discepoli degli ultimi tempi"
( con pure i relativi link del sommario: prima i numeri fino a 4 e poi lettere fino allo Z, riguardanti tutte le informazioni più importanti affinchè possiamo tendere sempre più al paradiso grazie e in aggiunta all'importante apporto avuto dagli incontri con pure
numerosi veggenti e mistici )
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1) Importanza del Rosario e della Adorazione Eucaristica per la salvezza eterna e soprattutto delle preghiere incessanti e che vengono dal cuore (vedere in fondo al LINK) : cliccare qui
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2)
Per Padre Damiano
PER CARITÀ AIUTIAMO PADRE
DAMIANO IN QUESTO MOMENTO TERRIBILE DEL LIBANO!
Carissimi abbiamo
in questi momenti sotto gli occhi la distruzione
di una città che era molto bella dove la Caritas
lavorava molto e lavora ancora con grande cuore
e dove il nostro missionario Padre Damiano a
pochi chilometri da questa città da decenni
aiuta i più poveri dei poveri che fuggono dalle
guerre e senza di lui morirebbero sicuramente di
stenti e di fame.
Abbiamo inoltre
visto come il Libano nei giorni passati si
trovava in una crisi terribile e drammatica a
livello economico con i prezzi che erano saliti
alle stelle 10 volte tanto di più di pochi
giorni prima e con la gente che non poteva più
ora comprare da mangiare.
ORA È LA
CATASTROFE: Penso che la Madonna ci ordina quasi
di aiutare in qualche modo queste persone.
Padre Damiano da
tempo riceve da noi qualche aiuto ora dobbiamo
metterci la mano sulla coscienza aiutarlo molto
molto di più .
Come tante volte
sottolineato, del resto il nostro obiettivo non
può che essere il paradiso. Ora in questo
momento il cielo ci aiuta a salire i nostri
gradini
Enrico
DOPO IL NS APPELLO CI GIUNGE
DAL LIBANO DAL NS CARO MISSIONARIO PADRE DAMIANO
LA SUA PERIODICA NEWSLETTER:
Damiano Puccini
La tragedia del 4 agosto in
Libano
Mi scuso per la frequenza
dei notiziari, ma desidero rispondere alle
numerose richieste di aggiornamenti, scrivendo
via email quello anticipato al cellulare
Man mano che scorrono le
ore, dal momento delle 2 esplosioni del
pomeriggio di mercoledi’ 4 agosto emergono
sempre detagli piu’ scabrosi riguardanti le
persone coinvolte: 137 morti e circa 5000
feriti. Sono notevoli le distruzioni che
interessano 3 ospedali e edifici nel raggio di
alcuni chilometri.
La nostra missione si trova
a Damour, a 17 chilometri dall'inizio di Beirout
e a 20 dal luogo dell'esplosione. Sono passato
al mattino successivo alle 6 con un bus vicino
all'incrocio di ingresso del porto ed era
desolante vedere le gru dei conteiner a terra e
la gente disperata per i feriti e morti per lo
scoppio dei vetri e anche per saracinesche
sfondate. Quella zona del porto che conosco
molto bene perche’ la attraverso 2 volte a
settimana, oggi e’ un cumulo di macerie. Dopo 2
giorni ancora si deve completare la rimozione
delle materie alla ricerca dei corpi di coloro
che mancano all’appello, tra cui quello di Joe,
un ragazzo della mia parrocchia che era in
servizio come pompiere.
Accanto ai danneggiamenti
anche di alcune chiese dei dintorni, dove ci
sono quartieri cristiani molto popolosi, la
conseguenza piu’ evidente è la nube tossica e
tanta miseria che aumenta.
I volontari nostri di “Oui
pour la Vie” sono impegnati a pieno ritmo sia
per aiutare, insieme a tanti libanesi, a
rimuovere le macerie e nel preparare sacchetti
di farina, riso e legumi da distribuire a
persone che hanno perduto tutto e che si trovano
nell’indigenza totale.
Ormai sono gia’numerosi gli
appelli che si rivolgono a tutti, a seguito
della situazione finanziaria del Paese,
impossibile da sopportare, per la crescita dei
prezzi fino al quadruplo, della previsione di
mezzo milione di bambini a rischio di
sopravvivenza, nella zona tra noi e Beirut entro
la fine dell’anno, della perdita del potere
d’acquisto della valuta libanese di oltre l’80%.
L’attentato del 4 agosto non fa altro che dare
forse un colpo di grazia all’economia libanese
gia’ in ginocchio da quasi un anno, perche’ ora
manca veramente tutto. Il porto, ormai
totalmente inutilizzabile era un punto di
riserva di grano e generi alimentari e un punto
di approdo di aiuti dall’estero. Le banche
funzionano regolarmente, anche se impediscono
alla popolazione locale pesanti restrizioni. Si
chiedono sempre a tutti aiuti e pubblicita’.
DI SEGUITO TUTTI I SUOI MESSAGGI/NEWSLETTER DAI CONFINI CON LA SIRIA
dopo l'ultima lettera in fondo continua la presentazione di padre Damiano:
I poveri del Libano
Per inviare
offerte
Bonifico a:
Oui
pour la Vie, presso Unicredit a Cascina (PI).
Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour Lebanon. BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN:
IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta
scrivere il proprio indirizzo e telefono a
info@ouipourlavielb.com per potervi
confermare il ricevimento dell’offerta e per
autorizzarci a inviarvi il nostro notiziario.
P Damiano Puccini
PRESSO IL NOSTRO AMICO MISSIONARIO PADRE DAMIANO
TUTTO INTORNO DIVENTA PIÙ TERRIBILE
(VI
RICORDO ANCORA UNA VOLTA ANCHE SE ORMAI TANTE
VOLTE RIPETUTO :" il modo più veloce di andare
in paradiso è, lo sappiamo, per mezzo della
carità e l'amore ...ma come?...... Ecco
l'occasione che gà conoscete.)
Gradualmente soprattutto per
colpa dell’Europa che si sta
scristianizzando il Libano a livello sociale
politico economico piomba sempre di più in un
baratro senza fine dove si salvano solo le
componenti islamiche e dove le banche non
restituiscono neanche più i soldi:
Se
tu hai un conto in dollari la banca non ti dà i
tuoi dollari ma la lira libanese che è
completamente svalutata e con la quale non si
riesce a comprare nulla
IMPORTANTE AIUTARE SEMPRE DI PIU' PADRE
DAMIANO IN QUESTI MOMENTI TERRIBILI
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Arrivato ora il periodico
messaggio di notizie (gennaio 2021) di Padre
Damiano, SEGUITO da alcuni commenti suoi e
di presentazione del Libano di oggi
I Poveri del Libano
Gennaio 2021 n 1
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienza
www.ouipourlavielb.com Facebook:
Damiano Puccini
Papa Francesco ha scritto un
messaggio di “conforto e incoraggiamento” in
occasione del Natale indirizzato a “tutti i
libanesi, senza distinzione di comunità e di
appartenenza religiosa”.
Il Libano, infatti, sta
sprofondando in una grave crisi economica che
scuote l’intero sistema, alimentata dagli
effetti delle sanzioni verso il popolo siriano.
Al supermercato ormai, la merce, a causa
dell’alto prezzo del dollaro (passato in un anno
dalle 1500 alle 8500 lire libanesi), si acquista
ormai ad un prezzo moltiplicato da 6 a 8 volte.
Una situazione disastrosa a
cui il Covid-19 e la doppia esplosione al porto
di Beirut hanno dato il colpo di grazia,
spingendo il 55% della popolazione sotto la
soglia di povertà in un contesto di emergenza
continua. Aumentano l’emigrazione, i suicidi, la
corsa all’acquisto dei pochi farmaci rimasti,
mentre gli ospedali versano in condizioni
catastrofiche.
La nostra associazione “Oui pour la Vie”
continua il suo impegno con la distribuzione dei
pasti preparati nella cucina di Damour, con le
attività del nuovo centro: accoglienza notturna,
aiuto per medicine, alfabetizzazione di base,
test sanitari. Si chiedono sempre a tutti aiuti
e pubblicità.
Zahira, un’anziana siriana
che avevamo smesso di visitare nella sua baracca
a causa del Corona-virus, ci ha fatto sapere
che: “La solitudine mi uccide molto più del
virus, ho paura di morire da sola”. Una delle
nostre volontarie è stata molto toccato da
queste parole e ha deciso di sistemarsi durante
il suo tempo libero in una baracca disabitata
vicina a quella di Zahira, per restarle vicino.
Le aveva donato un campanello con il quale
poteva sempre chiamarla, anche per accudirla.
Infatti, nel rispetto di tutte le limitazioni
Covid, riusciva a farle sentire ugualmente la
sua vicinanza e disponibilità ad aiutarla, anche
solo sorridendole da fuori della finestra e
facendole trovare davanti alla porta cibo e
medicine, fiori e oggetti utili.
La nostra volontaria,
cristiana di 19 anni mentre Zahira è musulmana e
ne ha 83, ci ha confidato di aver gustato la
bella armonia che si era creata tra loro e di
aver avuto la fortuna di capire un po’ cosa
provano le persone quando sono sole.
Alcuni poveri, che
conosciamo da tempo, ci hanno aiutato a
distribuire il cibo ad altri bisognosi. È bello
vedere le donne di gruppi rivali che consegnano
pasti e medicine ad altre donne, anziani,
malati, bambini.
Auguri a tutti per un Felice 2021!
BLOCCHI BANCARI IN LIBANO
La crisi finanziaria del
Libano, con un' inflazione che fa moltiplicare
anche per 8 volte il costo delle merci e' il
riflesso di sanzioni finanziarie che colpiscono
la vicina Siria dove, afferma il Nunzio
Apostolico, " Card. Zenari: le sanzioni uccidono
più bambini delle bombe. Tutto questo si
riflette negativamente in Libano causando
l'emigrazione all'estero soprattutto della
presenza cristiana che e' quella che non ha piu'
un sostenitore internazionale che valorizzi la
sua specificita' nel mondo arabo, per quello che
riguarda l'organizzazione di scuole, ospedali e
iniziative commerciali aperte al mondo arabo e
capaci di formare una vera classe moderata che
fino ad oggi e' presente nel Parlamento
libanese. La scristianizzazione dell'Europa
porta sicuramente a indebolire la presenza
cristiana che durante le recenti primavere arabe
e' stata piu' che dimezzata in Iraq, Siria e
ora, con i mezzi finanziari, si arriva ad
ottenere lo stesso risultato in Libano. Questo
per il Paese dei Cedri puo' determinare una
grande rivoluzione dell'assetto dello stato,
modifiche della Costituzione verso una perdita
da parte dei cristiani della Presidenza della
Repubblica e per conseguenza anche della
liberta' religiosa.
COME STA
CAMBIANDO IL LIBANO
Da paese dei
cedri al paese delle croci
Marco Invernizzi da “Tempi
di settembre 2020”
Per Wojtyla il Libano era
l’esempio di come comunità religiose diverse
potessero coesistere. Ma dal 1975 i cristiani
vivono senza pace
Cento anni fa, nel 1920,
dopo la scomparsa dell’impero ottomano, nasceva
il Grande Libano. Al Monte Libano, luogo
simbolico che raccoglieva tutte le minoranze
religiose perseguitate, fra cui drusi e
maroniti, si univano le popolazioni della Valle
della Bekaa e del Sud del Libano a maggioranza
sciita, e la città di Tripoli abitata
prevalentemente da sunniti. I cristiani, a loro
volta divisi in tante comunità diverse fra le
quali prevaleva quella derivante dal monaco san
Marone, passavano dall’essere la grande
maggioranza della popolazione (79,4 per cento) a
poco più della metà (50,4 per cento).
Tuttavia, l’«idea» forte del
Monte Libano, quello che san Giovanni Paolo II
chiamerà il “messaggio” portato al mondo dalla
nazione libanese, rimaneva nella sua interezza.
In che cosa consista questo “messaggio” lo si
può comprendere paragonando il Libano agli altri
Stati del Medio Oriente, politicamente dominati
da una maggioranza musulmana. Questi ultimi sono
Stati dove non viene rispettata la libertà
religiosa, uno dei principi fondamentali della
dottrina sociale della Chiesa ma anche del
diritto naturale, che assicura alla persona e
alle comunità la possibilità di scegliere
liberamente la propria religione, senza
interferenze e pressioni da parte dello Stato.
Al contrario, nel Libano, che qualcuno ha
definito un sistema politico basato su una
“democrazia confessionale”, si è sviluppato e
sostanzialmente mantenuto un accordo fra le
diverse comunità religiose, cristiana, sunnita,
sciita e drusa, che appunto lo ha fatto
diventare un “messaggio” per il mondo intero,
quasi l’annuncio concreto della possibilità di
coesistere fra diverse comunità religiose purché
nessuna di queste pretenda di imporre
fondamentalisticamente la propria fede alle
altre comunità, attraverso un confessionalismo
di Stato, come avviene per esempio con la
shari’a. Su questo “Libano come messaggio” si è
abbattuta, e da molto tempo, una serie di
sventure, delle quali l’esplosione al porto di
Beirut del 4 agosto è solo l’ultima. Essa ha
provocato 190 morti e la devastazione di
moltissime abitazioni, nonché il blocco
dell’importante attività portuale, mettendo
definitivamente in ginocchio l’economia libanese
già resa fragile dalla diffusione del Covid-19 e
ancora prima dall’occupazione siriana dopo la
fine della guerra con i palestinesi nel 1990 e
la costante incertezza politica degli anni
successivi.
Ma per veramente comprendere
la situazione libanese bisogna tornare là, al
Monte Libano. In questo luogo, dove vive la
“gente della montagna”, si sperimenta fin
dall’inizio quella che il cardinale Angelo Scola
chiama la “società plurale”, cioè quel tipo di
società che prevede la coesistenza di fatto di
comunità religiose diverse, per le quali la
religione e l’appartenenza alla comunità
rappresentano un dato importante.
Possono coesistere queste
comunità mantenendo ciascuna la propria
identità? Per rispondere a questa domanda nasce
il Libano come messaggio. Qui non si tratta di
fare del relativismo religioso, per esempio
sostenendo che tutte le religioni sono uguali.
La non verità di questa affermazione si evince
proprio guardando la loro vita concreta e
quotidiana, come avviene nel caso del Libano,
oltre che attraverso un’analisi teologica
comparata. Ma diverso non vuole dire nemico con
cui è impossibile tentare una forma di
coesistenza nella parità, cioè mantenendo gli
stessi diritti politici per le diverse comunità,
come è avvenuto in Libano e come non avviene
negli Stati islamici.
La Svizzera del Medio
Oriente
Portare un messaggio comporta una grande
responsabilità ed è un grande peso, per noi
cristiani una vera croce. E infatti il cristiano
libanese porta sulle proprie spalle come una
croce la difficoltà di realizzare il messaggio
che è stato chiamato ad annunciare al mondo.
Egli non può dimenticare che proprio nel giorno
della festa dell’Esaltazione della croce, il 14
settembre 1982, venne assassinato il presidente
eletto della Repubblica libanese, Bashir Gemayel
(1947-1982), che era stato il capo della
resistenza cristiana durante la guerra contro i
terroristi palestinesi che avevano scelto il
Libano come luogo dal quale lanciare i propri
attacchi contro Israele, di fatto costituendo
uno Stato nello Stato. È dal 1975, dall’inizio
della guerra all’interno del perimetro libanese,
che questa croce accompagna un Paese che fino a
pochi anni prima veniva definito la Svizzera del
Medio Oriente, per l’abbondante ricchezza che vi
circolava. Da allora qualcuno ha cominciato a
pensare che il Paese dei cedri fosse diventato
il Paese delle croci.
A)
https://alleanzacattolica.org/quei-cedri-sono-diventati-croci/
Dicembre 2020 n 15
Auguri di un Santo Natale
2020 e un Felice 2021
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta impegnata in favore dei più poveri di ogni appartenenza religiosa e provenienza
www.ouipourlavielb.com Facebook: Damiano Puccini
Il Libano si prepara al
Natale tra Covid e crisi economica senza
precedenti che lo stanno portando sull’orlo di
una vera e propria carestia.
La vita dei rifugiati
siriani in Libano è caratterizzata da paura,
intimidazioni costanti e un sentimento di
disperazione.
I nostri volontari di "Oui
pour la Vie" sono impegnati nella consegna di
alimenti, medicine e regali ai bambini.
La famiglia di Ghazele ha
cambiato dimora dallo scorso anno, così come
molte famiglie siriane, che non possono più
pagare l'affitto e sono alla ricerca di un altro
rifugio. Inoltre ha perduto il lavoro presso la
scuola per autistici. Con i suoi 6 figli Almaz
(16 anni), Klestan (15 anni), Hamida (13 anni),
Walat (12 anni), Adam (5 anni) e Angelina (2
anni), questa famiglia è una fonte di gioia per
tutti coloro che li circondano, i bambini ridono
sempre e la madre è molto disponibile.
Ghazele si sforza sempre di
condividere l'assistenza con altre famiglie che
ritiene più bisognose.
Quando le famiglie che conosce o le nuove
famiglie incontrano difficoltà, fa del suo
meglio per trovare sostegno per loro.
Si chiedono sempre a tutti
aiuti e pubblicità e ringraziamo tantissimo
tutti coloro che prendono a cuore i bisogni dei
nostri poveri. Possa il Bambino Gesù, che viene
a Natale, ricompensare tutti!
Per testimonianze in Italia tel 333/5473721.
pdamianolibano@gmail.com; Per inviare offerte: Bonifico intestato al conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit a Cascina (PI). Indirizzo: Rue Mar Elias,35 Damour Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN: IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta scrivere il proprio indirizzo e telefono a info@ouipourlavielb.com per confermare il ricevimento dell’offertaP. Damiano Puccini
DICEMBRE 2020 n 14
In Libano si registrano finora in totale 723
morti per coronavirus, e circa 95mila casi
positivi, con 51mila guariti. Tra le persone
attualmente contagiate, 797 sono in ospedale di
cui 287 sono in terapia intensiva, dove tutti i
posti sono da tempo occupati e il costo della
degenza è a carico degli ammalati. Il paese è in
default finanziario da marzo scorso e da un anno
è indebolito dalla sua peggiore crisi
finanziaria e politica degli ultimi 30 anni. È
un anno ormai che il dollaro,
venduto prima a 1500 lire libanesi, oggi viene
cambiato a 8500 lire, con tutti i prezzi
moltiplicati per 5.
La tragedia del porto e l’indebitamento spingono
molte famiglie a lasciare il paese.
L’emigrazione colpisce fortemente le zone
cristiane, dove gli investimenti sono calati.
Prosegue senza sosta l’attività dei volontari di
“Oui
pour la Vie”
di Damour. All’offerta del cibo, sia preparato
nella “cucina” che consegnato a domicilio con
prodotti a lunga scadenza, si aggiungono anche
l’accoglienza notturna, i test sanitari e il
contributo per l’acquisto di medicine presso il
nuovo centro a Damour. Si chiedono sempre a
tutti aiuti e pubblicità per queste crescenti
emergenze.
Durante una recente riunione dei volontari di
Oui pour la Vie per vedere come aiutare
moralmente le persone afflitte dal Covid 19 e i
loro familiari, uno a detto: “Io propongo la
preghiera”, un altro ha promesso di andare a
fare delle visite… tra loro un giovane di 17
anni ci ha confidato: “quando mia mamma era
contagiata, lei non aspettava altro che
uno sguardo di amore al posto di uno di pietà,
rimanerle vicina anche solo con un brevissimo
saluto, anche se a distanza, piuttosto che di
allontanarsi. Talvolta di fronte ad un problema
non abbiamo il coraggio di batterci e si diviene
deboli, dimenticando la nostra umanità e anche
la fede cristiana.
Come ogni anno i nostri volontari, vista la
particolare crisi del Paese, chiedono ai loro
amici e parenti di
non far loro dei regali ma di offrire
l’equivalente in aiuti per i poveri, sicuri che
Gesù Bambino ricompensa ampiamente.
I
volontari di Oui pour la Vie hanno iniziato a
coinvolgere gli adolescenti del paese nelle
visite alle baracche dei profughi. Distribuiremo
detergenti e aiuteremo i profughi e gli anziani
a
pulire le loro dimore devastate dal fango a
causa del maltempo.
È
bello coinvolgere i poveri, nella riparazione di
baracche dove sono alloggiate persone di diversi
gruppi, anche rivali. Bachir ci diceva: “Ora che
sono povero, ho ritrovato con voi
l’amicizia, nel mettermi a disposizione per
aiutare tutti… ma proprio
tutti”.
Auguri di un Santo Natale e Felice 2021!
Per testimonianze in Italia tel 333/5473721.
pdamianolibano@gmail.com;
Per inviare offerte: Bonifico intestato al
conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit a
Cascina (PI). Indirizzo: Rue Mar Elias,35 Damour
Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN:
IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta
scrivere il proprio indirizzo e telefono a
info@ouipourlavielb.com
per confermare il ricevimento dell’offerta. P.
Damiano Puccini
NOVEMBRE 2020 n 13
In Libano sta dominando la
stagnazione politica, l’iperinflazione e la
carenza di beni di prima necessità. “Oggi tutti
i risparmi di mio padre sono andati in fumo,
dopo una vita intera passata a lavorare
duramente”, dice Afif sconfortato. I dati non
incoraggiano i giovani a tentare la scommessa di
restare per costruirsi un futuro in Libano, dove
le opportunità si fanno sempre più scarse. La
situazione, in un Paese ancora sotto-choc dopo
l’esplosione al porto dello scorso 4 agosto, è
più critica e più difficile che durante la
guerra sotto le bombe.
Uno dei nostri volontari di
Oui pour la Vie ci racconta: “A tutto questo si
aggiunge l’emergenza-Covid. Il Libano ha
cominciato ad applicare un lockdown notturno
insieme al blocco degli accessi per le zone con
alto numero di contagi. Non ci siamo scoraggiati
e per non perdere il contatto con i nostri
poveri, per far loro arrivare il cibo della
cucina di Damour e i medicinali, troviamo sempre
qualche amico che glieli consegnino, insieme a
qualche messaggio di saluto e di amicizia”.
Il nuovo centro di Oui pour
la Vie a Damour ha cominciato a pieno ritmo le
sue attivita’, in particolare per l’assistenza
sanitaria e i test diagnostici offerti dai
nostri infermieri. Si chiedono sempre a tutti
aiuti e pubblicita’.
Mi chiamo Edward di 57 anni,
sono libanese e riconosciuto positivo al Covid
da 8 giorni. I sintomi sono abbastanza
consistenti: dolori muscolari intensi, spesso
febbre e male alla gola. Vivo completamente
isolato. Mi viene da pensare di morire, perché
isolato dalla mia famiglia e i miei amici. La
mia sola compagnia è la preghiera che mi
allontana la tentazione. Sono stati alcuni di
Oui pour la Vie a darmi una corona del Rosario,
la preghiera che recitavo in casa da piccolo con
i miei nonni. La vita è strana: quando si cade
in un problema ci si avvicina a Dio, ma quando
invece, tutto va bene ci si dimentica di Lui.
Spero tanto di poter imparare questa lezione!
Abbiamo conservato il
contatto un certo numero di bambini, che
vivevano vicino all’area dell’esplosione del
porto di Beirut e che ora sono affetti da un
disturbo post-traumatico da stress.
Myriam ci ringrazia sempre
per tutte le ore che passiamo con i suoi 2
figli, Charbel e Rita: “Questi bambini mostrano
segni di paura: piangono, urlano, rimangono
molto vicini ai loro genitori. Hanno incubi di
notte. Hanno ricominciato a bagnare il letto. La
vostra presenza è la medicina più efficace di
tutte”. Myriam ci confida che ogni volta che la
visitiamo, anche se non ha ancora potuto
riparare le finestre della casa perché non ha il
denaro, avverte tuttavia che c’è speranza. Nelle
famiglie dei profughi, l’esplosione del porto ha
fatto riemergere i brutti ricordi della guerra
siriana. Cerchiamo sempre nelle nostre visite
settimanali di stimolare i bambini con il gioco,
la musica e il disegno.
Per testimonianze in Italia tel 333/5473721. pdamianolibano@gmail.com; Per inviare offerte: Bonifico intestato al conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit a Cascina (PI). Indirizzo: Rue Mar Elias,35 Damour Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN: IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta scrivere il proprio indirizzo e telefono a info@ouipourlavielb.com per confermare il ricevimento dell’offerta.
P. Damiano Puccini
Ottobre 2020 n 12
L’esplosione al porto del 4
agosto ha ucciso più di 190 persone, ferito
circa 6.500 e danneggiato 15 mila edifici, quasi
trecentomila persone sono rimaste senza casa a
causa della deflagrazione che ha provocato danni
per miliardi di dollari. Secondo le Nazioni
Unite, il 55% della popolazione vive una
condizione di povertà; il 23%, addirittura, una
forma di vulnerabilità estrema a causa della
impossibilità, da parte di tanti cittadini, di
acquistare prodotti alimentari e generi di prima
necessità.
L’esplosione, del resto, ha
ulteriormente aggravato l’inflazione che
affligge il Paese: il costo del cibo è aumentato
del 336% in solo un anno. I sussidi statali per
carburante, grano e medicinali stanno per
cessare e, probabilmente, causeranno un aumento
ulteriore dei prezzi.
Molte persone riducono il
numero di pasti quotidiani o mangiano quantità
minori di carne, latticini, frutta e verdura.
Una circostanza che, purtroppo, rischia di
aprire la strada della malnutrizione per molti.
Numerose sono le famiglie
che non possono riparare le case danneggiate
dalle esplosioni al porto di Beirut.
La nostra associazione “Oui
pour la Vie”
con sede a Damour, a 17 chilometri da
Beirut, si impegna a fornire un numero crescente
di pasti con la cucina, mediante il nuovo
Centro, aiuti per medicine, test sanitari,
accoglienza notturna e supporto scolastico per
bambini, distribuzione di abiti.
Si chiedono sempre a tutti
aiuti e pubblicità.
Un sacerdote amico di Oui
pour la Vie è venuto a visitare il nuovo centro.
Ha notato molti bambini con la mascherina che
giocano, anziani che vengono per ragioni
sanitarie, le scatole che gli alimenti per
famiglie che si distribuiscono e i letti
pieghevoli per accogliere famiglie senza
alloggio. Tutte queste attività non conoscono la
religione e la nazionalità di appartenenza.
Questo sacerdote ci ha confidato; “l’amore che
ho visto qua, malgrado le mascherine che coprono
il volto, mi ricorda San Damiano di Molokai con
i lebbrosi, un vero sacrificio per amor di Dio”.
Samar, una nostra volontaria
che da anni si impegna con costanza nella visita
ai bambini poveri libanesi e di tutte le
provenienze diventando molto amica delle loro
mamme, è un’insegnante di biologia. Anche se ė
una delle poche insegnanti cristiane del liceo
del paese, rispetto alle tante colleghe
musulmane in questa scuola che accoglie alunni
di tutta la regione dello Chouf, il collegio dei
docenti l’ha eletta preside, per la capacità
della nostra volontaria di tessere relazioni
positive con tutti, condizione necessaria per
affrontare ogni difficoltà.
Siamo giunti alla fine dei
lavori del nuovo centro per “Oui pour la Vie” di
Damour, acquistato e ristrutturato da Don
Francesco Saverio Bazzoffi e la “Fondazione Casa
Santi Arcangeli” che ringraziamo ancora. Il
centro offre ai piu’ bisognosi: l’accoglienza
notturna, il sostegno per urgenze sanitarie e
acquisto medicine, il supporto formativo per
bambini. Questa casa è un grandissimo dono del
Cielo! Chiediamo aiuto per all’arredamento:
letti pieghevoli e coperte e cuscini (320€),
tende (160€), 3 tavoli e armadi (800€).
. P. Damiano Puccini
————/-/////
Settembre 2020 n 11
Un’esplosione di magnitudo
sismica ha scosso Beirut il 4 agosto, quando la
lira libanese aveva gia’ perduto l’80% del suo
potere di acquisto, il Covid-19 e’ entrato nel
Paese, gia’ provato dalle conseguenze della
crisi siriana. La terribile deflagrazione ha
provocato circa 200 morti, 500 feriti e piu’ di
300 mila persone sono state sfollate, un terzo
dei quali bambini. Molti residenti
traumatizzati, in particolare anziani, non sono
disposti a lasciare le loro case danneggiate, in
tutto 15000, e dormono dentro o fuori per
strada. Un gran numero di famiglie si sono
trasferite in alloggi temporanei o condividono
rifugi con altri in condizioni di vita insicure,
a rischio di sciacallaggio e di violenza.
Purtroppo il dollaro ancora
costa 8000 lire libanesi, rispetto ai 1500 di un
anno fa. Tutta la merce è aumentata almeno di 4
volte.
L’esercito libanese
distribuisce gli aiuti provenienti dall’estero.
Molte persone, soprattutto i piu’ deboli e i
piccoli, hanno bisogno di un supporto
psicologico.
La nostra Associazione “Oui
pour la Vie” fin dai primi momenti ha
intensificato la sua attivita’ di aiuto ai
poveri di ogni provenienza mediante la
distribuzione di alimenti, la preparazione di
pasti con la cucina di Damour, dove si trova la
nostra sede a 17 chilometri da Beirut, l’aiuto
offerto per emergenze sanitarie e l’acquisto di
medicine.
Si ringrazia chi ci ha
aiutato e si chiedono sempre a tutti aiuti e
pubblicita’.
“Il bombardamento del porto
ha mostrato che anche nella penombra la luce
esiste. Quando vediamo i piu’ poveri scendere
per strada per porgere ai feriti l’aiuto
alimentare, sanitario e il supporto
medico.Dimenticano la loro miseria per offrire
la gioia agli altri.
Una vedova siriana di 38
anni, che ha perduto il suo bambino
nell’esplosione al porto, viene ogni giorno per
donare l’acqua agli operai che lavorano nella
costruzione del nuovo centro di “Oui pour la
Vie” a Damour. Lei si presenta senza dire nulla,
senza domandare niente, ma solo con un piccolo
sorriso.
Dio si trova ovunque, basta
semplicemente cercarlo, sentirlo, sicuramente
amarlo nella preghiera e nella carita’.
I nostri volontari di Oui
pour la Vie, nonostante la gravissima crisi
economica che li ha privati di gran parte del
loro lavoro, continuano sempre nella
condivisione delle loro risorse personali con i
piu’ poveri, per un impegno preso con Dio.
Siamo giunti alla fine dei
lavori del nuovo centro per “Oui pour la Vie” di
Damour, acquistato e ristrutturato da Don
Francesco Saverio Bazzoffi e la “Fondazione Casa
Santi Arcangeli” che ringraziamo ancora. Il
centro offre ai piu’ bisognosi: l’accoglienza
notturna, il sostegno per urgenze sanitarie e
acquisto medicine, il supporto formativo per
bambini. Questa casa è un grandissimo dono del
Cielo! Chiediamo aiuto per all’arredamento:
letti pieghevoli e coperte e cuscini (320€),
tende (160€), 3 tavoli e armadi (800€).
Agosto 2020 n 9
Libano: prezzi alle stelle
Il Paese dei Cedri sta vivendo la peggior crisi
economica degli ultimi decenni. La lira libanese
ha perso oltre l’85% del suo valore, provocando
grande confusione sul potere d’acquisto dei
cittadini.
I prezzi delle merci sono saliti alle stelle,
moltiplicati almeno per quattro volte,
poiche’ il Libano importa quasi tutto. Una
bottiglia di conserva di pomodori costa quasi
80.000 lire libanesi al posto delle 15000 di
qualche mese fa.
La nostra associazione
“Oui
pour la Vie”
cerca di fare tutto il possibile per andare
incontro alle crescenti richieste di aiuto di
famiglie che prima stavano bene.
Circa mezzo milione di bambini rischiano
la fame già prima della fine di
quest'anno, secondo Save the children. Vi sono
infatti 910.000 persone libanesi, siriani,
palestinesi nella zona di Beirut, a 17
chilometri dalla nostra sede di Damour, che non
sono più in grado di soddisfare le esigenze
primarie. Con la carenza di carburante, i
blackout elettrici sono continui.
La nostra cucina ha ridotto la fornitura
regolare di pasti per i bisognosi di tutte le
appartenenze e provenienze. Ci sentiamo vicini
ai nostri sostenitori in Italia per le
difficolta’ che affrontano, determinate
dall’emergenza del Corona Virus.
Si chiedono
sempre a tutti aiuti e pubblicita’ per il cibo e
le medicine.
E. e’ uno dei nostri collaboratori che trascorre
tutto il suo tempo, anche di notte, a soccorrere
i poveri procurando loro del cibo, ad
accompagnarli nelle cliniche ospedaliere pagando
le prestazioni sanitarie con i soldi chiesti ad
amici e parenti. Recentemente ha ricevuto in
eredita’, 20.000 dollari dopo la morte di una
zia. Anche se lui non possiede un’automobile, ha
deciso, vista la grave emergenza del paese, di
utilizzare questa somma per aiutare i piu’
bisognosi.
La famiglia Ammar e Adel, ha 3 bambini Layale,
Lara e Amer. Layale e’ trisomica, ma e’ sempre
piena di gioia. La famiglia ha perduto un
bambino prima di Amer. Vivevano in una casa
della quale la meta’ era una tenda, ma adesso si
sono trasferiti in una casa in argilla. La madre
ha detto per loro sara’ molto difficile in
quanto l’affitto e’ raddoppiato in questo tempo
di crisi, ma era necessario fare questo
passaggio, in quanto almeno questa nuova casa
non fa entrare l’acqua. Lei e’ sicura che Dio le
donera’ quello di cui ha bisogno.
Ringraziamo ancora la “Fondazione Casa Santi
Arcangeli” e Don Francesco Saverio Bazzoffi, per
i finanziamenti del centro appena acquistato per
noi a Damour, che rappresenta un segno tangibile
della Provvidenza, in questo momento veramente
difficile, sia per il Libano che per l’Italia.
Luglio 2020 n 8
“Emergenza “pane” in Libano:
È sempre più profonda la
crisi del Paese dei cedri. Nel fine settimana è
stato oggetto di tensione sociale un bene dal
valore oltre che materiale, altamente simbolico:
il pane.
L’inarrestabile svalutazione
di fatto della lira libanese nei confronti del
dollaro – ufficialmente 1507,5 lire per un
dollaro fino a dicembre scorso – ha raggiunto
9,500 lire.
I prezzi crescono anche di 5
volte. La crisi alimentare, dicono le stime,
riguarderà almeno metà della popolazione entro
fine anno. Le agitazioni continuano e aumenta le
possibilità di una guerra civile.
Si aggiunge inoltre la
chiusura di attività e l’ondata di
licenziamenti, come conseguenza dell’epidemia
Covid-19.
Oltre il 45% della
popolazione residente vive sotto la soglia di
povertà. A questa si aggiungono 500 mila
palestinesi e 1 milione e mezzo di siriani che
quotidianamente sono da anni in questa
situazione.
A Damour i nostri volontari
di “Oui pour la Vie” tengono aperta la cucina e
offrono un supporto per le medicine: le
richieste sono in grande aumento. La
concomitanza della crisi libanese con le
difficoltà economiche in Italia in seguito alla
situazione del Corona virus, determina una
diminuzione di offerte. Ringraziamo tanto chi
con grande sacrificio cerca di sostenere i
nostri poveri. Si chiedono sempre a tutti aiuti
e pubblicità.
Hind, la ragazza sunnita
operata alla testa con l’aiuto di tutti 3 anni
fa e che ora non ha più tracce del tumore
aggressivo che la affliggeva, ha voluto
ringraziare coloro che hanno inviato un aiuto
per le sue medicine: “La morte era presente
giorno e notte, il giorno vedevo le lacrime di
mia madre e la notte sentivo le sue preghiere.
Il vero sostegno è stato non solo l’amore dei
miei, ma la vicinanza concreta di persone come
voi, che non conosco, ma che mi hanno aiutato
senza guardare al mio colore, alla mia
religione, ma semplicemente perché sono un
essere umano. Grazie alle medicine, molto
costose, e grazie a voi la mia salute è stabile,
senza dolori e senza paura!”.
Ora lei deve mensilmente
sottoporsi a controlli. Le medicine costano 730
dollari e con la visita specialistica si arriva
agli 800 dollari mensili. Si chiedono sempre a
tutti per la cucina e medicine, aiuti e
pubblicità.
Uno dei nostri volontari ha
perduto il lavoro. Non potendo più contribuire
come prima con le sue risorse in favore di una
famiglia povera, ha chiesto un piccolo prestito
ai parenti, impegnandosi a restituirlo con il
ricavato di lezioni private per studenti.
Ringraziamo ancora la
“Fondazione Casa Santi Arcangeli” e Don
Francesco Saverio Bazzoffi, per il costante
sostegno per la cucina, le medicine e per le
manutenzioni straordinarie al centro di ascolto
appena acquistato per noi a Damour.
Giugno 2020 n 7
In Libano il 45% della
popolazione vive sotto la soglia di povertà, in
quanto vive con meno di 4 dollari al giorno, il
debito pubblico e’ pari al 170% del Pil e quello
estero arriva a 83 miliardi di dollari. “Molti
libanesi oggi hanno già smesso di acquistare
carne, frutta e verdura e presto avranno
difficoltà a comprare il pane - ha affermato il
capo del governo. I rifugiati siriani sono ormai
un milione e seicento mila. Tutto e’ pagato il
triplo, perche’ il dollaro costa 4500 lire
libanesi invece che 1500. Ormai si sta
diffondendo un crescente: “Allarme fame!”.
A Damour prosegue
sempre l’attivita’ dei nostri volontari di Oui
pour la Vie che cercano di sostenere un gran
numero di famiglie nell’acquisto di medicine e
mediante la cucina. Per l’aumento dei costi
degli ingredienti e la diminuizione di aiuti
dall’Italia, la distribuzione dei pasti non e’
assicurata per tutti; in sostituzione offriamo
contenitori con cibo a lunga conservazione. Si
chiedono sempre aiuti e pubblicita’.
Un grande grazie a Don
Francesco Saverio Bazzoffi e a tutti gli amici
della Fondazione “Casa Santi Arcangeli” non solo
ancora per averci donato una casa con giardino a
Damour in Libano, da destinare agli scopi di Oui
pour la Vie, ma anche per aver iniziato, in
questo periodo tanto difficile per l’Italia, i
lavori urgenti di ristrutturazione della
stessa.
La Madonna li ricompensi
sempre.
Un appello per Hind
Ricorderete tutti il caso
Maggio 2020 n 6
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienza
www.ouipourlavielb.com
Facebook: Damiano Puccini Sono giorni
difficili quelli che sta vivendo il Libano già
vittima di una gravissima crisi economica e
adesso alle prese con la pandemia del Covid-19.
I casi accertati in tutto il Paese sono, al 5
maggio, 750, mentre i decessi 25; una eventuale
diffusione del virus nei campi rifugiati siriani
e palestinesi sarebbe una tragedia.
La tensione sociale è enorme
ed è sfociata in numerose manifestazioni di
piazza, a tratti violente nei riguardi
soprattutto delle banche. Il tasso di povertà
nella popolazione ha raggiunto livelli mai
conosciuti nel Paese dei Cedri. Il dollaro, che
fino all’ottobre scorso si cambiava a 1500 lire
libanesi, ora arriva a costare anche 4500 lire
libanesi: in questo modo tutta la merce viene
pagata il triplo del prezzo di ottobre.
A Damour prosegue
sempre l’attivita’ dei nostri volontari di Oui
pour la Vie che cercano di sostenere un gran
numero di famiglie nell’acquisto di medicine e
la cucina. Per l’aumento dei costi degli
ingredienti e la diminuizione di aiuti
dall’Italia, la distribuzione dei pasti non e’
assicurata per tutti. Si chiedono sempre aiuti e
pubblicita’ di fronte al rischio di
sopravvivenza per la metà della popolazione.
Aimee, libanese, e’ molto
cresciuta da quando sua sorella e il suo
bambino, Joseph (1 anno) vivono con loro. Quando
lei viene da scuola, lei studia rapidamente per
aiutare sua mamma a prendersi cura del figlio.
Sua sorella e’ difficilmente a casa, lei lavora
con suo marito a Beirut. E’ per questo che il
bambino trascorre la piu’ parte del suo tempo
con la nonna e la zia. Aimee e’ una bambina
molto responsabile che ha dei buoni risultati a
scuola. I suoi genitori sperano che lei
arrivera’ con suo fratello gemello a terminare
la sua educazione di base al fine di tentare di
costruirsi un avvenire.
Una famiglia aiutata,
ringrazia cosi’:
“In mezzo ai disastri piu’
oscuri, possiamo sempre trovare un cammino verso
Dio. Il coronavirus che invade il mondo intero
e’ nello stesso tempo un cammino che fa avanzare
un non piccolo numero di persone verso di Lui.
Con Dio hanno trasformato il dolore di essere
rifiutati dagli altri, che li hanno abbandonati,
in fortuna di essere accolti da Lui.
E’ nella miseria, e mai
nella prosperita’ che possiamo distinguere
l’amico dal nemico. Dio mi basta, nella
condizione buona o cattiva, lui e’ sempre
presente nella persona di chi davvero mi aiuta”.
Per testimonianze in Italia
tel 333/5473721.
pdamianolibano@gmail.com; Per inviare
offerte: Bonifico intestato al conto:
Oui pour la Vie, presso Unicredit a
Cascina (PI). Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour
Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN:
IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta
scrivere il proprio indirizzo e telefono a
info@ouipourlavielb.com per poter confermare
il ricevimento dell’offerta. P. Damiano Puccini
Aprile 2020 n 5
Sale la tensione in Libano
sullo sfondo della grave crisi socio-economica
aggravata dalle ripercussioni causate dalle
misure prese dal governo per far fronte alla
pandemia di Covid-19. I contagiati ad oggi sono
641 e 21 i decessi. Nel Paese, di 4 milioni e
mezzo circa di abitanti, i rifugiati siriani,
circa 2 milioni. Vivono da anni sotto le tende,
negli edifici abbandonati, nei garagi senza
finestre, sui cigli di strada. La guerriglia in
Siria continua, tanti siriani sono costretti
all’esilio.
Il governo ha
annunciato ai primi di marzo il default
finanziario, aprendo formalmente la più grave
crisi economica dell’ultimo quarto di secolo. Il
valore della moneta e’ dimezzato: 1 dollaro si
comprava fino a settembre con 1500 lire
libanesi, oggi ce ne vogliono circa 3000.
A Damour prosegue
sempre l’attivita’ dei nostri volontari di Oui
pour la Vie che cercano di sostenere un gran
numero di famiglie nell’acquisto di medicine e
la cucina. Purtroppo per l’aumento dei costi
degli ingredienti e la diminuizione di aiuti
dall’Italia, in seguito al coronavirus, la
distribuzione dei pasti non e’ sempre assicurata
per tutti. Si chiedono sempre aiuti e
pubblicita’ di fronte al pericolo di
sopravvivenza dei piu’ poveri.
Anche in Libano, a causa del
coronavirus tutte le persone sono costrette a
rimanere nelle loro case. Solo i volontari di
Oui pour la Vie, cercano di consegnare ai poveri
di ogni appartenenza e religione gli abiti usa e
getta necessari per chi deve uscire, le
maschere, i guanti. Cerchiamo di visitare le
categorie piu’ a rischio nell’isolamento: gli
anziani, le donne sole, i disabili e le persone
che vivono da sole.
Queste persone cercano
medicine, alimenti, e cerchiamo di mettere sul
loro volto un sorriso e un barlume di luce,
nonostante questo periodo nero. Con questa
malattia e malgrado i rischi si cerca sempre di
avere tutte le precauzioni possibili.
Il lavoro di Dio non si
ferma mai, e’ come un grande fiume che da’ la
vita a tutto cio’ che si trova vicino.
La famiglia di Manale ha
conosciuto da 2 mesi una vita molto difficile.
L’uomo ha perduto il suo lavoro e vista la
situazione di crisi del Libano non e’ arrivato a
trovare un altro impiego. Quando piove esce di
notte per raccogliere delle lumache e venderli
il giorno dopo per procurarsi un po’ di denaro.
La famiglia ha dovuto lasciare la casa che
occupava per restare nelle dure stanze appena
costruite, ma che fanno entrare acqua e freddo.
L’uomo passa tutta la sua giornata a cercare
lavoro. E nonostante questa situazione, Kafa e’
la prima della classe a scuola, lei ama studiare
e fare i suoi compiti anche ora nonostante il
coronavirus.
Auguri di Pasqua 2020 n 4
Desideriamo essere
vicini in questa Pasqua di Risurrezione a tutte
le famiglie che soffrono per la scomparsa dei
loro cari, in maniera cosi’ repentina, a causa
del contagio del coronavirus ed esprimiamo la
nostra partecipazione al dolore di chi e’
affetto dalla malattia o vede i suoi cari e
amici in gravissimo pericolo.
Per quello che riguarda il
Libano, ad oggi i contagiati sono circa xxx, e
speriamo che tutte le misure limitative messe in
atto, seguendo l’esempio dell’Italia, possano
scongiurare la diffusione del contagio. In
Libano si e’ molto preoccupati per la
dichiarazione di default (fallimento economico)
dello stato libanese, che non e’ in grado di
pagare i suoi debiti, che ha determinato il
raddoppio di tutti i prezzi. Si chiedono sempre
a tutti aiuti e pubblicita’ per continuare
ancora il servizio della nostra cucina e
assistenza sanitaria per tutti coloro che lo
richiedono, indipendentemente da origine e
provenienza, compresi i profughi siriani
costretti a vivere in situazioni sempre piu’
precarie.
Un ragazzo di dodici anni e’
affetto dal virus corona. E’ ricoverato e si
trova totalmente isolato in osservazione al
primo livello di cure. Per riempire il suo
tempo, suo zio, un volontario di Oui pour la
Vie, gli aveva spiegato in anticipo come
fabbricarsi dei rosari dandogli il materiale
necessario. Questo giovane ha cominciato a
costruire coroncine e la direzione
dell’ospedale, per incoraggiarlo, si e’ occupata
di sterilizzarli per offrirli ai suoi vicini di
stanza, che in cambio gli scrivevano lettere di
incoraggiamento. Sua mamma ci ha detto che
c’erano molti problemi in casa e adesso, dopo
il gesto di suo figlio, vede che tutto e’
scomparso. Anche nel buio, se guardiamo bene, ci
sono sempre delle tracce di luce e quando siamo
con Dio, dobbiamo essere sicuri che possiamo
vincere i problemi. Basta semplicemente
crederci.
Ci affidiamo con tutto il
cuore alla Vergine Maria, a San Charbel e a
tutti i nostri Santi perche’ il Signore risorto
ci riporti tutti a vita nuova. In particolare
sentiamo vicino il profeta Elia, che ha vissuto
nelle nostre zone, il quale nel tempo di
carestia si reco’ dalla vedova di Zarepta di
Sidone (a 25 chilometri dalla nostra sede)
chiedendole la carita’ di offrirle una focaccia.
Questa mamma, illuminata, nonostante que avesse
con se’ l’ultima porzione di olio e farina per
lei e suo figlio, gliela offri.
Il nostro cuore riceve la benedizione di
Dio per accettare ogni prova, solo quando si
fanno gesti di fede e di carita’, che
allontanano paure e permettono di accogliere le
presenza di Dio anche nelle circostanze piu’
dure della nostra vita.
Marzo 2020 n 3
Fin
dall’inizio della guerra siriana, il Libano ha
ospitato i rifugiati siriani, il cui numero è
attualmente di 1,5 milioni registrati, più mezzo
milione circa di irregolari. Il loro rientro in
Siria è notevolmente ritardato dall’estremo
prolungarsi del conflitto iniziato ormai 9 anni
fa. Su tutta la popolazione pesa la svalutazione
della moneta libanese rispetto al dollaro, che
sta causando un continuo aumento dei prezzi fino
al loro raddoppio.
4 anni di cucina a Damour
La nostra associazione “Oui
pour la Vie” si impegna ad aiutare i più poveri
indipendentemente dalla loro appartenenza
religiosa o provenienza, principalmente offrendo
loro gratuitamente del cibo. In questo mese
scadono i 4 anni da quando a Damour è stata
allestita una cucina interamente gestita dai
volontari. Ringraziamo Dio e tutti coloro che la
sostengono e fanno pubblicità per noi.
Coronavirus
I nostri volontari di Oui
pour la Vie, compresi gli islamici, hanno
sentito di chiedere alla Madonna di Fatima e a
San Charbel, patrono del Libano, la grazia di
preservare dal contagio i poveri che assistono,
il Libano e l’Italia. Per questo offrono la loro
preghiera e particolare rinunce a sostegno dei
poveri. Si chiede a tutti di partecipare.
La famiglia di Aicha aspetta
una nuova nascita. I piccoli Ahmad, Moustapha e
Bassel vogliono chiamarlo Amir (principe in
Arabo) mentre Yasmine e Bayan preferiscono il
nome Fares (cavaliere in Arabo). Si aspetta la
nascita tra qualche giorno. Tutti i bambini sono
molto contenti e l’attendono con impazienza.
Quando si dice loro che sarà difficile avere un
nuovo nato con loro, perché’ tutti vivono in una
sola stanza, rispondono insieme che non è un
problema, ma che al contrario aiuteranno la
mamma a prendersene cura.
Una coppia di anziani
bisognosi, Nohad et Elias, senza bambini,
ricevono i pasti gratuitamente dalla nostra
cucina compresi frutta e succhi di frutta
(quando disponibili) e hanno condiviso i loro
pasti anche con i manifestanti che da 4 mesi
occupano le piazze libanesi. Da un po’ di tempo
hanno instaurato una buona relazione con una
famiglia islamica.
La signora Nohad, venendo a
ritirare il cibo alla cucina, ci confidava: “E’
vero che quello che si dona agli altri,
corrisponde solo agli “spiccioli della vedova al
Tempio” (racconto del Vangelo), ma è tutto
quello che possiamo fare. Mangiare meno, ma
amare di più: questo è il messaggio di Gesù.
Nessuno muore di carestia, ma si muore per la
mancanza di amore.
Essere cristiani, vuol dire
amare, donarsi, sacrificarsi, ma sempre con un
sorriso”.
Per testimonianze in Italia
tel 333/5473721.
pdamianolibano@gmail.com; Per inviare
offerte: Bonifico intestato al conto:
Oui pour la Vie, presso Unicredit a
Cascina (PI). Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour
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il ricevimento dell’offerta. P. Damiano Puccini
FEBBRAIO 2020 N 2
Quasi nove anni di guerra civile, le violenze dei gruppi jihadisti che continuano a mietere vittime tra la popolazione inerme e le sanzioni internazionali hanno messo in ginocchio la Siria. Assicurare il pane quotidiano è diventato l’incubo ricorrente di ogni giornata e la Chiesa è diventata sempre più “un muro del pianto” dove si viene per “gridare aiuto”.
I
salari sono diminuiti della metà in 3 mesi e le
condizioni in cui versa la popolazione sono
sempre più drammatiche.
Su tutta la popolazione libanese, compresi i 2
milioni di rifugiati fuggiti dalla Siria, che
conosce in questi mesi il medesimo impoverimento
a causa delle manifestazioni anti governative
che non accennano a calmarsi, pesa la
svalutazione della moneta locale rispetto al
dollaro che sta causando un continuo aumento dei
prezzi fino al loro raddoppio.
I
più vulnerabili soprattutto i più fragili, i
malati, i bambini e gli anziani sono in grande
difficoltà. Un dramma acuito dalle temperature
invernali.
La nostra associazione “Oui pour la Vie”, che ha
sede a Damour, prosegue con le sue iniziative di
aiuto in favore di tutti i bisognosi: la cucina,
l’aiuto sanitario per l’acquisto di medicine e
per i test clinici,
l'equipaggiamento invernale (calze e scarpe per i bambini), l’attenzione a coloro che perdono l’alloggio e ai malati di droga e AIDS. Si chiedono sempre a tutti aiuto e pubblicità.
La famiglia di Ghazele è diventata uno spazio di
supporto per molte famiglie che hanno bisogno,
di tutta la regione. I genitori hanno 6 bambini:
Almaz (15 anni), Klestan (14 anni), Hamida (12
anni), Walat (11 anni), Adam (4 anni) e Angelina
(1 anno). La questione più pesante è il problema
di salute. Nonostante sia vicina ai 10 mesi,
Angelina, la più piccola dei bambini aveva una
carenza grave di ferro e di vitamine. Adesso è
Almaz, il più grande, che ha un problema alla
tiroide. I genitori non arrivano a pagare i
medici (non esiste sanità pubblica) e le
medicine e cercano almeno di procurarsi lo
stretto necessario. E pertanto, ad ogni volta
che una famiglia arriva o ha bisogno di aiuto,
Ghazele fa del suo meglio per aiutarla e
condividere quello che ha con gli altri.
Un buon gruppo di volontari di “Oui pour la Vie”
partecipano alle manifestazioni che hanno luogo
in Libano ormai da 100 giorni. La situazione
economica è grave e la carestia bussa alle
porte. Malgrado questo, diversi volontari, che
vivono in una situazione di grande povertà sono
in strada per prendersi cura dei manifestanti,
mettere un sorriso sul loro volto, dare
dell’acqua o un sandwich nonostante che possano
essere stranieri senza interessarsi alla loro
religione. Questo ci dice che il Libano, grazie
alla forza del suo popolo e all’aiuto dei suoi
Santi uscirà da questo problema perché l’amore,
quando si crede davvero, è sempre presente anche
nella miseria e fa miracoli.
Per testimonianze in Italia tel 333/5473721.
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conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit a
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dell’offerta.
P. Damiano Puccini
Dicembre 2019 n 13 Auguri di Natale
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui
pour la vie”, un’associazione di volontariato
con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta impegnata in favore dei più poveri
di ogni appartenenza religiosa e provenienza
http://www.ouipourlavielb.com/it/
Facebook: Damiano Puccini
La crisi politica in Libano, la mancanza di
liquidità fanno sì che la situazione sia ancora
di difficoltà, in special modo in questo tempo
del Natale, durante il quale si avverte una
crisi che influisce in modo negativo anche su
tutte le attività sociali e caritative.
Per questo si rinnova l’invito a pregare per noi
e a sostenere la cucina di Damour, la
distribuzione di medicine e tutte le altre
attività di Oui pour la Vie a favore dei
più poveri. Oui pour la vie si trova
sempre nelle strade per offrire acqua e generi
alimentari, incontrando rappresentanti di tutte
le religioni ai quali si domanda amore,
tolleranza e perdono. Durante la visita ad una
famiglia povera, ad un uomo che citava episodi
del passato per riaprire in tono polemico le
vecchie ferite della guerra civile, uno dei
nostri volontari ha risposto: “La vera
coesistenza è nata con il Signore, con Lui la
notte si trasforma in giorno, alla morte viene
ridonata la vita e non si deve per questo mai
smettere di credere ai miracoli dell’amore,
perché’ a Lui nulla è impossibile”.
Si chiede sempre a tutti aiuto e pubblicità.
Abbiamo il diritto di giudicare?
C'era una grande roccia vicino al mare e un uomo
si avvicinò per vedere l'oceano dicendo:
"Oceano, come sei bello, ma ho sempre paura di
nuotare”.
Dopo un ragazzo è venuto e ha esclamato:
"Oceano, ti detesto perché' sono diventato
povero per colpa tua dopo che mio padre è morto
affogato".
Infine un anziano passando con commozione si è
rivolto così: “Oceano, ti rispetto, perché' è
a grazie alla tua generosità che ho potuto far
crescere i miei piccoli che si sono realizzati
nella vita".
Conclusione: per ciascuno di noi è possibile
vedere le cose in maniera differente dall'altro,
e per questo solo Dio può giudicare. Dobbiamo
rimanere lontani dal giudizio perché altrimenti
rischiamo di cadere nel peccato. Solo Dio è
perfetto.
“Signore insegnaci ad essere modesti e umili,
allontana l'egoismo dal nostro cuore che ci
rende indegni di Te, che nasci a Natale per
tutti noi, indistintamente”.
AUGURI DI UN SANTO NATALE E UN FELICE 2020
ميلاد مجيد وعام سعيد ٢٠٢٠
Dicembre 2019 n 12
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui
pour la vie”, un’associazione di volontariato
con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta impegnata in favore dei più poveri
di ogni appartenenza religiosa e provenienza
www.ouipourlavielb.com
Facebook: Damiano
Puccini Dal 17 ottobre scorso ad oggi, migliaia
di libanesi scendono pacificamente in piazza per
protestare a causa della crisi economica del
Paese. Il Libano, dunque sta vivendo una fase
delicata della sua storia, con gravi
implicazioni nella capacità di importare le
merci necessarie, tra cui medicine, grano e
carburante. Il debito pubblico ammonta al 150%
circa del suo PIL, attorno ai 155 miliardi di
dollari. Il tasso di disoccupazione supera il
37%.
Davanti a questa grave
situazione, la nostra associazione “Oui pour la
Vie” ha pensato di continuare il proprio
impegno, cercando di raddoppiare il numero dei
pasti offerti dalla cucina di Damour, anche
durante i giorni della protesta popolare,
offrendo cibo a famiglie in difficoltà economica
a causa dei continui scioperi.
Chiediamo per questo a tutti
aiuto e pubblicità per far fronte alle richieste
crescenti di cibo e medicine, in considerazione
della crescente perdita del potere di acquisto
della moneta locale.
La presenza dei profughi
siriani, sfuggiti alle crudeltà della guerra in
Siria, ricorda però la tragica esperienza del
massacro del paese di Damour del gennaio 1976:
un volontario di Oui pour la Vie confidava:
"Quando vedo questi rifugiati rivivo con dolore
il massacro della mia famiglia. Se invece li
guardo con il cuore, dato Dio non ha mai smesso
di donarmi la vita, allora mi sento meglio a
offrire loro del cibo, ma volendo sinceramente
loro del bene e non certo perché mi fanno
compassione".
Una nostra volontaria ha
detto ad una parente che verrà a visitarla per
le Feste: "Non abbiamo bisogno di regali, ma di
indumenti invernali per i bambini poveri che
vado a visitare nelle baracche. Quando trovo la
taglia giusta da consegnare è come se quel dono
lo avessi ricevuto io".
I migliori auguri di Buon Natale e di un
Sereno 2019.
Per testimonianze in Italia
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conto:
Oui pour la Vie, presso Unicredit a
Cascina (PI). Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour
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scrivere il proprio indirizzo e telefono a
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per potervi confermare il ricevimento
dell’offerta.
P Damiano Puccini
Novembre 2019 n 11
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui
pour la vie”, un’associazione di volontariato
con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta impegnata in favore dei più poveri
di ogni appartenenza religiosa e provenienza
http://www.ouipourlavielb.com/it/
Facebook: Damiano Puccini
pdamianonotiziarivolontari@gmail.com
Migliaia di cittadini sono
scesi in strada da piu’ di una settimana per
protestare contro la corruzione, il carovita e
l'assetto confessionale delle cariche pubbliche.
La tensione, che comporta
l'interruzione delle principali vie di
comunicazione, la chiusura di scuole, banche e
uffici pubblici, è salita dopo una svalutazione
della moneta locale senza precedenti, in un
Paese dove un quarto della popolazione vive
sotto la soglia di povertà. Il debito pubblico
supera il 150% del PIL e si attesta tra i più
alti del mondo. I cittadini della capitale che
non guadagnano nemmeno il salario minimo - di
290 euro al mese - sono il 16%. Circa 1 milione
e mezzo di libanesi vive con 108 euro mensili. A
questi ai aggiungono i 2 milioni di rifugiati e
profughi siriani, iracheni e palestinesi che
vivono in condizioni di miseria assoluta.
Davanti a questa grave
situazione, la nostra associazione “Oui pour la
Vie” ha pensato di continuare il proprio
impegno, di raddoppiare il numero dei pasti
offerti dalla cucina di Damour, per un totale di
circa 60 nuclei di famiglie per 4 giorni a
settimana, anche durante i giorni della protesta
popolare. Inoltre prosegue l’impegno per
arredare l’ambulatorio medico, e gli ambienti
per fare dormire le persone senza alloggio e
offrire corsi ai bambini.
Chiediamo per questo a tutti
aiuto e pubblicità per far fronte alle richieste
di cibo e medicine, ulteriormente aggravate
dalle ultime tensioni che fanno perdere molto
lavoro.
E’ bello vedere i nostri volontari che
consegnano cibo a famiglie che appartengono a
gruppi rivali. Kufi e’ un volontario musulmano
di Oui pour la Vie che porta il pasto alle
famiglie cristiane bisognose di Damour. Lui
proveniendo da un’altra regione,
non e’ conosciuto dal paese e quindi puo’
aiutare con grande discrezione.
"E' sicuramente giusto chiedere qualcosa
per migliore in maniera pacifica la condizione
personale e la comunita'. Ma l'odio deve
trasformarsi in amore, il perdono degli errori
del passato deve dominare senza rinunciare a
percorsi con la giustizia per non lasciare
spazio a vendette private. Si manifesta con
entusiasmo e in clima di fraternità, ma non
certo dannegiando il lavoro degli altri, questo
impoverirebbe ulteriormente tutti. L'odio deve
trasformarsi in amore per avere risultati
duraturi. Se ci pensiamo bene, il Signore ci ha
donato un amore contagioso che può
diffondersi in ogni momento, senza limiti
e senza distinzioni di persone. Si
manifesta talvolta andando in piazza, sempre
senza danneggiare l'ambiente e il lavoro degli
altri. Ma soprattutto é nella serieta' della
vita quotidiana, anche se si é in miseria, che a
partire da un modo di parlare non aggressivo,
dallo studio, dal lavoro onesto e dalla
disponibilità ad aiutare gli altri senza
valutare il contraccambio, che si può costruire
qualcosa di nuovo".
Per testimonianze in Italia
tel 333/5473721
pdamianolibano@gmail.com;
Per inviare offerte: Bonifico intestato al
conto:
Oui pour la Vie, presso Unicredit a
Cascina (PI). Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour
Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN:
IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta
scrivere il proprio indirizzo e telefono a
info@ouipourlavielb.com
per potervi confermare il ricevimento
dell’offerta.
P Damiano Puccini
Ottobre 2019 n 10
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui
pour la vie”, un’associazione di volontariato
con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta impegnata in favore dei più poveri
di ogni appartenenza religiosa e provenienza
http://www.ouipourlavielb.com/it/
Facebook: Damiano Puccini
pdamianonotiziarivolontari@gmail.com
In Libano non c'è un dato
ufficiale sul numero di profughi. I rifugiati
siriani, circa 2 milioni, vivono da anni nelle
tende, negli edifici abbandonati, nei garage
senza finestre sul ciglio della strada. I campi
profughi si assomigliano tutti. Ed è vero che il
tempo è sempre uguale. I bagni sono all’aperto.
Quelle che adesso sono diventate le loro case,
in realtà sono tende di plastica montate su
strutture di legno. Si dorme a terra, anche in
17 insieme. Per vivere nella baracca bisogna
pagare l’affitto al proprietario del terreno
dove la costruisci.
A
otto anni dall’inizio dalla guerra in Siria
milioni di bambini vedono negato il loro diritto
all’istruzione e quindi a un futuro dignitoso,
sono costretti a lavorare o, nel caso delle
bambine, a sposarsi precocemente. Il rientro in
Siria è sempre più difficile.
Davanti a questa grave
situazione che influisce negativamente sul
Libano stesso, la nostra associazione “Oui pour
la Vie” ha pensato di intensificare il proprio
impegno, affidandosi totalmente alla
Provvidenza, decidendo quindi di raddoppiare il
numero dei pasti. Quindi la cucina di Damour
offre ora cibo a circa 60 nuclei di famiglie per
4 giorni a settimana. Inoltre prosegue l’impegno
per arredare l’ambulatorio medico, e gli
ambienti per fare dormire le persone senza
alloggio e offrire corsi ai bambini.
Chiediamo per questo a tutti
aiuto e pubblicità.
Durante la nostra riunione
settimanale con i malati di AIDS, che stiamo
accogliendo in maniera molto discreta, per
cercare di offrire loro tutti i supporti
necessari affinché’ possano affrontare con
dignità la loro situazione difficile, una
signora siero-positiva ha affermato: “Quello che
mi ferisce maggiormente non è la malattia, ma lo
sguardo delle persone e le loro domande su come
sono stata contagiata da questo male. Nonostante
che tutti, compreso un ragazzo, possono sapere
qua da noi come si trasmette il virus. È la loro
curiosità di indagare che umilia e uccide, e per
questo io rispondevo sempre che al posto di
pormi questa domanda sarebbe stato meglio
chiedermi come io convivo con la malattia.
Allora ho chiuso gli occhi e
ho pensato che nel cristianesimo non si chiede
mai, perché io sono diventato cristiano, ma come
io vivo il mio cristianesimo. Quello che uccide
è lo sguardo delle persone che si sentono
superiori, e che talvolta ci giudicano
addirittura prima di Dio, nonostante il loro
sguardo di compassione. Non credo che sia giusto
fare questo, i nostri predecessori hanno vissuto
problemi peggiori: condanne a morte, torture,
prigioni, esilio… Quindi davanti ad ogni
difficoltà bisogna soltanto pensare che con Dio
si guadagna sempre nonostante qualunque
problema, perché tra coloro che li hanno vissuti
prima di noi ci sono stati degli eroi e
vincitori”.
Per testimonianze in Italia
tel 333/5473721
pdamianolibano@gmail.com
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Cascina (PI). Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour
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dell’offerta e per autorizzarci a inviarvi il
nostro notiziario.
P Damiano Puccini
Settembre 2019 n 9
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienzahttp://www.ouipourlavielb.com/it/
Facebook: Damiano
Puccinipdamianonotiziarivolontari@gmail.com
Il Libano è un piccolo
Paese con circa 4 milioni di abitanti. Lo
scoppio della guerra in Siria, nel 2011, ha
alimentato un crescente afflusso di profughi.
Davanti ad alla situazione di disagio, dei
rifugiati siriani nel Paese (circa 1 milione e
mezzo), unita a quella della gente del posto
spesso ridotta in povertà, la nostra
associazione “Oui pour la Vie” ha pensato di
intensificare il proprio impegno, affidandosi
totalmente alla Provvidenza, decidendo quindi di
raddoppiare il numero dei pasti. Quindi la
cucina di Damour offre ora cibo a circa 60
nuclei di famiglie per 4 giorni a settimana
(integrando cioe’ le semplici focacce che i
profughi, quasi sempre costretti a lavoro nero,
possono procurarsi con il loro misero
stipendio). Chiediamo per questo a tutti aiuto e
pubblicita’.
Per quello che riguarda la
nostra struttura polivalente di Damour, (che
stiamo ricevendo in donazione da parte della
Fondazione “Casa Santi Arcangeli” che
ringraziamo di cuore ancora insieme a Don
Francesco Bazzoffi), prosegue l’impegno per
arredarla come a centro medico per urgenze,
centro di ascolto per necessita’ sanitarie, il
centro di aiuto scolastico, un centro di
accoglienza. Allegato al nostro giornale
troverete il progetto per l’arredamento di
questo centro del quale cominceranno
prossimamente i lavori di ristrutturazione.
Oui pour la Vie ha
cominciato a fare riunioni educative per le
persone che utilizzano le droghe e per i malati
di AIDS. Durante il primo incontro, un ragazzo
di 17 anni ha raccontato le sue esperienze con
la droga dicendo: “Per sfuggire ai miei problemi
familiari ho sentito un vuoto nel mio cuore e al
posto di riempirlo con le preghiere e le buone
attività, che per me erano un cammino più
difficile, ho scelto quello più facile: la
droga.
Facile a perdermi, a dormire, a
arrabbiarsi, a rubare: tutte le azioni cattive
erano divenute facili e mi rendevano contento.
In seguito ho perduto la mia famiglia, i miei
amici e anche i miei ricordi belli; a quel punto
mi sono sentito distrutto, senza speranza per la
vita.
Ho il piacere di trasmettere un messaggio
ai genitori e agli amici delle persone drogate:
conservate un buon rapporto con loro, pregate
per loro, siate gentili con loro, cercate di
conoscere i loro problemi e la causa che li ha
messi su questo percorso. Anche noi siamo figli
di Dio e meritiamo l’aiuto, l’amore, il
rispetto”. Il ragazzo ha smesso di parlare
dicendo: “So che ho distrutto la mia vita e ho
bisogno di aiuto. Sono cosciente che nessuno
aiuta qualcuno come me perché’ hanno sempre
paura di me. Io sono venuto verso Dio e sono
sicuro che, malgrado tutto il mio passato, lui è
pronto ad aiutarmi. Perché’ conosce la mia
debolezza”.
Per testimonianze in Italia
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autorizzarci a inviarvi il nostro notiziario.
P Damiano Puccini
Chi non e' interessato al
ricevimento del presente notiziario lo indichi
all'email sopra indicato e sara' rimosso dalla
lista. Grazie
Agosto 2019 n 8
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienzahttp://www.ouipourlavielb.com/it/
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Puccinipdamianonotiziarivolontari@gmail.com
La crisi umanitaria causata
dai lunghi e drammatici otto anni di guerra
siriana è ben visibile in Libano. Qui, infatti,
vivono circa 1,5 milioni di rifugiati non
ufficiali. Il Paese registra la più alta
concentrazione di rifugiati pro capite al mondo.
Supera il 69% la popolazione siriana sfollata
che vive al di sotto della soglia di povertà.
Circa un terzo dei siriani rifugiati soffre per
moderata o grave insicurezza alimentare e il 54%
dei bambini sfollati non frequenta la scuola. Le
famiglie provenienti dalla Siria hanno ciascuna
in media un debito di 1.016 dollari.
Davanti ad una tale
situazione di disagio, la nostra associazione “Oui
pour la Vie” (che e’ gia’ impegnata
nell’assistenza ai piu’ poveri di ogni origine e
appartenenza mediante il sostegno sanitario per
le medicine insieme a distribuzione di vestiario
e soprattutto con l’animazione di una cucina a
Damour che offre pasti a circa 30 nuclei
familiari)
ha pensato di intensificare il proprio
impegno, affidandosi totalmente allaProvvidenza,
decidendo quindi di raddoppiare il numero dei
pasti.Quindi la cucina di Damour offre ora cibo
a circa 60 nuclei di famiglie per 4 giorni a
settimana (integrando cioe’ le semplici focacce
che i profughi, quasi sempre costretti a lavoro
nero, possono procurarsi con il loro misero
stipendio).Chiediamo per questo a tutti aiuto e
pubblicita’.
Non abbiamo abbastanza
parole per dire il nostro grazie a Don Francesco
Bazzoffi e alla Fondazione “Casa Santi
Arcangeli” di Firenze che da alcuni anni ci
sostengono sia nel progetto cucina che per
emergenze ospedaliere eche stanno acquistando
una casa a Damour, ad essa adiacente, da adibire
come struttura polivalente a centro medico per
urgenze, centro di ascolto per necessita’
sanitarie, il centro di aiuto scolastico, un
centro di accoglienza. Allegato al nostro
giornale troverete il progetto per l’arredamento
di questo centro del quale cominceranno
prossimamente i lavori di ristrutturazione.
“Non siamo di Oui pour la
Vie quando si mangia con avidita’, quando si
riempie il nostro stomaco senza pensare alla
fame degli altri, quando si scelgono i migliori
abiti senza pensare agli altri, quando si mette
il denaro da parte senza pensare ai bisogni
degli altri, quando il sorriso non sgorga dal
cuore, quando si desidera possedere le cose
degli altri, quando non si consola la sofferenza
fisica o psichica del prossimo, quando si
giudicano gli altri, quando non si dice la
verita’ in ogni caso, quando ci si sente
importanti, quando ci piace apparire, quando si
dimentica il perdono, il ringraziamento, la S.
Messa, la preghiera, quando si diviene ingrati e
non si amano i nostri nemici”.
Per testimonianze in Italia
tel
333/5473721pdamianolibano@gmail.com Per
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Oui pour la Vie, presso Unicredit a
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P Damiano Puccini
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Giugno 2019 n 6
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui
pour la vie”, un’associazione di volontariato
con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta impegnata in favore dei più poveri
di ogni appartenenza religiosa e provenienza
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Il Libano è il paese con il
più alto tasso di rifugiati per abitanti, su una
popolazione di circa 4,3 milioni. Secondo
l’ultimo rapporto condotto dall’Unhcr sulla
volontà di tornare in Siria, condotto su un
campione di oltre 2000 rifugiati siriani in
Libano, Giordania e Egitto, più di sette su
dieci vorrebbero rientrare in patria. La guerra
in Siria, come ci dimostrano le cronache, è
tutt’altro che conclusa. Le recenti offensive
provocano altre centinaia di migliaia di
sfollati e moltissimi morti tra i civili. In
Siria, in questi otto anni di guerra più di metà
degli abitanti ha dovuto abbandonare la propria
casa. Ad Aleppo, i quattro anni di assedio hanno
ridotto i cristiani dai 150 mila ai 35 mila
attuali.
Il Libano rischia di non
poter garantire l’assistenza sanitaria
necessaria ai profughi siriani presenti nel
paese dal 2011 a causa della mancanza di fondi.
La nostra associazione “Oui
pour la Vie” è sempre impegnata in prima linea
principalmente con la cucina di Damour, che
offre sempre un numero crescente di pasti ai
bisognosi di ogni appartenenza, per cercare di
far fronte alle loro gravi carenze alimentari.
Sono sempre in continuo
aumento le richieste di aiuto per l’acquisto di
medicine.
Per cercare di far fronte a
queste urgenze, si chiede sempre a tutti di
aiutare e di far pubblicità.
Nel periodo estivo cerchiamo
di portare avanti iniziative di animazione e di
formazione per bambini.
Un sacerdote di un paese
vicino a Damour, ha avuto nel suo ministero di
annuncio del Vangelo qualche difficoltà con una
signora di 40 anni. Le ha provate tutte per
cercare di convertirla e sempre senza progressi.
Alla fine ha consigliato a questa signora di
venire nella nostra associazione di Oui pour la
Vie per offrire la sua disponibilità gratuita.
Dopo un po’ di tempo questa signora ha
riscoperto la gioia di riflettere sul vangelo e
di viverlo, affermando che essere credenti non
richiede solamente di pregare, ma anche di
lavorare con buona intenzione, di amare ma prima
ancora di sapersi amare. L’amore di Cristo si
propaga e si riflette.
La nostra cucina si trova
nel centro del paese. Il mese scorso un signore,
con un tono molto alterato, ha esclamato, mentre
passava davanti al nostro locale durante la
distribuzione dei pasti: “Voi aiutate quelli che
ieri ci hanno tagliato la gola e che lo
rifaranno domani”.
Uno dei volontari presenti,
conservando la calma, gli ha risposto facendogli
notare che sono i toni aggressivi ad aumentare
il rischio di disordini, piuttosto che la
collaborazione che si ottiene dai rifugiati sia
nel preparare il cibo che nel distribuirlo
insieme al buon clima instaurato con tutti.
“Signore, donaci la tua luce
per aprire i nostri occhi e i nostri cuori,
donaci il tuo amore per amare bene gli altri,
donaci la forza per lavorare bene e per cambiare
i nostri comportamenti, concedici la modestia
per essere umili”.
Per testimonianze in Italia tel 333/5473721
pdamianolibano@gmail.com; Per inviare offerte: Bonifico intestato al conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit a Cascina (PI). Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN: IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta scrivere il proprio indirizzo e telefono a info@ouipourlavielb.com per potervi confermare il ricevimento dell’offerta.P Damiano Puccini
Maggio 2019 n 5
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui
pour la vie”, un’associazione di volontariato
con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta impegnata in favore dei più poveri
di ogni appartenenza religiosa e provenienzahttp://www.ouipourlavielb.com/it/
Facebook: Damiano
Puccinipdamianonotiziarivolontari@gmail.com
“La guerra ha posto nel
cuore dei giovani siriani, non solo cristiani,
una grande sofferenza. Tantissimi sono cresciuti
conoscendo solo armi, violenza, bombe, non hanno
potuto frequentare le scuole, non sanno leggere
e scrivere. Sono stati sradicati dalle loro
case, allontanati, costretti a emigrare e
peggior cosa indotti a uccidere l’altro.
Soprattutto i maschi. Colpisce molto la
tristezza nei volti dei bambini più piccoli”.
Nonostante ciò, aggiunge P
Hanna Jallouf, francescano siriano: . ().“vedo
nei giovani della mia comunità una fede che è
cresciuta, maturata, che li ha spinti a
rifiutare la violenza e a dedicarsi in opere di
servizio sociale caritativo. Rimasti attaccati
alla Chiesa, alla preghiera e alle liturgie,
combattono così la loro guerra contro la
mancanza di futuro... Ma nessuno ci togliera’
mai la gioia della Pasqua!”.
Più dei due terzi dei
rifugiati siriani in Libano vive al di sotto
della soglia di povertà, con un accesso limitato
al lavoro, e spesso le famiglie sono costrette a
mandare i propri figli gia’ di 8 anni a
guadagnare il pane per la famiglia.
La nostra associazione “Oui
pour la Vie” è sempre impegnata in prima linea
principalmente con la cucina di Damour, che
offre sempre un numero crescente di pasti ai
bisognosi di ogni appartenenza, per cercare di
far fronte alle loro gravi carenze alimentari.
Sono sempre in continuo
aumento le richieste di aiuto per l’acquisto di
medicine.
Per cercare di far fronte a
queste urgenze si chiede sempre a tutti di
aiutare e di far pubblicità.
Una famiglia di 6 persone
che vive in una stanza, il papa è malato fermo a
letto, la mamma soffre alla schiena, abita con
loro la mamma del mamma e hanno tre figli uno
dei quali una bambina con grande handicap.
Entrando in quella stanza i nostri volontari
sono rimasti senza parola al saluto caloroso
della mamma che tra l’altro ha detto: ‘’Vedete
che grande dono è per noi nostra figlia?’’.
Abbiamo organizzato una
serata di festa con i ragazzi siriani, libanesi
e iracheni che assistiamo con la nostra
missione. La mamma di una bambina che ha
partecipato alla serata ci ha raccontato che sua
figlia, avendo sentito da una nostra volontaria
che la festa sarebbe iniziata alle 6
(chiaramente della sera) era sveglia sin dalle 6
di mattina e pronta per venire!!!
Bambine come queste quando
ricevono giocattoli anche usati, li prendono e
li stringono come qualcosa di prezioso.
Uno dei ragazzi venuti alla
serata è un bambino libanese che vive in una
casa talmente povera tanto da non avere né porte
e né finestre anche in inverno. Il bambino in
casa ha solo un piccolo tavolo per studiare e
non ha nemmeno una sedia: ma è il primo della
classe come rendimento scolastico.
Uno dei nostri volontari
dice sempre: io quando sono preoccupato o ho
qualche problema, vado a fare una visita ai
poveri perché loro mi trasmettono tantissimo,
per il fatto che sono sorridenti, pur avendo
problemi infintamente più grandi dei miei.
Per testimonianze in Italia
pdamianolibano@gmail.com;
tel 333/5473721.
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(PI) di Oui pour la Vie. Indirizzo:Rue Mar
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dell’offerta.
P Damiano Puccini
padre Damiano per la seconda volta a Casale Monferrato in diverse parrocchie, con inoltre un incontro con 300 studenti e un Consiglio comunale aperto e completamente dedicato alla sua attività di missionario.
Riportiamo qui sotto i suoi mensili
messaggi/newsletter ad iniziare dall'ultimo
e il youtube dell'incontro nel Consiglio
comunale
PADRE DAMIANO A CASALE MONFERRATO
Da sinistra :
1) Padre Damiano mentre interviene al consiglio comunale indetto appositamente per presentare la sua attività a favore dei profughi.
2) Foto ricordo con alcuni collaboratori: da sinistra Francesco, don Giuseppe (parroco del Santuario Cuore Immacolato di Maria e officiante durante gli incontri con quasi tutti i veggenti di Medjugorje a Casale, e pure allora responsabile della Caritas di Casale Monferrato), Francesca, Rosanna, padre Damiano insieme alla sindaca di Casale Titti Palazzetti e Veronica.
3) più di 300 studenti hanno partecipato all'incontro con padre Damiano riguardante la sua attività missionaria con i più poveri dei poveri che fuggono dalla guerra in Siria.
CONTINUANO I SUOI MESSAGGI DOPO IL YOUTUBE SOTTO RIPORTATO
PER AFFRONTARE CON SERENITA’ E SUPERARE GLI OSTACOLI DEGLI EVENTI NEGATIVI DI QUESTI GIORNI E DI QUELLI CHE VERRANNO, RIPORTIAMO NEL VIDEO DI YOUTUBE CON IL LINK SOTTO RIPORTATO QUANTO DETTO DAL MISSIONARIO PADRE DAMIANO AL PUBBLICO PRESSO IL CONSIGLIO COMUNALE, APERTO APPOSITAMENTE PER LUI, NELLA CITTA’ DI CASALE MONFERRATO:
cliccando subito sopra su youtube si può ascoltare e vedere, dopo i dibattiti dei consiglieri, il suo resoconto di 47 minuti che presenta come, aiutando i più poveri dei poveri che fuggono dalle atrocità dell'ISIS e dalla guerra in Siria e muoiono di stenti e fame, riesce a portar loro quella felicità che deriva dall'amore di Dio, riuscendo a perdonare i propri carnefici, e, morendo, sperimentare la gioia del poter vivere la sofferenza per amore di Gesù.
I
poveri del Libano
Aprile 2019 n 5
Notiziario di un gruppo di
volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione
di volontariato con sede a Damour in Libano,
legalmente riconosciuta impegnata in favore dei
più poveri di ogni appartenenza religiosa e
provenienza
http://www.ouipourlavielb.com/it/
Facebook: Damiano Puccini
/newsletter@ouipourlavielb.com
Di recente circa 1000
siriani da tempo rifugiati in Libano, tra cui
anche bambini, sono tornati nei villaggi e nelle
cittadine di origine, ma questa è una goccia nel
mare del milione e mezzo di profughi presenti,
mentre nel Paese dei cedri resta l’emergenza
economica e sociale a causa di una poverta'
crescente.
Amal, una profuga siriana,
si trovava a vivere l'incubo piu' grande della
sua vita, a causa del marito che improvvisamente
era diventato violento e non dava piu' il denare
per mantenere la figlia. Questa signora ha a
cuore il cammino della nostra missione e ci
aiuta tanto nelle visite alle famiglie in
difficolta'. Sentendo pero' il suo cuore diviso,
Amal era tentato di interrompere la sua
collaborazione con noi perche' non aveva piu' la
pace necessaria.
Cercando di aprire il suo
cuore a Dio, ha ugualmente continuato a pregare
e venire con noi per visitare a casa le famiglie
che frequentano la nostra e cucina e
incoraggiarle a riconciliarsi tra loro.
Un giorno questa signora ha
accompagnato i nostri volontari in un luogo dove
trova riparo una anziana molto malata, per
portarle delle medicine, pur sapendo che la
famiglia di questa bisognosa e' in grave
contrasto con quella di suo marito. Dopo qualche
settimana di queste visite regolari, Amal ci ha
confidato che suo marito, che non sapeva di
queste visite perche' altrimenti glielo avrebbe
sicuramente impedito, e' tornato ad essere
tranquillo. Piu' tardi ha saputo che la signora
anziana che aiutava con le medicine, aveva
chiesto a suo figlio di smettere di trattarlo
male.
Desidero porgere a tutti i
voi i migliori auguri di una Santa Pasqua nel
Signore
che risorge per
noi e ringraziare sempre per la vicinanza e il
sostegno per le nostre iniziative, in
particolare per la cucina, a sostegno della
quale si chiede sempre a tutti l'aiuto e la
sensibilizzazione.
P Damiano Puccini e i
volontari di Oui pour la Vie
Per testimonianze in Italia
pdamianolibano@gmail.com; tel 333/5473721.Per inviare offerte: Bonifico intestato al conto Unicredit a Cascina (PI) di Oui pour la Vie. Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN: IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta scrivere il proprio indirizzo e telefono a
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Aprile 2019 n 4
Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui
pour la vie”, un’associazione di volontariato
con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta impegnata in favore dei più poveri
di ogni appartenenza religiosa e provenienza
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L'esodo dei siriani,
soprattutto i cristiani, continua, anche più che
durante le ore buie della guerra. Il Nunzio
Apostolico in Siria, Monsignor Zenari, ha
annunciato, durante un congresso in Ungheria,
che i cristiani sono scesi al 2 %, (prima del
conflitto erano il 10%) vale a dire mezzo
milione per una popolazione di 23 milioni di
cittadini.
Il Centro russo per la
riconciliazione delle parti in conflitto in
Siria riferisce che dal 18 luglio 2018, in
totale solo 166.496 siriani sono tornati nelle
loro case dal Libano.
Nel Paese, assai
piccolo, non vi è lo spazio sufficiente per
accogliere un numero di profughi che rappresenta
circa un terzo del totale degli abitanti.
La situazione è molto
precaria, non si può sostenere a lungo questa
crisi economica e sociale senza che vi sia un
tracollo. Un terzo della popolazione libanese
vive sotto la soglia della povertà, il 40 per
cento è disoccupato e i danni a livello sociale
e umanitario sono enormi.
Il Libano con una
popolazione di 6 milioni, ospita 1,5 milioni di
rifugiati siriani, ai quali si aggiungono mezzo
milione di palestinesi.
La nostra associazione
“Oui pour
la Vie” è sempre impegnata in prima linea
principalmente con la cucina di Damour, che
offre sempre un numero crescente di pasti ai
bisognosi di ogni appartenenza.
Sono sempre in
continuo aumento le richieste di aiuto per
l’acquisto di medicine.
Per cercare di far fronte
a queste urgenze si chiede sempre a tutti di
aiutare e di far pubblicità.
Una nostra volontaria
di “Oui
pour la Vie” è madre di una ragazza di 16
anni che ha lasciato casa per andare a stare con
drogati, frequentando brutte compagnie. Dopo due
anni le è stato riscontrato un tumore molto
aggressivo, che l’ha costretta in pratica a
tornare a casa per farsi curare. Nonostante
tutto il suo recente passato, chiaramente la
famiglia, con il supporto dei nostri volontari
di “Oui
pour la Vie” l’ha aiutata enormemente, ma il
tumore è stato più forte.
I suoi ultimi giorni
sono stati una testimonianza di fede, verità
e gioia. Lei diceva:
“Quando
ero nella penombra, avevo creduto di essere
circondata da buoni amici, ma nessuno è venuto a
visitarmi; avevo creduto di essere felice, ma ho
usato la droga per uscire dalla realtà; avevo
creduto che vivere contenta significhi non
sentir niente, ma riconosco di aver torto
perché’ la felicità consiste nel riconoscere
quello che si vive.
La malattia sono stati i
miei veri occhi per scoprire la verità e sentire
amore e gioia.
Le lacrime delle persone
malate e delle loro famiglie sono un atto di
amore, così come la loro preghiera, il sorriso
di un medico o di un infermiere, e anche la
visita e un regalo da parte degli amici.
Nascondere il dolore e il
nostro scoraggiamento davanti alle persone è un
atto di amore’, così come pregare per il
conforto delle nostre famiglie dopo la morte e
anche perdonare e farsi perdonare.
Grazie, oh Dio, per
questo breve periodo che è la mia vita, perché
nonostante la malattia sento che sono viva e
che, malgrado la tristezza e il dolore, sono
contenta”.
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P Damiano Puccini
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Oggetto: I: Gennaio 2017 Notiziario I poveri del Libano p Damiano Puccini
I poveri del libano
*Gennaio 2017 n 1*
*Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”,
associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente
riconosciuta e operante in favore dei più poveri *
*http://www.ouipourlavielb.com/it/ <http://www.ouipourlavielb.com/it/> *
Tra i profughi siriani in Libano è presente una significativa componente di
cristiani, fuggiti dalla persecuzione dei gruppi estremisti. Il Patriarcato
Latino di Gerusalemme, ha denunciato in questo Natale la drammatica realtà
del mondo cristiano in un Medio Oriente in fiamme: «La situazione dei
cristiani in Siria, Iraq e Egitto è una completa tragedia».
Oggi, un abitante su quattro del Libano è un siriano. Ci sono circa 500
mila profughi siriani in età scolare in Libano, il che vuol dire circa un
30% in più di quanti sono gli studenti libanesi. Uno sforzo che il Paese
dei Cedri non può da solo affrontare e infatti oggi, secondo diverse
associazioni umanitarie, più di 200 mila ragazzi siriani non vanno a
scuola. Mai, neanche un giorno.
Nel 70% dei casi le famiglie dei profughi vivono sotto la soglia della
povertà. Intorno al loro bisogno è nato un commercio fatto di estorsioni
ricatti, sfruttamento sul lavoro e in certi casi anche sessuale. I
rifugiati sono costretti a indebitarsi per poter accedere alle cure
sanitarie.
I nostri volontari di *Oui pour la Vie* continuano a tenere aperta la
cucina di Damour, per offrire circa 300 pasti a famiglie siriane rifugiate
e a bisognosi di ogni appartenenza. Nel periodo di Natale, nonostante anche
le condizioni meteo difficili (neve) non sono mancate iniziative di aiuto
scolastico e momenti di animazione per bambini di famiglie rifugiate, per
cercare di testimoniare il perdono e la carità verso tutti, davanti ai
rischi di guerra civile.
Anche quest’anno i volontari hanno rinunciato a scambiarsi i regali con
amici e parenti per poter devolvere l’equivalente a favore delle famiglie
disagiate che *Oui pour la Vie* assiste. Significativa è stata la
partecipazione di famiglie povere che hanno condiviso le porzioni di cibo
ricevute.
Una vedova musulmana della Siria, rifugiata in Libano, di 62 anni ha
perduto il suo figlio unico e il marito in un incidente un anno fa, causato
da una persona di un gruppo rivale nella guerra siriana. L’equipe de *Oui
pour la Vie* continua ad aiutarla donandole medicine e cibo. Questa signora
un giorno, si è fatta coraggio e si è confidata così con i suoi familiari:
“è vero che sono musulmana, ma penso che questi volontari mi hanno
trasformata in cristiana, perché se ero veramente islamica avrei dovuto
avere desideri di vendetta contro questa gente, che mi ha distrutto la
famiglia, e di risentimento contro Dio che ha permesso la guerra e tutto
questo. Nell’islam Allah è irraggiungibile e anche un po’ duro, ma per i
cristiani è veramente un padre tenero che perdona. Con i volontari di *Oui
pour la Vie* che vengono a farmi gratis i lavori di casa, sempre con un
grande sorriso e gentilezza, ho imparato a ripetere: *‘Sia fatta la volontà
di Dio’*. Nessuno obbliga questi giovani, piuttosto che ad uscire per
divertirsi con gli amici, ad occuparsi di un’anziana come me. Talvolta è
più facile per compassione dare dei soldi, piuttosto che offrire il proprio
tempo. Credo però che le ore che trascorriamo insieme siano più preziose
del denaro, perché questa serenità guarisce le ferite del cuore”.
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una
testimonianza in Italia o per un contributo in favore della nostra opera
può inviare un sms al 333/5473721 o scrivere una email a:
info@ouipourlavielb.com o contattarmi con il mio nome su facebook.
P. Damiano Puccini
PER AFFRONTARE CON SERENITA’ E SUPERARE GLI OSTACOLI DEGLI EVENTI NEGATIVI DI QUESTI GIORNI E DI QUELLI CHE VERRANNO, RIPORTIAMO NEL VIDEO DI YOUTUBE CON IL LINK SOTTO RIPORTATO QUANTO DETTO DAL MISSIONARIO PADRE DAMIANO AL PUBBLICO PRESSO IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO APPOSITAMENTE PER LUI NELLA CITTA’ DI CASALE MONFERRATO:
cliccando subito sopra su youtube si può ascoltare e vedere insieme ai dibattiti dei consiglieri (dopo poco più di un minuto abbiamo il quadro completo - anche se in lontananza- della presidenza con padre Damiano tutto a sinistra che prenderà la parola dopo i primi interventi delle autorità comunali e cioè dopo 9 minuti) il suo resoconto di 47 minuti che presenta come aiutando i più poveri dei poveri che fuggono dalle atrocità dell'ISIS e dalla guerra in Siria e muoiono di stenti e fame, riesce a portar loro quella felicità che deriva dall'amore di Dio, riuscendo a perdonare i propri carnefici, e morendo sperimentare la gioia del poter vivere la sofferenza per amore di Gesù
POSTER DELL'INCONTRO DEI FEDELI CON PADRE DAMIANO A CASALE
NEWS LETTERS DI PADRE DAMIANO
AI CONFINI CON LA GUERRA IN SIRIA
LEGGERE SOTTO LE SUE NEWS LETTERS
In questi momenti di pericolo per l'irruzione dell'ISIS in un popoloso quartiere di Damasco, che qualche giorno fa veniva equiparato da tutti i telegiornali al massacro d Sebrenica (tantissime migliaia di donne e bambini sono intrappolati), improvvisamente e stranamente viene fatto un black out di notizie.
SUBITO QUI SOTTO E PURE IN FONDO PRIMA DELL'ULTIMO LINK
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I poveri del libano
Ottobre 2016 n 8
Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.
http://www.ouipourlavielb.com/
A causa della guerra che sta devastando la Siria, circa sette milioni di persone sono state costrette a un esodo di massa. Due milioni di profughi hanno varcato il confine libanese, trovando una precaria sistemazione: i più fortunati in scheletri di abitazioni (normalmente garages), altri in tende di cartone e naylon o nei campi libanesi, polverosi e assolati d’estate, sferzati da gelidi venti d’inverno. Due milioni di persone sono in Libano, private della loro identità, perché non possiedono più alcun documento valido per l’espatrio, e anche della loro dignità poiché costretti a vivere ammassati, a bordo delle strade e in mezzo alle serre in cui si coltivano pomodori e melanzane, costretti a pagare un affitto per il semplice calpestio del suolo. Privati inoltre di qualsiasi tutela sanitaria, poiché sprovvisti della benché minima disponibilità economica. Ad Aleppo, che aveva circa tre milioni di abitanti, si stima che ne restino ancora circa un milione e mezzo; in quanto ai cristiani, dei 150 mila che vi abitavano ne restano circa 30 mila.
I nostri volontari di Oui pour la Vie hanno concentrato le loro forze per sostenere, con le rinunce e il tempo donato senza risparmiarsi, la cucina di Damour, che continua ad offrire gratuitamente 300 pasti due volte alla settimana, insieme a porzioni di cibo per altri casi disperati per i quali speriamo di trovare la provvidenza per aiutarli regolarmente.
Fadda, una signora siriana che ormai assiduamente viene a ritirare i pasti alla nostra cucina ha confidato ai nostri volontari, come l’umiliazione dell’esilio dalla propria terra sia una ferita medicata da questa sua nuova esistenza che la fa sentire accolta come in famiglia quando collabora gratuitamente per qualche ora con noi nella cucina, alla fine del lavoro suo e dei ragazzi (il marito, clandestino, si nasconde nei campi, mentre per le donne e i bambini ci sono meno controlli).
Zeina, una giovane, che viene alla nostra cucina, straziata per la perdita a causa della guerra di suo fratello e dei suoi nipoti, ha visto un giorno i volontari di Oui pour la Vie offrire dei fiori per metterli davanti alla foto del giovane caduto. Ha quindi voluto vendere un orologio, il solo ricordo rimasto, per dirci il suo grazie.
Sara, una signora italiana vicina ad una comunità ortodossa, che vive in Argentina e da anni in contatto con noi, nonostante i suoi numerosi debiti, cerca di riprendersi con alcuni lavori non a scadenza regolare, purtroppo, ma per il desiderio profondo di aiutare questa popolazione straziata ha deciso ugualmente di offrire per i poveri il 10% di quello che guadagna in favore della nostra cucina, per sentirsi vicina ai nostri volontari di Oui pour la Vie.
Stanno riaprendo le scuole e i nostri volontari si mettono a disposizione gratuitamente per le ripetizioni, cercando anche talvolta di pagare le tasse e i libri di studio, affinché i ragazzi delle famiglie rifugiate che assistiamo possano superare gli esami di ammissione.
NEWS LETTER IMPORTANTI RIVEVUTE DA PADRE DAMIANO
Le ultime notizie sulla guerra in Siria ci dicono che ad Aleppo e Homs è andato distrutto circa il 70-90% della città. In oltre quattro anni, il Libano ha ospitato quasi 1,5 milioni di rifugiati siriani e deve affrontare gli squilibri demografici, economici, politici, di sicurezza che tutto questo comporta. A questi sono da aggiungere almeno mezzo milione di palestinesi. Quindi vi sono in questo momento quasi due milioni di rifugiati, per i quali è sempre più difficile ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno, su 4,5 milioni di popolazione in totale: quasi il 50% degli abitanti.
Padre Damiano mi comunica ora che 200mila cristiani siriani sono ora dove é lui alla frontiera con il Libano. URGENTISSIMO AIUTARLO
I poveri del libano
Settembre 2016 n 7
Notiziario di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato, legalmente riconosciuta e con sede a Damour in Libano, operante in favore dei più poveri
http://www.ouipourlavielb.com/
facebook: Damiano Puccini
Alla fine di agosto la guerra civile siriana ha subito un’ulteriore spinta involutiva verso una forma di conflitto che da regionale si sta trasformando in globale perche’ interessa tutte le potenze regionali. Il Paese dei Cedri ospita quasi due milioni di rifugiati, (su 4 milioni di abitanti) fra siriani e palestinesi, ma anche iracheni, sudanesi e yemeniti: il cuscinetto di tutte le guerre in Medio Oriente.
Una delle novita’ delle ultime ore, mentre infuria ad Aleppo una battaglia decisiva per le sorti della guerra, si chiama Wadi al-Nasara (Valle dei Cristiani) e si trova al confine con il Libano, si trova a 50 chilometri da Homs, in Siria: è qui che negli ultimi cinque anni un numero crescente di profughi cristiani, 210 mila, sta cercando rifugio dalla guerra. Sempre più giovani emigrano dalla Valle perché senza casa e lavoro. Il contesto sociale del Libano, presenta dinamiche di sfruttamento in ogni angolo.
I siriani pagano il prezzo più caro con centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi di ogni appartenenza religiosa.
Continua a Damour senza sosta l’impegno dei nostri volontari di Oui pour la Vie a sostegno della nostra cucina che continua ancora ad offrire i 300 pasti, talvolta in quantita’ anche superiori, a seconda di quello che ci permette la Provvidenza, che chiediamo sempre a tutti di cercare. Grande e costante e’ l’impegno che riguarda tutti gli aspetti della preparazione e distribuzione del cibo, non che’ dell’approvvigionamento e della pulizia dei locali, nonostante qualunque temperatura, ora ultimamente piu’ mitigata. La gioia e l’accoglienza dei volontari aiuta queste donne a venire da sole, e non accompagnate, a ritirare il cibo e a potersi fermare da sole a parlare. E’ sempre toccante il contatto tra persone di gruppi diversi e la condivisione anche tra famiglie che in Siria appartenevano a correnti ora in conflitto tra loro, quando il cibo preparato non e’ sufficente per tutti.
Una signora, che viene alla nostra cucina, si e’ sposata a 19 anni con qualcuno che lei amava molto, ma che dopo un po’ di tempo ha cominciato a drogarsi, bere alcool e usarle violenza. Lei, con sue figlia di 2 anni, ha cambiato religione per divorziare. Lei dopo 21 anni ha incontrato per caso in strada i nostri volontari e li ha supplicati di aiutarli a ritrovare sua figlia che ha causa del divorzio aveva perduto. Dopo qualche mese Oui pour la Vie e’ riuscito a ritrovare questa bambina e a convincere il padre a lasciar vedere la figlia alla mamma. Lei ci dice che il nostro amore l’ha sostenuta e le ha dato forza nel poter convincere il suo ex-marito a lasciarle vedere la figlia, dopo che lei aveva vissuto per 21 anni in questo tunnel oscuro, di grande tristezza.
Oggi questa signora, lavora in un’impresa come segretaria e come ringraziamento collabora nella cucina per la distribuzione dei pasti e nelle visita ai profughi.
Un uomo di 23 anni cade in depressione e tenta 2 volte il suicidio, perché molto triste. Ha iniziato a collaborare con i Oui pour la Vie e dopo 3 mesi e’ più sereno e ha potuto interrompere le medicine.
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 in Italia o al 0096171509475 (Libano) o scrivere una email a: info@ouipourlavielb.com
P. Damiano Puccini
I poveri del libano
Luglio 2016 n 6
Notiziario di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato, legalmente riconosciuta e con sede a Damour in Libano, operante in favore dei più poveri
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facebook: Damiano Puccini
In oltre quattro anni, il Paese dei cedri ha ospitato quasi 1,6 milioni di rifugiati siriani e deve affrontare gli squilibri demografici, economici, politici, di sicurezza che questo comporta. L’Onu, che enumera solo quelli registrati, afferma che ve ne sono 1,2 milioni, ai quali si aggiunge un numero praticamente “illimitato” di profughi. A questi vanno aggiunte almeno 700 famiglie di cristiani irakeni da Baghdad, Mosul e da Erbil e decine di migliaia di palestinesi dalla Siria. Il tutto a fronte di una popolazione libanese di circa 4,4 milioni di abitanti e un Paese sempre più in difficoltà nella gestione dell’emergenza.. La condizione degradante dei rifugi, le difficoltà e il senso di abbandono rendono difficile la sopravvivenza di questi profughi.
I nostri volontari con grande impegno portano avanti il progetto della cucina di Damour, che continua ad offrire pasti per una quarantina di famiglie spesso anche di 8-9 persone, composte sia da profughi siriani che da residenti precipitati in situazione di grave bisogno. Già fin dalla sera precedente di ogni apertura della cucina, con la buona volontà di tutti e senza mai guardare alla fatica e al caldo, si arriva preparare gli ingredienti necessari .
Alla memoria del nostro cuoco Elias, recentemente scomparso, abbiamo dedicato la cucina, come ringraziamento per tutto l'impegno e la passione profusi per questo progetto, che continua a svilupparsi senza incontrare nessuna difficoltà, nonostante l'ambiente certamente non facile. Ci auguriamo, come Elias sperava sempre, di poter continuare ad aiutare questi profughi di qualunque origine e appartenenza per diffondere ovunque motivazioni di perdono e di condivisione tra bisognosi di gruppi rivali tra loro. Nada, la vedova di Elias insieme a Hanan, mamma di una famiglia siriana che sosteniamo, sono liete di offrire con gioia la loro collaborazione nella cucina.
Amal, una vedova con 4 bambini, che prende il cibo dalla nostra cucina, un giorno non é potuta venire perché malata; allora la sua vicina Kaamla si é presentata per ritirare il cibo al suo posto. Parlando con quest’ultima signora, abbiamo capito che Amal in realta le dona una parte della sua porzione di cibo, perché conosce bene la situazione di Kaamla, che ha cinque bambini ed e’ stata abbandonata da suo marito per un'altra donna, e per questo motivo lei deve molto faticare nei lavori umili per pagare l'affitto dell’abitazione e trovare il sostentamento per i suoi figli.
Una signora di quasi settant'anni, musulmana, ci ha ringraziato perché è la prima volta in vita sua che può gustare le pesche. Lei ha ringraziato Dio per tutto quello che facciamo.
Alcune famiglie musulmane hanno voluto condividere dei dolci con poveri di altri gruppi, che nonostante la loro miseria, hanno preparato per il Ramadan. Il loro sorriso é per noi la ricompensa piú bella.
Una signora che riceve il cibo preparato da noi, avendo trovato di poter andare ogni tanto per qualche ora per occuparsi di un'anziana, ha comprato alcuni prodotti igienici per la nostra cucina, allo scopo di poterci dire il suo grazie.
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P. Damiano Puccini
I poveri del libano
Maggio 2016 n 5
Notiziario di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato, legalmente riconosciuta e con sede a Damour in Libano, operante in favore dei più poveri
facebook: Damiano Puccini
Le ultime notizie sulla guerra in Siria ci dicono che ad Aleppo e Homs è andato distrutto circa il 70-90% della città. In oltre quattro anni, il Libano ha ospitato quasi 1,5 milioni di rifugiati siriani e deve affrontare gli squilibri demografici, economici, politici, di sicurezza che tutto questo comporta. A questi sono da aggiungere almeno mezzo milione di palestinesi. Quindi vi sono in questo momento quasi due milioni di rifugiati, per i quali è sempre più difficile ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno, su 4,5 milioni di popolazione in totale: quasi il 50% degli abitanti.
Anche la nostra associazione di volontari “Oui pour la Vie” è in prima linea impegnata nella distribuzione di pasti ai profughi e a tutti i piu’ poveri. A partire infatti dal febbraio scorso siamo riusciti a far partire la nostra “Cucina”, attiva e operante a Damour, presso la nostra sede legale.
Attualmente siamo in grado di offrire circa 40 confezioni gratuite di cibo (un mese fa erano 30) per nuclei composti anche da circa 8-9 persone della medesima parentela.
Dopo aver ricevuto dalla Provvidenza gli aiuti necessari per coprire le spese iniziali per la ristrutturazione del fondo e l’acquisto delle prime attrezzature (forni, frigo, frizer ecc), il costo complessivo per ognuna delle due sole giornate settimanali di distribuzione e’ sceso a circa 700 euro. Se riuscissimo a trovare maggiori aiuti, saremmo ben lieti di aumentare il numero di famiglie da sostenere e i giorni di apertura.
Due settimane fa abbiamo vissuto un momento particolarmente doloroso a causa dell’improvvisa scomparsa del nostro cuoco Elias Zohran, per una crisi cardiaca. Recentemente, lui si era confidato in questo modo con uno dei nostri volontari: “Lo sai, io prima non sapevo pregare. Ero una persona che mangiava, dormiva, beveva e guadagnava un po’ di soldi. Ero uno senza sentimenti, ma il lavoro con voi, il vedere i poveri, il sentire proprio da vicino la carestia in cui vivono, il preparargli un poco di carne che loro gustano davvero raramente: ebbene questi gesti mi hanno insegnato a come pregare, a come aiutare, a come donarsi senza attendere niente in cambio. Io credo che questi atti di carita’ sono piu’ importanti del recitare una semplice preghiera”. Il giorno dopo, il nostro Elias e’ deceduto.
Mentre ci chiedevamo come avrebbe potuto procedere la nostra Cucina, Nada, la moglie di Elias, si è offerta come cuoca per continuare l’opera del marito, dopo aver sentito la vicinanza di tutti noi, come quella di una famiglia.
La rinuncia dei volontari a parte del proprio stipendio, il lavoro in cucina per donare con sorriso cibo a chi si nutre talvolta solo una volta al giorno, fa sì che anche i poveri partecipino delle nostre motivazioni.
Due famiglie siriane, hanno offerto una parte della loro porzione di alimenti ad una terza famiglia di sette persone, che per noi è impossibile aiutare per mancanza di fondi.
E’ sempre bello vedere poveri di tutte le religioni e appartenenze, anche di gruppi islamici che si stanno combattendo in Siria, venire a prendere il medesimo cibo nella nostra cucina, aperta a tutti i bisognosi.
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P. Damiano Puccini
poveri del libano
Marzo/Aprile 2016 n 4
facebook: Damiano Puccini
Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.
La situazione generale del Libano rimane sempre la stessa. La novita’ della cucina ci prende sempre di piu’ il cuore e tutte le energie affinche’ la struttura sia sempre ben funzionante.
Siamo molto contenti di come questa realta’ sia stata ben accolta da tutti e di volta in volta riusciamo a migliorarne sempre l’organizzazione. Stanno diventando poco alla volta 40 i nuclei familiari che aiutiamo, fino anche a 8 -9 persone ciascuno, perche’ molte sono le richieste e vorremmo ben volentieri, trovando altre risorse per il futuro aumentare il numero di famiglie e i giorni di distribuzione del cibo.
Aumentando il numero di famiglie da aiutare, dovremo dotarci di un nuovo forno che ci aiuti ad ottimizzare meglio l’olio che utilizziamo, per non creare problemi di colesterolo, e soprattutto a poter preparare pasti ogni 2 ore per circa 15 famiglie. Il modello che farebbe bene al caso nostro costa sui 1500 euro, al quale dovremo aggiungere una pentola adatta sui 270 euro e in piu’ 130 euro per 2 vassoi e altri utensili necessari per sveltire il lavoro.
Confidiamo sempre nella Provvidenza che chiediamo a tutti di cercare.
Alcune semplici esperienze che sono per noi il ringraziamento piu’ bello.
Una famiglia ieri ci diceva che, anche se non avete piu’ cibo da donarci, noi abbiamo gia’ ricevuto tutto da voi e vi ringraziamo per la vostra presenza accanto al nostro dramma.
Era avanzata una porzione di cibo, dopo che le famiglie prenotate sono venuti a ritirarlo, quando una nostra volontaria ha pensato di portarla ad una signora che speriamo di riuscire ad aiutare prossimamente. Entrando da lei questa signora si e’ commossa, perche’ ha confidato che aveva pregato per trovare una soluzione alla mancanza del pranzo per quella giornata, almeno per i suoi bambini.
Solo poche righe per porgere a tutti voi i migliori auguri di una Santa Pasqua. Desidero farlo condividendo una riflessione dei nostri volontari per questa festa.
“Noi di Oui pour la Vie non siamo troppo conosciuti, non ci piace andare sui mass media per fare pubblicita’, perche’ i soldi che dovremmo impiegare per questo, preferiamo utilizzarli per aiutare famiglie bisognose.
Non ci piace essere troppo conosciuti, perche’ non ci piace essere orgogliosi e preferiamo vivere nel silenzio e nella pace e davanti a Dio soltanto, per aiutare i nostri poveri con la nostra serenita’ a vivere il perdono e la pazienza..
Non ci piace essere troppo conosciuti perche’ il cuore dell’uomo, sorgente di ogni amore, e’ sempre invisibile e Gesu’ ci ha detto: “Non sappia la tua destra quello che fa la tua sinistra”.
Quante volte nella vita si fanno dei gesti preoccupandoci della nostra immagine, per poter dire a tutti: “sono io che faccio, sono presente...” e in questo modo si dimentica Dio, nonostante il bene concreto che si realizza.
Il dono che un povero fa ad altri di quello che ha ricevuto da noi, e’ la nostra ricompensa piu’ bella.
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 in Italia o al 0096171509475 (Libano) o scrivere una email a: info@ouipourlavielb.com
P. Damiano Puccini
Riceviamo la periodica lettera di Padre Damiano dal notiziario dei volontari membri dell'associazione "oui per la vie", questa volta ancora più drammatica delle precedenti
Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.
"La combinazione tra la significativa diminuzione dei finanziamenti internazionali per la crisi dei rifugiati e le rigide restrizioni imposte dal governo di Beirut, sta alimentando un clima nel quale le rifugiate provenienti dalla Siria rischiano di subire molestie e sfruttamento senza poter chiedere protezione alle autorità - ha dichiarato Kathryn Ramsay, ricercatrice di Amnesty International… Privi di status legale, i rifugiati vanno incontro ad arresti arbitrari, imprigionamenti e persino rimpatri forzati. Molti hanno timore di denunciare alla polizia gli abusi subiti. Il 20 per cento dei nuclei familiari rifugiati in Libano è guidato dalle donne, che in alcuni casi - quando i loro mariti vengono uccisi, arrestati, fatti sparire o rapiti in Siria - diventano il principale sostegno economico della famiglia. Per le rifugiate, sopravvivere in queste circostanze può essere persino più complicato. Circa il 70 per cento delle famiglie rifugiate siriane vive ben al di sotto della soglia di povertà della popolazione libanese. Molte di loro hanno riferito di essere in grandi difficoltà di fronte ai costi alti della vita in Libano e hanno dichiarato che, per non aver potuto pagare rate d'affitto esorbitanti, sono finite in alloggi squallidi, sporchi, pericolanti e infestati dai topi”.
Ecco alcune esperienze dei nostri volontari di Oui pour la Vie, che con tantissimo cuore usano ogni minuto libero per queste famiglie distribuendo generi alimentari e medicine acquistati con il ricavato delle loro rinunce.
Una signora anziana di 73 anni, molto povera e affetta da gravi problemi di salute, ha sentito parlare della nostra “cucina per i poveri” (che sta muovendo i primi passi in vista del suo assetto definitivo, ma che comunque distribuisce fino ad un centinaio di pasti caldi, necessari soprattutto in questo momento di freddo e di neve). Questa signora, non avendo nient’altro di valore da poter offrire, ha scelto di privarsi della sua piccola radio, la sua sola compagnia, per recuperare del denaro da devolvere interamente alla nostra associazione.
Una ex benefattrice di 26 anni di Oui pour la Vie ha invitato i nostri volontari al suo matrimonio. Dopo la cerimonia lei ha salutato gli invitati, dicendo tra l’altro che in vita sua, non c’è stato niente che l’abbia mai veramente toccata profondamente quanto la presenza nella nostra Associazione. Imitando la Beata Madre Teresa di Calcutta, ha confidato di aver imparato a non guardare mai alla religione dei poveri assistiti, ma solamente alle loro necessità, nel desiderio di offrire loro anche solo un sorriso.
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 in Italia o al 0096171509475 (Libano) o scrivere una email a: info@ouipourlavielb.com
P. Damiano Puccini
Gennaio 2016 n 1
Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.
Il Paese dei cedri ha ospitato in questi 4 anni quasi 1,6 milioni di rifugiati siriani e deve affrontare gli squilibri demografici, economici, politici, di sicurezza che questo comporta. L’Onu, che enumera solo quelli registrati, afferma che ve ne sono 1,2 milioni. A questi vanno aggiunte almeno 700 famiglie di cristiani irakeni da Baghdad, Mosul e da Erbil e decine di migliaia di palestinesi dalla Siria, oltre agli altri 400 mila presenti, per un totale in tutto di circa 2 milioni di persone, a fronte di una popolazione libanese di circa 4,4 milioni di abitanti e un Paese sempre più in difficoltà nella gestione dell’emergenza. I profughi ci raccontano che in Siria, nonostante l’acuirsi di questo conflitto, le persone hanno ugualmente partecipato per Natale alle funzioni religiose e alle recite per bambini.
I nostri volontari di Oui pour la Vie hanno moltiplicato le loro visite qua in Libano per “accompagnare Babbo Natale” che ha voluto portare ad ogni bambino un regalo personale. Grande è stato l’impegno di tutti per procurarsi doni adatti secondo le differenti età e anche per le loro famiglie. Mariane, una dentista amica di Oui pour la Vie, che si mette spesso a disposizione gratuitamente in favore dei rifugiati e dei poveri, a proposto ai suoi bambini per questo anno di rinunciare ai regali perché a un chilometro dalla loro abitazione vivono ragazzi in mezzo al fango e senza riparo dalle intemperie e dal freddo. Tanti volontari dell’associazione e anche amici italiani, si sono comportati nel medesimo modo.
Il nostro progetto centrale rimane sempre la cucina, come iniziativa visibile per tutti di misericordia e di perdono aperta ai bisognosi di ogni gruppo o appartenenza religiosa e etnica. Stiamo muovendo i primi passi nell’allestimento del locale e nella preparazione dei primi pasti, con tanto concorso di nuovi collaboratori. Chiediamo sempre a tutti di sostenere questo progetto e di farne pubblicità nella prospettiva di poterlo sempre ingrandire, arrivando fino a cento pasti previsti per il momento, nei due giorni a settimana di apertura.
Una tempesta di neve si è abbattuta sul Libano creando notevoli disagi per la viabilità nelle zone più isolate. Ci stiamo impegnando tantissimo per visitare le baracche più isolate e i volontari coinvolgono anche i poveri stessi nel venire a riparare le altre dimore sempre più disastrate a causa delle intemperie, a distribuire coperte, materassi e anche stivali, soprattutto per i bambini. La nostra cucina va incontro all’esigenza di far arrivare cibi caldi a queste famiglie disastrate.
Tanti auguri di un Felice 2016
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 in Italia o al 0096171509475 (Libano) o scrivere una email a: info@ouipourlavielb.com
P. Damiano Puccini
I poveri del libano
Luglio 2015 n 5
Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.
http://
www.ouipourlavielb.com/en/missionOggi ormai a 4 anni dallo scoppio della guerra in Siria affianco all’emergenza umanitaria, quella di assicurare un tetto e del cibo a chi scappa, c’è anche un’altra urgenza: quella di evitare che una generazione vada perduta, che resti senza alcuna istruzione o non completi i cicli scolastici iniziati in patria. In questi quattro anni, la guerra ha riversato in Libano – Paese di 4 milioni di abitanti – circa 2 milioni di profughi, di cui quasi mezzo milione di bambini in età scolare.
I nostri volontari di Oui pour la Vie, si impegnano nel pagare loro le spese degli esami scolastici, nelle ripetizioni gratuite e nel chiedere ai vari responsabili delle scuole di accogliere questi profughi.
Vite cambiate dagli orrori della guerra, interrotte e costrette a ricominciare in altri luoghi, lontano da casa. Spesso senza la sicurezza di un tetto sulla testa, o spesso cercando di sopravvivere in baracche costruite con i rifiuti.
Aleppo è la “Sarajevo del XXI secolo”. Il cardinale Angelo Scola ha ragione a fare questo paragone. Davvero non ci si può immaginare le difficoltà in cui viviamo. La gente è in quotidiano pericolo di vita, eppure continua a vivere, a resistere, anche se tutto ciò che ha viene distrutto. Non a caso molte persone parlano di perdono. Non appena riconciliazione, ma perdono per tutti. Non è un caso che questi cristiani del Medio Oriente siano figli e nipoti di martiri.
L’occasione per un gesto di carità si chiede a tutti anche di promuovere, nei riguardi di queste migliaia di famiglie, sradicate dalla loro terra e costrette ad emigrare verso l’ignoto.
I nostri volontari di Oui pour la Vie visitano continuamente questi profughi, portando cibo e medicine, frutto delle loro rinunce e delle richieste che rivolgono, anche a debito, ai loro parenti ed amici. Una particolare attenzione viene rivolta anche a quei trattamenti sanitari molto urgenti e costosi, per i quali si chiede sempre l’aiuto di tutti, in Libano e in Italia, per fare fronte.
Un volontario di Oui pour la Vie che lavorava come volontario e’ morto a causa di un cancro ai polmoni. Dopo un anno, sua sorella ha incontrato un altro membro della nostra associazione e gli ha confidato: “Mio fratello, un giorno prima della sua morte, m’ha detto di non piangere per lui, perché la sola cosa che ha veramente fatto in vita sua e lo ha reso contento tanto da meritarsi il cielo era, a suo parere, questo impegno con Oui pour la Vie per il quale offriva un decimo del suo stipendio per i poveri ogni mese, andava a fare i lavori gratuitamente nelle case degli anziani bisognosi, preparava i pasti per loro.
In più pregava per i defunti e per il perdono dei peccati, andava a Messa, faceva la confessione, curava i malati e questo con una grandissima serenità. E ha aggiunto che questi semplici gesti, che sono alla portata di tutti, lo hanno allontanato dall’attaccamento alle cose materiali per fargli desiderare e guadagnarsi il Cielo
”.
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 in Italia o al 0096171509475 (Libano) o scrivere un email a: info@ouipourlavielb.com
P. Damiano Puccini
Beirut (AsiaNews/Agenzie) - Oltre 150mila morti, milioni di sfollati e una nazione in rovina. In tre anni, la rivolta siriana contro il presidente Bachar al-Assad si è trasformata in una guerra civile dalla portata devastante. Il conflitto, iniziato nel marzo 2011 con una sollevazione di popolo pacifica contro il regime, ha innescato una repressione sanguinosa e un'escalation militare che ha colpito in primis la popolazione. Oggi i riflessi di questa guerra sono visibili in tutta la regione del Medio oriente e, in particolare, in Libano dove si è riversata la maggioranza dei profughi. In base alle ultime stime di questi giorni, sono più di un milione i rifugiati siriani in cerca di accoglienza nel Paese dei Cedri.
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con base in Gran Bretagna, almeno 150.344 persone - di cui 51.212 civili e, fra questi, 7.985 bambini - sono morte nel conflitto; una guerra che in un primo momento vedeva contrapposti regime e ribelli, ma che col tempo si è fatta sempre più complessa e articolata con l'ingresso di miliziani islamisti, jihadisti e mercenari stranieri al soldo dell'opposizione.
"Una generazione rischia di andare perduta per sempre". Questa la denuncia mossa oggi dalle agenzie Unicef, Unhcr, Save the children, Mercy corps e World Vision International a tre anni dall'inizio del conflitto in Siria, che ha devastato la vita di milioni di bambini.
Le cinque agenzie ricordano che sono 1,2 milioni i bambini che oggi vivono come rifugiati nei paesi ospitanti, di cui quasi mezzo milione solo in Libano, mentre 37mila bambini rifugiati sono nati dall'inizio del conflitto. Quasi 3 milioni di bambini non stanno frequentando le lezioni su un base regolare e un quinto delle scuole in Siria è stato distrutto, danneggiato o utilizzato per scopi militari.
CLICCARE ANCORA QUI PER LA CONTINUAZIONE DEI PUNTI
SOPRA PRESENTATI RIGUARDANTI PADRE DAMIANO E
PRIMA ANCORA PER
LA DOCUMENTAZIONE SU NUMEROSI ARTICOLI DI GIORNALI
1) ALTRE LETTERE 2014 /2015 DI PADRE DAMIANO SUI PROFUGHI SIRIANI
E LA SUA MISSIONE FRA I PIU' POVERI DEI POVERI
2) Situazioni delicate seguite personalmente da "Oui pour la vie" dall’agosto 201
3)
I bimbi siriani in fuga dalla guerra
tra i passeggeri in stazione a Milano
4) Propughi siriani, la prospettiva è un Libano nel caos
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COME SI PUO' AIUTARE PADRE DAMIANO
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Volontari dell'associazione "Oui Pour La Vie" insieme a padre Damiano sulla destra in visita al Papa.
INCONTRI CON PADRE DAMIANO 30-31 OTTOBRE 2015
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SOTTO PRESENTATI RIGUARDANTI PADRE DAMIANO E PRIMA PER
LA DOCUMENTAZIONE SU NUMEROSI ARTICOLI DI GIORNALI
1) ALTRE LETTERE 2014 /2015 DI PADRE DAMIANO SUI PROFUGHI SIRIANI
E LA SUA MISSIONE FRA I PIU' POVERI DEI POVERI
2) Situazioni delicate seguite personalmente da "Oui pour la vie" dall’agosto 2010
3)
I bimbi siriani in fuga dalla guerra
tra i passeggeri in stazione a Milano
4) Profughi siriani, la prospettiva è un Libano nel caos
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3) Incontro con Gloria Polo al Palais di Saint Vincent (Valle d'Aosta) sabato 12 marzo 2016
incontro Gloria Polo a Casale Monferrato
Nuovamente dopo l'incontro di 3 anni fa a
Casale Monferrato Gloria Polo è giunta in Italia
ed in particolare al Palais di Saint Vincent -
Valle d'Aosta sabato 12 marzo alle
15. L’introduzione alla testimonianza è stata fatta
dallo studioso e scrittore Flaviano Patrizi
autore pure delle pubblicazioni ufficiali su
Gloria Polo, pubblicazioni che hanno pure
l’imprimatur della Chiesa da parte
dell’Arcivescovo di Bogotà.
Per l’occasione è stato organizzato un incontro (ingresso libero) a cui sono stati invitati non solo i Valdostani ma i Piemontesi, Lombardi, ecc..affinchè tutti possano risentire dalla sua voce quello che Dio ci ha permesso di toccare con mano riguardo a tutto quello che avverrà alla ns morte.
Rimandata da Dio sulla Terra dopo la morte per raccontare cosa c'è nell'aldilà.
Dopo l'incontro di 3 anni fa a Casale Monf.to tornerà in Italia al Palais di Saint Vincent - Val d'Aosta sabato 12 marzo ore 15 la Sig.ra Gloria Polo per portare la sua testimonianza sull’esperienza di vita oltre la morte da lei vissuta. L’introduzione alla testimonianza sarà fatta dallo studioso e scrittore Flaviano Patrizi autore delle pubblicazioni ufficiali su Gloria Polo, che riportano anche l’imprimatur della Chiesa nella persona dell’Arcivescovo di Bogotà.
L’incontro è a ingresso libero. Un piccolo anticipo di quanto riferisce la Dr.ssa Polo a proposito di quanto occorsole: “DIO mi ha dato la missione dicendo: "Tu stai per tornare (sulla Terra) e darai la tua testimonianza non mille volte, ma mille volte mille volte. E sventura a quelli che non cambieranno vita dopo aver inteso la tua testimonianza, perché essi saranno giudicati più severamente, come te quando ritornerai qui un giorno; lo stesso per i miei consacrati, i sacerdoti, perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.” Dr.ssa Gloria Costanza Polo.”
Dio ha permesso che Gloria Polo ritornasse in vita dopo avere subito un gravissimo incidente a seguito del quale sarebbe finita nel profondo purgatorio alle porte dell'inferno, e cio' per documentarci sulla relazione fra tutte le azioni e i pensieri della nostra vita, il cosiddetto "libro della vita" e il nostro destino eterno. Nello stesso tempo ci documenta una preventiva e dettagliata analisi di quello che sarà per tutti il momento della morte e cioe' il “giudizio finale”.
Gloria Polo porta la sua testimonianza in tutto il mondo, ed in Italia è stata anche presso la sede di Radio Maria. Si ricorda che a molti santi, come per esempio San Giovanni Bosco, Santa Faustina Kowalska , Santa Josefa Menendez, Suor Lucia di Fatima, Santa Teresa D’Avila, Dio ha mostrato l’aldilà mentre erano in vita; la particolarità della Polo consiste nel fatto che stava morendo e Dio Le ha concesso una grazia eccezionale: sperimentare dove sarebbe finita e sentire la lettura del suo “libro della vita”, e di tornare, per raccontare con veemenza a tutti quanti cosa c’è nell’aldilà.
ARTICOLI SUI QUOTIDIANI USCITI NEI GIORNI DELL'INCONTRO
CLICCARE SU OGNI ARTICOLO E POI APRIRE IL PDF CORRISPONDENTE
articolo 1
articolo 2
articolo 3
articolo 4
articolo 5
articolo 6
articolo 7
articolo 8
articolo 9
articolo 10
articolo 11
ARTICOLO DELLA STAMPA USCITO SUBITO DOPO L'INCONTRO
video della conferenza stampa presso il municipio di S Vincent di premessa all'incontro con Gloria:
FATTI PROVVIDENZIALI COLLEGATI A QUESTO CHE DEVE ESSERE L'ULTIMO INCONTRO
(fatti provvidenziali come nel primo incontro
vedere punto 4 lettera b fatti provvidenziali
A,B,C)
Questo incontro che deve essere l'ultimo dei numerosi incontri presentati in questa lunga pagina volevo concluderlo proprio di nuovo per la seconda volta con Gloria Polo e per di più in val D'Aosta...
Ma proprio in Valle d'Aosta le mie conoscenze di collegamenti con i giornalisti erano nulle. Però vi erano sante persone che ci tenevano molto e mi avrebbero aiutato cosi come é avvenuto.
Ma quello che considero un fatto prodigioso é che tramite amici da tempo in tutta Italia venivano distribuite parecchie centinaia d boccette di acqua santa che compravo da Shalom ed una di queste boccette ( si é saputo dopo la strada che ha fatto) è arrivata nelle mani della vicecaporedattrice della RAI3 della valle d'Aosta guarendola da una sembra brutta malattia.
Per tale motivo in seguito all'agitarsi di
tutti i media (sul sito qui sopra potete
vedere numerosi articoli di giornali) e pure nei
due link subito sopra 1)la conferenza stampa e
2)nello speciale giubileo dopo il Papa il
servizio che diceva che in quella cittadina dove
i miei amici aspettavano poche centinaia di
persone sono giunti ben 1500 partecipanti
mappe e coordinate per l'incontro di S.Vincent
Cliccare qui per informazioni e ulteriori dettagli su Gloria Polo.
PER LA TESTIMONIANZA ANNI FA AL PALAZZETTO DI CASALE M. CLICCARE su http://youtu.be/Jnj44Wehuh8
INFATTI COME GIA'
ANTICIPATO, E COME ORMAI MOLTI SANNO, DIO HA
PERMESSO (IN QUESTI ULTIMI TEMPI CHE STIAMO
VIVENDO) CHE GLORIA POLO RITORNASSE DA
DOVE SAREBBE DOVUTA RIMANERE, E CIOE' L'INFERNO,
PER DOCUMENTARCI
NEI MINIMI PARTICOLARI
SULLA RELAZIONE FRA TUTTE LE AZIONI E PENSIERI
DELLA NOSTRA VITA, IL COSIDDETTO "LIBRO DELLA
VITA" E IL NOSTRO DESTINO ETERNO.
La Madonna ha fatto vedere il paradiso , purgatorio e l'inferno ai veggenti di Medjugorje: Dio ha voluto che per la prima volta dall'inferno (dopo aver visto pure il purgatorio ed il paradiso) la dott. GLORIA POLO potesse tornare per documentare tutto all'umanità
A Casale Monferrato da 10 anni a questa parte, prima ancora che tutto il mondo parlasse sempre di più della loro importanza, abbiamo avuto la fortuna di avere praticamente tutti i veggenti di Medjugorje, che sono stati e continuano a mostrarsi faro e indubbio richiamo ad alto livello religioso per centinaia di milioni di cattolici in tutti i continenti.
Tutti questi veggenti, prima Marjia, intervenuta numerose volte a Casale Monferrato, poi Mirjana (la depositaria dei 10 segreti dati a lei dalla Madonna), quindi Jakov e poi Ivan, che come più volte Marjia, ha avuto l'apparizione durante l’incontro, hanno migliaia di volte in tutto il mondo ripetuto che la Madonna ha fatto vedere loro l'inferno, il purgatorio ed il paradiso affinché potessero informare l’umanità su questi luoghi/ stati di felicità o disperazione eterna, che attendono tutti dopo la morte.
E' importante rammentare che molti santi, come per esempio San Giovanni Bosco, Santa Faustina Kowalska (Giovanni Paolo II ha instaurato come richiesto da Gesù alla santa la Festa della Divina Misericordia), Santa Josefa Menendez, Suor Lucia di Fatima, Santa Teresa D'Avila,
hanno avuto la visione dell'inferno
PRESENTAZIONE DELL'INFERNO DA PARTE DI ALCUNI DEI SANTI SOPRACITATI
Da notare che l'atmosfera di intensa religiosità, che ha portato a Casale Monferrato uno dopo l'altro i veggenti (oltre a forti segni che si sono verificati e che hanno maggiormente alimentato la fede dei pellegrini che vi giungevano da tutta Italia e anche dall'estero, ha richiamato da tutta Italia ed anche dall'estero una particolare attenzione da parte di tutti i fedeli su Casale Monferrato.
Frase estremamente importante detta da Dio a Gloria Polo:
DIO mi ha dato la missione dicendo: "Tu stai per tornare (sulla Terra) e darai la tua testimonianza non mille volte, ma mille volte mille volte. E sventura a quelli che non cambieranno vita dopo aver inteso la tua testimonianza, perché essi saranno giudicati più severamente, come te quando ritornerai qui un giorno; lo stesso per i miei consacrati, i sacerdoti, perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire". Dr. Gloria Constanza Polo |
Su questo è importante riflettere per comprendere come Dio desidera che noi cambiamo vita leggendo e meditando quanto ormai da tanti anni Gloria continua a ripetere nei libri sempre più aggiornati che riportano le sue testimonianze.
Quindi, come ormai milioni di persone in tutti i continenti conoscono, per averla già vista od avere già letto le sue interviste, Dio ha permesso che Gloria Polo ritornasse da dove sarebbe dovuta rimanere, e cio' per documentarci sulla quasi sconvolgente relazione fra tutte le azioni e pensieri della nostra vita, il cosiddetto " libro della vita" e il nostro destino eterno; nello stesso tempo ci documenta una preventiva e dettagliata analisi di quello che sarà per tutti il momento della morte e cioe' il giudizio finale.
E' una storia che già milioni di persone conoscono grazie a lei, ma che necessita di essere meditata in modo approfondito per comprenderla a fondo, in quanto da questo dipende proprio il nostro destino eterno.
In conclusione Dio ha voluto che la signora Gloria Polo, medico odontoiatrico, moglie e madre, non solo vedesse, così come i veggenti di Medjugorje, l'aldilà nella sua infinita bellezza prima di arrivare all'INFERNO, dove avrebbe dovuto rimanere, ma di più, e cioè che, per intercessione della Madonna, tornasse fra i vivi per testimoniare (mille volte mille come Dio le ha comandato) tutta la sua esperienza, in stretto rapporto con i tantissimi particolari e dettagli della sua vita.
LA STORIA DI GLORIA POLO IN UNA SINTESI DELLO STUDIOSO E SCRITTORE FLAVIANO PATRIZI AUTORE PURE DEGLI UNICI TESTI DI GLORIA POLO CHE HANNO L'IMPRIMATUR DELLA CHIESA DA PARTE DELL'ARCIVESCOVO DI BOGOTA'
Gloria Polo venne colpita da un fulmine che la lasciò in arresto cardiorespiratorio. Si trovò fuori dal corpo e visse una esperienza meravigliosa. Venne rianimata ma dovette attendere l’operazione per ore, adagiata su di un lenzuolo steso a terra:«Proprio mentre sperimentavo l’abbandono piú totale... vidi nostro Signor Gesú accovacciato accanto a me. Con infinita tenerezza mise il suo braccio sotto la mia testa e mi consolò. [...] Mi disse guardandomi pieno di amore: “Ascoltami, piccola mia. Stai per morire. Sèntiti bisognosa della mia misericordia”. Chiusi gli occhî e dissi: “Misericordia, misericordia”, ma non ero convinta della mia invocazione, perché mi credevo innocente e, pur meditando sulle parole dèttemi da Gesú, non riuscii a trovare in me alcuna colpa. Avevo, cioè, perduto la coscienza del peccato. Mi rimase chiaro, però, che sarei morta da lí a poco».Durante l’operazione Gloria ebbe un secondo arresto cardiaco e si trovò nuovamente fuori dal suo corpo. Questa volta la sua esperienza fu molto dolorosa:«Vidi spuntare dalla parete della sala operatoria un gran numero di persone [...]. Che sguardo spaventoso, fratelli! Quando li guardai, mi resi conto con orrore che erano tutti i peccati che commisi successivamente alla mia ultima confessione sacramentale avvenuta quando avevo tredici anni. [...] Fuggii velocemente nella speranza di potermi nascondere tra le corsie dell’ospedale, e tanto era il terrore che non mi accorsi di aver attraversato la parete della sala operatoria. Quando mi ritrovai di là da essa, precipitai nel vuoto e mi ritrovai a passare dalla luce a un abisso tenebroso».Gloria discese il Purgatorio e subì il giudizio particolare: «Venne dischiuso il Libro della vita. [...] Vidi tutta la mia vita, momento per momento, dalla fecondazione fino all’ultimo istante vissuto nel tempo, e mi venne mostrata come la vedeva Lui, non come la vidi io mentre la vivevo».Quando venne chiuso il Libro della Vita, Gloria sapeva di aver sprecato tutti i richiami misericordiosi di Dio e di essersi autocondannata. In un moto estremo di pentimento invocò quella misericordia della quale non si era precedentemente sentita bisognosa. Allora Gesù con infinito amore le disse:«Tornerai, avrai la tua seconda opportunità. Non per le preghiere della tua famiglia, perché è normale che piangano e supplichino per te, ma per le preghiere di tutte le persone estranee alla tua carne e al tuo sangue che hanno pregato e supplicato per te».«Questo che hai visto e udito non lo ripeterai mille volte ma mille volte mille e guai a coloro che ascoltandoti non cambieranno perché saranno giudicati con maggiore severità come lo sarai anche tu nel tuo secondo ritorno, i miei unti (i sacerdoti) o chiunque altro, perché non c’è maggior sordo di chi non vuole ascoltare, né peggior cieco di chi non vuole vedere».«Non è una minaccia, fratelli miei, al contrario, è l’esortazione di un Dio innamorato di noi tutti che vi dona me come specchio, perché possiate vedervi e decidervi. Dio vuole evitarci, infatti, di dover andare in quel buco orrido nel quale sono stata io, perché ci vuole con Lui nella gioia eterna. Lasciamoci allora trasformare da Lui e dal Suo amore. Ponete bene attenzione a quello che vi sto per dire e ricordatevelo: sapete che cosa causa maggior dolore nel giudizio particolare, fratelli? Vedere questo nostro Dio ardente per noi di un amore ineffabile che per tutta la vita ci ha cercato. Sí… sta cercando anche te, ora. Non fate come me, fratelli miei. Approfittate di questo specchio».
Cliccare qui per ulteriori informazioni,dettagli e testimonianza di Gloria Polo.
Cliccare invece nel link sotto, per l'avviso al mondo in questi giorni, scritto e parlato da parte di Gloria Polo su quanto la Madonna le ha riferito in concomitanza dell'anniversario di Fatima
https://www.profeti.net/2018/04/29/2630/
per ulteriori informazioni tel◊Maria Giuseppina 0123417979 o 3394858055
oppure Mariuccia 3332380845
PER ULTERIORI CONTATTI TELEFONARE A :
3356154621
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4)Comunicazione agli intervenuti agli incontri e segni della Madonna su Casale Monferrato
in collegamento pure con l'arrivo di don Gervasio a Casale monf.
STORIE DI VITA DI UN
MISSIONARIO
CHE ORA ANNUNCIA I MESSAGGI DI MEDJUGORJE
cliccare qui sopra
a) Comunicazione ai partecipanti agli incontri
DOPO LA COMUNICAZIONE A TUTTI I PARTECIPANTI AGLI INCONTRI DI MEDJUGORJE POTETE LEGGERE :
1) i segni della Madonna su Casale Monferrato
2) perle in nostre mani da meditare per guadagnare la vita eterna
3) 20 dei più importanti documenti riguardanti gli incontri con i veggenti di Medjugorje, testimonianze delle più ricercate carismatiche e dei messaggi più significativi di alcuni dei maggiori santi, prodigi in segni o plateali manifestazioni celesti come a Fatima.....cliccando, dopo la grossa foto quadrata/marrone della Madonna, che si trova molto più in giù, sull'argomento/documento desiderato che si trova nell'elenco contrassegnato dalle lettere dell'alfabeto
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ATTIVITA' ESTERNA DEL CENTRO STUDI GALILEO CON L'AIUTO DELLA MADONNA, CON LE NAZIONI UNITE ED I MAGGIORI ENTI MONDIALI DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE
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ATTENZIONE:
PRENDERE VISIONE DEI PELLEGRINAGGI A MEDJUGORJE
Al FONDO DI QUESTA LUNGA PAGINA
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è quello di visionare subito dopo la documentazione su Claudia Koll al punto C il commento alla testimonianza riguardante
la speciale foto
di
Luca Zampollo,
da parte dell'organizzatore degli incontri con i veggenti Enrico Buoni
e pure la foto di collegamento con la Madonna di Guadalupe
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Video benedizione di padre Fabiano al ns gruppo "apostoli degli ultimi tempi"
con il guanto con cui Padre Pio copriva le sue stigmate
Carissimi.
desidero ricordarvi ancora una volta l'aiuto in consigli che Padre Fabiano ha dato diversi volte al ns gruppo e per questo per poi approfondire alcune cose, ve lo ripresento ancora una volta:
Ormai da decenni conosco padre Fabiano che ha fondato la comunità degli eremiti di San Francesco per vivere una vita più contemplativa secondo la Regola di San Francesco e per difendere il vero Magistero e la Tradizione costante della Chiesa" .
Per anni l'ho aiutato come
potevo quando in modo cattivo attaccavano
Papa Benedetto .
Tantissime importanti informazioni potrei sempre ancora darvi sul Padre che è stato anche attaccato in molti modi e la Madonna lo ha sempre aiutato.
E' stato un
esorcista ufficiale
di una diocesi, approvato dal Vescovo, ed
inoltre per difendere la Chiesa da poco è pure
diventato un
avvocato della Sacra Rota.
:
Nel mio/ vs sito
www.medjugorje.name
lo trovate nelle pagine delle "comunicazioni dal
gruppo " al punto 4 e qui sopra al punto 5
quando all' inizio delle "perle nelle vs mani"
ci benedice con il guanto con cui Padre Pio
copriva le stigmate .
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Importante in questi momenti in cui l'umanità sembra che si distacchi da Dio:
l'esaltazione della Croce da parte dei soldati in Spagna
I)
IMPORTANTI MESSAGGI DI DON STEFANO GOBBI
SELEZIONE DEL LIBRO DI DON STEFANO GOBBI
MOVIMENTO SACERDOTALE MARIANO
II)
A)
Video miracolo del sole in questi giorni a Medjugorje
Altri miracoli del sole al punto" O"
Pulsa a Medjugorje la croce sul Krizevac 19
maggio 2019
B)
IMPORTANTI VIDEO PER LA
NS SALVEZZA:
RITORNARE ALLA PUREZZA DEI PRIMI MARTIRI NEL
COLOSSEO:
La
Madonna più volte ci richiama alla purezza dei
martiri della prima era cristiana come un
ritorno alla purificazione dei ns mali/peccati
che si sono sempre più incancreniti nei secoli.
Secoli nei quali l'umanità di generazione in
generazione si è sempre più e sempre più
allontanata da Dio:
Così come nel primo video
di sottolinea il comportamento della mamma che
vuole invitare a pranzo i carnefici ( dell’ISIS)
di suo figlio che così si è conquistato il
Paradiso, parallelamente importante leggere, per
sapere come fare per andare anche noi in
Paradiso, affrontando con fierezza e tanta fede
la ns odierna situazione , L’ARTICOLO SUL
QUOTIDIANO "LA VERITÀ" del 1° marzo 2020, che si trova in
fondo ai video per ns salvezza e prima
del mattutino dei Frati Francescani
IMPORTANTI VIDEO PER LA NS SALVEZZA
1) RITORNARE ALLA PUREZZA DEI PRIMI MARTIRI NEL COLOSSEO
La Madonna più
volte ci
richiama alla
purezza dei
martiri della
prima era
cristiana come
un ritorno alla
purificazione
dei ns
mali/peccati che
si sono sempre
più incancreniti
nei secoli.
Secoli nei quali
l'umanità di
generazione in
generazione
si è sempre più
allontanata da
Dio: visionare
questo video
della durata di
solo 2 minuti al
link
https://www.youtube.com/watch?v=KZ45VSg62Jo
2) Importante per la ns fede ed il ns comportamento vedere l'intervista alla vedova di uno dei cristiani uccisi nell'attentato alla chiesa di Alessandria d'Egitto
http://www.youtube.com/watch?v=b5pfUhCbCeg
3) Adorazione all'uscita della Metropolitana di Londra
https://www.youtube.com/watch?v=NL_Qyy64WFc
4) L'incensiere più grande del mondo al Santuario di Santiago de Compostela
https://www.youtube.com/watch?v=QlICmt7XOXw
5) Preghiera del bambino
https://www.youtube.com/watch?v=Yqg7_6E1Lik
6) Preghiera della bambina
7) Migliaia di copti egiziani acclamano il nome di Gesù nella loro lingua
https://www.youtube.com/watch?v=-Tt8xr9ipFY&feature=youtu.be
ARTICOLO PRESO DAL QUOTIDIANO " LA VERITA' " DEL 1° MARZO 2020
( Autrice Silvana de Mari)
“Non ci indurre in
tentazione” la bellissima frase del Padre
Nostro, che non dev’essere modificata, vuol dire
non metterci alla prova.
Dio sa che la nostra anima è molto forte,
molto più forte di quanto noi pensiamo e sa che
la nostra anima diventa ancora più forte nel
dolore, quindi come ha fatto con Giobbe, Dio ci
manda la prova e la prova può essere per noi una
terrificante tentazione di perdere la speranza.
La speranza è una virtù teologale, non meno
nobile di fede e carità, perché non è
tecnicamente possibile credere veramente in Dio
e non fidarsi di lui, non essere certi che Dio
ha in mente per noi il meglio per noi. Il meglio
per noi secondo la Sua visione, non la nostra.
Il meglio potrebbe essere morire in mezzo
all’arena sbranato dai leoni, oppure contrarre
una malattia perché Lui sa che la nostra anima
ha bisogno di quella prova. Siccome noi abbiamo
fede in Dio, ma abbiamo anche paura,
giustamente, siamo umani, gli chiediamo di non
indurci in tentazione. Lo stesso Cristo chiede
che il calice possa essere allontanato, però
conclude Sia fatta la tua volontà.
Una Chiesa vera, che ancora
crede in Dio con il Coronavirus deve fare lo
stesso: “Signore ti chiediamo di allontanare
questo calice, ma se questa è la tua volontà sia
fatta la Tua volontà”, vuol dire che siamo
abbastanza forti da affrontarlo e che questa
prova renderà ancora più forte la nostra fede e
la nostra anima. Chiudere le Chiese durante
un’epidemia è un gesto da atei, quindi prendiamo
atto che una buona parte della nuova Chiesa 3.0
è completamente atea. Completamente atea e
completamente allineata con le élite che
vogliono la distruzione della civiltà europea
cristiana, ma soprattutto dell’Italia che ne è
il cuore. La doverosa elementare prudenza, il
primo gesto di elementare buon senso in caso di
epidemia è chiudere le frontiere. La nuova
Chiesa 3.0 le vuole spalancate, ma si precipita
a chiudere le Chiese e rende obbligatoria la
sbagliata e anche blasfema Eucarestia sulla
mano, che è ed è sempre stata un arbitrio,
perché la nuova Chiesa 3.0 è atea e non crede in
Dio. In caso di epidemia, l’ultima idea che le
viene in mente è pregare e far pregare.
Siamo soli.
Riapriamo noi le nostre
chiese; se i nostri preti sono troppo
terrorizzati per tenerle aperte, le terremo
aperte noi.
Andiamo in Chiesa, ci inginocchiamo
chiediamo perdono di tutti i nostri infiniti
peccati, non so voi, ma io ne ho una fila da far
spavento e chiediamo che la nostra fede aumenti.
La cosa peggiore che può succedere col
Coronavirus è di morire. La cosa peggiore che
può succedere con le chiese chiuse è di vivere
senza la volontà di Dio. Centomila volte meglio
la morte.
E il momento è venuto di
cercare le Chiese che non hanno mollato. Spesso
non sono Chiese nel senso architettonico, sono
stanzoni ricuperati in qualche maniera, quelli
dove ancora si dice la Messa in latino,
completamente diversa da quella attuale.
L’Eucarestia è data a un credente in ginocchio
su un inginocchiatoio, ha la testa all’altezza
giusta, il sacerdote riesce a dare l’Eucarestia,
che tocca solo lui con le mani che ha lavato,
senza sfiorare la sua bocca. Il credente non la
tocca con la mano che ha toccato il banco e
innumerevoli altre cose dopo essere stata lavata
l’ultima volta.
E soprattutto dove si
celebra la Messa in latino,
ti parlano di Dio, non dei migranti, e di
quando sono cattivi i populisti e altre idiozie
di questo calibro. La
Messa in latino non poteva essere
modifcata, coloro che l’hanno modificata hanno
contraddetto un ordine papale e nemmeno un altro
Papa aveva l’autorità di farlo,
Date a Cesare quel che è di
Cesare. E date a Dio quello che è di Dio,
l’amore per Lui, la fede in lui, la Messa che
per noi è un obbligo avere e per i sacerdoti è
un obbligo dare.
Riaprite le Chiese e
ridateci la Messa, oppure levatevi di dosso le
tonache di cui siete indegni e levatevi di
torno.
Qualcuno spieghi a vescovi e
cardinali che il rosso e il porpora di cui si
vestono non sono colori per fare allegria, ma
simboleggiano il sangue del martirio.
Il Cristianesimo è una
religione di gente che non ha paura della morte
e del dolore. Mi scuso per la frase un po’
forte. Il Cristianesimo è una religione di gente
con gli attributi, che non ha paura di niente e
meno che mai del martirio. Il Cristianesimo non
è una religione di mammolette. In Nigeria i
Cristiani muoiono bruciati vivi nelle loro
chiese perché i vili vescovi dell’occidente
chiudano le chiese e vietino le eucarestie.
Il rischio di contagio a
Messa può essere ridotto a zero moltiplicando le
Messe, celebrandone una ogni ora, così che a
ogni celebrazione non ci siano affollamenti,
passando sui banchi disinfettanti come si fa con
i terni, e celebrando le Messe nelle Chiese
grandi, non nelle cappelle dove ci celebrano di
inverno per risparmiare sul riscaldamento.
Qualcuno di veramente credente affiderebbe a Dio
i credenti, ma alla nuova Chiesa 3.0 è chiedere
troppo. La nuova Chiesa 3.0 impone agli italiani
un’immigrazione di persone spesso positive per
scabbia, tubercolosi e Aids, e cava gli occhi a
chi è perplesso, ma è terrorizzata dal
Coronavirus? Oppure non aspettava altro per
chiudere le Chiese, un passo fondamentale per
attuare il compito massonico di un’unica
religione sincretica, completamente contraria a
Cristo.
Prendiamo atto che la nuova Chiesa 3.0
gronda misericordia da tutti gli artigli. Per un
cattolico negare la Messa è la più totale
violenza. Qualcuno che si sarebbe forse
convertito a quella messa, che in quella Messa
si sarebbe riconciliato son Dio, perde la
strada. Questi preti ridicoli hanno smesso di
essere preti per diventare parodia di assistenti
sociali, non hanno evidentemente nessuna idea
che Cristo è venuto per salvare le anime e che
il loro compito è salvare le anime con i
mezzi che Cristo ha dato Messa Eucarestia e
confessione.
Signore, non ci indurre in
tentazione, non ci mettere nella prova, ma se è
Tua volontà, affronteremo la prova.
Signore leva dalla nostra
strada questi preti pavidi e indegni che
chiudono le Chiese nel momento in cui
maggiormente cerchiamo Te. Dai a noi lo stesso
coraggio dei nostri fratelli che affrontano il
martirio in Nigeria. Ci avevi giurato che le
Porte degli Inferi non avrebbero prevalso sulla
tua Chiesa. Sappiamo che non prevarranno.
Chiediamo a San Michele che
estragga la spada.
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C)
dal "mattutino" dei frati francescani:
1) Due cose ci
chiede Cristo:
condannare i
nostri peccati,
perdonare
quelli degli
altri, fare la
prima cosa a
motivo della
seconda, che
allora sarà più
facile; chi
pensa, infatti,
ai propri
peccati, sarà
meno severo
riguardo al suo
compagno di
miseria.
.....
Non dire dunque:
"Egli mi ha
oltraggiato, mi
ha calunniato,
mi ha
accollato tante
miserie". Quanto
più dici che ti
ha fatto del
male,
tanto più mostri
che ti ha fatto
del bene, poichè
ti ha dato
l'occasione di
purificarti dai
tuoi peccati.
Per cui, quanto
più ti
offende tanto
più ti mette
nello stato di
ottenere da Dio
il perdono
delle tue colpe.
Se infatti lo
vogliamo,
nessuno potrà
nuocerci.
Persino i nostri
nemici ci
rendono così un
grande
servizio...
Considera
dunque quanto
trai vantaggio
da una
ingiustizia
sopportata
umilmente e con
mitezza.
( Secondo certi
documenti i
primi
francescani
amici di
Francesco
ringraziavano a
gran voce il
Signore tutte le
volte che
subivano le
umiliazioni)
2) Tutti costoro
hanno desiderato
vedere e non
videro. Hanno
desiderato
vedere e si sono
fermati alla
loro volontà
propria. Nella
volontà risiede
il male... La
volontà propria
ricopre gli
occhi interiori
come una
membrana o una
pellicola può
ricoprire
l’occhio
esteriore,
impedendogli di
vedere... Finché
dimorerai nella
tua volontà
propria, sarai
privato della
beatitudine di
vedere con
l’occhio
interiore.
Infatti ogni
vera felicità
deriva dal vero
abbandono, dal
distacco dalla
volontà propria.
Questo nasce nel
fondo
dell’umiltà...
Quanto più siamo
piccoli e umili,
tanto meno
volontà propria
abbiamo.
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D)
dalla mistica Maria Simma
Le Anime del Purgatorio ci dicono e ci sottolineano queste parole :
"il lungo non è
eterno ma
l'eterno è
lungo:
una sola volta
ti sarà concesso
di sapere come
hai utilizzato
il tuo tempo
durante la tua
vita. Vedrai
tutti gli anni,
i giorni e le
ore e ciò che vi
avresti potuto
fare. TI
renderai conto
di tutte le
occasioni
mancate per
fare il bene.
Nell'eternità
sarà troppo
tardi.
SE TU CONOSCESSI
L'ETERNITA' COSA
NON DARESTI PER
INIZIARE UNA
NUOVA VITA
della mistica Maria Simma,
video di una conferenza sulle anime del purgatorio di Maria Simma:
"In Purgatorio ci sono tante anime e tra queste anche persone consacrate a Dio. Pregate per loro almeno sette Pater Ave Gloria e il Credo. Ve lo raccomando! Molte anime sono in Purgatorio da molto tempo perchè nessuno prega per loro. Nel Purgatorio ci sono diversi livelli: i più bassi sono vicini all'Inferno mentre quelli elevati si avvicinano gradualmente al Paradiso." (Messaggio del 20 luglio 1982)
"Le anime del Purgatorio aspettano le vostre preghiere e i vostri sacrifici." (Messaggio del 2 novembre 1982)
"La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’Inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso. Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte." (Messaggio del 2 novembre 1983)
"Cari
figli,
oggi desidero invitarvi a
pregare ogni giorno per le anime
del Purgatorio.
Ad ogni anima è necessaria la
preghiera e la grazia per
giungere a Dio e all'amore di
Dio.
Con questo anche voi, cari
figli, ricevete nuovi
intercessori, che vi aiuteranno
nella vita a capire che le cose
della terra non sono importanti
per voi; che solo il cielo è la
meta a cui dovete tendere.
Perciò, cari figli, pregate
senza sosta affinché possiate
aiutare voi stessi e anche gli
altri, ai quali le preghiere
porteranno la gioia.
Grazie per aver risposto
alla mia chiamata!"
(Messaggio
del 6 novembre 1986)
E
il 28 gennaio del 1987, la
veggente Mirjana Dragicevic
ricevette un lungo messaggio
straordinario in cui, tra
l’altro,
"Trovate il tempo per accostarvi a Dio in chiesa. Venite nella casa del Padre vostro. Trovate il tempo per riunirvi in famiglia e supplicare grazia da Dio. Ricordatevi dei vostri morti, date loro gioia con la celebrazione della Messa."
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DA ANNA CATERINA EMMERICK:
AMATE I VOSTRI CARI
DEFUNTI? ALLORA ANDATE A MESSA
Abbiamo detto più volte che quello che più aiuta le
anime del purgatorio sono le Messe. La
venerabile Anna Caterina Emmerick dice: «Vidi
quante meravigliose benedizioni ci vengono
nell’assistere alla Messa e che con esse
ricevono impulso tutte le opere buone, promosso
tutto il bene e che molte volte basta che una
sola persona di una famiglia la ascolti perché
le benedizioni del cielo scendano in quel giorno
su tutta la famiglia. Vidi che sono molte di più
le benedizioni che si ottengono
assistendo alla Messa che facendola dire senza
che si assista».
I santi sogliono dire che le
Anime del Purgatorio sono presenti nel luogo
dove si celebra una Messa per loro
e che lì adorano con tutta la devozione Gesù
Eucaristia. Alcune Anime hanno la grazia di
trascorrere il loro Purgatorio in una chiesa per
poter assistere alle messe e poter adorare
continuamente Gesù sacramentato. Questa grazia
di solito viene concessa a coloro che nella vita
hanno amato in modo particolare Gesù Eucaristia.
III)
IMPORTANZA DELLA SOFFERENZA
PER LA VITA ETERNA
A)
VICKA:
La Madonna ha
spiegato molte
volte che quando
Dio ci dà una
croce - la
malattia, la
sofferenza, ecc.
- deve essere
accolta come un
grande dono.
Egli sa perché
ce la affida e
quando se la
riprenderà: il
Signore cerca
solo la nostra
pazienza. A
questo proposito
però la Gospa
dice: “Quando il
dono della croce
arriva, voi non
siete pronti ad
accoglierlo,
dite sempre: ma
perché a me e
non a qualcun
altro? Se invece
voi cominciate a
ringraziare e a
pregare dicendo:
Signore, grazie
per questo dono.
Se hai ancora
qualcosa da
darmi, sono
pronto ad
accettarlo; ma
ti prego, donami
la forza di
portare la mia
croce con
pazienza ed
amore… in voi
entrerà la pace.
Non potete
neanche
immaginare
quanto valore
abbia la vostra
sofferenza agli
occhi di Dio!”.
È molto
importante
pregare per
tutte le persone
che fanno fatica
ad accettare la
croce: hanno
bisogno delle
nostre
preghiere, e con
la nostra vita e
l’esempio noi
possiamo fare
molto.
B) dagli scritti di Maria Valtorta (11-9-49):
più il dolore schiaccia e più l'anima ascende,
vola e si
unisce a Gesù
(come Lui stesso
le dice) che "
tende a
quest'anima le
Sue braccia
dall'Abisso
raggiante del
Paradiso"
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